sabato 27 settembre 2014

Dolce di riso al latte condensato e frutta


Avete presente la sensazione di sgomento che prende nel realizzare che no, non c'è più tempo.
Che ho sbagliato a guardare il calendario.
Che ho preso una cantonata.
Forse, che mi sono solo rimbecillita.
Ma questo è processo inevitabile e senza rimedio :)
Quindi con l'acqua all gola pubblico di corsa il mio contributo per l'MTChallenge di Settembre, chiedendo umilmente scusa ad Acquaviva per aver...cialtronato con il suo bellissimo riso :)






Allora, questa cialtronata è di un buono, ma di un buono che ha stupito parecchio: l'augusto consorte ne ha fatti fuori tre con la scusa che gli ricordano qualcosa che mangiava da bambino...facilissimo, buonissimo, assolutamente non troppo dolce. Ottimo per una merenda moooolto nutriente, provate? ;)


                            DOLCE DI RISO AL LATTE CONDENSATO E FRUTTA
per circa 6 porzioni abbondanti

200 g di riso a chicco corto
acqua sufficiente a coprirlo
una lattina di latte condensato da 397 g
frutta fresca a piacere, qui mango


Per la cottura del riso ho seguito le indicazioni di Acquaviva: sciacquarlo e lasciarlo riposare immerso in acqua fredda per mezz'ora. Scolarlo nuovamente quindi metterlo in una pentola a fondo spesso con acqua sufficiente a superarne il livello di due/tre centimetri.
Cuocere su fuoco medio finchè prende il bollore quindi coprire con un coperchio e lasciar cuocere per circa dieci minuti, abbassando la fiamma.
Spegnere e lasciar riposare coperto altri dieci minuti, quindi togliere il coperchio ed unire subito il latte condensato girando bene. Cuocere su fuoco basso mescolando spesso per circa 20 minuti.
Versare il dolce negli stampini scelti o in coppette individuali e far raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo.
Servire con frutta fresca a piacere.

NOTE

-il dolce è più buono se realizzato con un giorno di anticipo.

- se preferite cuocere il riso come siete abituati ricordate che deve risultare cotto e morbido ma non sfatto.




lunedì 22 settembre 2014

Panna cotta con caramello all'arancia e crumble di riso e mandorle



Quando si dice andarsele a cercare.
Lei, britannica ed iraniana.
Non soddisfatta di trovarsi momentaneamente in Iran, Paese noto per i suoi mille divieti e restrizioni.
Specialmente per le donne.
Ovvio, che si sa che siamo piuttosto difficili da gestire.
Non soddisfatta del divieto assoluto per le donne di andare allo stadio.
No, il calcio non si può guardare.
O chissà se è più disdicevole stare seduta in tribuna o rifarti gli occhi su atletici giovanotti.
O tifare per una parte invece che per l'altra.
O gioire ed inveire, a seconda del risultato.
E lei che fa?
Allo stadio ci si intrufola lo stesso.
Diamole atto che la partita oggi non è di calcio.
Pallavolo maschile.
Iran-Italia.
In realtà ce l'avrebbe quasi fatta.
E' seduta.
Pronta.
Nessuno fa poi troppo caso a lei.
Ebbene, non contenta di non essere stata notata.
Non soddisfatta che la sua bravata sia andata, più o meno, a buon fine.
Che fa, la nostra eroina?
Srotola uno striscione gigantesco per protestare contro l'assurdo divieto per le donne di andare allo stadio.
La arrestano, figuriamoci.
E la rilasciano dopo poco, d'altronde mica solo a me evidentemente sembra una mezza sciocchezza.
Beh, forse non a tutti.
La arrestano di nuovo.
E lei è in galera da Giugno.
Tenuta in isolamento.
Per oltre un mese non ha potuto nemmeno vedere un avvocato.
Ah, e ancora manca un'accusa formale.
Essere coraggiosi è ancora reato, da qualche parte.
Aiutarla?
Assaltare il carcere  potrebbe non essere fruttuoso.
Ma firmare la petizione per il suo rilascio, forse si ;)


Sempre e per sempre no comment :) e invece mi spreco in commenti per questa panna cotta, dolce che non facevo da tantissimo perchè mi aveva un po' stufato...ebbene, questo particolarissimo caramello all'arancia è qualcosa da doversi legare, per non finirlo a cucchiaiate, e il crumble, non parliamone.
Ormai lo farò sempre così, friabile, buonissimo e profumato come poche volte l'ho assaggiato.
Vi prego, provate: e la panna cotta non sarà più la solita ;)




PANNA COTTA CON CARAMELLO ALL'ARANCIA E CRUMBLE DI RISO E MANDORLE
di Luca Montersino, leggermente rivisitata da me
per 4 porzioni

400 ml di panna liquida fresca
75 ml di latte intero fresco
75 g di zucchero semolato
6 grammi di colla di pesce ( 3 fogli della Paneangeli)
estratto di vaniglia

per il caramello all'arancia

125 g di zucchero semolato
55 ml di acqua
85 ml di succo di arancia appena spremuto

per il crumble 

75 g di farina di riso
75 g di farina di mandorle
75 g di zucchero a velo
75 g di burro
un pizzico di sale
un po' di cannella a piacere

