lunedì 24 giugno 2013

Insalata di pollo, melone e sedano con crostini di pane arabo


Chiamatele coincidenze.
Casualità.
La vita.
Il destino.
E' il cinque di questo mese.
Deputato come al solito alla rivelazione.
Della ricetta dell'MT Challenge corrente.
Si prova ad indovinare.
Si immagina.
Ma non ci si azzecca quasi mai.
Idem questa volta.
Ma leggo il post, e ho già un sorriso sulle labbra.
Raramente so al volo cosa fare, ma questa è una di quelle volte.
Quella Caesar Salad stramba che ho mangiato a Los Angeles non aspettava altra occasione per poter essere replicata senza remora alcuna.
Lista degli ingredienti già in testa, e l'ennesimo click di aggiornamento della posta elettronica.
Arriva improvvisa.
Ed inaspettata.
Non mi scrive ogni giorno.
Ma lo ha fatto oggi.
E non sa nulla di giochi, di contest, di MT Challenge.
Mi parla di una mia ricetta che ha provato e che le è venuta bene.
Tanto bene che sente di dovermelo far sapere e ringraziare.
Di che non si sa, ma mi fa tanto piacere.
Per ricambiare, dice, mi manda una ricetta che ha trovato tanti anni fa su una rivista, quando arrivata da poco in Italia cercava di conoscere la nostra cucina, e che lei ha replicato molte volte con successo.
Non è possibile.
E' un'insalata di pollo.
Mi sembra di capire, lampante, il significato di qualcosa che piova dal cielo.
La mia insalata stramba aspetterà.
Lory, no.
La vedrà presto.
Si, perchè è di nuovo lei.
E sono io a sentirmi in debito, ora ;-)


La ricetta quindi è di Lory, con l'unica aggiunta dell'insalata verde e del crostino di pane arabo da parte mia per renderla conforme alle regole per l'MT Challenge di questo mese che prevede di cimentarsi con la Caesar Salad di Leo .
E' veramente buonissima, e Lory, non sai cosa hai fatto...sei riuscita a far dire all'augusto consorte che il melone con la carne in questa ricetta ci può stare.
Si grida al miracolo ;-)

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INSALATA DI POLLO, MELONE E SEDANO CON CROSTINI DI PANE ARABO
per 4 persone

800 g di melone
300 g di petto di pollo
una costa di sedano
un cipollotto
succo di un limone
insalata tipo Iceberg
sale
pane arabo per i crostini

per la salsa

125 g di yogurt intero
200 ml di panna fresca da montare
un cucchiaino di senape
sale, pepe

Portare a bollore un litro di acqua con un cucchiaio di sale grosso ed il succo di limone.
Lessarvi il pollo per 20 minuti.
Scolarlo, asciugarlo e tagliarlo a dadini.
Preparare quindi i crostini mentre il pollo raffredda: dividere a metà delle sfoglie di pane arabo (quello vero, non quello che in Italia spacciano per tale ;-)
Tostare le due metà in forno a 190 gradi per circa 5-7 minuti, finchè saranno ben croccanti.
Far raffreddare a temperatura ambiente e spezzettare con le mani.



Ricavare dalla polpa di melone delle palline con uno scavino (oppure semplicemente tagliarla a cubetti)
In una ciotola unire quindi l'insalata Iceberg a striscioline, il pollo, il cipollotto affettato, la costa di sedano a fettine di sottili.
Preparare la salsa semplicemente mescolando con una forchetta per un minuti gli ingredienti, e versarla sull'insalata.
Cospargere con i crostini di pane arabo e servire subito, magari usando il melone svuotato come coppetta.

NOTE

- dato che il melone tende a rilasciare del liquido l'insalata va assemblata poco prima di essere servita.

- la panna nella ricetta originale era quella da cucina. Con quella fresca del banco frigo la salsa viene comunque benissimo.

sabato 22 giugno 2013

giovedì 20 giugno 2013

Plumcake di...gelato, al forno!


