lunedì 29 giugno 2015

Gelato cremosissimo alla Nutella e...ingrediente segreto, senza gelatiera!


La settimana scorsa l'ingrediente era solo uno.
Il gelato cremoso.
Buonissimo.
Sano.
Light, per usare una parola di moda in questa stagione dell'anno.
Ebbene, era ovvio che non potesse durare.
Troppo sano.
E ci ha pensato l'augusto consorte.
Ora sarà un po' meno light.
Un po' meno virtuoso.
Ma caspita, se è buono ;)

Dunque, come rendere una ricetta nata tanto virtuosa  in qualcosa di degno del peccato originale? Ma ovvio, le si aggiunge la Nutella. A vostro piacimento nelle dosi, che i peccati ognuno se li fa come meglio gradisce.
Provate, provate. E mi saprete dire ;)



GELATO CREMOSISSIMO ALLA NUTELLA E INGREDIENTE SEGRETO

 banane molto, molto mature
un paio di cucchiaiate di Nutella, o crema spalmabile di vostro piacimento


Sbucciare le banane, tagliarle a fettine e metterle in un contenitore che porrete in freezer per almeno una notte.
Quando vorrete realizzare il gelato versare le fettine ancora surgelate nel robot con le lame.
 Cominciare a frullare a forte velocità, fermandosi ogni tanto per spingere giù la parte di composto che inevitabilmente si attaccherà alle pareti.
 Continuare a frullare finchè il tutto sarà diventato...gelato, perfetto ed omogeneo (vedete il procedimento passo-passo qui)
Aggiungete ora uno o due cucchiai di Nutella, girate velocemente con un cucchiaio e mettete subito in freezer.
Non importa che il composto sia totalmente omogeneo, lo diventerà al passaggio successivo.



Dopo qualche ora riprendere il blocco di banane e Nutella, romperlo in pezzi e rimetterlo nel robot con le lame. Dare una frullata e goderne subito ;)



NOTE

- lo so, è la fiera della foto sfocata. Non so se perchè ci vedo sempre peggio o la macchina mi sta abbandonando. Voi credete anche senza vedere bene, vero?

- il sapore della banana viene coperto della Nutella se ne mettete abbastanza. Un paio di blind test condotti su amici ignari me lo ha confermato.

- servitelo magari con una spolverata di granella di nocciole, e vi chiederanno tutti il bis!

lunedì 22 giugno 2015

Gelato cremosissimo ed istantaneo alla banana, con un solo ingrediente!


In principio fu lui.
Il mitico sorbetto magico del mio amico Larry.
Poi un sacco di prove.
E un sacco di mode.
Quella della banana è vecchia come il mondo, lo so.
Niente di nuovo sotto il sole.
Però altro che sorbetto.
Questo è gelato nel vero senso della parola.
Morbido.
Cremoso.
Avvolgente.
Sembra, giuro, che ci sia la panna dentro.
Ed invece è solo una banana.
Brutta, troppo matura.
Da buttare.
Che poi non ci si può fare sempre il banana bread, specie d'estate.
E magari siete stufi dei pancakes, avete già fatto i biscotti e non avete voglia di muffins.
Lo conoscerete di sicuro tutti, visto che si trova ovunque.
Ma il post è dedicato a quella lettrice gentile che mi ha chiesto il procedimento con foto, visto che ha incontrato qualche difficoltà.
Marianna, tutto per te ;)

Una ricetta che ovviamente ricetta non è, ma che ha bisogno di un paio di accorgimenti per venire veramente bene: le banane devono essere davvero molto, molto mature.
Secondo, davvero molto, molto surgelate. E terzo, il vostro robot deve essere non dico molto, ma abbastanza potente.
Con questi requisiti avete trovato il dolce di questa estate, buonissimo e light:  ed è raro che le due parole si trovino insieme, vero? ;)


GELATO CREMOSISSIMO ED ISTANTANEO ALLA BANANA

delle banane molto mature

Sbucciare le banane, tagliarle a fettine e metterle in un contenitore che porrete in freezer per almeno una notte.
Quando vorrete realizzare il gelato versare le fettine ancora surgelate nel robot con le lame.


Cominciare a frullare a forte velocità, fermandosi ogni tanto per spingere giù la parte di composto che inevitabilmente si attaccherà alle pareti.


Continuare a frullare finchè il tutto sarà diventato...gelato, perfetto ed omogeneo!



Mangiare subito, senza rimorsi :)


NOTE

- il gelato frullato può essere rimesso in freezer se non lo consumate subito ma diventerà di nuovo duro, una frullata ulteriore prima di servirlo lo farà tornare come nuovo.

- potete renderlo ancora più goloso con una spolverata di cannella, o magari della frutta secca tritata con cui arricchirlo.

- si, lo so, la foto è sfocata. Ne ho scattata solo due prima di mangiare la coppetta e non me ne sono accorta...pazienza :)

giovedì 18 giugno 2015

Burgers di manzo con pomodoro e mozzarella...dentro, buns ai fiocchi di sale nero e potato wedges con ketchup di peperoni arrostiti