Preparare il crumble: versare farina di riso, di mandorle, zucchero a velo, sale e cannella in un ciotola. Unire il burro freddo a pezzetti e lavorare il composto con le mani strofinando con le dita. Pian piano il burro intride le polveri amalgamandosi in un composto sbricioloso.
Versarlo in una teglia coperta da carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per 12-15 minuti (17 nel mio forno).
Tirar fuori e lasciare raffreddare.
Preparare la panna cotta: mettere la gelatina in ammollo in acqua fredda per dieci minuti. Versare panna e latte in un pentolino e scaldare fino all'ebollizione, togliere dal fuoco ed unire lo zucchero e la vaniglia girando bene. Unire quindi la gelatina strizzata e girare per farla sciogliere. Lasciar raffreddare dieci minuti a temperatura e versare nei bicchierini. Mettere in frigo.
Preparare il caramello: versare zucchero ed acqua in un pentolino a fondo spesso e porre su fuoco medio/basso. Far sciogliere fino ad ottenere un caramello chiaro (attenzione, più scurisce più diventa amaro!) ed unire quindi il succo di arancia scaldato a parte. Far bollire il composto circa tre/quattro minuti e togliere dal fuoco.
Assemblare il dolce: versare qualche cucchiaiata di caramello sui bicchierini di panna cotta rassodata e porre di nuovo in frigo fino al momento di servire.
Solo prima di portare a tavola unire il crumble.

NOTE

- è meglio se viene realizzato il giorno prima e fatto riposare in frigo. Coprire ogni bicchiere con della pellicola per alimenti.

- anche il crumble si può realizzare il giorno prima. Farlo raffreddare e tenerlo al riparo dall'umidità.

lunedì 15 settembre 2014

Concorsi a base di Like? NO GRAZIE!



Oggi, 15 settembre 2014, è stata organizzata una protesta contro quei concorsi in cui i vincitori non sono scelti da una giuria, ma sono decretati dai "Mi piace".
Se aderisci alla protesta, condividi questo post e, se hai un blog, pubblicane il testo anche lì.
Perché siamo contrari ai concorsi a base di LIKE?
- perché non premiano la bravura e la competenza;
- perché rappresentano per eccellenza l’anti-meritocrazia;
- perché sono la versione facebookiana delle lobby, del nepotismo, delle baronie;
- perché danneggiano anche l'azienda che vi si affida (che finisce per fare spam e non pubblicità).
Molto meglio una sana e golosa competizione a suon di mestoli, pentole e assaggi visivi, ma soprattutto… che vinca il migliore!

Diciamolo che non se ne può più.
Elemosinare pseudo voti per pseudo concorsi mi fa venire in mente solo una cosa.
Una pseudo bravura.
La gara a chi fa cliccare più gente è penosa, a dirne poco.
E quindi, facciamola finita.
Con un grazie infinito a Teresa De Masi per averlo finalmente detto a gran voce ed avermi coinvolta.

lunedì 8 settembre 2014

Teglia di verdure al forno (con ingrediente segreto ;)


Lo capisco, che è un mezzo rivoluzionario.
Gli ho resistito per un sacco di tempo, in realtà.
Non mi avrà mai.
Mai dire mai.
E quindi ormai qualche tempo fa è nata la pagina relativa a questo blog con annesso profilo.
Ma non ero preparata.
Credevo che l'umanità variegata che incontro ogni giorno, sommata a quella che mi scrive email deliranti fosse tutto.
Macchè.
Non so se sia la maggior immediatezza.
O che accidenti altro.
Ma il numero di persone quantomeno bizzarre che si annidano dietro ciò che si chiama messaggio privato o commento al post ha fatto seriamente rivalutare alla sottoscritta le sue convizioni sul genere umano.
Dunque, tutti vogliono essere amici di tutti.
Pure miei.
Non importa se non si sa chi tu sia.
Fai numero e questo basta.
Fa figo, si vede.
E soprattutto deve far figo per un uomo avere mille donne nella lista.
Manco si facesse a gara per una specie di harem virtuale, che è tale sono nella fantasia.
Chiedere il perchè di una richiesta di amicizia, uno sgarbo da non commettere.
Già, perchè presentarsi motu proprio viene difficile proprio a tanti.
Ma il beneficio del dubbio si dà a tutti.
Potrebbero essere lettori del blog.
Macchè.
Ne ho sentite diverse, ormai.
Mi piace la tua foto.
Bene. Quindi chiedi di essere amico a chiunque passi per strada ed abbia un viso che ti ispira?
Appari tra le persone che potrei conoscere.
Appunto, potresti. Vatti a ripassare il significato del condizionale.
Ho cliccato per errore sul tuo nome ma ora vorrei che mi accettassi comunque.
No comment.
Forse sono antica inside.
E non ce la posso fare.
Non nomino nemmeno i complimenti volgari.
Le proposte oscene.
E persino foto di parti intime maschili che, ok, se mi dovessi leggere sappi che non erano nemmeno così impressionanti ;)
Fino al tizio che mi ha detto che Facebook è così per forza.
Perchè lo ha detto pure Marc Zuckerber che serve per conoscere le ragazze.
Ah si?
Ma si, nel film.
E voi capite, che se l'ha detto un film c'è solo da alzare le mani ;)