Va bene, siamo alla follia.
Ma non ce la faccio.
Non resisto.
Leggo le ricette più strane del mondo, ed è più forte di me.
Non posso voltare pagina.
Ne vengo ipnotizzata.
Rapita da forze incontrollabili.
Era successo con la maionese nei biscotti.
La pizza che non va in forno.
Il salmone che sa di affumicato ma senza fumo.
Il gelato che non ghiaccia.
La torta in due ingredienti.
Quella che sembra non averne nessuno.
Pane, burro e marmellata come non si sono mai visti.
La mousse al cioccolato con l'impensabile dentro.
Il tè che non si fa bollire.
Il sorbetto che si fa con un solo ingrediente.
I croissants che sfogliano senza pieghe.
Il gelato istantaneo che non si deve nemmeno mettere in freezer.
La maionese senza uova.
E tante altre cose.
Stavolta, giuro che ho dubitato.
Per un attimo, si intende.
Giusto quell'attimo che è servito a decidermi di andare a comprare il gelato.
E se le cose si fanno, beh, allora si fanno per bene.
Senza vergogna o remora alcuna.
Si prende l'ultimo contenitore di quel gusto divino, Oreo Cookies and Cream.
Avete letto bene: è un gelato alla panna con dentro pezzetti di biscotti Oreo...
Non può funzionare, penso mentre giro.
Chissà che viene fuori.
Mi toccherà strozzarmi una roba immangiabile?
Mai sono stata tanto davanti ad un forno con la luce accesa dentro.
Cresce, non cresce.
Cresce!
E che profumino delizioso.
Sembra un plumcake vero.
Lo guardo che raffredda.
Tra poco la prova del nove.
Santissimo cielo, che roba buona.
Ed ora che ci penso non vedo di provare con tutti i gusti della gamma ;-)


Ascoltate, lo so che suona folle: ma giuro che esce fuori un plumcake morbido, gustoso, profumato.
La ricetta viene dalla rivista di cucina americana Taste of Home , e da lì è rimbalzata su milioni di siti. Ma loro l'hanno pubblicata per primi ;-)
Da personalizzare con il gusto di gelato preferito e avrete in tre ingredienti un milione di torte!
Fregatevene del caldo, e provate, fosse solo per poter dire ad una conoscente antipatica che voi no, il gelato non lo mangiate così com'è come tutti gli altri: lo cuocete al forno ;-)




ICE-CREAM BREAD
dalla rivista Taste of Home
per uno stampo da plumcake da 25cm x 11cm


500 g di gelato, il vostro preferito ma meglio se a base cremosa
180 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci


Far ammorbidire il gelato a temperatura ambiente ma non farlo sciogliere completamente.
Unire farina e lievito e mescolare con una spatola.


Versare l'impasto nello stampo foderato con carta forno.


Livellarlo bene e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40/50 minuti.
Nel mio forno sono bastati 40 minuti scarsi, regolarsi in base al proprio facendo la prova stecchino.
Non stracuocerlo, comunque.
Far raffreddare e servire.

NOTE

- essendo una cuoca notoriamente cialtrona ho usato gelato acquistato, come potete vedere dalla foto: voi che non lo siete usate quello preparato da voi.

- il plumcake è venuto benissimo già con diversi gusti: fragola, stracciatella, cioccolato...sbizzarritevi.

- si conserva perfettamente qualche giorno avvolto nella pellicola.

- il risultato non è assolutamente troppo dolce, anzi. Volendo quindi spolverizzarlo con zucchero a velo.

lunedì 17 giugno 2013

Insalata di pollo, ceci e pesto


Magari viste le ultime ricette postate risulta difficile da credere.
Ma a casa arabafelice per la maggior parte di mangia sano e leggero.
Niente di triste, sia chiaro.
Gusto e leggerezza vanno a braccetto.
Beh, insieme ad un po' di movimento magari...
La ricetta di oggi ve lo dimostra:


INSALATA DI POLLO, CECI E PESTO
per 4 persone
da Everyday Food di Martha Stewart
2 petti di pollo cotti (lessi o grigliati)
un cetriolo medio
due gambi di sedano
un barattolo di ceci, o 400 g lessati da voi
4 cucchiai rasi di pesto, circa
poco succo di limone
sale

Tagliare a striscioline il pollo, affettare con la mandolina il cetriolo pulito senza sbucciarlo e affettare finemente il sedano.
Versare il tutto in un'insalatiera unendo anche i ceci scolati dal liquido di conservazione condendo con sale e una spruzzata di succo di limone.
Irrorare con il pesto, mescolare bene e servire.

