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martedì 26 marzo 2024

Pollo alla soya e arachidi

 

Premessa: il cibo troppo piccante non riesco a mangiarlo. Il giusto, ok.
Ma quando diventa una punizione, con la bocca in fiamme, la perdita del gusto e talvolta dell'olfatto e l'impossibilità di capire cosa si stia mangiando, anche no.
E mi stupisce sempre chi, invece, riesce a mangiare i peperoncini interi come io assaporo, che so, una fragola.
Ho un amico, a Roma, che è esattamente così.
Una specie di caso da Guinness World of Records, che mettiamo spesso alla prova e non ci ha mai deluso.
Qualunque ristorante, qualunque piatto, qualunque tipo di peperoncino.
Lui lo metterà in bocca, non farà una piega, e se possibile ne chiederà dell'altro.
Così per anni.
Ma come si dice tutto ha una fine.
La mia pizzeria preferita a Roma.
Un menù che prevede una pizza con un nome che è tutto un programma.
Datte foco.
Il mio amico sorride compiaciuto.
Anni di imbattibilità, cosa vuoi che sia.
Assaggia.
Strabuzza gli occhi.
Inghiottisce.
Respira ancora, per fortuna.
Un attimo di silenzio ed esclama al cameriere di passaggio: questa dovrebbe essere illegale!
Insomma, caduta l'imbattibilità.
Nella ricetta qui sotto vedrete che i peperoncini da usare sono a piacere, da uno a ...dodici.
Indovinate voi quanto ne ho usati io, e voi potete fare come meglio preferite.
Tanto, dice l'autrice, parte del piccante viene poi stemperato dal riso di accompagnamento ;)
 

 

KUNG PAO CHICKEN
da One Pot Feeds All di Darina Allen
per 4 porzioni

1 cucchiaio di amido di mais
4 cucchiai di salsa di soya light
450g di pollo, petto o cosce, tagliato in cubetti da 2.5 cm
3 cucchiai di vino di riso Shaoxing
2 cucchiai di zucchero semolato
3 cucchiai di brodo di pollo fatto in casa
4 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaio di olio di sesamo
2 cucchiai di salsa di soya dark
3 cucchiai di olio di semi di girasole
da 4 a 12 peperonicini rossi piccanti, tagliati a metà e privati dei semi
5 cipollotti ( sia la parte verde che la bianca) tagliati in diagonale
un grosso spicchio d'aglio affettato
un cm di zenzero fresco, grattugiato
75 g di arachidi
foglie di coriandolo
riso basmati, per accompagnare

Mescolare l'amido di mais con un cucchiaio della salsa di soya light in una ciotola media ed unirvi i cubetti di pollo, girandoli bene in modo che ne vengano ricoperti. Lasciare marinare per circa 30 minuti.

Nel frattempo mescolare in una ciotola la rimanente salsa di soya light, il vino di riso, lo zucchero, il brodo di pollo, l'aceto, l'olio di sesamo e la salsa di soya dark. Lasciare da parte.

Scaldare l'olio di semi di girasole in una larga padella o un wok su fuoco alto. Aggiungere il peperoncino, metà dei cipollotti, l'aglio, lo zenzero ed il pollo marinato. Cuocere per 3-5 minuti o comunque finchè il pollo sarà ben dorato. Aggiungere quindi il mix di liquidi e cuocere per altri 2-3 minuti, finchè la salsa sarà ispessita. Aggiungere quindi le arachidi.
Aggiungere i cipollotti rimasti, abbondate coriandolo e servire subito con del riso basmati, se lo si gradisce.

NOTE

- fatelo subito! E' buonissimo, gli ingredienti non sono strani e a parte la marinatura del pollo (che comunque potete fare anche più lunga, se dovesse servire, ma non più breve) avete la cena pronta in un quarto d'ora compreso il tempo di tagliare e grattugiare le verdure. Inutile dire che in casa mia il corialndolo non mette piede ed è stato sostituito dal prezzemolo.

- non ho usato il petto ma le cosce disossate ma sono certa che anche con il petto verrebbe benissimo e mi riservo di provare dato che è stato implorato, anche questo, di rifarlo :)

- un piatto comunissimo da take-away cinese, almeno all'estero, la cui particolarità è appunto la piccantezza. Come spiegato nell'introduzione ho usato un solo peperoncino anche se abbastanza grande, poi ognuno faccia a piacere.

- qui veramente siamo all'apoteosi del one-pot: si sporca una sola pentola e pochi accessori, per non parlare della velocità di realizzazione e della estrema bontà del risultato finale.

lunedì 19 giugno 2023

Spiedini di pollo al tahini e agrumi

 


Una delle ricette più antiche nel repertorio dell'autrice, che la usava soprattutto all'inizio della sua carriera quando teneva lezioni di cucina per principianti.
Sottolinea come spesso i suoi studenti non sapessero bene cosa fare col tahini oltre all'onnipresente hummus e qualche salsa per cui usava questo piatto per mostrarne la versatilità.
Ormai lo si è messo ovunque, nei dolci, sul pesce, nelle zuppe e persino in un piatto di patate arrosto provato proprio su queste pagine.
Mi viene in mente un vecchio proverbio che usava spesso la mia nonna paterna per descrivere qualcosa, o qualcuno, che funzionava in ogni contesto possibile: ovunque lo metti, suona.
E suona, eccome se suona, il tahini con questo pollo.
Altro piatto che più semplice non si può ma dal risultato eccellente e assolutamente non banale.
Già entrato di prepotenza nei menù settimanali, vi invito caldamente a provarlo perchè tanto lo so che un barattolo di tahini dimenticato giace anche nel vostro frigo. 😃

 

TAHINI, CITRUS, CHICKEN KEBABS
per 4-6 porzioni
da Persiana Everyday di S.Ghayour


600 g di mini filetti di pollo
olio di semi per friggere

 per la marinata:
4 cucchiai di salsa tahini
2 cucchiai di yogurt greco
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di sumac
1 cucchiaino colmo di aglio secco in granuli
2 grossi spicchi di aglio schiacciato allo spremiaglio
30 g circa di coriandolo fresco tritato

la buccia grattugiata ed il succo di un limone non trattato
la buccia grattugiata ed il succo di un'arancia non trattata 
una generosa presa di sale di Maldon 
pepe nero macinato al momento

per servire, facoltativo:
tortilla o flatbread
cipolla tagliata sottile
foglie di coriandolo e menta
yogurt greco

Mescolare in una ciotola di vetro o plastica gli ingredienti per la marinata finchè il composto risulterà omogeneo, quindi immergervi i mini filetti di pollo rigirandoli bene in modo che vengano ricoperti in modo uniforme.
Coprire la ciotola con pellicola per alimenti e far marinare a temperatura ambiente per 30 minuti.
In realtà possono essere cotti anche subito ma un breve riposo renderà la carne più tenera e saporita.
Dato che comunque la marinata contiene un acido (il succo di limone), meglio non prolungare la marinatura oltre un paio d'ore massimo.
Quando si è pronti a cuocere mettere sul fuoco una larga padella e versarvi dell'olio di semi. Una volta ben caldo scuotere l'eccesso di marinata da ciascun pezzo di carne e aggiungerli alla padella.
Non cuocere troppi pezzi alla volta, ricordando di lasciarli per 3-4 minuti da un lato e 1-2 dall'altro (anche se ovviamente il tempo esatto dipenderà dalla dimensione dei filetti, quindi meglio controllare).
Se piace, servire i mini filetti su spiedini, accompagnandoli con tortilla o flatbread e della cipolla affettata, oltre che dello yogurt greco condito con menta e coriandolo.

NOTE

- i mini filetti sono facilissimi da trovare e particolarmente indicati per questa ricetta. La marinatura li rende morbidissimi oltre che saporiti. Un lieve retrogusto dato dal sesamo, un aroma dagli agrumi e il tutto si fonde perfettamente col sumac, che accentua il gusto agrumato. Il coriandolo come ripeto ogni volta alla noia, lo odio ed è stato sostituito dal prezzemolo.

- la marinatura in questo caso deve essere abbastanza breve, dai 30 minuti alle 2 ore al massimo, per la presenza dell'acido del succo di limone. Questo ne fa un piatto che si può improvvisare senza problemi anche all'ultimo minuto.

- la cottura avviene in padella e solo dopo la carne viene infilzata sugli spiedini. Questo rende la cottura più facile ma la presentazione più accattivante.

- la marinata rimasta sulla carne a contatto con la padella prende un gusto delizioso, quasi caramellato ed un colore che non fa rimpiangere una cottura alla griglia. Buonissimo accompagnato da del semplice yogurt (personalmente l'ho condito con olio, sale e sumac) e delle tortillas.
Da leccarsi le dita!

martedì 14 giugno 2022

Pollo con la Coca-Cola!

