martedì 16 gennaio 2024
Pasta con broccoli e miso
Non saremo noi italiani a stupirci per un piatto di pasta con
i broccoli: solo per citarne alcuni, mi vengono in mente il famosissimo
piatto tipico palermitano, o le orecchiette con i broccoli che si
mangiano in Puglia, o ancora la versione campana e persino la ricetta
tradizionale laziale ovvero la minestra di broccoli e arzilla.
Insomma,
un piatto da unità d'Italia e d'altronde lo stesso autore ammette di
essersi ispirato alla pasta con i broccoli di cui ha letto nel libro di
Marcella Hazan, The Classic Italian Cookbook.
Confesso che in casa arabafelice
di pasta se ne mangia poca, ed ormai si è quasi completamente adottato
l'uso di farne più un piatto di contorno che uno principale.
Di contro, si mangiano un sacco di broccoli, ed un sacco di miso!
Si, perchè è vero che nella versione di Nik Sharma non c'è l'acciuga a dare quel tocco di umami, come direbbero quelli che se ne intendono, ma è egregiamente sostituito dal miso, appunto, che apporta lo stesso tocco.
Non solo, rende il piatto completamente vegetariano.
E' buono? No, è buonissimo!
PASTA WITH BROCCOLI MISO SAUCE
per 4 porzioni
da Veg-Table di Nik Sharma
455 g di rigatoni o spaghetti
455 g di cime di broccoli
60 ml di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di miso bianco o giallo
2 spicchi di aglio tritati
un cucchiaio di grani di pepe nero grossolanamente tritati
un cucchiaino di peperoncino in polvere
60 g di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di buccia di limoni in conserva (preserved lemons), tagliuzzata
sale
Mettere
sul fuoco una pentola capiente riempita d'acqua salata e portare a
bollore. Cuocere i rigatoni al dente, lasciare da parte una tazza di
acqua di cottura e scolarli lasciandoli da parte.
Nel frattempo
mettere sul fuoco un'altra pentola con acqua salata e lessarvi le cime
di broccoli per 3-5 minuti. Scolarle con un mestolo forato e lasciarle
da parte, eliminando l'acqua di cottura.
Nella stessa pentola in
cui si è cotta la pasta mettere l'olio ed appena è caldo unire l'aglio,
il miso, il pepe ed il peperoncino. Cuocere per 30-45 secondi, unire
quindi i broccoli scolati mescolando bene. Assaggiare ed aggiustare di
sale.
Unire quindi da ultimo la pasta ed il parmigiano, insieme a
60 ml di acqua di cottura della pasta lasciata da parte. Regolarsi per
la consistenza, aggiungendo eventualmente poca altra acqua se il tutto
fosse troppo denso. Mescolando, parte dei broccoli si disferà,
amalgamandosi al condimento.
Servire immediatamente guarnito con la buccia tagliuzzata dei limoni in conserva.
NOTE
-
come anticipato il piatto è buonissimo! Viene indicato di usare a
scelta sia rigatoni che spaghetti ma credo che per una ricetta simile
stia meglio la pasta corta, oltre ad essere la mia preferita. Il miso,
che ultimamente vediamo ovunque, dal salato al dolce a tutto quello che
c'è in mezzo, ci sta effettivamente molto bene. Uso di preferenza quello
bianco, un po' più delicato.
- consiglio di non salare troppo l'acqua della pasta e nemmeno quella dei broccoli, dato che il miso ed il parmigiano concorreranno abbondantemente alla sapidità del piatto. Tocco meraviglioso quello della buccia dei preserved lemon, che ci sta un incanto. Da me si trovano al supermercato, non so quanto siano diffusi in Italia ma vale la pena di cercarli se si intende preparare questo piatto.
- l'aglio, lo dico sempre e sempre lo dirò, all'estero ha metà dell'aroma che ha in Italia, per cui il piatto non ne è sovrastato. Regolatevi secondo le vostre preferenze.- insomma, i broccoli, il miso e quel tocco di piccante insieme al parmigiano. Non solo ci si lecca i baffi, ma si prepara tutto in un baleno.
venerdì 12 gennaio 2024
Insalata di cetrioli e noccioline
Lo confesso.