NOTE

- la ricetta può essere preparata con diverse ore di anticipo, o addirittura il giorno prima e tenuta in frigo coperta con pellicola.

lunedì 10 giugno 2013

Cheesecake alla Nutella, senza cottura

Per tre anni, è stata la mia vicina di casa.
Non propriamente un'amica, no.
Diciamo una buona conoscente, oltre che una collega di lavoro.
I'll make you fat, disse ridendo la prima volta che ci siamo incontrate.
Ti farò ingrassare.
Le risposi I'll make you fit! , ovvero ti metterò in forma.
Com'è finita?
Zero a zero.
Io sono rimasta tale e quale, lei pure.
Eppure ci si era messa d'impegno: l'amore smisurato per il burro di arachidi lo devo a lei, che ogni volta di rientro dagli States mi ha portato di tutto che lo contenesse.
Fa la migliore pumpkin pie che abbia mai assaggiato, e certi sugar cookies che pare abbiano la droga dentro.
Alle mie lezioni in palestra ci è venuta.
Con il poco confortante ritmo di una volta si, dieci no che ben pochi risultati ha portato.
Ma mi sono vendicata: le ho fatto scoprire pane e Nutella.
Pazienza.
Ben contenta, invece, ogni volta che ho bussato alla sua porta con qualcosa da condividere.
O meglio da far sparire dal mio frigo alla velocità della luce prima che me lo mangiassi tutto io.
Al contrario della maggior parte delle mie amiche che mi hanno severamente diffidato, lei no.
Mangia con gusto infischiandosene della taglia, e con un sorrisone soddisfatto che ti fa pensare che alla faccia delle restrizioni e della buona salute si dovrebbe poter ingurgitare porcherie ogni santo giorno.
Mi presento, un paio di giorni fa.
Una generosa porzione di cheesecake alla Nutella.
Sufficiente per lei, il marito e la figlia.
E per un bis generale.
Passerà, giuro, al massimo un quarto d'ora.
Suonano alla porta.
La vedo e non capisco.
Ha un'aria quasi imbarazzata ma ride allo stesso tempo.
Senti...non ti offendere.
Oddio, vuoi vedere che la torta era talmente cattiva che è venuta a dirmelo di persona.
Ma non è che ne hai un altro pezzo?
Tiro un sospiro di sollievo.
Gliene taglio un'altra striscia, che il resto è promesso ad altri.
Ma se le torte potessero parlare, questa starebbe saltando di gioia :-)


Nigella dice che non sa se deve chiedere scusa per questa ricetta, o farsene un vanto: opto per la seconda opzione, date le reazioni che ha scatenato!
Dieci minuti di preparazione, nessuna cottura e farete tutti contenti: una base deliziosa e una crema a cui non si resiste, con il croccantino delle nocciole...fatela, che aspettate  ;-)
E non dimenticate di andare a scoprire quale nuovo libro sia all'esame dello Starbooks questo mese!




NUTELLA CHEESECAKE
da Nigellissima di Nigella Lawson
per una teglia a cerniera da 24cm

250 g di biscotti tipo Digestive
75g di burro morbido
un barattolo da 400g di Nutella, a temperatura ambiente
100 g di nocciole tostate grossolanamente frullate
500 g di formaggio tipo Philadelphia a temperatura ambiente
60 g di zucchero a velo setacciato


Spezzettare i biscotti nel robot da cucina, aggiungere il burro morbido a pezzi, un cucchiaio di Nutella (prelevato dal totale della ricetta) e 25 g di noccciole tostate a pezzi.
Far girare le lame finchè il composto assomiglierà a sabbia bagnata.
Versarlo nella tortiera a cerniera e, usando le mani o il dorso di un cucchiaio, stenderlo in uno strato uniforme senza risalire sui lati.
Mettere in frigo a rassodare (meglio in freezer) e preparare il ripieno: battere con le fruste il Philadelphia rigorosamente a temperatura ambiente con lo zucchero a velo per tre minuti di orologio.
Apparirà chiaro e ben montato, quindi unire la Nutella e continuare a frullare finchè il tutto sarà ben amalgamato.
Prendere quindi la base dal frigo o freezer e versarvi la crema preparata, sarà piuttosto morbida.
Spolverizzare subito con le nocciole rimaste.
Mettere in frigo per una notte, ma consiglio dieci minuti di freezer prima di rimuovere il bordo della teglia a cerniera, avendo l'accortezza di passare prima una lama tra il dolce e lo stesso.
Servire ben freddo.

NOTE

- come dice anche Nigella il dolce è più buono quando è ben freddo, oltre a tagliarsi molto meglio.

- è ancora più buono dopo due giorni, ce la fate a resistere? ;-)

- se il vostro frigo non raffredda abbastanza date dieci minuti di freezer al dolce prima di servirlo.

