lunedì 29 dicembre 2014

Anatra al forno con glassa al balsamico


Siamo onesti e parliamo chiaro.
Ma la categoria esiste.
Foto che mai e poi mai si pensa di pubblicare.
Fatte di nascosto, con il cellulare, per propria memoria.
Al massimo quella di mia sorella.
Una cena un po' più seria delle altre.
E come sempre la dimostrazione che sono una scriteriata.
Non si provano ricette nuove quando si hanno ospiti, diceva mia mamma.
Ed aveva ragione da vendere.
Poi non so cosa mi prenda.
Sarà stata la gioia di avere tra le mani un'anatra arrivata congelata tra le dune.
Tutte le parole sopra stridono tra loro.
Anatra.
Deserto.
Ghiaccio.
Vabbè, proviamo.
Fosse solo per liberare il freezer.
Ed il menù deciso da tempo prende un'altra via.
Chi l'ha mai cucinata un'anatra.
Studio matto e disperatissimo, e ricordo una ricetta suggerita ad un'amica poco tempo fa.
Nella mia stessa situazione di volatile per le mani nel mezzo del deserto avevo alzato bandiera bianca, davanti alla sua richiesta di una dritta.
Ma le avevo detto che Martha Stewart di solito ha la risposta.
E non sbagliavo.
La ricetta, provata da lei per prima, un successo (grazie, Caterina ;)
Gli ospiti seduti e l'anatra riposa.
Avrei dovuto legare le zampe?
Troppo tardi per pensarci.
La foto malamente mentre sono schiacciata contro il muro, sperando che dalla sala da pranzo non mi veda nessuno.
Beh, sorpresa.
Non è buona.
E' buonissima.
Troppo per non essere condivisa qui.
Scopro che amo l'anatra.
La ama l'augusto consorte, e come potrebbe essere altrimenti vista la regione italiana da cui proviene.
La adorano gli ospiti.
Ve la beccate così, con la teglia sporca.
Il vassoio con la carne disossata è stato solo per i nostri occhi.
A voi, l'immaginazione.
E la consapevolezza che a volte viene bene anche una cosa al volo.
O dovrei dire al...volatile? :)


Non so se sia stata la fortuna del principiante ma la ricetta è venuta al primo colpo e già stata rifatta. La foto no, mi è simpatico l'originale ;)
Nessun particolare talento, solo un po' di tempo per la cottura e si fa da sola.
Buttatevi, che qui si atterra sul morbido.
State solo attenti alla cottura, di non prolungarla oltre il dovuto.
Ed il figurone è assicurato!





ANATRA AL FORNO CON GLASSA AL BALSAMICO
per circa 6-8 persone
da The Martha Stewart Show

un'anatra di circa 2,2 kg
collo ed ali dell'anatra
spicchi d'aglio
2 finocchi, solo le parti esterne
750 ml di brodo di pollo
mezzo limone
timo
sale, pepe
3 cucchiai di olio extravergine 

per la glassa
100 ml di aceto balsamico
succo di mezzo limone

Bucherellare delicatamente la pelle dell'anatra con una forchetta senza incidere la carne troppo in profondità e  massaggiare uniformemente con abbondante sale. Lasciar riposare 30 minuti.
Intanto scaldare l'olio in un pentolino e rosolarvi le ali ed il collo tagliati a pezzi finchè ben scurite.
Unire quindi due spicchi di aglio interi e il finocchio a pezzi, abbassare il fuoco ed aggiungere il brodo.
Far ridurre per circa 40 minuti su fuoco basso, passare da un colino e lasciare da parte.
Inserire nella cavità dell'anatra mezzo limone intero, qualche spicchio d'aglio, del timo ed un altro po' di sale.
Infornare a 175 gradi possibilmente su una griglia con sotto una teglia (così che il grasso della carne coli senza che l'anatra vi rimanga immersa) ed intanto preparare la glassa mischiando aceto balsamico e succo di limone.
Dopo 25 minuti di cottura spennellare l'anatra e rimettere in forno, continuando a cuocere a seconda della grandezza per un tempo variabile tra un'ora e mezzo e due e mezzo.
Girarla e spennellarla nuovamente ogni 25 minuti.
Togliere dal forno e lasciar riposare 15/20 minuti, quindi servire irrorando con moderazione con la salsa lasciata da parte e scaldata leggermente.


NOTE

- il piatto è semplicissimo. Calcolate i tempi in modo che sia pronta mentre state per servire il primo, in modo che possa riposare.

- spennellare con la glassa, che è assolutamente divina, durante la cottura è essenziale per una crosticina dorata e saporita.

- la salsa di accompagnamento è piuttosto liquida, se preferite addensatela con poca maizena (non l'ho fatto)

- accompagnatela con verdure arrostite ed un'insalata.

giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale!



Che importa tu sia ateo, cristiano, vegano.
Agnostico, perplesso, metodista.
Triste, allegro, stufo.
Buono, meno buono, cattivissimo.
Musulmano, induista, buddista.
Sorridente, incupito, impaziente.
Hannibal LecterFlorence Nightingale.
Cane, gatto, varano.
Gli auguri per la migliore vita possibile, nonostante tutto,  te li meriti anche tu.
E me li merito pure io :)

martedì 16 dicembre 2014

Dolci Regali, perchè non c'è due senza tre!


E' arrivato anche il terzo libro dell'MTCHALLENGE!! 
Dopo il grande successo de L'ORA DEL PATE' e INSALATA DA TIFFANY, Sagep Editori dà alla luce DOLCI REGALI, a cura di Alessandra Gennaro.
Inutili per vivere, ma indispensabili per vivere bene.  
Eterei nella forma, ma corposi nella sostanza.  Superflui, dispendiosi, effimeri, immorali e per questo così amati dall’umanità, sin dai suoi albori: sono i Dolci, i protagonisti del terzo appuntamento della Collana de I Libri dell’MTChallenge. Dolci  “regali”, cioè  quelli che apparvero sulle tavole imbandite di re e regine, a simboleggiarne il potere con le loro forme soffici, tonde e maestose, allusive di un potere e di una ricchezza sfrontati e che si ritrovano anche sulle mense dei poveri, come assaggio di una prosperità confinata, per loro, al solo palato.
A corredo, sciroppi, creme, liquori fatti in casa e confetture, nella ormai consueta forma grafica che rende ancora più accattivanti i contenuti, con le fotografie di Paolo Picciotto e le illustrazioni di Mai Esteve: oltre cento ricette, per poter ricreare a casa preparazioni scenografiche a vedersi e deliziose a gustarsi...