 


Il sogno proibito.
Il miraggio.
Il desiderio raramente esaudito.
Le lattine di Coca Cola nella mia casa di bambina sono entrate poco, anzi pochissimo.
E quelle pochissime volte, feste comandate, compleanni, celebrazioni varie, sono state scandite dalla voce di mia madre che senza possibilità di appello decretava che si, io e mia sorella potevamo berla, ma rigorosamente una lattina in due.
Partivano quindi operazioni degne di due farmacisti per dividerla equamente tra i bicchieri, ed "equamente" era un miraggio come la bibita, dato che chi la maneggiava tentava sempre di farne cadere un po' di più dalla sua parte.
Con queste premesse non stupisce nessuno che oggi la sottoscritta possa essere serenamente considerata  azionista della nota bibita essendomi abbondantemente rifatta di tutta quella che mi è stata negata,  rigorosamente nella sua versione "zero" e non la "light" quando sono in Italia e poi alternativamente le due versioni a seconda di che parte del mondo mi ospiti al momento: perchè lo sapete, si, che il sapore non è lo stesso in tutto il mondo ma viene leggermente variato a seconda del mercato a cui si rivolge.
D'altronde sono astemia, qualcosa per accompagnare in pasti che non sia acqua mi serve :)
Detto questo, berla e basta non mi è sembrato sufficiente... per cui sono venute nel tempo torte con la Coca Cola e con tutta una serie di altre bibite gassate, ghiaccioli, gelati, per finire al coronamento di tutti i miei esperimenti il giorno che ho visto, lei, la divina Nigella cuocerci un prosciutto che veniva la fine del mondo.
E chi siamo noi per contraddire la divina?
Il pollo che vedete qui in realtà non è invenzione delle autrici del libro bensì un piatto che era già popolarissimo nella Hong Kong degli anni '90, con alette di pollo cotte nella cola, salsa di soia, spezie e verdure.
Cambiare la bibita con la versione zero calorie, le alette con il petto ed i grassi di cottura con lo spray alleggeriscono ovviamente il piatto di molte calorie.
E' buono?
Ve lo svelo alla fine ma intanto: andate a comprare la Coca Zero...;)

 

 

DIET COLA CHICKEN
da Pinch of Nom
per 4 porzioni

spray light per cottura
2 petti di pollo, senza pelle nè grasso, tagliati a cubetti
mezzo cucchiaino di 5 spezie cinesi
sale
una cipolla rossa a dadini
un pezzo di zenzero fresco da 1,5cm, tritato
3 spicchi di aglio tritati finemente
6 funghi, tagliati in quattro
mezzo peperone rosso, pulito dai semi e tagliato a listarelle
mezzo peperone verde, pulito dai semi e tagliato a listarelle
mezzo peperone giallo, pulito dai semi e tagliato a listarelle
6 baby pannocchie, tagliate a metà per il lungo
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di salsa di soya (tipo "dark")
1 cucchiaio di salsa Worcestershire
1 cucchiaio di aceto di sherry o riso
una lattina da 330ml di cola light
mezzo dado da brodo di pollo
un cubetto concentrato di brodo di pollo
5 cipollotti freschi, a pezzetti

 

Spruzzare lo spray light su una padella antiaderente e porla su fuoco medio.
Versarci il pollo, le spezie cinesi ed il sale. Cuocere per qualche minuto finchè il pollo risulterà colorito.
Togliere il pollo dalla padella e metterlo da parte.
Spruzzare nuovamente la padella con lo spray quindi aggiungervi la cipolla, l'aglio, lo zenzero ed i funghi e cuocere per qualche minuto finchè cominciano ad ammorbidirsi, quindi unire i peperoni, le pannocchie baby, il concentrato di pomodoro, la salsa di soia, la salsa Worcestershire e l'aceto.
Mescolare bene quindi unire la diet cola, mescolare nuovamente e portare a bollore.
Sbriciolare nell'intingolo il mezzo dado ed il cubetto di concentrato e far cuocere scoperto per 10 minuti circa.
Appena la salsa addensa leggermente aggiungere il pollo e i cipollotti, continuando la cottura per altri 10 minuti.
Controllare la densità della salsa e se ancora non è soddisfacente prolungare la cottura di qualche minuto, assicurandosi che il pollo sia ben cotto anche all'interno.

 

NOTE


- il piatto è divino. La salsa che ne viene fuori ha un gusto agrodolce irresistibile che ricorda molto quella dei ristoranti orientali. Le verdure ci stanno benissimo e rendono il piatto pressocchè completo se poi ci si abbina un carboidrato come ad esempio del riso al vapore.

- non ci sono difficoltà di sorta, e bisogna solo pazientare che la cola addensi in uno sciroppo buonissimo: mi ci è voluto esattamente il tempo indicato ma dipenderà ovviamente dalla vostra fiamma.

- lo spray light da cottura lo uso abitualmente, da me si trova in ogni supermercato e ce n'è di ogni tipo, marca, aroma e chi più ne ha più ne metta. In Italia credo si trovi con più difficoltà, infatti me lo porto appresso. Essendo una emulsione in pratica di olio ed acqua potrebbe non essere difficile realizzarlo da soli. Ma per non complicarsi la vita basta usare pochissimo olio in purezza (calcolando che ogni cambiamento degli ingredienti porterà ad un computo calorico diverso)

- temevo in una eccessiva sapidità visto il concentrato ed il dado. Ma sottovalutavo il potere della cola! La salsa viene perfetta così. A proposito, non c'è indicazione specifica sul tipo di cola dietetica da usare: che siate fan della Coca Zero come la sottoscritta o della Pepsi Max, andate tranquilli. In realtà se non temete le calorie addizionali potete usare come nella versione originale la cola classica.

mercoledì 27 ottobre 2021

Insalata di pollo all'orientale

 

Da cosa nasce cosa, e da pollo avanzato nasce...insalata di pollo.
Che poi, ma veramente il cibo avanza a casa vostra? In casi di cene epocali, con molti invitati e troppe portate è successo anche da me (con epica volta in cui durante una cena esagerata ho anche dimenticato letteralmente di servire una portata!) ma nella vita quotidiana è piuttosto raro.
Specie visto che il mio augusto consorte da sempre predica che un pollo sia in pratica secondo lui una monoporzione!!

 

BANG BANG CHICKEN SALAD
da Weekly Provision di Kim Duke
per due persone

un cucchiaino di olio di sesamo
un cucchiaio di burro di arachidi del tipo "crunchy"
2 cucchiaini di salsa di soia light mescolato con un cucchiaino e mezzo di zucchero semolato extrafine
un cucchiaino di miele fluido o un altro cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di aceto di riso (o altro aceto)
100 g di pollo avanzato o di rosticceria
2 carote pelate e tagliate a listarelle
2 cipollotti affettati
un peperone rosso affettato a listarelle
una manciata di insalata mista

per il condimento
2 cucchiaini di aceto di riso (o altro aceto)
2 cucchiaini di salsa di soia light mescolati con un cucchiaino e mezzo di zucchero semolato extrafine
1 cucchiaino di olio di sesamo

per servire (facoltativi)
del peperoncino secco
delle arachidi arrostite grossolanamente tritate

 

Mescolare olio di sesamo, burro di arachidi, salsa di soia e aceto di riso in modo che risultino ben amalgamati.
Mettere questa salsa in padella e cuocere mescolando di tanto in tanto per 6-8 minuti, facendo attenzione che la salsa non bruci ma che scurisca solamente.
Intanto in una ciotola preparare il condimento semplicemente mescolando tra loro gli ingredienti.
Versare l'insalata, le carote ed il peperone nella ciotola del condimento quindi dividere il tutto nei piatti da portata.
Completare con il pollo, la salsa calda ed il peperoncino e le arachidi, se si usano.

NOTE

- allora, se piacciono sapori un po' fusion, e magari avete un debole per il pollo satay,  ovviamente la ricetta non può non piacere. E se non avete pollo provate anche solo il condimento per l'insalata: non lo lascerete più!



martedì 26 ottobre 2021

Pollo all'aglio e limone

 


 Arrostito o lessato?
Scoprite tutto su Starbooks!

martedì 14 settembre 2021

Empanadas di pollo

 


Mi ha fatto sorridere l'introduzione a questa ricetta.
Guisell Harith Osorio, l'autrice arrivata negli USA dal Cile facendo mille lavori, arrabattandosi e riuscendo a coronare il sogno di aprirvi un ristorante, ne spiega meticolosamente i passaggi imparati dalla nonna.
E quando volle, per la prima volta, cucinare qualcosa per i neo-suoceri californiani rimase spiazzata perchè i loro piatti preferiti erano tutti pronti, in barattolo o da scaldare al microonde!
Orgogliosamente rivela che al suo ristorante questo elettrodomestico nemmeno viene utilizzato, e che tutto ciò che voleva era far conoscere le autentiche empanadas agli americani.
Ora, di gente che con un certo compiacimento mi ha detto "noi in casa non cuciniamo" ne ho conosciuta anche io.
Ma per fortuna ne ho incontrata molta di più che, specie nelle comunità di expat che si formano all'estero, non vedeva l'ora di farti conoscere la cucina tradizionale, le sue specialità.
E non solo: non vedeva l'ora di conoscere le nostre, con un certo sbigottimento quando ciò che credeva tanto italiano di italiano non aveva nemmeno il nome esatto.
Empanadas preparate da sudamericani DOC ne ho mangiate tante, e vi confermo che non una volta la ricetta non mi è stata presentata come la più autentica, l'unica, l'originale.
L'ultimissima versione, durante una cena surreale che mi riservo di raccontare prima o poi non sapendo se partire dall'assenza totale di posate in tavola o dai fazzoletti da naso offerti come tovaglioli, ha previsto la presenza della zuccheriera in tavola.
Pare che nella cittadina di cui la nostra ospite è originaria le empanadas di pollo vadano aperte a metà e spolverizzate di zucchero.
Ho provato per cortesia, e che dire: passo volentieri :)
Invece la ricetta qui sotto è tradizionale nel senso più estremo della parola, con tanto di numero esatto di acini di uvetta da usare in ciascuna!


