Dipende da che parte del mondo ci ospiti al momento.
Dipende dal tempo, che ultimamente non ho.
E non come prima che dicevo di non averne e poi ne trovavo sempre una riserva.
Dipende dal non saper fare miracoli.
E dal sapere che mai sarò in grado, ahimè, di nemmeno tentare.
Dipende da quella ricetta che si è vista e si vorrebbe tanto replicare.
Non so se la notte si possano fare piadine.
Ma nemmeno mi pare sia vietato da nessuna parte.
Quindi, nell'ordine, tra.
La fine della scuola.
Le rogne che ciò comporta.
I viaggi inaspettati.
Alunni indisciplinati.
Altri che già sai che vinceranno un Nobel, e me ne vanterò in vecchiaia.
Il ragazzo delle pulizie partito per una breve vacanza.
E la breve vacanza sta diventando lunga, dato che nessuno l'ha visto il giorno in cui si sarebbe dovuto presentare al lavoro di nuovo.
Amici che sono andati per sempre a vivere a talmente tante migliaia di chilometri di distanza che il solo sogno di rivederli ti fa svegliare con il jet lag.
Odiosi personaggi che invece ti restano troppo vicini, e non sai quanto resisterai prima di diventare maleducata esattamente come loro.
Il bianconiglio sempre in mente che tanto lo so, mi ci reincarnerò nella prossima vita.
Scrivo che non so nemmeno che ora sia.
E dal delirio che vien fuori so che ve ne siete già accorti.
Insomma, la piadina romagnola si è convertita.
E' diventata araba, e la casa per la shawarma perfetta.
Street food delle mie parti.
Che poi, le mie parti, dove sono?
La shawarma vera e propria viene avvolta nel tipico pane tipo pita locale: beh, la piada, strutto e tipo di lievito a parte, gli somiglia non poco: dentro pollo, una salsa buonissima e qualche verdura.
Un mare di sumak. E se proprio volete osare, due patatine fritte dentro, non a fianco, non ve le negherà nessuno. Tutto, follia compresa, per l'MTChallenge di questo mese.
PIADINA
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto (sostituito da me con ghee, burro chiarificato)
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
per il ripieno
pollo a striscioline
laban (tipico yogurt molto denso e acido)
succo di limone
sale
aceto rosso
tahine (pasta di sesamo)
aglio
olio
sumak (chicchi di melagrana essiccati e polverizzati)
fette di pomodoro
fette di cetriolo
laban (tipico yogurt molto denso e acido)
succo di limone
sale
aceto rosso
tahine (pasta di sesamo)
aglio
olio
sumak (chicchi di melagrana essiccati e polverizzati)
fette di pomodoro
fette di cetriolo
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo
che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori
dal frigorifero.
Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al
centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il
lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per
ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte.
La consistenza inizialmente
potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al
tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e
diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda
e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con
la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo
20°C, se fosse più caldo
potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a
temperatura
ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi,
dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,
lasciatele riposare almeno mezz'ora.
Infarinate appena il tagliere e
disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle
dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che
rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore
di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta,
su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non
avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente
piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti
la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo
bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per
regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato,
controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le
piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
Preparare il ripieno: mischiare 3 cucchiai di laban con il succo di mezzo limone, 2 cucchiai
di aceto, sale, pepe e lo spicchio d'aglio tagliato in due.
Immergiamo la
carne in questa marinata e la lasciamo riposare un'ora,dopodiche'
passarla in padella con un po' d'olio per pochi minuti, finche' sara'
cotta.
Intanto che la carne si intiepidisce preparare la salsa mescolando 3
cucchiai di laban con un cucchiaino di tahine, il succo di mezzo limone e
sale.
Spalmare sull piadina la salsa preparata, adagiarvi fette sottili di cetriolo e pomodoro spolverizzando con poco sale e abbondante sumak.
Adagiare il pollo a striscette sottili ed arrotolare stretto. Facoltativa l'aggiunta di patatine fritte al ripieno.