Tanto mi piace ordinare le più varie insalate quando sono al
ristorante, quanto divento pigrissima quando si tratta di mangiarle a
casa.
Tutta la meraviglia suscitata da abbinamenti, ingredienti e
condimenti si scontra con il desiderio di un piatto rapido e non troppo
impegnativo, perchè se voglio mangiare qualcosa di più complicato allora
mi cucino direttamente altro :)
Qui lo sforzo però è veramente minimo, i cetrioli li amo, per non parlare delle noccioline.
E quindi?
Ve lo dico nelle note!
CUCUMBER + ROASTED PEANUT SALAD
2 grossi cetrioli, tagliati a metà per il lungo, puliti dai semi e tagliati a fette
35g di arachidi tostate e salate, spezzettate
un cipollotto finemente affettato
un peperoncino fresco
3 g di foglie di coriandolo fresco
2 cucchiai di aceto nero cinese o aceto di malto
1 cucchiaio di olio di sesamo (preferibilmente tostato)
1 cucchiaio di zenzero fresco tritato
mezzo cucchiaino di pepe
sale in fiocchi
In una ciotola mescolare i cetrioli, le arachidi, il cipollotto, il peperoncino tritato e il coriandolo spezzettato.
A parte mescolare l'aceto, l'olio di sesamo, lo zenzero ed il pepe.
Versare il composto sull'insalata mescolando in modo che ne sia ben ricoperta.
Spolverizzare con il sale e servire subito.
NOTE
-
poco da dire, mero lavoro di assemblaggio e la parte più difficile
affettare i cetrioli! Il coriandolo fresco, come ho ripetuto fino alla
nausea, non mi avrà mai ed è stato sostituito dal prezzemolo.
-
l'autore dice che questa insalata è ispirata ad una indiana e che sono
le noccioline a dare il tocco geniale al piatto. Utilizza quelle
acquistate, quasi scusandosi. Dal mio canto non ho alcuna remora a fare
lo stesso, complice il fatto che qui vendano bustine da esattamente 35
grammi che ho considerato un segnale da non sottovalutare.
- certo, le noccioline. Ma il tocco vero lo dà il condimento. Non fate l'errore di sostituire l'aceto nero cinese con quello tradizionale, o un altro tipo. In realtà può essere usato quello di malto, che ha un aroma simile. Sono fortunata a vivere in una comunità multiculturale da ogni punto di vista per cui lo trovo facilmente al supermercato: ha un aroma più dolce, meno pungente, più avvolngente e quasi maltato. Da usare su tutto!
- l'insalata va fatta e servita al massimo in venti minuti, dopo i cetrioli cominceranno a rilasciare troppo liquido rovinando il piatto.
- insomma, è buonissima. Altro che tristi insalate da dieta!
martedì 9 gennaio 2024
Zuppa cremosa di patate, porri e pancetta
In cucina ci vuole fantasia, creatività, immaginazione.
E su questo non ci piove.
Ma ci vuole anche tecnica, competenza, conoscenza delle tecniche di cottura.
E' rimasta storica, in casa arabafelice, l'arrivo di una torta fatta dalla vicina di casa dell'epoca che fantasia, si, ne aveva molta ma peccava un po' del resto.
Era così dura, ma così dura da pensare che fosse vecchia, o secca.
Solo fatta male, invece.
E
l'augusto consorte, con il suo solito aplomb, prese silenziosamente dal
ripostiglio un qualcosa che non vidi subito ma capii dopo un secondo,
quando iniziò a prendere il dolce a martellate.
La sventurata rispose benissimo all'esperimento, resistendo orgogliosamente ai tentativi di scalfirla :)
Da
un estremo all'altro, non che sia per forza necessario essere un
biologo molecolare come Nik Sharma per realizzare dei buoni piatti.
Certamente aiuta.
Come
sicuramente aiuta leggere il perchè di certi ingredienti usati, che
fungono non solo da ovvio contributo alla complessità del sapore finale
ma hanno anche motivazioni, diciamo così, scientifiche: è il caso
dell'aceto di mele nella ricetta che vado ad illustrarvi, che aiuta a
"rompere" le molecole di amido nelle patate impedendo alla zuppa di
diventare collosa.