EMPANADAS DE POLLO
da "We Are La Cocina" AA.VV.
per 12 pezzi

per la pasta
420 g di farina comune
mezzo cucchiaino di sale
110 g di burro tagliato a pezzetti e congelato
110 g di strutto, tagliato a pezzetti e congelato
acqua fredda a seconda della necessità (tra 180 e 240ml)

per il ripieno
un pollo cotto da circa 1.6-1.8 kg (cotto in casa, lesso oppure di rosticceria)
2 cucchiai di olio di semi
70 g di cipolla tritata
60 g di peperone rosso tagliato finemente
1 peperoncino giallo peruviano a pezzetti (semi inclusi)
3 spicchi di aglio tritati
un cucchiaio di origano secco
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
240 ml di brodo di pollo
sale
3 uova sode, tagliate in quarti
circa 70 g di uvetta
12 olive nere, denocciolate

per spennellare
un uovo intero
2 cucchiai di acqua

 

Preparare la pasta: mescolare la farina con il sale.
Mettere nel robot da cucina il burro, il lardo e la farina azionando le lame a scatti. Il composto dovrà apparire grumoso e con il grasso a pezzi ben distribuito. Aggiungere quindi l'acqua, pochissima alla volta e con le lame sempre azionate a scatti, finchè il tutto sta insieme.
Non dovrà risultare troppo appiccicose quindi regolarsi bene con l'acqua.
Avvolgere l'impasto in pellicola da cucina e metterlo in frigo per almeno un'ora.

Per il ripieno: separare la carne di pollo dalle ossa, quindi tagliarla finemente e lasciare da parte.
Scaldare l'olio in una padella capiente quindi aggiungere la cipolla, i peperoni e l'aglio facendo cuocere per qualche minuto finchè le verdure risulteranno ammorbidite.
Aggiungere quindi l'origano ed il concentrato di pomodoro, mescolare bene ed aggiungere il pollo.
Abbassare la fiamma ed aggiungere il brodo, grattando bene con il mestolo il fondo della padella per staccare eventuali residui.
Far cuocere, mescolando spesso, per 3 o 4 minuti o finchè il liquido sarà evaporato quasi del tutto. Aggiungere del sale e spegnere il fuoco, quindi assaggiare e regolare il condimento.
Far raffreddare completamente (l'operazione può essere velocizzata versando il tutto su un vassoio e mettendolo in frigo)

Confezionare le empanadas: preriscaldare il forno a 190 gradi. Dividere l'impasto a metà e stenderlo col mattarello su una superficie infarinata allo spessore di circa 3mm. Tagliare con un coppapasta  6 cerchi da 15cm di diametro e versare 2 cucchiai di ripieno su ciascuno. Completare ogni empanadas con un quarto di uovo sodo, 4 acini di uvetta e un'oliva.
Inumidire i bordi e piegare la pasta sul ripieno a formare una mezzaluna. Pressare bene i bordi e completare arrotolandoli su se stessi.
Ripetere con la seconda metà dell'impasto fino ad esaurimento degli ingredienti, sistemare le empanadas su una teglia e spennellarle con il mix di uovo e acqua.
Cuocere per circa 25-30 minuti o comunque finchè ben dorate.
Servire tiepide.

NOTE

- la ricetta non è particolarmente complicata, solo avendo diversi passaggi è ovviamente un po' lunga. Rido perchè l'autrice dopo averci detto che meglio cucinare tutto "from scratch" ovvero da zero offre l'opzione del pollo di rosticceria per il ripieno. L'alternativa sarebbe stata un pollo lesso usato per realizzare del brodo, di cui comunque riporta la ricetta...beh, da me ha vinto la rosticceria!

- non so se per il clima, ovvero il caldo, l'impasto è risultato piuttosto morbido anche con l'aggiunta di meno acqua di quanto indicato. Viene comunque ricordato di andarci piano e di aggiungerne poca alla volta.

- il ripieno, complice il pollo arrosto, è molto buono e saporito e sta benissimo con l'involucro che invece risulta abbastanza neutro. Anche la dimensione indicata è perfetta per una empanada che non risulti troppo grande.

mercoledì 25 marzo 2020

Schnitzel al latticello con panatura di mandorle e avena



Un altro caposaldo della cucina tedesca: gli schnitzel.
Il petto di pollo diventa buonissimo cotto così, e non dite perchè fritta è buona qualunque cosa...
Ingredienti semplicissimi ed un risultato spettacolare in termini di gusto: abbiate solo l'accortezza di marinare il pollo per più delle due ore indicate, meglio se una notte.
Diventa tenerissimo ;)


BUTTERMILK AND OAT CHICKEN SCHNITZEL
per 4 persone
4 petti di pollo senza pelle e senza osso (peso totale circa 450g)
2 spicchi di aglio schiacciati
2 cucchiaini di paprika dolce
2 cucchiaini di maggiorana secca
200 ml di latticello (buttermilk)
3 cucchiai di senape dolce
50g di fiocchi d'avena
50g di mandorle tritate finemente
la punta di un cucchiaino di lievito per torte salate
50g di farina
un cucchiaino di sale
olio di semi di girasole per friggere


 Appoggiare i petti di pollo su un tagliere e batterli con un batticarne o un mattarello finchè saranno circa mezzo cm di spessore e metterlo in un piatto poco profondo.
Mescolare l'aglio, la paprika, la maggiorana, il latticello e la senape in una caraffa e versare il tutto sul pollo, girandolo con una forchetta in modo che sia ben ricoperto.
Coprire con pellicola e far riposare in frigo per minimo un paio d'ore (o fino a 24)
Tirare il pollo fuori dal frigo mezz'ora prima di quando lo si vuole cucinare.
Mescolare avena, farina, lievito e sale e versarli in un piatto.
Scaldare sul fuoco una padella con circa un centimetro di olio, sembra tanto ma gli schnitzel vanno cotti in abbondante olio.
Scolare il pollo dalla marinata ed impanarlo nel mix preparato assicurandosi che sia ben ricoperto.
Una volta che l'olio è caldo friggere i pezzi per circa 3 minuti per lato finchè ben dorati.
Sempre comunque controllare che il pollo sia ben cotto anche all'interno.
Scolare su carta da cucina e servire dell'insalata verde.

NOTE

- come detto la ricetta è veramente semplice. Unico passaggio da non accellerare è la marinatura: più il pollo ci resta, meglio è.

- il pollo diventa tenerissimo, ok, ma ho provato la ricetta anche con cosce disossate e vi invito caldamente a fare lo stesso!

- il latticello o buttermilk ormai è reperibile ovunque. O dovrei dire lo era :) facilissimo farlo in casa in caso non fosse disponibile: metà latte e metà yogurt bianco, con un cucchiaino di succo di limone. Lasciate una mezz'ora a temperatura ambiete et voilà, è pronto.

- la panatura qui è il vero asso nella manica: il mix di avena, farina e mandorle con la punta di lievito creano una crosticina croccante veramente irresistibile.



