lunedì 23 luglio 2012

Involtini di melanzane alla feta, menta e limone



Prima assolutamente no.
Poi forse si.
Poi il forse si è diventato ma chi?
Quindi è tornato un secco no.
Diventato improvvisamente un forse, senza si e senza no.
E non voglio pensare solo perchè il Comitato Olimpico Internazionale abbia seriamente minacciato l'intera squadra saudita di squalifica se non si fosse permesso ad almeno una donna di partecipare alle competizioni....
Correre ai ripari, o niente Olimpiadi.
Subito il pensiero corre a Dalma, la cavallerizza di cui già vi avevo parlato.
Unica medaglia d'oro, per ora, dell'intera storia dell'Arabia Saudita.
E pensare che ci andò su invito del Comitato Olimpico, a gareggiare, perchè il suo Paese se ne guardò bene, dal portarcela.
Ebbene, per non si sa bene quale regola Dalma non ha ottenuto i punteggi necessari alla qualificazione.
Amen, viene da dire.
Visto dove siamo, forse è più appropriato ma'alesh.
Vuol dire pazienza, e da queste parti indubbiamente ce ne vuole tanta.
Poi, miracolo.
Anche se sarebbe meglio osservare che i miracoli vanno sempre un po' aiutati.
Bisogna trovarla, un'atleta donna.
A tutti i costi.
Uhm, certo è un peccato che nelle scuole pubbliche l'ora di educazione fisica venga riservata ai soli maschi.
E che le palestre femminili debbano nascondersi sotto la scusa dei centri di riabilitazione e fisioterapia, per poter continuare ad esistere.
Oltre a non poterlo praticare, nemmeno si può guardarlo lo sport, se si è donne.
Infatti vietato l'ingresso negli stadi e nei palazzetti dello sport, e sempre mi chiederò quale sia il problema: sconveniente guardare uomini che si dimenano o ancor più essere guardate da sopra l'abaya?
Quindi spiegatemelo voi, come si fa a trovare un'atleta con una preparazione ed un allenamento tale da poter andare alle Olimpiadi.
Scoglio aggirato: due facoltose ragazze arabe, certo, ma cresciute e vissute negli Stati Uniti.
Ed in famiglie di certo illuminate, riguardo certi argomenti.
E' pur sempre un inizio.
Ma  mi arrovello a pensare alle connazionali in patria, a cui è vietato pure andare in bicicletta.
Magari un segno di rottura, ed un esempio.
Speriamo che siano in molte, in futuro, a correre lontano e picchiare duro ;-)


Nell'ultimo scampolo della mia vacanza italiana una ricetta-non ricetta che più semplice e fresca non si può: abbinamento azzeccatissimo, grazie alla solita Nigella, e che non osiate omettere la menta che regala al piatto una personalità che altrimenti non avrebbe.
Provatele per una cena diversa, o su un buffet: ne rimarrete conquistati come me :-)




GRILLED AUBERGINE WITH FETA, MINT AND CHILLI
da Forever Summer di Nigella Lawson

2 grosse melanzane
4 cucchiai circa di olio extravergine d'oliva
250 g di feta
un piccolo peperoncino
un mazzetto di menta
succo di un limone
pepe nero


Tagliare le melanzane a fette e grigliarle oppure, come faccio io, ungete le fette con pochissimo olio, sistematele su carta forno e cuocetele in forno preriscaldato a 180 gradi per una ventina di minuti circa, girandole ogni tanto.
Ridurre la feta in briciole (ma non in poltiglia!) e mischiatele la menta tritata, il peperoncino a piacere, poco pepe, il succo di limone.
Non salare dato che la feta è molto sapida.
Farcire ogni fetta ormai raffreddata con circa un cucchiaino colmo di composto, arrotolare e tenere in frigo fino al momento di servire, cospargendo con ulteriore menta fresca.