Arrotolare e mangiare rigorosamente con le mani!
NOTE
- lo strutto dalle mie parti non si trova, ma il ghee lavora egregiamente al suo posto.
- l'agnello può essere usato al posto del pollo.
Che delizia!! Mi piacciono queste contaminazioni. Le tue poi, sono geniali... gnam! ;)
RispondiEliminaLaban, tahine, sumak
RispondiEliminaTu hai già vinto nel mio cuore
Mancanza di tempo, bianconiglli, jet lag immaginari...se ne potrebbe parlare per ore davanti a una piada che è un sogno da mille e una notte.
Grazie per questo spunto, la tua ricetta va dritta nei bookmarks, mi auguro che per mia distrazione non si perda...sicura che un giorno ne avrò voglia (ora no che ho fatto overdose :D)
Un abbraccio e complimenti ancora
Lou
Manco riesco a scrivere (mi è caduto l'occhio mentre stavo chiudendo la finestra).
RispondiEliminaMi sa che mi rimandi a settembre :D.
Ovvio che intendevo spero non si perda per mia distrazione...avrò anche io una botta di jet lag per procura?
Mah :D
Purtroppo ho rinunciato alle piadine per via dello strutto, ma le crescentine e borlenghi (probabilmente non sai cosa sono, ma un po' come i cugini emiliani delle piadine) me li faccio anche qui in NZ.
RispondiEliminaAmici che partono … questa la capisco, ma è la vita che mi sono scelta vivendo quaggiù.
Facci sapere quando torna il ragazzo delle pulizie :-)
Ciao
Alessandra
Ciao Araba, parto anche io per le vacanze e, come il ragazzo delle pulizie..non so se tornerò;-)
RispondiEliminaMa ci sentiamo comunque ...via etere!
Un abbraccio!
Cinzia
La mia piadina e la gua hanno molti punti in comune. Lo spirito è proprio lo stesso: uno street food sbrodoloso dal sapore intenso e il profumo ancor di più.
RispondiEliminaQuesta shawarma sarà mia alla prossima piadinata!
E cerchiamo di prenderla con più calma, che questo benedetto bianconiglio non è mica un modello tanto positivo a cui ispirarsi...
Io spesso mi domando cosa ci rimarrà di questa vita vissuta di corsa, di queste vite all'acceleratore, ché mentre fai una cosa, brutta o meravigliosa che sia, il pensiero è già a quella che dovrai fare dopo...
Buon viaggio e un abbraccio
Per questa ricetta ti do io il Nobel ;) va bene lo stesso??! Che bonta!! Smack!!
RispondiEliminaP.s. Quindi se ho trovato i chicchi di melagrana essiccati ma interi e li polverizzo ottengo il sumak?!?!? Ma questa sì che è una bella cosa!!!!
RispondiEliminaSecondo me si :D
EliminaTe sei speciale, l'ho sempre detto :-)
RispondiEliminaComplimenti ! !
favoloso "adattameto" che stupisce e ingolosisce come non mai.... un abbraccio e ancora tanti complimenti :)
RispondiEliminaEro in attesa della piadina araba e come sempre le attese vengono rispettate!! Vuoi ridere? Ho portato il sumak dalla Giordania lo scorso anno, non l'ho mai usato!!
RispondiEliminaUna piadina che mi mangerei in un boccone per quanto mi piace, così come ho letto in un lampo questo tuo post visionario :)
RispondiEliminaSpero che il ragazzo delle pulizie ritorni presto ma soprattutto che il tuo alunno possa davvero vincere il Nobel :)
uuummm che buono lo shawarma!!!
RispondiEliminauna meraviglia!!
RispondiEliminaUn piatto arabo per di più al sumak è mirabile per definizione. I viaggi inaspettati non sono poi male, incrociando le dita. Se non altro fai una vita movimentata :-)
RispondiEliminaSplendida piadina esotica!!! Complimenti!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Vera
La vera bravura in questi casi è saper adattare gli ingredienti che si hanno a disposizione per realizzare delle ricette classiche, quindi complimenti per questo!! Trovo che la carne marinata sia sempre ottima, prende un sapore unico! Tutti questi sapori che sanno di posti lontani mi fanno venire voglia di partire per l'assaggio.. sempre bravissima!!!