giovedì 5 marzo 2020

Pollo arrosto al limone di Marcella Hazan



Mettiamo un grattacielo, enorme, residenza privata di famiglie expat in una modernissima città della costa orientale dell'Arabia Saudita.
Mettiamo che la comunità abbia finora vissuto in santa pace, facendo delle diversità culturali un punto di incontro invece che di scontro, imparando tutti da ciascuno qualcosa di diverso in termini di usanze, abitudini, cibo.
Chi più, chi meno, ma nessuno è perfetto :)
Mettiamo che poi improvvisamente arrivi un virus di natura sconosciuta a far paura a tutti, indistintamente.
Attenzione, non ho detto che sia arrivato il virus: solo la paura di esso.
Mettiamo quindi che a quel ventiquattresimo piano, dove gli appartamenti guardano il mare, ci viva anche una famiglia cinese.
L'ironia, veramente fastidiosa,  si è sprecata.
Le domande anche, dato che la padrona di casa non parla una parola di inglese.
Però è sempre gentile, e se la incontri all'ascensore ti fa inchini e risatine provando a dire qualcosa di comprensibile che alla fine non le esce mai.
Santo cielo come fai con i vicini cinesi, mi sono sentita dire.
Hai sterilizzato i pulsanti degli ascensori?
Non prenderlo insieme a loro.
Non salutarla che poi ti risponde e contagia.
Inutile che sottolinei come la signora e tutta la sua famiglia stiano benissimo e non vadano in Cina da mesi.
Poi un giorno il mondo si capovolge.
Allo stesso piano della famiglia cinese ne vive una italiana.
La mia :)
Anche noi stiamo benissimo e non andiamo in Italia da mesi.
Però sono cominciati gli sguardi, le battute.
Il vicino messicano, con cui mai abbiamo scambiato non dico una parola ma nemmeno uno sguardo perchè di quella orrida specie che non risponde ai saluti, mi ha fermato all'ascensore.
Ah, Italian?
Un buongiorno non ci sarebbe stato male, ma già il fatto che abbia parlato possiamo annoverarlo tra uno dei miracoli del virus.
Problem, eh?
L'ascensore, il mio (ce ne sono cinque ad ogni piano) arriva prima che possa rispondere ma gli faccio un sorriso.
Salgo in taxi.
Il tassista di fiducia, che mi porta in giro da oltre due anni e sa benissimo che non sono stata recentemente in Italia dato che è lui che mi accompagna in aeroporto di solito.
Mi siedo e sento una specie di soffio.
Poi una nuvola.
Santo cielo, sta spruzzando l'abitacolo con qualcosa e intanto mi dice sorry, sorry.
Speriamo sia solo disinfettante e non che so, gas nervino per farmi fuori direttamente :)
Poi ieri sera bussano alla porta.
Le bimbe della signora cinese raccolgono fondi per una colletta di beneficienza organizzata dalla loro scuola.
Porgo un'offerta e spunta anche la mamma con un vassoio.
Le bimbe traducono: vuole ringraziarmi facendomi assaggiare dei dolcetti cinesi fatti da lei.
Li prendo con gioia.
E non ci sono topi nel ripieno, ma una buonissima crema di fagioli rossi.
Ha capito che mi sono piaciuti, ha detto che me li fa di nuovo.
Volete vedere che anche dal peggior dei mali alla fine esce fuori qualcosa di buono? ;)



No comment, e al momento siamo prigionieri qui perchè se lasciamo l'Arabia dobbiamo passare 14giorni in un Paese non considerato a rischio per poter rientrare. Peccato che la lista di quelli che ci accolgono a braccia aperte sia ogni giorno più corta :)
Piuttosto qui di corto c'è la lista degli ingredienti: leggete bene e seguite alla lettera, non avete idea di cosa venga fuori!
Scarpetta compresa.







MARCELLA HAZAN'S LEMON ROAST CHICKEN
da How to Eat a Peach di Diana Henry
per 6 persone

un pollo da circa 2kg, della migliore qualità possibile
sale e pepe
2 piccoli limoni bio

Rimuovere l'eccesso di grasso dall'esterno della cavità del pollo e condirlo bene con sale e pepe all'interno, quindi asciugarne la pelle molto bene con carta da cucina.
Rotolare i limoni sul piano di lavoro schiacciandoli un po' con il palmo delle mani (si possono anche battere leggermente con un mattarello ma senza romperli) quindi bucherellarli usando uno spiedino.
Inserirli quindi nella cavità del pollo e richiuderla usando degli stuzzicadenti.
Legare le zampe e condire molto bene con sale e pepe tutta la superficie.
Mettere quindi il pollo in una pirofila non troppo grande, che lo contenga quasi a misura (se troppo grande i liquidi che si formeranno evaporeranno in fretta ) con il petto rivolto verso il basso (al contrario, insomma) e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti.
Quindi capovolgere il pollo, che ora sarà a petto in su, e cuocere altri 30 minuti.
Aumentare quindi la temperatura a 200 gradi e cuocere altri 15 minuti.
La pelle dovrà essere gonfia e dorata e si dovranno essere formati tutti i succhi di cottura sul fondo della teglia.
Cuocere qualche altro minuto se il pollo fosse ancora pallido.
Servirlo intero, porzionandolo direttamente a tavola ed irrorando ogni pezzo con i succhi di cottura.
Accompagnare a patate arrosto e dell'insalata, e non scordare il pane per la scarpetta :)

NOTE

- per regolarsi con la cottura Diana Henry dice di attenersi a quindici minuti per ogni 500g di pollo, più gli addizionali 15 minuti finali a temperatura più alta. Sempre meglio controllare comunque, che niente esiste di più orrido di un pollo crudo!


giovedì 18 ottobre 2018

Pollo con l'uva ed aceto di sherry




In un mondo che è tutto immagine, quella qui sopra è di certo un epic fail.
Volevo emulare la bella foto del libro e ahimè, il risultato è la bestia sgraziata che vedete.
Però non ci vuole un volo pindarico per immaginare cosa possa essere questo pollo, con pochi passaggi che ne decretano in modo inderogabile il passaggio da "cena di casa quando non si sa che mangiare" a piatto che non sfigura davanti agli ospiti.
Di pollo in casa mia se ne mangia, e tanto.
Stragi, ne abbiamo fatto.
E pollo se ne mangia parecchio in generale.
Più difficile invece creare un piatto che con il pollo non avessi già realizzato, e qui arriva Melissa Clark.
Nell'introduzione del libro afferma come ogni ricetta presente sia, si, qualcosa di se vogliamo basico, conosciuto.
Ma con il twist, il tocco, l'accorgimento, che trasforma (ed infatti il sottotitolo è non a caso "changing the game") ciascuna in una cena non solo semplice, ma di gusto e soddisfazione.
L'abbinamento frutta/carne non è una novità, ma personalmente non l'ho mai usato con il pollo.
L'autrice dice che il trucchetto di arrostire l'uva e l'aggiunta dell'aceto di sherry è ciò che usa quando vuole apparire elegante senza troppo sforzo.
Abbinata al pollo, lo fa diventare un piatto da re.
Anche bello, giuro.
Se guardate la foto del libro :D




CHICKEN AND GRAPES WITH SHERRY VINEGAR
da Dinner:Changing the Game di Melissa Clark
per 4-6 persone
un cucchiaio di sale, e altro al bisogno
un cucchiaino e mezzo di semi di finocchio, leggermente pestati in un mortaio
un cucchiaino di pepe nero macinato al momento, più altro al bisogno
buccia grattugiata di un limone
un cucchiaio più due cucchiaini di olio extravergine d'oliva
un pollo aperto a farfalla tamponato con carta da cucina (tra i due kg e i due kg e 300)
340 g circa di uva rossa senza semi, divisa in piccoli grappoli
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaino e mezzo di aceto di sherry, o più a gusto
un cucchiaino e mezzo di burro non salato


In una ciotolina mischiare cucchiaio di sale, i semi di finocchio, un cucchiaino di pepe, la buccia di limone ed un cucchiaio di olio.
Strofinare il tutto generosamente sul pollo, metterlo in una teglia da forno e quindi lasciarlo riposare col lato della pelle verso l'alto per almeno un'ora.

Circa quindici minuti prima di cuocere il pollo scaldare il forno a a 250 gradi, quindi trasferirci il pollo e cuocerlo per 20 minuti.

In una ciotola mescolare luva con l'olio rimasto, lo zucchero ed altri sale e pepe a piacere. Sistemare l'uva attorno al pollo e rimettere in forno finchè questo sarà ben cotto e l'uva leggermente caramellata, ci vorranno 20-25 minuti.

Trasferire il pollo su un tagliere e farlo riposare, e mettere da parte l'uva in una ciotola.
Mettere la teglia di cottura su due fornelli accesi, versarci l'aceto e e grattare le parti bruciacchiate dal fondo della stessa.
Versare tutto ciò che si riesce a ricavare in un pentolino e scaldarlo su fuoco medio, quindi unirvi il burro.
Tagliare il pollo e servirlo cosparso con l'uva e la salsa preparata.



NOTE

- il pollo qui è aperto a farfalla. Da me li vendono già aperti, ma in effetti non è difficile da fare in casa se non avete come me la sindrome dell'autopsia quando tagliuzzate qualunque cosa che fosse viva in precedenza. Comunque sia questo aiuta moltissimo la cottura, rendendola uniforme e sicuramente più veloce.

- la ricetta è di una facilità disarmante. In pratica si michia tutto e si cuoce in forno. Stop. Unico passaggio extra la salsa, che comunque sia è facoltativa. E' buonissima, ma confermo che il pollo viene morbido e saporitissimo già di suo.

- di solito cuocio il pollo a temperatura leggermente più bassa. Ma devo dire che invece ha funzionato benissimo ed i tempi si sono rivelati veritieri. C'è pochissimo olio e quelli che vedete in teglia sono i succhi di cottura.

- in realtà il tocco magico oltre all'uva lo danno i semi di finocchio. Viene fuori un aroma che oso definire molto...toscano, se mi si permette il termine.