...perché quest’anno Buon Natale si augura con un dolce regalo!!!
Inoltre, come per i precedenti volumi, anche Dolci Regali contribuisce a sostenere progetti di  aiuti umanitari:


Acquistando una copia di DOLCI REGALI, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto

Il libro viene presentato ufficialmente oggi alle h 18 al Caffè Cambi di Genova, e potete acquistarlo su Amazon, Ibs, il sito della casa editrice o in libreria.



Cinque anni ed un giveaway: i vincitori!


Giveaway concluso nella notte.
Io sconclusionata come non mai.
Questo blog è trascurato e molti me lo hanno fatto notare.
Che non si tira il sasso e poi si ritira la mano.
Dove sono le storie?
Le ricette nuove?
E' che non tutte le nuove storie fanno ridere.
O fanno venire voglia di riderci sopra per forza.
Non tutte le ricette vengono bene.
Quelle che vengono bene non si ha voglia di immortalarle.
Forse.
O forse no.
Parlo sempre troppo o troppo poco, pare.
Ma voglio dirvi grazie: come dico sempre le manifestazioni d'affetto da parte di sconosciuti mi lasciano ogni volta di sasso.
E ne ho avute tante.
Grazie delle parole gentili, degli incoraggiamenti, dei consigli.
Della pazienza e delle domande.
Grazie a tutti, di tutto.
Che non vi suoni banale, perchè davvero non lo è.


Bando alle ciance ed ecco i vincitori, estratti tramite random.org
Sempre tramite lo stesso strumento ho provveduto ad assegnare a ciascun numero uno dei sei premi in palio.

Vincono il set Wilton per creare l'alberello di biscotti i numeri:

  • 33- Luciana Crema (partecipante via fb)
  • 63- Ardian Loreta Ago (partecipante via fb)
  • 6- Angela Russo Spena (partecipante via fb)


Vincono il set Wilton per creare un vassoio per decorare ed imballare i biscotti insieme agli zuccherini i numeri:
  • 214- Giuseppina Franco (via email)
  • 164- Dolcemeringa
  • 13- Marina Braito ( via fb)

Chiedo gentilmente che mi vengano mandat via email all'indirizzo arabafeliceincucina@gmail.com gli estremi per poter spedire i premi.
Ancora grazie a tutti!

mercoledì 10 dicembre 2014

Gnocchi di pistacchi



Lo so, sono brutti.
Cioè, erano meno brutti dal vivo e in foto non rendono.
D'altronde succede anche a donne bellissime di non essere fotogeniche, figuriamoci a due gnocchi.
Ho avuto per questo piatto complimenti a non finire.
Richieste di bis.
Di ter.
Della ricetta.
Di portare a casa gli avanzi.
Assolutamente negati perchè ho detto che non mi sembrava bello dar via cinque gnocchi.
E soprattutto non mi sembrava bello non dare ascolto agli occhi dell'augusto consorte che fra il supplichevole e il disperato intimavano silenziosamente di lasciarli per un ultimo assaggio l'indomani.
Facilissimi.
Sorprendenti.
Di un buono esagerato.
Non richiedono ingredienti introvabili o cotture astruse.
Si fanno in anticipo.
Insomma, sembra la ricetta per Natale portata da Babbo Natale in persona.
Che ha deciso di ascoltare le richieste di una cuoca cialtrona e con i minuti contati ;)
Provateli, che alla Vigilia staranno una meraviglia!



GNOCCHI DI PISTACCHI
da Cracking Yolks & Pig Tales di Glynn Purnell
per 6-8 persone

4 grosse patate
200g di sale (servono per cuocere le patate, non per l'impasto!)
125 g di farina forte per pane
50 g di semolino
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di pistacchi tritati
pepe bianco
noce moscata
sale
un tuorlo
10 g di burro

per servire

burro per saltare gli gnocchi
pistacchi tritati


Versare il sale in uno strato uniforme in una teglia e appoggiarvi sopra le patate con la buccia.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti, o comunque finchè le patate saranno tenere.
Appena cotta passarle allo schiacciapatate eliminando la buccia: bisognerà ricavare 500 g di polpa.
In una ciotola unire farina, semolino, pistacchi, Parmigiano, pepe, noce moscata e sale.
Unire le patate e mescolare molto bene, quindi unire il tuorlo e il burro fuso.
Formare palline da circa 2 cm di diametro rotolando pezzetti di composto tra i palmi e pressarle con una forchetta in modo da schiacciarle leggermente.
Portare a bollore abbondante acqua in una larga casseruola e salarla.
Lessarvi man mano gli gnocchi (non tutti insieme) finchè vengono a galla quindi scolarli benissimo con una schiumarola.
Far schiumare il burro in una padella e farvi saltare gli gnocchi finchè ben coloriti.
Servire con pistacchi tritati.

NOTE

- il composto crudo può essere preparato il giorno prima e conservato in frigo, oppure potete conservare gli gnocchi crudi gia formati coprendo il tutto molto bene con la pellicola.

- seguire le indicazioni date per la cottura delle patate e resistete alla tentazione di lessarle: avrete un composto perfetto ed asciutto che non vi verrebbe altrimenti.

- l'impasto è lavorabilissimo e le palline si formano molto facilmente.

- scolare molto bene gli gnocchi prima di saltarli nel burro. Li appoggio un attimo su un vassoio coperto con carta da cucina prima di versarli in una teglia in attesa che tutti siano cotti.

- l'autore sostiene che la dose basti per 16 persone. Certo, ma se ne date 4 o 5 a testa come nel suo ristorante stellato ;) per dosi più ...italiane calcolateli per sei/otto commensali.

- visto che mi viene chiesto in continuazione: i 200 g di sale sono solo per cuocere le patate, non vanno uniti all'impasto che altrimenti diventerebbe immangiabile.

martedì 2 dicembre 2014

Annunciazione: il blog diventa sito!




Annunciazione!!!
Dopo SOLO cinque anni.
Mille ripensamenti.
Qualche esitazione.
Dubbi a non finire.
Ma soprattutto con il suo aiuto (grazie Sara!!!)
Mi sono decisa ed ho acquistato il dominio.
Che vuol dire?
Che per continuare a seguirmi dovrete aggiornare il blogroll con il mio nuovo indirizzo:


E non scordate che c'è il mio giveaway ancora in corso ;)


E aggiornate anche Bloglovin :)

lunedì 1 dicembre 2014

Cinque anni, ed un giveaway!