RispondiEliminaio lo sai che ti ammiro leggo sempre i tuoi post con molto piacere anche se in questo mese sono latitante per via dell locale ma qui si scoprono sempre nuovi abbinamenti e anche due chiacchiere che fanno sempre piacere
RispondiEliminaBuonissima questa rivisitazione, sei sempre bravissima e con delle introduzioni geniali.
RispondiEliminaBella particolare ed invitante, tipica delle tue ricette!
Sono convinta che i cambiamenti non sono mai del tutto negativi, mescolare il mazzo a volte porta carte buone...ottimismo cara Stefania, sei proprio tu che me lo insegni...
RispondiEliminaIo do il meglio di me tra le 00 e le 02.30 del mattino: non muove una foglia, silenzio assoluto ed io che mi muovo per la varie stanze...mi salva il fatto che i miei figli non si svegliano mai, neppure quando alle 2 passo l'aspirapolevere nelle loro camere :-D
La piada/shawarma è proprio una furbata...cambi località e cambi nome ed il gioco è fatto!!!
PS: il bianconiglio? Ottimo in salmì o alla cacciatora ;-)))
Anche nella versione "mediorientale" (passami il termine) mi piace un sacco!!!!
RispondiEliminaBravissssssssssssssssima!!!!!
Cosa vedono i miei occhi!! non sai che fame ho in questo momento. Ma ho anche imparato un po' di cosine, ad esempio che il burro chiarificato si può usare al posto dello strutto. Noi romagnoli facciamo spesso la piadina e sapere di poter sostituire lo strutto con qualcosa di un po' più salutare non è male. Ho provato con l'olio ma non è la stessa cosa. E non conoscevo neanche il sumak...mi ispira molto visto che adoro le melagrane. Secondo te si trova da noi?
RispondiEliminacon ingredienti così particolari e raffinati non può non essere eccelsa!
RispondiEliminaBe', se chiedevi lo strutto, ti facevano sparire a te, altro che ragazzo delle pulizie! :D
RispondiEliminaP.s. Stesso modo tuo, e sebbene con jet lag diverso, ma, penso, stesse temperature… mi chiedo perché, avendo pure lo stesso nome, non riesco mai ad eguagliare le tue meraviglie!
Come sempre mi piace quel che scrivi. E non parlo solo della ricetta!
RispondiEliminaIn Africa, soprattutto in Mauritania ho mangiato quintalate di shawarma, mamma che bontà, adorabile, a leggere i tuoi ingredienti sorrido felice ripensando a quel viaggio meraviglioso nel deserto, grazie!
RispondiEliminaLa piadina che è diventata araba, che bello, le ricette con un tocco di esotico sono le nostre preferite!
RispondiEliminaTi abbiamo conosciuto grazie a Enrica che ha postato la tua fantastica ricetta della cheesecake al limone senza cottura, così scopriamo solo ora il tuo meraviglioso blog *.* Piano piano ce lo spulceremo per benino :p
La cheesecake l'abbiamo rifatta subito ed è ora sul nostro blog!
Un bacio, a presto!!
Laura e Sara
stefania, rassegnati: tu sei mitica!!!!
RispondiEliminaio sono culturalmente più vicina (diciamo così...) al burro e al ghee che non allo strutto, quindi copierò al volo la tua variante!
un abbraccio
una versione di piadina molto originale
RispondiEliminaOttima idea, se poi riuscissi a farlo mangiare a qualcuno dei tuoi padroni di casa!!! Che soddisfazione, che goduria!!!
RispondiEliminaCome ti capisco quando parli del timore di non resistere a diventare come non vorresti essere. Per questo motivo, tra tanti altri, ho appena cambiato casa, paese, continente. Fammi gli auguri di riuscire a resistere. Un abbraccio