mercoledì 29 agosto 2018

Biscotti al limone e mandorle (gluten free e senza lattosio)


Chi frequenta questo blog da almeno un po' lo sa.
Limone, limone, limone.
Decisamente questa la direzione dove va, ogni volta, il gusto della sottoscritta.
Al limone il gelato, le creme, le torte.
Non c'è cioccolato che tenga.
Ecco, forse se la gioca in parità con quello bianco.
Dove affondi questa passione va ricercato...nella notte dei tempi :)
A tempi in cui una bambina molto schizzinosa guardava con sufficienza merendine e biscotti confezionati.
In realtà, guardava con sufficienza il cibo in generale: tranquilli, si è rifatta in seguito :)
I dolci fatti in casa già godevano di status privilegiato: ma mamma non ne faceva tanti.
Alla ricerca del rimedio per uno sweeth tooth sul nascere, quindi.
Alla portata di chi, all'epoca, non solo non sapeva cucinare ma non ne aveva il permesso.
Un bicchiere.
Alla base: uno strato di zucchero.
E per strato intendo almeno tre centimetri.
Un mezzo limone in mano.
Con attenzione, a centellinare gocce sullo zucchero.
Che attenzione, non doveva galleggiarci.
Ma doveva esserne impregnato il giusto.
Diventare una specie di gigantesca caramella fondente che poi ciucciavo in bocca, a pezzi.
E prima che tacciate mia madre di sconsideratezza, tutto veniva fatto quando riposava o era assente.
Ah, e siccome sono generosa ne preparavo uno anche per mia sorella, che però non gradiva quanto me.
Sul fatto che lo zucchero sia veleno oggigiorno si dibatte animosamente.
Ma assicuro che noi non siamo morte e non abbiamo riportato danni permanenti :)

Ovvio che quindi qualsiasi variante di  biscotti al limone sia una delle mie grandi passioni, ora che ho età e capacità di farmi un dolce che non sia solo un bicchiere di zucchero!
Di solito in caso di voglie improvvise mi faccio questi ma qui invece mi sono piaciuti subito solo leggendo gli ingredienti: semplicissimi ed adatti anche a chi per scelta o intolleranze non possa assumere glutine o lattosio.
Se poi aggiungiamo che l'impasto è pronto con meno di dieci minuti di lavoro, che sono un ottimo riciclo per albumi avanzati e che con altri quindici scarsi sono pronti...beh, provateli!
Immaginate una crosticina croccante ed un ripieno morbido, quasi a ricordare un amaretto.
Con la differenza che qui è il limone a far da padrone!




LEMON CRACKLE COOKIES
di Donna Hay
per 16 pezzi

240 g di farina di mandorle
200 g di zucchero semolato fine tipo Zefiro
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaino colmo di buccia di limone finemente grattugiata
2 albumi
zucchero a velo per la copertura


In una ciotola mescolare farina di mandorle, zucchero, bicarbonato, buccia di limone ed il succo.
A parte montare gli albumi a neve quindi amalgamarli al composto di polveri finchè il tutto sarà ben omogeneo.
Dividere l'impasto, che sarà lavorabilissimo,  in sedici pezzi che andranno rotolati tra le mani a formare delle palline. Passare ogni pallina nello zucchero a velo in modo che ne sia abbondantemente ricoperta.
Adagiare le palline ben distanziate (circa quattro centimetri l'uno dall'altro) su una teglia antiaderente o coperta con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per un tempo variabile dai 10 ai 15 minuti: i biscotti devono colorire appena, diventare croccanti fuori ma rimanere morbidi dentro.
Far raffreddare completamente su una gratella prima di servire.

NOTE

- potete usare buccia e succo di arancia, se preferite, o qualunque altro agrume vi piaccia.

- i biscotti crudi vanno distanziati in teglia perchè si allargano durante la cottura prendendo il classico aspetto "con le crepe".

-volendo, potete farli leggermente più piccoli ma in questo caso va adattato il tempo di cottura che sarà leggermente inferiore.

- non stracuoceteli! O si seccheranno. Appena sono leggermente coloriti vanno tirati fuori dal forno.

- i biscotti cotti e completamente raffreddati si conservano anche due settimane in una scatola di latta. Sono quindi perfetti anche per essere regalati.
 


lunedì 13 agosto 2018

Coppe magiche cocco-banana, senza cottura!


Non si prevedeva pubblicazione oggi.
Non c'è tempo, nemmeno tanti lettori visto il periodo.
Ma questo dolce è TROPPO per non mostrarvelo subito.
Troppo facile.
Troppo veloce.
Troppo buono.
Troppo magico!
Si, perchè il topping che vedete in foto non l'ho mica fatto io.
Si fa da solo.
Ringraziamo quindi quella santa di Nigella Lawson, e vi prego provatelo subito: secondo me fa la sua bella figura a fine cena o pranzo di Ferragosto!