NOTE:

- gli involtini si possono realizzare anche il giorno prima in cui si desidera servirli. Tenerli in frigo coperti con la pellicola.

lunedì 9 luglio 2012

Antiaderente vs Ceramica: i vincitori!


Fa presto a passare, un mese.
E' volato prima che me ne accorgessi tra fine scuola, ansia da partenze, ansia da arrivo (si, c'è pure quella) e qualche imprevisto.
Ma una vita noiosa non avrebbe lo stesso gusto ;-)
Volato anche il contest di quest'estate, e come al solito grazie per l'entusiastica partecipazione: d'altronde con uno sponsor d'eccezione come Lagostina era facile prevederlo...
Meno prevedibile, ora posso dirvelo, dovermi portare le pentole dei premi appresso in valigia sotto l'occhio non so se più sconsolato o rassegnato dell'augusto consorte...d'altronde non volevate rischiare una spedizione dall'Arabia, con annessi e connessi, vero?
Ah, bagaglio a mano, of course.
Ma cosa mi hanno detto alla dogana ve lo racconto un'altra volta.
Scrivo questo post al volo, nel vero senso della parola, tra una città d'Italia ed un'altra durante le mie sempre scombinate e sempre concentratissime vacanze: mi si perdonerà una certa celerità.
O molto più probabilmente sarà vista come una benedizione fin troppo attesa :-)
Sapete bene che mi sarebbe piaciuto potervi premiare tutti, visto che le ricette sono una più bella dell'altra.
Ma le pentole in palio solo due, quindi a random.org l'ardua sentenza.
Squillino le trombe, rullino i tamburi...




Il vincitore per la categoria casseruola in ceramica della linea Accademia Bianca è il numero 14,  corrispondente alla ricetta di Banana Split


Il vincitore per la categoria padella antiaderente della linea Tempra è il numero 31, corrispondente alla ricetta di More Sugar Than Sense


Prego ora le due vincitrici di mandarmi al più presto una email all'indirizzo che trovate sul blog con il vostro nome, cognome ed un indirizzo per spedire il premio.
Non sto mai a lungo in Italia, e non volete farmi ripartire con le pentole, vero??? ;-)

giovedì 5 luglio 2012

Millefoglie al limone e frutta....in padella!







Le valigie sul letto non sono quelle di un lungo viaggio.
In fondo l'Italia non è così lontana.
Un altro continente ed un paio di mari più in là.
E quasi cinque ore su un maledetto aereo.
La frenesia degli ultimi giorni è sempre la stessa: mille cose da sistemare, nemmeno si stesse via un anno!
Priorità: il gatto.
Macchia, la micia che da un po' ha deciso di vivere con noi, riceverà amorevoli, spero, cure dal ragazzo delle pulizie.
Lo stesso ha il compito di controllare che alla prossima tempesta di sabbia, qui normale come a Roma il Ponentino, non si apra qualche finestra trasferendo pittoresche dune nel salotto.
Alle piante del giardino, orgoglio del pollice verde dell'augusto consorte, il giardiniere.
Qui siamo leggerissimamente più preoccupati:  è detto Edward Mani di Forbice, e immagino basti a spiegare perchè...
Della bellissima bouganvillea infatti recentemente è rimasto solo il tronco, e qualche sparuta foglia.
C'è mancato che mio marito potasse lui, in cambio.
Il frigo, poco male.
A consumazione fino all'ultimo giorno così da non lasciare nulla di deperibile.
Freezer, idem.
Magari.
Quale disgrazia  si può abbattere quando si è già con la mano sul manico del trolley?
La cena da fare per forza.
Quella che devi organizzare per opportunità, cortesia e soprattutto perchè non hai scampo.
E non c'è altra data che il giorno prima della partenza.
Ho segretamente sognato un colpo di stato da parte di me stessa.
Al diavolo menù, abbinamenti, drinks.
Chissà come rimarrebbero se poggiassi su ogni piatto da portata una scatoletta.
Vabbè, solo tonno è poco.
Magari quelle insalate di tonno già pronte di nota marca, Insalatissime non so che, che da queste parti cambiano il nome in un orrendo Salatuna.
Niente da fare, mi serve una furbata.
E me l'ha servita Gordon Ramsay dalla tv, nientemeno.
Visto, sgranato gli occhi, fatto.
D'altronde serviva la prova generale, per smaltire tutta la phillo che ho da parte.
Tanto da poter dire di aver unito l'utile al dilettevole ;-)