Gulp.
Direi se fossi un cartone animato.
Lo dico lo stesso.
Cinque dicasi cinque anni che questo blog esiste.
Un lustro.
Che sia già troppo?
O troppo poco?
Tante parole.
Mille pensieri.
Milioni quelli mai scritti.
E grazie, di cuore.
A tutti coloro che mi leggono quando pubblico.
A coloro che mi cercano quando non lo faccio per un po'.
Agli amici, tutti lontani, che questo blog ha fatto affacciare alla mia vita scombinata.
Come dico ogni anno, questo blog esiste solo perchè qualcuno lo legge.
E per ringraziarvi, un giveaway!




SE HAI UN BLOG:
regalami due righe in un tuo post per dedicarmi un pensiero, un'idea, una critica. Metti il link a questa pagina, preleva il banner qui sopra e lasciami un commento in modo che possa venire a leggerti, specificando che vuoi partecipare.


SE NON HAI UN BLOG MA SOLO UN ACCOUNT FACEBOOK:
Condividi sulla tua bacheca il post che pubblico sulla mia pagina facebook riguardo al giveaway  e lasciami un commento sotto (intendo sotto il post di fb) con pensiero, dedica, critica specificando che vuoi partecipare al giveaway.


SE NON HAI NE' BLOG NE' FACEBOOK:
mandami una mail a  arabafeliceincucina@gmail.com e lasciami un pensiero.


COSA REGALO:
Tre set Wilton Christmas Tree Cookie Cutter Kit, tipo questo, per realizzare un bellissimo alberello di biscotti.
Tre set Wilton Cookie Plate kit, tipo questo, insieme a tre confezioni di fiocchi di neve di zucchero per decorare ed imballare i vostri biscotti.
Vedete una foto dei regali nel post su Facebook.


QUANTI VINCITORI CI SONO:
I vincitori saranno sei in totale e riceveranno ciascuno uno solo dei premi di cui sopra ( o il set per l'alberello oppure il set per confezionare i biscotti)


COME SI VINCE:
Tramite estrazione a sorte (random.org) estrarrò i sei nominativi che saranno annunciati qui e sulla pagina facebook del blog.


QUANDO FINISCE:
Inizia oggi e finisce il 15 Dicembre a mezzanotte ora italiana.


LE REGOLE SONO SEMPLICISSIME, VI PREGO DI LEGGERLE E RISPETTARLE. 
I PARTECIPANTI IN REGOLA VERRANNO INSERITI MAN MANO QUI SOTTO.
non basta scrivere un commento qui sotto per partecipare, per cortesia leggete le regole