- la crema è morbida ma si tagliano delle fette perfette: una goduria...

- essendo un dolce molto ricco non serve servirne porzioni enormi:questo è bastato per dieci/dodici persone e ne è avanzato.


giovedì 6 giugno 2013

Barrette furbissime al cocco e cioccolato, che non sporcano nulla!


Leggo, e prende il raptus.
La smania.
Di quelle incontenibili.
Il fatto di aver tutto in dispensa mi pare un segno del destino.
Che mi dice fallo.
No aspetta, non proprio.
Mi dice falla, in realtà.
Falla quella telefonata per organizzare il pomeriggio in piscina con le amiche che mediti da tempo.
Amiche, e molti bambini.
Tante bocche golose oltre alla mia.
Ha il potenziale di un colpo di genio.
E lo stesso di una gran ciofeca.
L'esperimento mi sembra quasi dovuto all'umanità, e il primo che dica che il mio stomaco c'entri qualcosa lo faccio nero.
Una base di biscotti tritati, tipo quelle dei cheesecakes.
Che saranno, cinque minuti di orologio più qualcun altro di cottura?
Dopodichè, la magia.
O la furbizia, fate voi.
Altro che mescolare, lavorare, sbattere.
Frullare, montare, impastare.
Amalgamare, livellare, pulire.
Già, pulire.
Ebbene, qui non si dovrà pulire nulla, dopo.
Solo le dita con le quali si ripulisce per benino, forse, la lattina del latte condensato.
Ma prendetelo come assolutamente facoltativo :-)
Non ci credo.
Non ci credo che riesco a sgattaiolare in casa con qualche superstite da fotografare mentre in giardino reclamano a gran voce.
Lo so che si rivolteranno tutti i pasticceri della Terra.
Quelli in vita e quelli trapassati.
Pazienza.
Sarò di nuovo sommersa da email di insulti.
Ma non si dice forse de gustibus non est disputandum
Sempre pazienza.
Tanto sono abituata: in mezzo ai talebani già ci vivo ;-)


Dunque, questa roba la dovete fare al volo: si risolve una merenda numerosa, il dolce da portare in spiaggia, lo snack da portare in ufficio.
Gli ingredienti si amalgamano dopo la cottura come per magia, e non mi dite che non vi piacciono cocco e cioccolato con il croccantino delle noci pecan e il latte condensato che sparisce dentro...
E non può venire male, garantito!





CHOCOLATE-COCONUT BARS
da Everyday Food di Martha Stewart
per una teglia rettangolare da 33cm x 23cm

per la base

330g di biscotti tipo Digestive
140g di burro

per la copertura

una lattina da 397g di latte condensato
100g di noci pecan, oppure noci tradizionali
130 g di gocce di cioccolato, o cioccolato fondente spezzettato
100 g di farina di cocco 


Frullare i biscotti fino ad ottenere una polvere e mescolarla con il burro fuso. Premere con le mani il composto ottenuto alla base della teglia preparata coperta con carta forno.
Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 10 minuti, quindi tirare fuori e far raffreddare.
Spargere quindi le noci pecan grossolanamente tritate su tutta la base e poi le gocce di cioccolato.
Versare quindi tutto il latte condensato cercando di fare in modo di spargerlo abbastanza uniformemente e di non farlo andare sotto i bordi.
Completare con il cocco e cuocere sempre a 190 gradi per circa 10-15 minuti (leggermente di più nel mio forno) finchè il cocco comincerà ad apparire un pochino tostato.
Togliere dal forno e non toccare finchè non si raffredda.
Tagliare quindi in quadrotti della dimensione desiderata.


NOTE:

- il dolce è buonissimo anche preparato il giorno prima, anzi forse ancora più buono.

- il dolce cotto si può surgelare, avvolto nella pellicola. In questo caso metterlo in freezer intero, tagliandolo in barrette solo dopo lo scongelamento.