- per farla breve, è buonissimo. Sorprendentemente gradito anche dal mio toscano augusto consorte che in genere è più robusto nelle preferenze. A questo proposito, secondo Melissa Clark il pollo basta per 4/6 persone. In effetti è così, a meno che non siate come mio marito che ne considera uno come monoporzione. Fate voi ;)

lunedì 25 settembre 2017

Crocchette irresistibili di pollo



Non bastava che fosse vietato Natale.
D'altronde è una festa religiosa di un altro credo e dalle parti in cui vivo non è vista di buon occhio.
Non bastava allora che fosse vietato San Valentino.
Festa pagana che invita al peccato. Sic.
Non bastava che fosse vietato Halloween.
Festa pagana che invita alla stregoneria (!)
Non bastava che fosse vietato tutto quello che è già vietato.
Credevo che la lista fosse lunga e ben fornita.
Fino a ieri.
Da poco infatti in Arabia Saudita è vietato festeggiare i compleanni con delle feste.
Avete capito bene.
Basta torte, palloncini, festoni, biglietti di auguri.
Non conta nulla nemmeno che siate un bambino.
Secondo il religioso che ha lanciato la fatwa queste cose non trovano alcun fondamento nell'Islam.
E la corsa a fare la festa più bella porta le famiglie a spendere troppo, magari indebitandosi
Ora per una volta ammettiamo che la ragione dietro possa essere in una qualche misura compresa.
Non come nell'occasione della fatwa contro Topolino considerato agente di Satana, sulla quale ancora mi interrogo.
Poi magari sono io.
Ma mi vengono in mente le foto su tanti giornali di miliardari arabi che festeggiano la qualunque su yacht favolosi.
Con le torte fatte arrivare in aereo da certe pasticcerie parigine che adoro.
I gioielli personalizzati da Cartier con modelli unici.
E certe Ferrari rosa, ahimè, rosa! che ho visto in giro solo da queste parti dove il denaro gira.
Ma il buon gusto fa fatica a farsi strada.
Sospiro.
Ma al pensiero che alla prossima torta che farò dovrò sentirmi un criminale scusate se mi viene un po' da ridere.
Chissà se le candeline che conservo in quel cassetto mi verranno confiscate come esplosivi? ;)


No comment, anzi ho commentato pure troppo :) piuttosto queste crocchette: le ho fatte pensando che fossero normali. Cioè buone, magari buonissime, ma normali crocchette.
Non potevo sbagliarmi di più. Si sciolgono in bocca, una roba inaudita.
Fatevi avanzare un po' di pollo e mi saprete dire!



CHICKEN CROQUETTES
da Chicken & Eggs degli Hairy Bikers
per circa 30 pezzi

700ml di latte intero
due piccole cipolle
3 chiodi di garofano
una foglia di alloro
un cucchiaio di pepe nero in grani
un cucchiaio di olio
75 g di burro
200 g di farina
200 g di pollo già cotto e tritato
un cucchiaio di prezzemolo tritato
2 uova
150 g di pangrattato fine
sale
olio per friggere


Versare il latte in un pentolino.
Inserire i chiodi di garofano in una cipolla e aggiungerla al latte insieme ai grani di pepe e l'alloro. Portare quasi a bollore quindi togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Filtrare il latte.
In un pentolino unire olio e burro, aggiungere la seconda cipolla tritata finemente e del sale. Lasciar cuocere finchè sarà quasi trasparente quindi unire 100 g di farina presi dal totale cuocendo sempre mescolando per un paio di minuti. Unire quindi il latte raffreddato, poco alla volta, sempre mescolando quindi aggiustare di sale e pepe. Unire quindi il pollo e il prezzemolo.
Foderare una teglia da forno con pellicola trasparente e ungerla bene. Versarvi il composto di pollo e livellarlo finchè avrà uno spessore di circa due centimetri e mezzo.
Coprire con un altro foglio di pellicola unto e far raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo per diverse ore, meglio se una notte intera.
Quando si è pronti per cuocere le crocchette tirare l'impasto fuori dal frigo e dividerlo in 30 piccole strisce uguali.
Versare 50 g della farina restante in una ciotola, in un'altra battere un uovo, in una terza versare il pangrattato.
Prendere tra le mani una striscia di impasto e dare la forma di una piccola salsiccia, quindi infarinarla bene, passarla nell'uovo ed infine nel pangrattato. Unire l'altro uovo e altro pangrattato e farina man mano che si consumano.
Mettere le crocchette impanate in frigo per mezz'ora prima di friggerle (oppure a questo punto possono essere congelate)
Friggerle poche alla volta in olio profondo a 180 gradi per 3 o 4 minuti finchè saranno ben dorate.
Servire subito dopo averle scolate su carta assorbente.

NOTE

- non si fanno in cinque minuti ma si possono preparare in anticipo e congelare, dopodichè potete cuocerle direttamente da surgelate: meglio di così!

- il composto ha bisogno del riposo in frigo perchè rimane morbido, deve essere così per poter ottenere quel risultato di una crocchetta che si scioglie in bocca e non quello di un siluro che si conficca in gola. Resistete ad aggiungere farina, pangrattato e chissà che altro ;)

- volendo si possono ungere con olio e cuocere in forno preriscaldato a 200 per circa 20 minuti. Ma non sarà una sorpresa sapere che sono più buone fritte ;)



lunedì 22 maggio 2017

Pollo. Al Ritz!







Ah, il pollo.
Il povero volatile è consumato molto spesso in casa arabafelice, sia nelle sue versioni più light che in quelle un po' meno, tanto da meritarsi una sezione apposta su questo blog.
D'altronde è cosi versatile che se ben cucinato puù trasformarsi in un piatto davvero gustoso.
Quello che vi mostro oggi è graditissimo specialmente ai bambini e può fare tranquillamente parte di un menù settimanale a loro dedicato: scommettiamo che ve lo richiederanno?
E cosa da non sottovalutare: piace moltissimo anche ai grandi!
Ovviamente il Ritz del titolo non è il famoso hotel, ma gli altrettanto noti crackers utilizzati per la golosissima panatura ;)




 RITZY CHICKEN NUGGETS
da Feast di Nigella Lawson
per 12-16 pezzi piccoli

2 grossi petti di pollo
280 ml di latticello (buttermilk)
150g di crackers tipo Ritz ridotti in briciole
sale
olio per friggere

Appiattire i petti di pollo battendoli con un mattarello dopo averli messi in un sacchetto di plastica per alimenti, quindi tagliare ognuno in 6- 8 strisce.
Salare i pezzi e metterli in una ciotola con il buttermilk a marinare per almeno 3 ore, ma anche fino a 2 giorni.
Al momento di cuocere, scaldare l'olio in padella.
Scolare i pezzi di pollo dall'eccesso di buttermilk quindi impanarli nelle briciole di Ritz e friggerli, pochi alla volta, su fuoco medio finchè ben dorati.
Servire caldi, magari con del ketchup e una insalatina.

NOTE

- la marinatura  nel buttermilk rende il pollo morbidissimo, e più ci sta meglio è. Ormai lo vendono parecchi supermercati, ma se proprio non lo trovate fate un composto di metà yogurt bianco denso e metà latte.

- fritti sono divini. Se friggere è contro la vostra natura possono essere spennellati con olio e cotti in forno a 200 gradi per circa 20 minuti o comunque fino a completa cottura del pollo. Però croccanti e deliziosi come fritti non si battono....


lunedì 20 marzo 2017

Pollo alla paprika, origano e limone

Due ospiti a cena.
Uno cordiale, allegro, gentile oltre ogni limite ed ormai un caro amico.
L'altro, un collega dell'augusto consorte venuto da lontano conosciuto finora solo di nome.
Ma che sarebbe andata male si è capito subito.
Il primo saluta sorridendo.
Il secondo chiede cosa ci sia per cena.
Esattamente come ho detto: ancora nell'ingresso, quasi preoccupato.
Il saluto non arriverà mai.
Annuncio pasta al pesto, che per quanto possa sembrare banale a voi fortunati, nel deserto è un piatto esotico e pressocchè introvabile.
Tralasciando che la pasta sia fatta in casa ed il pesto quello delle preziose scorte portate dall'Italia.
Non mangio il pesto. Preferisco la pasta in bianco. 
Un sasso, al mio posto, sarebbe stato più espressivo.
E di secondo?
Non batto ciglio, e parlo del vassoio di costolette di agnello fritte e presentate con tre salse diverse.
Non mangio l'agnello. C'è del pollo?
Ma il mio consorte lo ha riconosciuto bene lo sguardo assassino, e non so se tema di più per la sua incolumità o quella dell'educatissimo, ehm, ospite.
Scongelo al volo, e lo preparo a tempo di record con una specie di crumble di formaggio ed erbe, che non si dica mai che gli ho fatto la fettina ai ferri
Viene servito il pesto agli altri, a lui la pasta in bianco come ordinato.
Che, per fugare ogni dubbio, non ha previsto aggiunta di olio, burro o chissà quale formaggio.
In purezza appena scolata.
L'agnello al resto dei commensali, ed il pollo a lui.
Ormai lo guardo con un'aria leggermente di sfida, mentre mi sforzo di rimanere educata.
Questo è, accidenti, il mio problema.
Un'educazione perfetta e l'idea inculcata che l'ospite sia sacro.
Ma nonostante tutto?
Non mi guarda nemmeno mentre accuratamente ripulisce il petto di pollo dalla graziosa panatura scartandola verso il lato del piatto.
Ma il bello doveva ancora venire.
Annuncio l'arrivo del dessert, e di nuovo la sua voce.
Sono diabetico.
Quanto mi sia venuto da ridere non riesco nemmeno a descriverlo, mentre gli dico serafica pazienza, dovrà fare a meno della panna cotta.
E di colpo ribatte, quasi spaventato.
No no, questa la mangio!