1 Lisa Gua (fb)                                                                        201 Alyce (email)
2 Maria Marchitelli (fb)                                                         202 Simona Zavanone (fb)
3 Francesca Battistelli (fb)                                                     203 Elisabetta Morandi (email)
4 Lucia De Simone (fb)                                                           204 Maria Beatrice (email)
5 Chiara Cusimano (fb)                                                          205 Broccoletta Zumpizumpi (fb)
6 Angela Russo Spena  (fb)                                                    206 Barbara Contini (fb)
7 Tonia Leccese (fb)                                                                207 Monica Cristina Brevi (fb)
8 Denise M. A. Ferraro (fb)                                                   208 Francy e Ale (fb)
9 Valentina Parisi (fb)                                                             209 La cucina di Nuccia
10 Anna Santinelli (fb)                                                            210 Olga Jungano (fb)
11 Barbara Cottura (fb)                                                         211 Lucia Pezzuti (fb)
12 Marta Gaggero (fb)                                                            212 Roberta Peretti (fb)
13 Marina Braito (fb)                                                             213 Creativa per gioco e...
14 Mariacristina Reali (fb)                                                     214 Giuseppina Franco (email)
15 Veronica Rivecca (fb)                                                         215 Adriana Cisotta (email)
16 Flaminia Luccarelli (fb)                                                     216 Giochi di Zucchero (blog)
17 Giovanna Calvino (fb)                                                       217 Maria Grazia Cangemi (email)
18 Lost in MY Kitchen Le Ricette di Frà-Frà's recipes (fb)  218 Maurizia Manfredi (fb)
19 Ilenia Pacciolla (fb)                                                             219 Carolcakes (email)
20 Mariateresa Stallo (fb)                                                        220 Vitina Maio (fb)
21 Giovanna Cremonini (fb)                                                    221 Saltando in padella (blog)
22 Marta Schiavi (fb)                                                                222 Maria Norma (email)
23 Liviana Ferdico (fb)                                                             223 Gloria Pedercini (fb)
24 Valentina D'Amelio (fb)                                                       224 Maria Concetta Di Donato(mail
25 Rosa Cipriano (fb)                                                                225 Patty Se (fb)
25 Francesca Carleo (fb)                                                           226 In cucina con Stefiza 
26  Stefania Baldinetti (fb)                                                        227 Claudia Fiori (fb)
27 Sofia Lorenzi (fb)                                                                   228 Sabrina Pes (fb)
28 Monica Marotta (fb)                                                              229 Ilary Falco
29 Dolce Mari (fb)                                                                      230 Chiara Artuso (fb)
30 Iole A. D'Oronzo (fb)                                                            231 Su le maniche
31 Eleonora Longhi (fb)                                                             232 Valentina Palmucci (email)
32 Nasisi Cinzia (fb)                                                                    233 Kekigna (email)
33 Luciana Crema (fb)                                                                234 Sara Bleve (fb)
34 Pina Pagano (fb)                                                                     235 Maria Luisa Cotardo (fb)
35 Antonietta Cacudi (fb)                                                           236 Sandra (email)
36 Cecilia Di Lorenzo (fb)                                                           237 Angela (email)
37 Anna Baldi (fb)                                                                        238 Cookitrightor...
38 Alessia Cavallaro (fb)                                                              239 Tiziana Caserta (email)
39 Erbacipollina                                                                            240 Carla Antognoni (fb)
40 Ro Roberta (fb)                                                                        241 Pan Damon (fb)
41 Anna Vicinanza (fb)                                                                 242 Mary Febbraio (fb)
42 Marisa Sonego (fb)                                                                   243 Laura Rizzi (fb)
43 Luciana Zussa (email)                                                              244 Clara Colonna (fb)
44 Silvia Carta (fb)                                                                         245 Paola Corridori (fb)
45 Baglivo Daniela (fb)                                                                   246 Marica Cannone
46 Sai Piperina (fb)                                                                         247 I paciocchi di Francy
47 Alice Podda (fb)                                                                          248 Sara Segalini (email)
48 Micol Rosso (fb)                                                                          250 Slumberland (blog)
49 Azzurra Sicurella (fb)                                                                 251 Alice Sulla Sabbia (fb)
50 Nadia Botnari (fb)                                                                       252 Antonina Giò (fb)
51 Lorenza (email)                                                                           253 Il peperoncino verde
51 Valeria Zocchi (fb)                                                                      254 Susy Isabella Schiavone (fb)
52 Monica Romano Telch (fb)                                                        255 Elisa Lombardelli (mail)
53 Mariaelena La Banca (fb)                                                          256 Elphic Blu
54 Eliana Cardone (fb)                                                                    257 Il sorriso vien mangiando
55 Stefy Vulx (fb)                                                                              258 Serena Schiavone (fb)
56 Lara Berto (fb)                                                                            259 Carla Roncoroni (fb)
57 Lia Antonaroli Sannà (fb)                                                          260 Elisa Morganti (email)
58 Kitchen Helper (fb)                                                                     261 Pancakes a Colazione
59 Romina Ortu (fb)                                                                        262 A Tavola con Mammazan
60 Dana Raccah (fb)                                                                         263 A little place to rest
61 Nicoletta Pallozzi (fb)                                                                  264 La cucina di zia Ale
62 Simonetta Volpe (fb)                                                                   265 Erika Epifani (fb)
63 Ardian Loreta Ago (fb)                                                               266 Patès and pattes
64 Alessandra Boschi (fb)                                                                267 Claudia Trapani (email)
65 Una fetta di paradiso                                                                   268 Rossella Bacci (email)
66 Dolce Kikka (fb)                                                                           269 Ghiotto di salute
67 Martina Riccitelli (fb)                                                                  270 Ilaria Di Paolo (email)
68 Claudia Chimenti (fb)                                                                  271 Miel & Mandorle
69  Francesca Baioni (fb)                                                                  272 Cum Gaudio Magno
70 Myriam Lavalle (email)                                                              273 Monica Alcinii (mail)
71 Roberta Soldano (email)                                                             274 Paola Stefani (email
72 Lucia Giannini (email)                                                                275 Profumo di zucchero
73 Barbara Casini (fb)                                                                      276 A bit of myself
74 Romina Bettucci (email)                                                              277 Italo (email)
75 Simona Maina (fb)                                                                        278 Donatella Rizzuti (email)
76 Manuela Gerbaudo (fb)                                                                279 Pellegrina
77 Monica Storchi (fb) 
78 Barbara Casini (fb)
79 Chiara Cusimato (fb)
80 Claudia Chimenti (fb)
81 Deborah Arceri (fb)
82 Ilenia Pacciolla (fb)
83 Lara Berto (fb)
84 Milena Giacometti (fb)
85 Azzurra Sicurella (fb) 
86 Pasticceria portami via! (blog) 
87 Eva Troja (fb)
88 Elisabetta Stillo (fb)
89 Medici Milena (fb)
90 Rosamaria Masi (fb)
91 Lorenza Bricola (fb)
92 Tonia Turitto (fb) 
93 Giada Daveri (email)
94 Pamela (email) 
95 Erika Yang (fb) 
96 Edy (email)
97 Beatrice Pinotti (email)
98 Irene Forte (fb)
99 Giovy Hope (fb) 
100 Lina Valente (fb)
101 Elena Paronetto (fb)
102 Amapola de Sossi (fb)
103 Laura Quarello (email) 
104 Martina (email) 
105 Mara Meo (fb) 
106 Simona Rinaldi (fb) 
107 Francesca Di Stasio (fb) 
108 Silvana Lano (email)
109 Lisa Heitmann (email)
110 Mariagiovanna (email)
111 Eleonora Sica (email)
112 Anna (email)
113 Isabella Zeni (email)
114 Simona Guiducci (email)
115 Alessia Piccirilli (email)
116 Cucinaincontroluce (blog) 
117 Cristina Cris (fb)
118 Isabella Florian (fb)
119 Elda Bellion (fb)
120 Federica Di Stasio (fb)
121 Veronica D'Ambrosio (fb)
122 Maria Grazia De Simone (fb)
123 Lidia Balasso (fb)
124 Brucilla Mars (fb)
125 Caterina Carnà (fb)
126 Tiana Ba (fb)
127 Autilia De Simone (fb)
128 Lulibette Quezada (fb)
129 Vale Florenz (fb)
120 Noemi Lai (fb)
121 Litz Pi (fb)
122 Antonietta Dessì (fb)
123 Loredana Trentacoste (fb)
124 Anna Littlefly (fb)
125 Susanna Damiani (fb)
126 Stefania Prandini (fb)
127 Giuliana Bighi (fb)
128 Silvia Toni (fb)
129 Le idee di Patty (blog)
130 Ste.lele (email)
131 La Pasticcioneria (blog)
132 Chris Bis (email)
133 Monica Bolognesi (fb)
134 Maria Mattina (fb)
135 Lisa Perina (fb)
136 Monica Ranieri (fb) 
137 Anto Sole (fb)
138 Marianna Mascioletti (fb)
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giovedì 27 novembre 2014

Pane senza impasto alle mele





Una delle pochissime ricette senza foto su My Bread di Jim Lahey , ma con una descrizione tale che mi ha fatto venire l'acquolina in bocca solo scorrendone le righe.
I pezzetti di mela rimangono interi e si sciolgono in bocca, dice l'autore, mentre quelli disistratati diventano quasi una crema.
Per una grande fan del frutto in questione un invito a nozze.
Invito molto, molto ben riuscito ;)

APPLE BREAD

280 g di farina forte per pane
20 g di farina integrale
65 g di mele a cubetti da circa 1 cm, meglio se Granny Smith o Golden Delicious
65 g di mele disidratate
4 g di sale
1 g di lievito di birra disidratato
250 g di succo di mela appena spremuto oppure un buon succo di mela comprato, non zuccherato
una fettina di mela per la decorazione
farina addizionale, per il piano di lavoro