Allora, questo dolce lo dovete fare per forza, fosse solo per la frase dell'augusto consorte che l'ha messo in cima alla sua top ten dei dessert del momento con queste parole: è la Cappella Sistina dei dolci!
Ok, è esagerato e pure un pochino di parte :-) ma l'idea dovete prenderla al volo.
La cottura in padella è questione di secondi, quindi non ci sono scuse, e poi volete mettere che non si deve pesare o dosare nulla? ;-)

il contest Lagostina scade a mezzanotte di oggi. C'è ancora un pochino di tempo per gli ultimi ritardatari...



SUMMER BERRY MILLEFEUILLE WITH LEMON CURD
da un'idea di Gordon Ramsay

pasta phillo in fogli
burro chiarificato, oppure burro normale
 albumi
zucchero a velo
frutta a piacere tra more, fragole, ribes, lamponi, mirtilli
lemon curd (comprato o fatto in casa)

Stendere un foglio di pasta phillo sul piano di lavoro e spennellarlo con un po' di albume in modo uniforme.
Sovrapporre subito un secondo strato e spennellare anch'esso.
Sovrapporre un terzo strato e spennellarlo.




Ora usando un coppapasta ( o una tazza, o a mano libera...) ritagliare dai tre fogli sovrapposti dei cerchi, calcolandone tre a porzione, nella dimensione desiderata.
Questi misurano 8cm.



Spolverizzare i cerchi con zucchero a velo da ambo i lati.


Friggerli nel burro caldo per pochi secondi ( uno in più e saranno carbonizzati!) da entrambi i lati, scolandoli poi su carta da cucina senza sovrapporli, mi raccomando!
Farli raffreddare, quindi procedere all'assemblaggio: su ogni piatto da portata mettere un pochino di lemon curd che farà da colla e farà in modo che il dolce non voli via al primo movimento, quindi metterci sopra un primo cerchio, una cucchiaiata di lemon curd e un po' di frutta.
Procedere fino ad usare tre dischi per porzione, quindi spolverizzare il tutto con zucchero a velo e servire.

NOTE:

- preparando le porzioni circa 3 ore prima di servirle e tenendole in frigo il dolce si è mantenuto perfettamente croccante.

- se non avete tempo o posto in frigo assemblarlo all'ultimo momento non da' alcun problema, essendo semplicissimo!

- ovviamente farcitura e frutta possono essere variate a piacimento, lo vedo bene anche con del gelato tra gli strati...

lunedì 2 luglio 2012

Cupcakes alla vaniglia...da 100 calorie l'uno!