Come è andata a finire? Mio marito mi ha chiesto scusa in ginocchio per mesi, e con l'altro ospite che aveva riso sotto i baffi tutta la sera conoscendo il soggetto ne parliamo ancora dopo anni.
Il gentleman in questione? Mai più rivisto, ovviamente, e buon per lui più che per me.
Dato che nel frattempo le buone maniere le ho lasciate sotto le palme e dietro ai cammelli ;)
Passando al pollo, che è meglio, correte a farlo perchè veramente non solo è facilissimo, è tutto pronto in tavola in meno di mezz'ora,  ma veramente viene fuori una roba incredibile.
Provate e poi venite a dirmi se non avevo ragione!



PORTUGUESE STYLE CHICKEN

un cucchiaio di paprika affumicata
un cucchiaino d pepe di Cayenna
un cucchiaino di cumino macinato (l'ho omesso)
un cucchiaio e mezzo di origano secco
60 ml di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di aceto di vino rosso
un cucchiaio di brown sugar
sale  e pepe
3 spicchi di aglio
12 fusi di pollo (vanno bene anche cosce o sovracosce)
2 fette di pane bianco (gluten free in caso di bisogno)
80 ml di acqua
spicchi di limone per servire

Mescolare in una ciotola la paprika, il pepe di Cayenna, il cumino e l'origano.
Unire l'olio, un solo cucchiaio di aceto, lo zucchero, sale e pepe a piacere e mescolare.
Togliere da questo mix due cucchiaiate che vanno messe da parte.
Aggiungere al resto della marinata gli spicchi d'aglio schiacciati e il pollo, girando perchè sia ben coperto.
Versare quindi il tutto su una teglia coperta con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 250 gradi per circa 15-18 minuti, o comunque finchè dorato e ben cotto.
Mentre il pollo cuoce mettere il pane a pezzi, l'acqua, il cucchiaio di aceto rimasto e i duc cucchiai di marinata lasciati da parte in un piccolo robot da cucina, facendo andare le lame finchè il tutto è amalgamato.
Servire il pollo con la salsa preparata e degli spicchi di limone.



NOTE 

- la ricetta si fa letteralmente da sola, salsa a parte. L'ho servito anche senza salsa di accompagnamento e credetemi, ci siamo leccati le dita anche così.

- le spezie usate sono di uso comune, secondo me le avete tutte in casa.

- il brown sugar è uno zucchero bianco addizionato di melassa. Si trova ormai anche in Italia ma se proprio fosse irreperibile buttatevi sullo zucchero di canna, tenendo a mente che è un'altra cosa ;)

giovedì 19 maggio 2016

Shawarma di pollo al forno con salsa allo yogurt

L'occhio mi ci è caduto subito.
E no, non perchè ci sia, che so, la Nutella a solleticarmi.
Ma quella parola magica: shawarma.
Finalmente qualcuno che la chiama col nome esatto.
E non come spesso sento in Italia con orrore, kebab.
Che credetemi, è tutta un'altra cosa.
Una shawarma, come racconta anche Nigella, è carne condita dalle più disparate spezie, infilzata su un grande spiedo rotante e cotta lentamente.
 Che sia pollo, agnello, manzo, tutto va bene (tranne il maiale, ovvio).
Viene tagliata quindi sottilmente e messa sul tipico pane basso e non lievitato, condita con una salsa a base di tahine e arricchita, volendo, di ogni ben di Dio.
Eh si, perchè se vai a comprarne nel deserto dove vivo l'orgoglioso proprietario del chiosco insisterà per la versione special, ovvero quella che dentro al pane prevede sottaceti, spezie, salsa della casa che non si sa bene cosa sia, e udite udite: patatine fritte.
Inorridite pure.
Che comunque per amor di scienza è stata provata, e decretato che per quanto in effetti gustosa i tempi di digestione la relegano a non più di una volta all'anno.
Nigella scrive che ovviamente sarà difficile replicarla esattamente, e la versione che ne dà è certamente alleggerita.
Ma almeno non include l'acquisto dello spiedo verticale!


OVEN-COOKED CHICKEN SHAWARMA 
da Simply Nigella di Nigella Lawson
12 cosce di pollo disossate e senza pelle
2 limoni non trattati
100 g di olio d'oliva comune
4 grossi o 6 piccoli spicchi d'aglio tritati finemente
2 foglie di alloro, secche o fresche
2 cucchiaini di paprika
2 cucchiaini di cumino in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 cucchiaino di peperoncino secco
1/4 di cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaino di noce moscata appena grattugiata
2 cucchiaini di sale marino in fiocchi
lattuga, per servire
per la salsa
250 g di yogurt naturale
4 cucchiai di salsa tahine
1 grosso o 2 piccoli spicchi d'aglio tritati
sale a piacere
semi di melagrana per decorare

Mettere le cosce di pollo in una sacchetto per alimenti e grattugiare dentro i limoni, quindi spremerne il succo ed aggiungerlo. Versare quindi l'olio, l'aglio e tutti gli altri ingredienti (tranne quelli per la salsa).
Dare una mescolata al sacchetto, chiuderlo bene e metterlo in frigo per almeno 6 ore (o un giorno intero).
Al momento di cuocerlo portarlo a temperatura ambiente e scaldare il forno a 220 gradi.
Versare tutto il contenuto del sacchetto in una teglia (pollo e marinata) abbastanza grande in modo che la carne stia in un solo strato e cuocere per circa 30 minuti, o comunque finchè sarà dorato.
Preparare intanto la salsa mischiando semplicemente gli ingredienti, aggiustando di sale a piacere e decorando con qualche seme di melagrana.
Sistemare la lattuga affettata o a pezzi in un piatto da portata e completare con il pollo, inclusi i succhi che faranno da delizioso complemento alla lattuga (a meno che, dice Nigella, siate contrari ai succchi unti provenienti dalla cottura...per ragioni inspiegabili :)
Servire accompagnando con pane pita.
NOTE

- come tipico di Nigella Lawson, anche questa ricetta è spiegata perfettamente ed a prova di chiunque, me compresa.

- la shawarma è una preparazione presente in quasi tutti i Paesi mediorientali, e si distingue per le spezie usate. Quella illustrata è più turca che araba, ma non per questo meno buona.

- la carne marinata è morbidissima e saporita. Le spezie sono ben bilanciate tanto che il mio augusto consorte non si è nemmeno accorto della presenza della cannella, ma confesso di aver omesso il coriandolo che odiamo entrambi. I miei cucchiaini sono stati tutti rasi. La dose delle spezie è spesso difficile da dare in una ricetta perchè non solo si tratta spesso di gusti personali ma anche perchè cambiano molto di aroma a seconda della loro provenienza.

- i succhi creati in cottura sono ovviamente deliziosi, oltre che pericolosi per le arterie, ma tanto ci mangio insieme la lattuga e bilancio, no?

- la salsa è assolutamente deliziosa e la quantità di tahine perfetta per sentirsi ma non essere troppo invadente. La tahine è estratta dai semi di sesamo tostati e conosciuta principalmente per il suo uso nell'hummus. In realtà in Medio Oriente è usata per aromatizzare tantissime salse di accompagnamento, in genere mescolata con yogurt o laban, il tipico formaggio di yogurt. Ha un sapore che ricorda lontanamente le noci e le arachidi, e ricordate che se è troppo amara vuol dire che è vecchia o è stata conservata male.

- l'aglio lo uso con parsimonia e tutti i miei spicchi erano piccoli. Li ho sentiti appena e solo nella salsa.

- ho fatto dose intera, sperando nella gioia di un avanzo. Il mio augusto consorte ne ha mangiato undici, ripeto undici pezzi. Erano piccoli, va bene. Ma fatto dall'uomo che considera il pollo una bestia monoporzione non stupisce. 
 
 

lunedì 9 maggio 2016

Pollo magico al formaggio, in due ingredienti!




Quando si dice non ho niente in frigo.
Eppure basta che ci sia un petto di pollo.
E del caprino
Se non avete quello alle erbe fatelo da voi, mischiandovi delle erbe aromatiche tritate finissime.
Poi basta cambiare prospettiva.
Perchè qui il formaggio non va sopra.
Va...sotto.
Chi ci prova per primo? :D




POLLO MAGICO AL FORMAGGIO
per 4 persone
4 petti di pollo con la pelle
formaggio caprino alle erbe (ho usato il Boursin)
sale, poco olio extravergine


Mettere i petti di pollo in una teglia coperta con carta forno e preriscaldare il forno a 190 gradi.
Sollevare delicatamente la pelle dai petti, senza staccarla completamente.
Inserire quindi una generosa cucchiaiata di formaggio sotto la pelle, premendo per compattare e spalmare leggermente.
Salare con moderazione e con un pennellino ungere ogni petto di pollo con poco olio.
Infornare e cuoci per circa 15-20 minuti a seconda della dimensione, e comunque finchè sarà bello doato.
Far riposare cinque minuti prima di servire.