Mescolare in una ciotola le farine, le mele a cubetti e quelle disidratate a pezzi, il sale ed il lievito.
Unire il succo di mela (ho ricavato il mio usando l'estrattore) e girare con un cucchiaio circa 30 secondi.
Il composto sarà molto appiccicoso, coprire la ciotola con la pellicola e far riposare a temperatura ambiente finchè raddoppia di volume e la superficie è coperta di bolle, circa 12-18 ore.
A lievitazione terminata spolverizzare abbondantemente con farina il piano di lavoro e rovesciarci il composto aiutandosi con una spatola.
Tirare i lati dell'impasto verso il centro dando una forma più o meno tondeggiante.
Aprire un canovaccio pulito sul piano di lavoro e spolverizzarlo abbondantemente, quindi appoggiarvi in mezzo un piccolo quadrato di carta forno più o meno della dimensione della fetta di mela tenuta per la decorazione.
Metterci sopra la fettina (questo accorgimento serve a non far attaccare la farina alla mela, cosa che rovinerebbe l'estetica) e rovesciarsi sopra con delicatezza l'impasto (con la chiusura delle pieghe in giù) cercando di far si che la fetta di mela risulti al centro.
Piegare i lati del canovaccio non troppo stretti attorno al pane e lasciar lievitare per circa una o due ore, finchè sarà quasi raddoppiato.
Per sapere se è pronto premere piano con un dito l'impasto, se questo mantiene l'impronta è pronto, in caso contrario lasciarlo riposare altri 15 minuti.
Circa mezz'ora prima che la seconda lievitazione sia completata accendere il forno a 246 gradi e metterci una pentola con il coperchio (di coccio, ghisa o pyrex) dentro.
Quando il forno è pronto tirar fuori la pentola e scoperchiarla, quindi rovesciarvi dentro l'impasto con delicatezza ( ora la fettina di mela risulterà sopra) e togliere il pezzetto di carta forno.
Mettere il coperchio e porre tutto in forno per 45 minuti.
A questo punto togliere il coperchio e lasciar cuocere ancora circa 10 minuti, finchè il pane sarà ben colorito.
Far raffreddare completamente prima di affettare.

 NOTE

- questo è probabilmente uno dei pani più buoni che abbia mai fatto. Le mele ci stanno benissimo ma nel complesso non è assolutamente dolce.

- la ricetta è minuziosamente spiegata e questo sopperisce al fatto che sia una delle pochissime del libro non corredata da una foto.

- avendo un estrattore ho preferito farmi il succo di mela a casa, ma nel caso usiate quello comprato accertatevi che sia del tipo non zuccherato.

- il risultato è un pane dalla crosta croccante e dalla mollica morbida, e come asserisce lo stesso autore è uno dei più morbidi ed umidi dell'intero libro data la presenza della frutta a cubetti.

- è anche molto bello da vedere: penso starebbe benissimo su una tavola augurale. Altrimenti si accompagna perfettamente a formaggi stagionati e per il mio gusto anche a piatti di carne.
Provatelo, perchè è buonissimo anche da solo.

lunedì 24 novembre 2014

Muffins glassati al cocco e limone


Non so cosa ci voglia.
E nemmeno se alla fine ci si riesca.
Bisogna ricordarselo ogni volta.
E stamparselo in fronte o su un bracciale.
"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore"
Lo dice Italo Calvino nella prima delle sue Lezioni Americane.
Di certo non basterà un muffin.
Anche se è buono e soffice e sembra una nuvola.
No, che le nuvole sono troppo lontane.
Un cuscino, meglio.
Non basterà la glassa anche se è così bianca che ti ci perdi a guardarla, e sempre ti vengono in mente quelle nuvole che non raggiungerai mai.
Non basteranno le chips di cocco che si sporgono prepotenti.
Ma ci può riuscire quel profumo delicato, meno invadente di una torta.
Sottile, sa di cocco e di vacanze.
Sa di giorni sulla spiaggia a maledire ogni nuvola tra noi e il sole.
Sa di cocktail con le cannucce arrotolate e di occhiali sporchi di salsedine.
Sa di pensieri che non sono pensieri da quanto sono lievi.
Sa di quello che non ho detto.
E che sto dicendo ora, così tanto che temo sempre sarà troppo.
Di tante cose che non ho fatto.
Di quello che ho.
E di quello che vorrei tanto accadesse.
E come diceva la maga buona di un film Disney che mi piaceva tanto da piccola, se lo vuoi tantissimo, ma proprio tantissimo, succederà.
Intanto ne addento uno, e forse le nuvole non sono così lontane come mi sembravano.

Con questo post un po' delirante partecipo all'MTChallenge di questo mese, che prevede di rielaborare la bellissima ricetta di Francesca di Burro e Zucchero.
La mia versione prevede la farina di cocco ed il limone, entrambi due grandi amori della sottoscritta, come tutte le glasse ad alto contenuto glicemico.







MUFFINS GLASSATI AL COCCO E LIMONE
per 6 pezzi

100 g di farina
50 g di farina di cocco
4 g di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
60 g di zucchero
un pizzico di sale
120 g di latticello
4 cucchiai di succo di limone
scorza di un limone
50 g di burro
un uovo

per la glassa

latte di cocco
zucchero a velo
chips di cocco per decorare, facoltative


 Battere con le fruste elettriche burro e zucchero per 3 minuti.
Aggiungere l'uovo intero, poi latticello ed il succo di limone ed infine la scorza grattugiata.
A parte mischiare farina, sale, lievito e bicarbonato e unirli DELICATAMENTE e VELOCEMENTE (massimo 10 giri di cucchiaio, non usare le fruste) al resto. Meglio se rimane un po' grumoso.
Mettere negli stampini e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20 min.
Far raffreddare completamente prima di glassare: mettere 4 cucchiai di latte di cocco in una ciotola ed unire zucchero a velo sufficiente ad avere una consistenza liscia e spalmabile.
Versarne una cucchiaiata su ogni muffin e decorare con chips di cocco.


NOTE

- i muffins non glassati si possono surgelare. Scongelarli a temperatura ambiente e passare pochi secondi al microonde, quindi procedere alla glassatura.

- le chips di cocco in Italia si trovano da Naturasì.

- se non avete il latticello, sostituitelo con un composto fatto da metà latte e metà yogurt bianco intero non zuccherato.