Non so voi, ma se c'è un pensiero che spesso mi lambicca il cervello è trovare un contorno che non sia la solita insalata ma non troppo pesante da risultare quasi un'altra portata.
Beh, eccolo: le verdure cotte in questo modo e condite con l'aceto prendono un sapore davvero unico.
Ne metto un pochino di più di quanto indicato, nessuno lo percepisce come tale ma tutti vi chiederanno che diavolo abbiate usato per fare delle verdure così buone.
Pure leggero, semplice e realizzabile in anticipo.
Serve altro per convincervi? ;)



PAN-ROASTED VEGETABLES
per 6-8 persone

una melanzana abbastanza grossa
2 cipolle rosse medie
2 zucchine medie
un peperone rosso
un peperone giallo
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
qualche rametto di timo
4 grossi pomodori maturi
2 spicchi d'aglio
circa 3 cucchiai di aceto di vino rosso
una manciata di foglie di basilico
sale, pepe


Tagliare la melanzana a cubetti di 2cm di lato, le cipolle a spicchi, le zucchine a fette diagonali di circa 1.5 cm, i peperoni a falde di circa 4 cm. Spellare i pomodori e tagliarli in quattro.
Mettere melanzane, cipolle, zucchine e peperoni in una teglia da forno che li contenga in un solo strato.
Aggiungere l'olio e girare molto bene. Aggiungere il timo, sale e pepe, girare ancora quindi infornare in forno preriscaldato a 220 gradi per circa 30 minuti, girandoli una sola volta a metà cottura.
Passati i 30 minuti aggiungere i pomodori, l'aglio tritato finemente e rimettere in forno per altri 10-15 minuti, finchè tutte le verdure risulteranno tenere.
Tirare fuori dal forno, aggiustare di sale e pepe e aggiungere anche l'aceto.
Servire caldo o freddo, con del basilico fresco a guarnire.

NOTE

- l'aceto dà un gusto unico alla preparazione. La faccio spesso e ne metto anche un pochino di più di quanto indicato.

- la preparazione può essere realizzata con un giorno di anticipo. Scaldare se si vuole ma di solito lo servo freddo.

giovedì 4 settembre 2014

Frullato di banana, fragole ed arancia, e l'ingrediente segreto!




Lo sapevo.
Solo banalissima questione di tempo.
Un conto alla rovescia.
Verso l'angoscia.
Lei, l'ormai mitica signora della carta igienica.
Non paga di avermi dato spunti infiniti, e sappiate che molti vi sono stati celati.
Perchè ancora devo riprendermi :D
Ha fatto il grande passo.
Sia chiaro che non l'ho incoraggiata, anzi.
Il terrore che si potesse presentare ad una delle mie lezioni in palestra mi ha accompagnato per forse due anni.
E ultimamente mitigato, visto che mi vedevo ormai fuori pericolo.
Ma ormai esaurite le visite ai supermercati e la caccia al tesoro che le ha accompagnate la noia deve aver avuto il sopravvento.
La voce stridula copre la musica di sottofondo, e credetemi che è piuttosto alta.
La lezione è in inglese, lei non lo capisce.
Ma dà per scontato che tradurrò tutto.
Forse, eh, che ogni tanto devo anche respirare.
Inspiro, già che ci sono.
E mi avvicino col questionario che ogni persona voglia partecipare ai miei corsi deve riempire.
E' in inglese, aiuto a compilarlo.
Domande di routine.
Età, salute generale.
La mia ultima speranza.
Niente da fare: sta benissimo.
Dolori al petto: nessuno, risponde.
Ci ripensa.
Ah no, qualche volta ne ho.
Dio esiste ed è corso in mio soccorso.
Sto per quindi sconsigliarle l'attività se non vede prima un medico per questo problema.
Mi ride in faccia.
Macchè. Si risolve subito.
Insisto.
Non è prudente.
Ma no, che dici. Basta che faccio un rutto e mi passa subito!
Sono una statua di sale.
Voglio sparire.
Volatilizzarmi.
E voi pensatemi.
Vivrò in apnea.
Che tanto lo so, che è solo l'inizio :)


Di nuovo, respiro. Beh, forse non troppo vicino alla signora :D e vi esorto a provare subito questo frullato sorprendente: tanta frutta e verdura insieme, ma giuro che gli spinaci non li sentirete per nulla.
Un ottimo modo per mangiare qualcosa di...verde, camuffandolo un po'. Piace a tutti, compresi tutti i bambini a cui l'ho offerto: dite loro che è il frullato di Hulk The Incredible !


per due bicchieri

una banana matura
due arance
un grosso mazzetto di spinaci baby
una quindicina di fragole


Sbucciare la frutta fredda di frigo,  pulire spinaci e fragole e versare tutto nel frullatore finchè avrà una consistenza cremosa.
Servire subito.

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