NOTE


- il formaggio fonde in cottura e diventa quasi un tutt'uno con la pelle donando un aroma ed un sapore unici, oltre a morbidezza alla carne.
- non esagerare con il sale dato che il formaggio caprino è già molto sapido.

lunedì 29 febbraio 2016

Pollo al parmigiano e pangrattato




Tante ricette senza qualcosa?
Beh, eccone un'altra.
Ma questa è semplicemente senza dosi esatte.
Credetemi, persino una ossessionata al grammo come me ce la può fare.
E' talmente semplice che non ne servono.
Una dei piatti più gettonati in casa  arabafelice da almeno dieci anni, ed infatti dieci anni fa lo postai su un noto forum.
Da allora ancora ricevo ringraziamenti da chi lo prova.
E quindi, poteva mai mancare su queste pagine? ;)





POLLO AL PARMIGIANO E PANGRATTATO

cosce e sovracosce di pollo a seconda del numero dei commensali (con o senza pelle)
parmigiano grattugiato
pangrattato (gluten free in caso la preparazione sia destinata ad un celiaco)
aglio
succo di limone
sale
prezzemolo
poco olio extravergine d'oliva


Ungere una teglia da forno che possa andare anche in tavola con poco olio quindi adagiarvi i pezzi di pollo dopo averli leggermente salati.
Irrorare con abbondante succo di limone, mettere qualche spicchio d'aglio qui e là e spolverizzare con un pochino di prezzemolo tritato. Completare spolverizzando ogni pezzo con del parmigiano grattugiato.
Coprire con della pellicola e far marinare in frigo per almeno un paio d'ore, meglio una notte se avete il tempo.
Togliere dal frigo, eliminare la pellicola e spolverizzare ogni pezzo con abbondante pangrattato .
Terminare con un filo d'olio e cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi coperto con alluminio per circa 15 minuti.
Eliminare l'alluminio e continuare a cuocere per circa altri 30 minuti, finchè ben dorato.

NOTE

- se si preferisce, l'aglio può essere tritato. Io lo preferisco intero così da poterlo eliminare alla fine.

- la preparazione diventa gluten free usando pangrattato per celiaci.

- in caso di intolleranza ai latticini sostituire il parmigiano grattugiato con farina di mandorle mescolata a poco sale.



martedì 15 settembre 2015

Pollo al latte con alloro e noce moscata



Centoventi ricette con il pollo, tutte diverse?
Sono curiosa: lo cucino spessissimo ma raramente azzardo grossi cambiamenti.
Di questo mi è piaciuta...la faccia.
La foto del libro così accattivante.
Il pollo dorato.
Il latte leggermente rappreso.
Me ne sono immaginata il profumo.
E la morbidezza.
Non è nemmeno particolarmente pesante.
E vogliamo sottolinearne la facilità?
Che poi qualche dubbio c'era.
Saprà troppo di aglio?
Non saprà di nulla, piuttosto?
L'ho rifatto quattro volte, dopo la prima.
Che dite, ci sarà piaciuto? ;)


CHICKEN POT-ROASTED IN MILK, BAY AND NUTMEG
per 6 persone
da A Bird in the Hand di Diana Henry
25 g di burro
2 cucchiai di olio d'oliva
sale e pepe
un pollo intero con la pelle da circa 1.8 kg
350 ml di latte intero
10 spicchi d'aglio, sbucciati ma lasciati interi
3 foglie d'alloro
una generosa grattata di noce moscata
buccia grattugiata di due limoni non trattati
 
 Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Scaldare sul fornello olio e burro in una casseruola a bordi alti (che possa andare in forno e che abbia in coperchio)
Salare e pepare il pollo, se lo si desidera legare le zampe e farlo rosolare nella casseruola in modo che diventi uniformemente dorato usando due mestoli o due forchette di legno per girarlo su ogni lato, cercando comunque di non bucare la pelle.
Eliminare il grasso in eccesso dalla casseruola ed aggiungere al pollo il latte, l'aglio, la noce moscata, l'alloro ed il limone.
Portare a bollore sul fornello quindi mettere il coperchio e trasferire il tutto in forno per circa un'ora e mezzo, avendo cura di rimuovere il coperchio a metà cottura.
Di tanto in tanto bagnare il pollo con il liquido.
A fine cottura il pollo sarà dorato e succulento, mentre il latte si sarà leggermente rappreso.
Schiacciare gli spicchi di aglio col retro di una forchetta in modo che rilascino il loro aroma ed assaggiare il liquido, volendo aggiungere una ulteriore grattata di noce moscata.
Servire magari accompagnato da risoni o riso pilaf, condendo il tutto con l'intingolo ottenuto.
In inverno accostare magari delle carote arrostite, in estate dei pomodorini arrostiti e un'insalata leggermente amara (indivia belga, radicchio e così via).
 

NOTE


- la ricetta è di una facilità disarmante e molto ben dettagliata. I passaggi, pochi per la verità, spiegati alla perfezione.

- i dieci spicchi di aglio mi avevano inquietato non poco. Ma sarà il latte, sarà il fatto che vanno lasciati interi e schiacciati solo alla fine ma infine l'aroma era presente ma non prevalente: una vera sorpresa.

- la ricetta non sarà dietetica ma risulta nel suo insieme leggera. La raccomandazione di eliminare il grasso in eccesso dopo la rosolatura va assolutamente seguita.

- non è un piatto velocissimo, dato che occorre un'ora e mezzo per cuocerlo: ma può essere tranquillamente preparato in anticipo e scaldato all'occorrenza, quindi molto versatile.

- il sughetto che rimane dopo la cottura che, ripeto, è naturalmente rappreso è ottimo sul riso a vapore con cui l'ho accompagnato, e presentate parecchio pane: la scarpetta d'obbligo e irresistibile.

- sarà che mi piacciono particolarmente, ma la noce moscata e l'alloro fanno tutta la differenza tra un piatto semi-ospedaliero e una roba da ristorante, non fate senza!
 
 

venerdì 13 febbraio 2015

Cuori (di wurstel)


Non è una ricetta.
Non so nemmeno cosa sia.
Un'idea, un gioco, un pensiero.
San Valentino lo odiate perchè è la solita festa commerciale e bla bla bla?
Giustissimo, in teoria.
Fatela vostra.
Voi sapete cosa festeggiare, e come.
Non serve ricordarlo, che l'amore non è tutto cioccolato.
O meglio, non solo.
L'amore è la broncopolmonite insieme.
Una lite furibonda.
Una vacanza lunga due ore.
Una lacrima non vista.
L'amore è nel cuore.
Nella testa.
E va oltre le miserie della vita quotidiana.
Per cui si, l'amore è pure un wurstel con il ketchup.
Perchè il bello dell'amore è che sarà qualunque cosa voi vogliate che sia.



INGREDIENTI 
(si fa per dire)

dei wurstel di buona qualità (di soia per i vegani)
ketchup o altra salsa per servire

Tagliate ogni wurstel in due come da foto e fermateli con uno stecchino.
Servirli con la salsa preferita, davanti al film che preferite :)



NOTE

- i wurstel possono essere cotti nella maniera preferita, in caso fosse necessario

giovedì 28 agosto 2014

Tre ricette furbissime (ed una magica)



Se siete curiosi di cucinare il pollo in modo nuovo.
In modo sano.
In modo gustoso.
Furbo, manco a dirlo
Magico, addirittura.
Allora non fatevi scappare A Tavola di Settembre.
Tre ricette a firma della sottoscritta.
Tutte arabafelicestyle.
#semprenelcasocenesiauno
:)

sabato 28 giugno 2014

La piadina (che si convertì in shawarma)


Dipende da che parte del mondo ci ospiti al momento.
Dipende dal tempo, che ultimamente non ho.
E non come prima che dicevo di non averne e poi ne trovavo sempre una riserva.
Dipende dal non saper fare miracoli.
E dal sapere che mai sarò in grado, ahimè, di nemmeno tentare.
Dipende da quella ricetta che si è vista e si vorrebbe tanto replicare.
Non so se la notte si possano fare piadine.
Ma nemmeno mi pare sia vietato da nessuna parte.
Quindi, nell'ordine, tra.
La fine della scuola.
Le rogne che ciò comporta.
I viaggi inaspettati.
Alunni indisciplinati.
Altri che già sai che vinceranno un Nobel, e me ne vanterò in vecchiaia.
Il ragazzo delle pulizie partito per una breve vacanza.
E la breve vacanza sta diventando lunga, dato che nessuno l'ha visto il giorno in cui si sarebbe dovuto presentare al lavoro di nuovo.
Amici che sono andati per sempre a vivere a talmente tante migliaia di chilometri di distanza che il solo sogno di rivederli ti fa svegliare con il jet lag.
Odiosi personaggi che invece ti restano troppo vicini, e non sai quanto resisterai prima di diventare maleducata esattamente come loro.
Il bianconiglio sempre in mente che tanto lo so, mi ci reincarnerò nella prossima vita.
Scrivo che non so nemmeno che ora sia.
E dal delirio che vien fuori so che ve ne siete già accorti.
Insomma, la piadina romagnola si è convertita.
E' diventata araba, e la casa per la shawarma perfetta.
Street food delle mie parti.
Che poi, le mie parti, dove sono?