- il segreto per un muffin soffice è una breve lavorazione, resistete alla tentazione di mischiare troppo pena un dolce gnucco e pesante.

lunedì 17 novembre 2014

Pane senza impasto alle noci e uvetta




Me la ricordo benissimo la prima volta che provai, anni fa, la ricetta del pane senza impasto che faceva impazzire la rete.
Incredula e scettica, sfornai una roba buonissima che fece esclamare al consorte che quello fosse assolutamente e senza appelli il pane più buono mai uscito dalla nostra cucina.
Poco importa che fossi reduce da un corso con le sorelle Simili, le mitiche panificatrici bolognesi.
Se lo sapessero, mi dicevo.
E pane senza impasto fu da allora quello più sfornato.
E il più mangiato.
Ben contenta quindi di analizzare con le mie compagne il libro da cui la ricetta proviene, e che quasi nessuno ricorda mai di citare...
Pieno di variazioni sul tema e foto esplicative dei passaggi, è veramente un piacere leggere la storia di come l'autore sia arrivato a sviluppare la ricetta ed il procedimento finali.
E diciamolo, un americano che parli della sua esperienza di formazione come panettiere tra diverse regioni italiane e che mi citi pure Apicio ha, d'istinto, tutta la mia simpatia :)

PAN CO' SANTI - WALNUT BREAD
400 g di farina per pane
85 g di uvetta
50 g di noci grossolanamente tritate
8 g di sale
2 g di cannella in polvere
2 grammi di lievito di birra disidratato
un pizzico di pepe nero
350 g di acqua fresca (tra 13 e 18 gradi)
crusca, oppure farina di mais o semplicemente altra farina 


In una ciotola mescolare insieme farina, uvetta, noci, sale, cannella, lievito e pepe. Aggiungere l'acqua ed usando un cucchiaio di legno o una mano mescolare fino ad ottenere un composto molto appiccicoso, circa 30 secondi.
Se non è davvero appiccicoso aggiungere uno o due cucchiai di acqua (a me non è servito).
Coprire la ciotola e lasciar lievitare a temperatura ambiente per circa 12/18 ore, finchè l'impasto raddoppierà e sarà coperto da bolle.
Quando la lievitazione è completa spolverizzare generosamente con della farina il piano di lavoro e rovesciarci l'impasto aiutandosi con una spatola per staccarlo dalla ciotola. Ora sollevare i lati dell'impasto e ripiegarli verso il centro, dando una forma più o meno circolare.
Spolverizzare un canovaccio con abbondante farina (o crusca oppure fainra di mais) e mettervi al centro l'impasto, con le pieghe verso il basso.
Spolverizzare con farina anche la sommità dell'impasto quindi avvolgere il panno non troppo stretto attorno e lasciar lievitare una o due ore, finchè raddoppia.
Se si preme leggermente con un dito l'impasto deve mantenere l'incavo formatosi, se non succede lasciar lievitare un altro po'.
Mezz'ora prima che termini la seconda lievitazione accendere il forno a 250 gradi con una grata nella parte più bassa e mettervi dentro la pentola di ghisa da circa 25 cm con il suo coperchio.
Tirarla fuori con attenzione, rimuovere il coperchio e rovesciarci l'impasto con delicatezza (le pieghe ora saranno in cima).
Chiudere con il coperchio e cuocere per 30 minuti.
Togliere il coperchio e continuare la cottura finchè il pane sarà di un color castagna accentuato ma non bruciato, da 15 a 30 minuti ancora.
Togliere dal forno e dalla pentola e far raffreddare completamente.


NOTE

- leggendo il procedimento pare che il lavoro dietro a questo pane dall'apparenza semplice non finisca mai: un giorno e mezzo abbondante! In effetti però sono per la maggior parte tempi di riposo, e la parte attiva ridotta al minimo.

- la mia pentola è leggermente più grande di quella richiesta dalla ricetta per cui il mio pane non si è sviluppato molto in altezza ma più in larghezza. Buonissimo comunque ma mi riprometto di rifarlo.

- la prima lievitazione era finita dopo circa 10 ore, immagino che il clima desertico abbia la sua influenza. Invece per la seconda mi ci sono volute due ore abbondanti.

- si è mantenuto molto bene fino al giorno dopo, poi è..sparito!

- nonostante l'impasto faccia paura inizialmente per quanto sia appiccicoso basta seguire le indicazioni dell'autore di usare farina a profusione per non farlo attaccare al piano di lavoro e devo dire che si riesce a maneggiarlo piuttosto bene.

- il pane ha una nota dolciastra dovuta all'abbondante uvetta bilanciata dall'incontro, qui e là, di una noce sotto i denti. Buono è dir poco, con la crosta bella croccante.

- le mie colleghe toscane asseriscono che la ricetta del vero pan co' Santi sia piuttosto diversa, mancando qui olio e zucchero. Consideriamo questa una personale interpretazione dell'autore :)

venerdì 31 ottobre 2014

FRAntasmi...ovvero fantasmi di fragole e cioccolato!



Di corsa, come mai prima d'ora.
Con il cuore un po' pesante di quando si vede una cosa tanto bella.
E chi ce l'ha tra le mani non sa darle le dovute attenzioni.
Pazienza, mi dicono.
E pazienza ce ne vuole poca per questi fantasmini fatti solo di fragole e cioccolato.
Una sciocchezza, non una ricetta.
Che la vita solo di sciocchezze dovrebbe essere fatta:)


FRAntasmi

fragole mature ma sode (si, da me ci sono :)
cioccolato bianco
poco olio di semi
cioccolato fondente


Fondere con molta attenzione e su fuoco bassissimo il cioccolato bianco e appena fuso unire l'olio (circa un cucchiaio ogni due etti di cioccolato) girando bene per ottenere un composto liscio.
Intingere le fragole e porle ad asciugare su un vassoio coperto da carta forno (in frigo se da voi fa caldo come da me)
Fondere il cioccolato fondente ed usarlo per disegnare occhi e bocca ai fantasmi.
Tenere al fresco.