Finiscono le scuole, finalmente anche da queste parti.
Finiscono gli impegni, o almeno gran parte di essi.
Finiscono gli Europei di calcio, ma questa è un'altra storia.
Finiscono pure le mie amate lezioni in palestra.
E si tirano le somme.
La tizia che si lamentava che non dimagriva è rimasta com'era.
Come ho già spiegato usare lo step come comodo divanetto non le ha giovato, e nemmeno sprecare un sacco di fiato per lamentarsene con me.
Ma un obiettivo l'abbiamo raggiunto: si è tolta il velo dalla testa.
Ce n'è voluta
Colpa della mia influenza negativa, poco ma sicuro.
O delle mie abilissime doti di convincimento.
O di tutti quei burpees che ho costretto a fare fino a sfinimento impassibile e sorda ad ogni richiesta di pietà? :-)
Colei a cui non piaceva la musica utilizzata si è rassegnata.
Beh, non che non le piacesse: è che pare Lady Gaga, Madonna e compagnia bella siano tutti strumenti mandati dal demonio per corromperci.
No, non per corromperci.
Per farci saltare più veloce, ho suggerito.
E da allora non ha più aperto bocca se non per prendere fiato, ma immagino preghi per la mia anima quando la vedo muovere le labbra piano piano.
Rassegnazione anche per la signora che si è lamentata dei miei shorts.
I piedi, mi devi guardare.
Non altro.
Ed ha funzionato.
Niente da fare invece con Jen,  che è riuscita in qualcosa che ha del miracoloso: far correre tutte con falcate alla Usain Bolt  per andare a scoprire quale fosse la  diavoleria del giorno!
Il ragazzone che ha osato definire le mie lezioni roba da donne senza averne mai provato una aveva perfettamente ragione.
Da donne con un sacco di fiato, però, ho pensato mentre l'ho guardato stendersi ma solo un attimo e poi mi rialzo, e da allora mi guarda con un certo rispetto.
Non me l'aspettavo, a quest'ultima lezione.
Tutti con un'aria sospetta a farmi presagire qualcosa.
Si sono presentati con un regalo, una marea di dolci e la promessa di molti buoni propositi: pare che in futuro salteranno, si piegheranno e suderanno senza battere ciglio
Tutto vero, fino al giorno in cui ricomincerò ad urlare solo altri venticinque, su!!! :-)


Dolce super light, ma buono buono! Adocchiato in una vecchia puntata dello show The Biggest Loser, e preparato dallo chef australiano Curtis Stone.
Sono leggerissimi, tanto da far esclamare al marito ma c'è aria dentro? Effettivamente è l'ingrediente principale, insieme a poco altro ;-)
Fateli assolutamente in anticipo: appena cotti non solo non sono granchè, ma faticano a staccarsi dai pirottini. Con il riposo invece migliorano parecchio.
E si surgelano che è una meraviglia.
Ancora pochi giorni e scadrà il contest Lagostina! Su, che la fortuna è cieca ;-)




100-CALORIE CUPCAKES
di Curtis Stone

5 albumi
un pizzico di sale
3 cucchiai di miele
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
65 g di yogurt greco senza grassi
70 g di farina integrale
un cucchiaino di lievito per dolci

per il frosting

220 g di Philadelphia a zero grassi
120 g di lamponi oppure fragole

Montare i bianchi a neve ben ferma, quindi sempre con le fruste in funzione unire il miele ed il sale.
Mettere da parte le fruste ed aggiungere la vaniglia e lo yogurt, girando con una spatola per non smontare il tutto.
Mischiare lievito e farina ed unirli al composto precedente con molta delicatezza.
Versare il composto negli stampi coperti con pirottini appena unti con olio di semi e cuocere in forno preriscaldato a 165 gradi per circa 20 minuti ( 25 nel mio forno) finchè saranno dorati e risulteranno abbastanza sodi toccandoli con un dito.


Far raffreddare completamente per qualche ora a temperatura ambiente (meglio una notte) prima di servirli coperti con il frosting.
Per il frosting: frullare le fragole o i lamponi e passare il frullato ad un colino se si vogliono eliminare i semini.
Mettere la purea per qualche minuto su fuoco basso in modo che si riduca leggermente e diventi più asciutta.
Farla raffreddare ed unirla al Philadelphia usando un cucchiaio.


NOTE:

- è fondamentale che i cupcakes raffreddino completamente prima di essere mangiati, o sarà difficile staccarli dal pirottino.

- sono migliori il giorno dopo la cottura ma conservateli senza il frosting.

- reggono benissimo il congelamento! Far poi scongelare a temperatura ambiente.

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