La shawarma vera e propria viene avvolta nel tipico pane tipo pita locale: beh, la piada, strutto e tipo di lievito a parte, gli somiglia non poco: dentro pollo, una salsa buonissima e qualche verdura.
Un mare di sumak. E se proprio volete osare, due patatine fritte dentro, non a fianco, non ve le negherà nessuno. Tutto, follia compresa, per l'MTChallenge di questo mese.



PIADINA

500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto (sostituito da me con ghee, burro chiarificato)
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
per il ripieno 
 pollo a striscioline
laban (tipico yogurt molto denso e acido)
succo di limone
sale
aceto rosso
tahine (pasta di sesamo)
aglio
olio
sumak (chicchi di melagrana essiccati e polverizzati)
fette di pomodoro
fette di cetriolo
 Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. 
Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. 
La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. 
Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
Preparare il ripieno: mischiare 3 cucchiai di laban con il succo di mezzo limone, 2 cucchiai di aceto, sale, pepe e lo spicchio d'aglio tagliato in due.
Immergiamo la carne in questa marinata e la lasciamo riposare un'ora,dopodiche' passarla in padella con un po' d'olio per pochi minuti, finche' sara' cotta.
 Intanto che la carne si intiepidisce preparare la salsa mescolando 3 cucchiai di laban con un cucchiaino di tahine, il succo di mezzo limone e sale.
Spalmare sull piadina la salsa preparata, adagiarvi fette sottili di cetriolo e pomodoro spolverizzando con poco sale e abbondante sumak.
Adagiare il pollo a striscette sottili ed arrotolare stretto. Facoltativa l'aggiunta di patatine fritte al ripieno.
Arrotolare e mangiare rigorosamente con le mani!
NOTE
- lo strutto dalle mie parti non si trova, ma il ghee lavora egregiamente al suo posto.
- l'agnello può essere usato al posto del pollo.
 

lunedì 16 dicembre 2013

Tacchino al forno morbidissimo (e furbissimo!) alle spezie


Mi blocco.
Il corridoio del supermercato è strapieno, ed intaso il passaggio.
Non mi importa degli spintoni.
Lo guardo.
Non ci credo.
Sarà mio.
No, non è Clive Owen sul mio cammino
Un tacchino.
Di dimensione umana, che non so voi ma il pensiero di un corpo a corpo con bestie di oltre dieci chili non mi esalta granchè.
Tanto che lo cerco, e tutte le volte qualche collega americano a fregarmi sul tempo.
Lo porto alla cassa abbracciandolo, e non mi sento minimamente un'idiota.
Ora veniamo a noi.
Che di tacchini ne ho mangiati tanti in vita mia.
Con un paio ho rischiato di strozzarmici da quanto erano secchi.
Qualcuno durissimo.
Molti senza infamia e senza lode.
Uno eccezionale, fritto tutto intero in credo trenta litri d'olio ma non ho il coraggio di ripetere l'esperimento mettendo una tinozza in giardino e accendendoci il fuoco sotto.
Anche la gatta mi sconsiglia, e lei si è saggia.
Studio tutti i sacri testi delle mensole della cucina.
Analizzo, soppeso, valuto, assaggio con la mente.
Proviamoci, e sarà il primo della vita.
Sprezzo del pericolo, e invito anche gente a cena.
Mal che vada tiro fuori un paio di bistecche.
Seguo le indicazioni alla lettera, e la bestia che galleggia ha pure una sua intrinseca bellezza.
Che profumo tra le arance, lo zenzero e la cannella.
Ops, augusto consorte che leggi, salta la riga precedente ;)
In forno lo guardo a vista.
Lo spennello ogni quindici minuti.
Gli chiedo, gentilmente, di venire bene.
Che la crosta venga croccante e saporita.
Che la carne sia morbida e tenera.
Che la salsa sappia di buono nonostante ci sia un collo bollito dentro.
So persuadere, si vede.
O parlo benissimo la lingua dei tacchini :)

Insomma, qui viene fuori una roba a dir poco fenomenale.
La ricetta assicura che sia pressocchè impossibile seccare un tacchino che abbia marinato in un liquido tanto a lungo, ed è vero...un'altra furbata! Carne tenera, crosticina deliziosa, un aroma indescrivibile.
Salsina perfetta.
La ricetta è facilissima, solo lunga nelle attese, ma niente di complicato. 
Farà una figura splendida sulla tavola delle feste.
E mi raccomando: non cuocetelo più del tempo indicato. Nigella Lawson assicura che gli americani stracuociano i loro tacchini seccandoli senza pietà.
E da oggi so che è vero ;)




TACCHINO MORBIDISSIMO ALLE SPEZIE
da Feast di Nigella Lawson
per dieci persone, porzioni generose

un tacchino di circa 4 kg
circa 6 litri d'acqua
125 g di sale fino
3 cucchiai di pepe nero in grani
un mazzetto di timo, alloro e prezzomolo, legate insieme con spago da cucina
2 cucchiai di semi di senape
150 g di zucchero semolato
2 cipolle
un pezzetto di zenzero fresco da circa 6cm
una stecca di cannella
un cucchiaio di semi di cumino
4 spicchi di aglio
un cucchiaio di pepe di Giamaica (all spice)
4 anici stellati
un'arancia
4 cucchiai di sciroppo d'acero
4 cucchiai di miele
gambi di prezzemolo

  per spennellare il tacchino in cottura

75 g di burro
3 cucchiai di sciroppo d'acero o miele


per la salsa di accompagnamento

le interiora del tacchino ed il collo
una cipolla
un gambo di sedano
una carota
una foglia di alloro
un mazzetto di prezzemolo
un litro d'acqua
un cucchiaino di sale
un cucchiaio e mezzo di farina
15 g di burro
un cucchiaio di Marsala

Versare l'acqua in un recipiente molto capiente e versarvi tutti gli ingredienti elencati (tranne quelli per spennellare) avendo cura di tagliare in quattro parti l'arancia, senza sbucciarla, e di spremerne il succo nell'acqua. Lo zenzero va affettato e le cipolle tagliate in due.
Mescolare bene in modo che sale e zucchero si sciolgano.
Separare il tacchino dalle interiora che in genere si trovano in un sacchetto all'interno ed immergerlo nell'acqua della marinatura.
Deve essere totalmente coperto, quindi valutare se serva aggiungere liquido.
Mettere il recipiente in frigo, o in ambiente molto freddo, e lasciarlo da un minimo di una notte a due giorni.



Quando è ora di cuocerlo, tirare il tacchino fuori dalla marinata ed asciugarlo con della carta cucina, quindi lasciarlo a temperatura ambiente per un'oretta.
Sciogliere il burro con lo sciroppo d'acero o il miele e spennellare tutto il tacchino usando un pennello da cucina.
Metterlo in forno preriscaldato a 220 gradi per mezz'ora, quindi abbassare la temperatura a 180 gradi e continuare per un'ulteriore ora e mezzo, spennellando il tacchino con il burro ogni venti minuti.
Dopo le due ore complessive tirare fuori il tacchino dal forno e lasciarlo riposare minimo mezz'ora a temperatura ambiente.

Per la salsa di accompagnamento mettere nella pentola a pressione Acticook della Lagostina l'acqua, tutte le interiora (tranne il fegato), il collo, il sedano, la carota, le erbe aromatiche ed il sale.
Chiudere il coperchio e cuocere per 20 minuti dal fischio, spegnere quindi il fuoco.
A parte, nella casseruola Lagostina Tempra, rosolare il fegato lasciato da parte nel burro.
Prelevare tre o quattro cucchiai del fondo di cottura del tacchino e metterli nella casseruola Tempra dopo aver rimosso il fegato, ma senza lavarla.
Unire la farina e mettere su fuoco basso girando sempre, quindi unire mezzo litro del brodo appena preparato, dopo averlo filtrato.
Far cuocere mescolando per qualche minuto finchè addensa, quindi unire il fegato lasciato da parte e frullare tutto con un frullino ad immersione.
Aggiungere il Marsala, cuocere per un ulteriore minuto e servire calda con il tacchino a fette.




Affettare quindi il tacchino e servirlo con la salsa preparata.






NOTE

- se non si possiede una pentola a pressione la salsa di accompagnamento può essere preparata in una normale, versando l'acqua, tutti gli ingredienti e portando a bollore. A questo punto si abbassa il fuoco al minimo, si mette il coperchio e si lascia cuocere piano per due ore.

- la salsa va scaldata prima di essere servita con il tacchino, nel caso la si preparasse mentre questo riposa.

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