NOTE

- la ricetta è semplicissima: fatela realizzare direttamente ai vostri bambini ;)

lunedì 20 ottobre 2014

Torta al latte caldo



Un sacco di parole.
Di questo è fatto il blog che avete davanti.
Ho cominciato a contarle per una stima approssimata.
Fermata subito, che ho avuto paura del numero.
E la stima era per difetto.
Un sacco di ricette, anche.
Qualche foto.
Ora, io ho proprio capito tutto male, che pensavo tutti guardassero solo le figure.
Le parole sono state allegre.
Qualche volta meno.
Ironiche, mi dicono.
Sarcastiche, me lo dico da sola.
Che cosa abbiano detto, lo sa solo chi ha letto.
Un po' di vita, un po' di morte.
Miracoli no, ancora non ne abbiamo fatti.
Augusto consorte, sorella, mamma, papà, gatto.
Un po' di Arabia e un po' di Roma.
Un po' di tanti altri posti.
Un po' di idee e tanti no comment.
Burro e zucchero due tra le più ricorrenti.
Il terrore, diciamolo, che mi leggano quelli sbagliati.
E invece no.
Si vede che mi hanno letto quelli giusti.
Giusti per me, si intende.
E questo blog lo scorso weekend ha vinto il Food Blog Award.
Categoria Best Writing.
Migliore scrittura, pare significhi.
No, vabbè.
E' uno scherzo.
Forse no, dato che una collega (e posso dire amica ;) foodblogger bella e brava è andata a ritirare il premio al posto mio.
Lei è Thailandese.
Io vivo in Arabia.
Ma scrivo in Italiano.
Boh, forse non è uno scherzo.
Ma sicuro sembra una barzelletta :D


Festeggiate con me? E come festeggiare se non con una torta.
Ma una semplice, buona, che sappia di casa e di colazione in cucina.
Una torta normale.
Beh, quasi normale. Questa ha il latte caldo dentro, invece che nella tazza a fianco.
Viene fuori una consistenza particolarissima...e se vi fidate ancora delle mille parole di questo blog, fatela al volo ;)
 


TORTA AL LATTE CALDO
da The Cake Book di Tish Boyle
per uno stampo da 22 cm

3 uova intere
170 g di zucchero
170 g di farina
8 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
120 ml di latte
60 g di burro
una bacca di vaniglia



Montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero per cinque minuti di orologio.
Intanto mettere latte e burro insieme alla bacca di vaniglia sul fuoco e far arrivare ad ebollizione, quindi spegnere.
Unire con una spatola e con delicatezza farina, sale e lievito setacciati  al composto di uova.
Unire subito il composto di latte caldo sempre usando la spatola.
Versare immediatamente nella teglia foderata con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 175 gradi per circa mezz'ora.
Servire la torta a temperatura ambiente, spolverizzata con zucchero a velo.


NOTE

- la torta ha una consistenza unica, grazie al particolare procedimento. Ricordarsi di lavorare solo con la spatola nel momento in cui vanno unite le polveri ai liquidi.

- si conserva perfettamente per diversi giorni, coperta con l'alluminio.

- il dolce viene benissimo anche con l'aggiunta di qualche aroma tipo scorza di arancia, oppure limone, o ancora un pochino di cannella a seconda dei gusti.

giovedì 16 ottobre 2014

Magnificient Marshmallows


Quei cosi che sembrano cotone???
Così mia sorella la prima volta che la informai che stavo per cimentarmi nella preparazione dei marshmallows.
Vero, quelli acquistati sembrano piccoli batuffoli di cotone.
Non tutti sono buoni, questo è vero, e qualcuno sa inevitabilmente della plastica in cui è contenuto.
Ma ne ho assaggiati di magnifici, preparati artigianalmente da pasticcerie negli USA, e ne ho assaggiati di sublimi fatti in casa.
Molto, molto divertenti da preparare dato che in pratica sono solo delle meringone con della gelatina dentro hanno l'unico inconveniente, se così vogliamo chiamarlo, di richiedere una certa precisione nei passaggi di preparazione.
Lo ribadisce lo stesso Jamie Oliver che dice, cito testualmente, questa è una ricetta molto precisa, quindi fate attenzione a leggere accuratamente il procedimento prima di iniziare e di avere tutti gli ingredienti già pesati e sottomano.
Detto questo basta un po' di attenzione e un termometro da cucina per un risultato infallibile.


MAGNIFICENT MARSHMALLOWS
per circa 75 pezzi
per la copertura
50 g di zucchero a velo
50 g di amido di mais
per i marshmallows
50 g di glucosio liquido
450 g di zucchero semolato
250 ml di acqua
10 fogli di gelatina ammollati in 125 ml di acqua
2 albumi
2 bacche di vaniglia
un cucchiaino e mezzo, circa, di colorante per alimenti (facoltativo)
un aroma a scelta (acqua di rose, estratto di limone, arancia o menta)

Per prima cosa setacciare insieme amido di mais e zucchero a velo in una ciotola. Spargere la metà del composto alla base di una teglia rettangolare circa 20 cm x 30 cm.
Unire in un pentolino il glucosio, lo zucchero semolato e i 250 ml di acqua. Scaldare a fuoco medio girando finchè lo zucchero si scioglie.
Intanto mettere la gelatina nei 125 ml di acqua.
Appena lo sciroppo di zucchero risulta trasparente aumentare la fiamma, inserire un termometro da pasticceria nel composto e lasciar bollire senza mai girare.
Non appena raggiunge i 110 gradi centigradi far sciogliere la gelatina nella sua acqua su fuoco molto basso e cominciare a montare gli albumi a neve ben ferma.
Non appena il termometro segnerà 122 gradi centigradi togliere il composto dal fuoco e, con le fruste sempre in funzione, unirlo agli albumi lentamente.
Unire quindi sempre montando la gelatina sciolta con il suo liquido.
Aggiungere i semi delle bacche di vaniglia e continuare a montare per circa 6-8 minuti.
I marshmallows possono a questo punto essere lasciati così o colorati aggiungendo del colorante per alimenti, ricordando di andarci piano! Unire quindi l'aroma scelto, se si desidera, montando ancora per 2-3 minuti.
Versare subito nella teglia preparata livellando con una spatola, quindi versarvi sopra il resto del composto di amido e zucchero a velo.
Lasciar solidificare per due o tre ore.

NOTE

- la ricetta è in molto precisa e bisogna far attenzione a coordinare i vari passaggi. Il termometro è in effetti indispensabile.

- i fogli di gelatina sono indicati come genericamente "dieci" ma nulla viene specificato riguardo al peso. In Italia i fogli più comuni pesano 2 grammi ciascuno, qui in Arabia ne trovo anche da un grammo...la differenza è sostanziale. Da ricerche e interrogatori di colleghi British è uscito fuori che la gelatina in Inghilterra viene venduta in fogli da 2 grammi. Ma Jamie, un po' di precisione in più non sarebbe guastata dato che ti rivolgi ad un pubblico internazionale e non solo a quello del tuo Paese d'origine...