- non cambiare l'ordine degli ingredienti della copertura.



lunedì 3 giugno 2013

Cupcakes (surgelabili) ai mirtilli


Non basta che per andare a lavorare, nel Paese che mi ospita, le donne abbiano dovuto aspettare una legge che glielo permettesse.
Già, fino a non troppo tempo fa era proprio vietato.
Non basta che i lavori tra cui scegliere siano ben pochi, e selezionati da, ehm, illuminati esperti come i più consoni alla natura femminile.
Non basta che per poterci andare davvero si debba ogni volta superare una marea di pregiudizi, e le ire di mariti e padri assurdamente gelosi che preferiscono che tu passi la tua vita a guardare attraverso un velo nero.
Non basta che se poi questo lavoro lo ottieni sia tu a doverti ingegnare come arrivarci ogni giorno, nell'unico Paese al mondo dove le donne non possono guidare l'automobile.
Non c'è un servizio organizzato di bus, o meglio c'è ma è disdicevole salirci in primis, e solo pochissime zone delle grandi città sono servite.
Per il resto?
Ti arrangi.
Se sei fortunata e te lo puoi permettere paghi un autista, o un taxi.
Che non sarà mai puntuale, ovvio.
Ma meglio di niente.
Non basta che per andare a lavorare, nel Paese che mi ospita, ci si debba velare di nero come sacchi della spazzatura.
Certo, posso togliermi tutto appena arrivo nella mia American International School, sono fortunata io.
Altre con tutta questa roba addosso devono passarci le giornate, specie una delle ultimissime figure professionali apparse da queste parti.
Udite, udite: ma da tempo sono apparse le cassiere nei supermercati.
Se ne vedono solo gli occhi, e indovino che sorridono quando cerco di scambiare due parole nella loro lingua.
E loro in inglese mi chiedono da dove venga.
Non per generalizzare, ma sono il triplo più veloci dei ragazzotti locali che di solito occupano quel posto.
E prima di farti il conto sbagliano almeno cinque volte a battere, e non solo perchè nello stesso tempo ti stanno chiedendo il numero di telefonoo stanno farfugliando un complimento grossolano.
Ma perchè li confondo e innervosisco rispondendo malamente, chi sono io d'altronde per declinare tanta generosa grazia?
Appunto, tutto questo non basta.
Ci mancava il noto scrittore locale che su Twitter invita gli uomini sauditi a molestare le cassiere al lavoro, così da scoraggiarne l'impiego.
Ops, no, in realtà è generoso.
Dice che è per il loro bene,  per preservarne la castità.
Che gentile.
Ma non serve.
Non ne ho mai vista una rotolarsi in terra con il cliente di turno, lo posso giurare.
Pan per focaccia non si dovrebbe mai applicare.
Ma vado a vedere se l'Incredibile Hulk è disponibile per ripagare il signore con la stessa moneta.
Sempre per il suo bene, sia chiaro ;-)

Sempre e per sempre no comment, mentre dovete assolutamente provare questi semplicissimi cupcakes: sono morbidi, deliziosi, si fanno in un attimo e potete anche surgelarli cotti per le merende e colazioni della settimana, o da offrire ad un ospite importuno dell'ultimo minuto...
Visto che amore i pirottini? Sono il graditissimo regalo di una cara amica: grazie Roby! :-)
Ed a proposito di amiche, oggi nasce un nuovo blog pieno di spunti interessanti, rubriche e bloggers che conoscete bene....andate a curiosare ;-)



BLUEBERRIES-AND-CREAM CUPCAKES
per 6 grandi o 12 piccoli
da Cupcakes di Martha Stewart

un uovo intero
90 g di farina
un cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
60 g di burro
85 g di zucchero
un cucchiaino di estratto di vaniglia
80 ml di latte
100 g di mirtilli freschi o surgelati

per la copertura

panna fresca da montare
poco zucchero, facoltativo
mirtilli freschi



Mescolare farina, lievito e sale.
A parte battere con le fruste il burro con lo zucchero finchè chiaro e ben montato, circa 5 minuti.
Unire l'uovo, sempre battendo bene, quindi unire la vaniglia e il composto di farina a poco a poco alternando con il latte.
Unire con un cucchiaio i mirtilli badando a non romperli (se si usano quelli surgelati non farli scongelare prima)
Dividere l'impasto tra gli stampini da muffins o minimuffins all'interno dei quali si sarà messo un pirottino di carta.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 25 minuti se si fanno grandi, 15 se si fanno piccoli.
Far raffreddare nella teglia quindi servirli a temperatura ambiente guarniti con panna montata dolcificata a piacere e qualche mirtillo extra.

NOTE

- guarnire i cupcakes solo al momento di servirli. Ho preferito portare in tavola una ciotola con la panna e i mirtilli a parte, offrendo a ciascuno la possibilità di servirsene o meno.

- i cupcakes cotti e non guarniti durano in una scatola di latta anche 4 giorni.

- i cupcakes cotti e non guarniti si possono surgelare, meglio se avvolti uno ad uno nella pellicola.

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