Ma cuciniamo per mangiare, non per fare esperimenti: e che sia buonissima, perfetta e bilanciata ve lo anticipo da ora!
l'autore
descrive le ricette senza separare la lista ingredienti dal testo.
Trovo questo modo di illustrarle un po' più scomodo e meno immediato di
quello classico con la lista in cima.
Ho quindi preferito separare testo e lista per il bene della mia sanità mentale :D
LEEK, POTATO AND PANCETTA SOUP
per 2 porzioni come portata principale o 4 come accompagnamento
una grossa patata farinosa, sbucciata (tipo Russet o Yukon)
un cucchiaino di sale
un quarto di cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 porri
un quarto di cucchiaino di sale
830 ml di acqua bollente
un cucchiaio di aceto di mele
4 spicchi d'aglio
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di miso bianco o giallo
mezzo cucchiaino di curcuma oppure 15 stimmi di zafferano
mezzo cucchiaino di pepe
un quarto di cucchiaino di peperoncino fresco tipo Chipotle
115 g di pancetta a cubetti
un cucchiaino di semi di nigella
un porro
sale a piacere
Tagliare
a cubetti la patata e metterli in un pentolino, coprendoli d'acqua in
modo che siano sommersi per almeno 4 cm. Aggiungere il bicarbonato ed il
sale quindi portare il tutto a bollore su fuoco alto.
Appena l'acqua
prende il pieno bollore abbassare il fuoco e lasciar cuocere per circa
10 minuti o comunque finchè la patata sarà tenera. Scolarla e metterla
in un frullatore.
Mentre la patata cuoce preparare i porri. In
una casseruola media aggiungere l'olio, i porri affettati sottilmente
(compresa la parte verde) ed il sale. Cuocere su fuoco medio per circa
6-8 minuti, finchè i porti cominceranno a sfaldarsi e diventare dorati.
Se i porri dovessero cominciare ad attaccarsi al fondo e bruciare aggiungere poca acqua, grattando il fondo della casseruola.
Trasferire i porri nel frullatore con la patata.
Aggiungere
ora nel frullatore 830ml di acqua bollente, un cucchiaio di aceto di
mele, l'aglio, l'olio, il miso, la curcuma (o zafferano, ma ho usato la
prima), il pepe ed il peperoncino.
Frullare ad alta velocità, facendo attenzione perchè il tutto sarà molto caldo, finchè sarà liscio ed omogeneo.
Passare quindi il liquido ottenuto da un colino ed aggiustare di sale.
Preparare
la guarnizione: scaldare su fuoco medio la stessa padella in cui si
sono preparati i porri (pulita con della carta da cucina) quindi
aggiungere la pancetta cuocendo finchè rilascia il grasso e diventa
dorata. Aggiungere la nigella ed il pepe, quindi un grosso porro
affettato e cuocere finchè il porro risulterà dorato, circa 6-8 minuti.
Assaggiare prima di aggiungere dell'eventuale sale dato che la pancettà è
già piuttosto sapida di suo.
Dividere la zuppa tra le fondine, completare con la guarnizione e servire subito.
Eventuali avanzi possono essere conservati in frigo in un contenitore ermetico per 3 giorni.
NOTE
-
come anticipato, la zuppa è buonissima. Anche semplice nella
realizzazione seppur bisognosa di diversi passaggi per preparare ogni
ingrediente, e veloce dato che le singole cotture non sono mai troppo
lunghe.
- non presente nel titolo, il miso dà veramente quel
tocco speciale ad un piatto che come sapori sicuramente non ci è
sconosciuto, dato che di zuppe di patate e porri è pieno il mondo. Qui
insieme all'aceto ed alla interessante guarnizione sicuramente il piatto
finito acquista tutto un altro spessore.
- la zuppa viene
filtrata ed in effetti questo la rende liscissima. La seconda volta che
l'ho preparata ho saltato questo passaggio ma solo perchè possiedo un
frullatore dalla potenza inaudita :) in caso contrario, fate come
indicato.
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