- le due o tre ore per solidificare non sono, secondo me, pienamente sufficienti: a questo punto il composto è ancora piuttosto morbido. Li ho lasciati una mezza giornata e sono risultati perfetti.

giovedì 9 ottobre 2014

La Pavlova...di cui sono fatti i sogni



Una Pavlova da sogno.
O meglio una Pavlova dei sogni di Jamie Oliver.
Perchè così la chiama nel suo nuovo libro, Jamie's Comfort Food: "the Pavlova my dreams are made of".
La base con la meringa croccante fuori e morbida dentro, come deve essere, una Chantilly fatta di panna e yogurt, tanti frutti rossi e nuvolette di marshmallow qui e là.
Ora non so voi, ma mi sa che la sottoscritta e Jamie Oliver facciano sogni molto, molto simili.
Non è una Pavlova classica, poco ma sicuro.
Le aggiunte definiamole quelle di un bambino molto, molto goloso...
Ora, magari a prima vista non ci credete.
Ma questo dolce non solo è buono.
E' perfetto.
E nonostante dosi di zucchero da far venire un mancamento, nemmeno troppo dolce.
La furbata, chiamiamola così, di macerare i frutti rossi con  limone ed aceto balsamico oltre a tagliare la panna con lo yogurt sono sufficienti a dare un che di asprigno che bilancia perfettamente meringa e marshmallow.
Laboriosi solo questi ultimi, nel senso che bisogna fare attenzione a seguire pedissequamente le istruzioni.
Per il resto, anche facilmente programmabile in step separati.
Ora, se sia il dolce anche dei vostri sogni non so.
Ma invito caldamente a levarsi il dubbio ;)



DREAMY MARSHMALLOW PAVLOVA
per circa 16 persone
per la meringa
8 albumi 
400 g di zucchero semolato

per i frutti di bosco
circa 600 g di frutti di bosco (ho usato lamponi)
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaio colmo di zucchero
un cucchiaio di aceto balsamico
due rametti di menta fresca

per la Chantilly
400 ml di panna fresca da montare, possibilmente ad alto contenuto di grassi
una bacca di vaniglia
200 ml di yogurt greco
2 cucchiai di zucchero


per il composto di marshmallow
25 g di glucosio liquido
225 g di zucchero semolato
125 ml di acqua
un albume
5 fogli di gelatina (ammollati in 62 ml di acqua)
una bacca di vaniglia
colorante alimentare, facoltativo, per me rosa
un aroma a scelta (limone, fragola, acqua di rose...)


Preparare le basi di meringa: preriscaldare il forno a 130 gradi. Montare gli albumi finchè risulteranno a neve soda e solo ora, poco alla volta e con attenzione, aggiungere lo zucchero. Continuare a montare per circa 8 minuti, finchè lo zucchero risulterà sciolto.
Foderare due placche con carta forno, quindi disegnare su ciascuna un cerchio da 24cm di diametro.
Dividere il composto tra i due cerchi, usando il retro di un cucchiaio per creare picchi decorativi.
Cuocere per un'ora e venti, quindi spegnere il forno e lasciar dentro i dischi finchè sarà completamente freddo.

Preparare i frutti di bosco: lasciarne qualcuno da parte per la decorazione finale, mettere invece tutti gli altri in una ciotola con lo zucchero, il succo di limone, l'aceto balsamico e le foglioline di menta. Lasciar riposare 10 minuti prima di usare.

Preparare la Chantilly: aprire la bacca di vaniglia e raschiare i semini in una ciotola insieme allo zucchero. Unire quindi la panna e montare tutto finchè risulterà in morbide onde, quindi unire lo yogurt greco con una spatola. Evitare di montare troppo la panna!

Per il marshmallow: questo va preparato solo quando si vuole usare, non prima perchè il composto non può riposare prima di essere versato sulla torta.
Versare in un pentolino il glucosio, lo zucchero e i 125 ml di acqua e porre su fuoco medio/basso, girando ogni tanto finchè lo zucchero sarà sciolto.
Intanto mettere la gelatina nei 62 ml di acqua.
Appena lo sciroppo di zucchero appare chiaro e trasparente aumentare il fuoco ed aspettare che questo raggiunga i 110 gradi su un termometro da pasticceria. A questo punto sciogliere la gelatina nella sua acqua su fuoco basso ed intanto montare l'albume a neve.
Appena lo sciroppo arriva a 122 gradi versarlo piano nella ciotola con l'albume a neve, continuando a montare. Unire quindi il composto di gelatina ed i semi di vaniglia, insieme all'aroma (lampone per me).
Continuare a montare per 6-8 minuti quindi unire il colorante, se lo si usa, e montare un altro paio di minuti.

Assemblare il dolce: versare subito a cucchiaiate metà del composto di marshmallow su entrambi i dischi di meringa. Scegliere quello che farà da base e versarvi sopra tre quarti della Chantilly, cercando di non coprire completamente il marshmallow. Versare al centro i frutti di bosco con i succhi che avranno rilasciato, quindi coprire con il secondo disco.
Versare quindi il resto della panna e decorare con i frutti rossi lasciati da parte e qualche foglia di menta.

NOTE

- il dolce si presenta benissimo e seguendo le istruzioni non è troppo difficile. L'unic piccolo ostacolo può essere la realizzazione del marshmallow, ma lo stesso Jamie Oliver raccomanda di leggere bene la ricetta prima di realizzarla in modo da avere tutti gli ingredienti a portata di mano, dato che si tratta di passaggi ben precisi e tempistiche da rispettare.

- le basi di meringa si possono realizzare un giorno in anticipo. Ho cotto la sera e lasciato tutta la notte a freddare in forno.

- l'assemblaggio del dolce deve per forza di cose avvenire sul piatto sul quale verrà servito, dato che poi non sarà possibile spostarlo.

- i sapori tutti insieme sono un sogno, per usare le parole di Jamie. Il marshmallow, incredibilmente, ci sta bene, specie quando ne addentate un pezzo insieme ad un lampone!

- la torta può essere assemblata un paio d'ore prima di essere servita. Di più sconsiglio per evitare che la meringa si ammorbidisca troppo.

- questo dolce sarebbe per 16 persone. Ce lo siamo mangiato in molti, molti meno :)
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