CARIBBEAN CREAMS
da Nigella Express
per 4 porzioni

175 g di yogurt gusto cocco (ho usato il Fruyo)
175 ml di doppia panna da montare, o normale panna da montare
un cucchiaio di rum al cocco tipo Malibu (facoltativo)
una banana matura
due cucchiai di dark brown sugar (zucchero melassato, leggere la nota)


Mescolare lo yogurt, la panna e il rum (se si decide di usarlo) e montare con le fruste finchè il composto risulterà denso.
Tagliare la banana a fette sottili e suddividerla tra 4 coppette da 125 ml di capacità, formando uno strato omogeneo alla base di ciascuna.
Dividere quindi la crema preparata tra le coppette quindi spolverizzare ognuna con circa un cucchiaino e mezzo di brown sugar.
Coprire con pellicola e mettere in frigo per qualche ora (ma meglio una notte)

NOTE

- è ESSENZIALE che venga realizzato con molte ore di anticipo rispetto a quando deve essere consumato, o il brown sugar non avrà tempo di sciogliersi e creare il topping magico.

- il rum è facoltativo, ma ve lo dice un'astemia: mettetelo!

- il dark brown sugar è zucchero addizionato di melassa, non il normale zucchero di canna. In Italia è spesso venduto come zucchero melassato, cercatelo perchè ormai si trova abbastanza facilmente ed è tutta un'altra cosa.

- non siete fan delle banane? Sostituitele con ananas in pezzi, ci sta benissimo.

- il dolce è naturalmente gluten free: a proposito, nella sezione apposita trovate quasi 250 ricette nella stessa categoria ;)

giovedì 9 agosto 2018

Insalata di spinaci, avocado e semi di zucca




L'ho detto milioni di volte, e lo ripeto oggi.
Parlare una lingua straniera non è un miracolo.
Una fortuna, come qualcuno mi ha detto.
Un dono (di non ho capito chi).
Si studia, si fa pratica.
Poi si studia ancora.
Parlo ovviamente di chi all'estero ci vive, e la lingua straniera è  requisito necessario ed imprescindibile per una normale vita sociale, o ancora più per un lavoro.
Sarò noiosa, lo so, ma le improvvisazioni mi lasciano sempre a bocca aperta.
La sicurezza di certi soggetti, ahimè molti miei connazionali, che si autoproclamano esperti della materia su non si sa bene che basi.
Li invidio, mica per altro.
Quella sicurezza e tranquillità totale che io al contrario non avrò mai.
Che troppi dubbi e domande mi faccio sempre.
Una conversazione come un'altra.
Quando si dice del più e del meno.
Magari più del meno che del più, ma questa è un'altra storia.
La giovane signora italiana parla come può.
Anzi, ogni tanto mi chiede aiuto per qualche parola che non le viene in inglese.
E avendo davanti due australiane la lingua quella è.
Si fa bella nel raccontare quanto non le piaccia vivere dove siamo.
Che fa caldo.
C'è la sabbia dappertutto.
Non ci sono tante cose che ha in Italia, invece.
Non specifica, nessuna di noi chiede.
Forse anche le altre, come me, sperano solo che questo incontro un po' forzato finisca in fretta.
E poi succede.
L'highlight.
Il momento che vale tutto il tempo perso.
Col cavolo, esclama guardandomi, che rimango a vivere qui per più di un anno.
With the cauliflower!
Non credo alle mie orecchie.
Le signore australiane la guardano interrogative.
Poi guardano me.
Lascio perdere.
Che ognuno capisca quello che vuole.
E soprattutto si esprima come meglio creda ;)


No comment, come sempre :) e passo alla non-ricetta: incredibile, eh, che anche Nigella Lawson ogni tanto prepari qualcosa di salutare!
Un'insalata meno banale del solito, e se non volete accompagnarla con nulla è anche un buonissimo piatto unico adatta a giorni torridi.
Provate, è molto più buona di quel che sembri!




SPINACH, AVOCADO AND PUMPKIN SEED SALAD
da Feast di Nigella Lawson
per 6 persone 

500 g di spinaci baby
75 g di semi di zucca
2 avocado maturi
un cucchiaino di olio di semi di zucca
2 cucchiai di olio di arachidi
mezzo cucchiaino di sale
succo e buccia grattugiata di un lime

Mischiare insieme delicatamente gli spinaci, la polpa degli avocado tagliata a pezzi, i semi di zucca.
Mescolare il resto degli ingredienti e versarli sull'insalata.


NOTE

- l'autrice dice che si possono sostituire gli olii che utilizza con normale extravergine. Io ho fatto metà olio di semi di zucca e metà extravergine.

- servite l'insalata con del salmone affumicato, o magari del gravalax fatto da voi. Renderà comunque nobilissimo anche del tonno in scatola :)




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