Confessiamolo, su.
A testa alta perchè poi sai che confessione mai sarà.
A casa arabafelice, dove tutta la settimana si vive di pollo e fitness, arriva il weekend.
Weekend uguale cheat meal.
British ed elegante modo di dire che ci strafoghiamo di qualcosa.
E spesso questo qualcosa è lui.
Fuddruckers.
Catena americanissima famosa per hamburger di ogni tipo, bistecche giganti e succulente, patate fritte alla perfezione, insalate deliziose.
Particolare inutile, questo.
In effetti non ci andiamo per le insalate :)
Cowboy Burger, della dimensione più grande presente sul menù per l'augusto consorte.
Veggie Burger per la sottoscritta.
Il primo, una mezza mucca tra due fette di pane, formaggio, cipolle caramellate e favolose potato wedges ad accompagnare.
Quelle patate a spicchi grossi, croccanti fuori e morbide dentro, saporite come poche.
Il secondo, un burger vegetariano, un intruglio di riso e verdure che mi piace da impazzire con panino integrale e patatine fritte.
Che tanto le wedges le rubo a lui.
Questa l'ansia del consorte.
Vuoi vedere che per la sfida dell'MTChallenge la disgraziata si butta sulla seconda opzione?
Ma de che, si dice a Roma.
Facciamo le cose come si deve per una volta.
Beef burger condito con pomodoro e mozzarella...dentro, come ho scritto.
E le wedges : le farò per sempre, dopo che ho convinto il cuoco di Fuddruckers a svelarmi il trucco!
Il ketchup di peperoni arrostiti un mio sfizio.
E guarda un po' è piaciuto anche quello.
Non ci credo, mi ci è voluta una vita per un panino.
Non sono più la cialtrona di una volta.
Caspita che buono.
Altro che fast food, Arianna!
E come si sarà intuito, partecipo all'MTChallenge di questo mese :)



BURGERS DI MANZO CON POMODORO E MOZZARELLA DENTRO, BUNS AI FIOCCHI DI SALE NERO E POTATO WEDGES CON KETCHUP DI PEPERONI ARROSTITI
per 4 pezzi


per 4 buns ai fiocchi di sale nero
250g di farina
130 g di latte
20 g di burro
5 g di strutto (o altro burro se non lo avete, come me)
10 g di zucchero
5 g di sale
4 g di lievito di birra fresco (per me 2 g di lievito di birra disidratato)
un cucchiaino di miele
un uovo ed un goccio di latte per spennellare
fiocchi di sale nero


per 4 burgers al pomodoro e mozzarella
400 g di carne di manzo tritata
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
5 pomodori secchi sott'olio tritati
125 g di mozzarella fresca e scolata tritata fine
qualche foglia di basilico fresco
sale, pepe

per il ketchup di pomodori arrostiti
2 grossi peperoni rossi
2 grossi pomodori
una cipolla rossa
uno spicchio di aglio
4 cucchiaini di brown sugar
6 cucchiai di aceto bianco
sale circa 2 cucchiaini rasi
qualche goccia di tabasco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva

per le potato wedges
patate con la buccia
farina
sale
paprika dolce
olio per friggere, per me di girasole

4 foglie di lattuga 
4 fette di mozzarella fresca e scolata

Per i buns:
Intiepidire il latte, scioglierci il lievito con il miele e lasciar riposare per una decina di minuti. In una boule di vetro capiente setacciare la farina, formare una fontana, versare il latte poco per volta e lasciarlo assorbire mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere lo strutto ed il burro a temperatura ambiente e il sale e lo zucchero. Impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeno.
Coprire con della pellicola e un panno e lasciar lievitare fino al raddoppio (1-2 ore). Prendere l'impasto,sgonfiarlo leggermente cercando di formare un rettangolo che poi piegherete (più o meno come un asciugamano): dividetelo idealmente in tre parti, sovrapponete la parte di destra al centro ed idem con la sinistra (al centro, sopra la destra). Ora rigirate di 90° e fate lo stesso.
 Far riposare così l'impasto, con la chiave (la parte della piega) rivolta verso il basso e coperto da un panno per una mezz'oretta. Formare poi i buns (con queste dosi mi vengono 4 panini da circa 80-90 g l'uno). Poggiarli su una teglia coperta da carta da forno e con il palmo della mano schiacciarli leggermente.
Far riposare coperti da pellicola per una mezz'oretta.
Sbattere in un ciotolino l'uovo con il latte.
Togliere la pellicola e spennellare la superficie dei buns con il composto di uova e latte. 
Spolverizzare con i fiocchi di sale nero e quando il forno raggiunge temperatura ( 180 gradi) infornare e cuocere fino a doratura (nel mio forno 20 minuti).
Sfornare e lasciar asciugare su una gratella.
I fiocchi di sale nero sono praticamente delle scaglie molto leggere ed adattissimi a condimenti o decorazioni.


Per i burgers:
Mettere la carne tritata in una ciotola ed unire sale, pepe, la mozzarella ben scolata tritata fine, i pomodori secchi tritati, il basilico tagliuzzato ed il concentrato di pomodoro.
Amalgamare il tutto e formare quattro polpette leggermente schiacciate.
Cuocerle su piastra calda senza ungerla qualche minuto per parte.

Per il ketchup di pomodori arrostiti:
Tagliare i peperoni in due ed eliminare i semi, i pomodori in quattro, la cipolla a spicchi grossolani e versare il tutto in una ciotola. Condire con l'olio ed il sale, mescolare e versare su una teglia coperta con carta forno unendo anche lo spicchio di aglio intero.
Cuocere a 200 gradi per un'ora, finchè il tutto sarà molto morbido ed i pomodori quasi sfatti.
Versare immediatamente in una ciotola e coprire con pellicola trasparente.
Lasciar raffreddare un'ora, quindi togliere la pellicola e spellare i peperoni.
Versare il tutto in un robot da cucina e frullare, quindi unire il brown sugar, il sale, l'aceto ed il Tabasco.
Ora lasciar riposare in frigo mezza giornata e solo ora assaggiare ed eventualmente regolare i condimenti secondo il vostro gusto.

Per le potato wedges:
Lavare molto bene le patate senza togliere la buccia. Tagliarle prima a metà, poi in quarti ed a seconda della dimensione valutare se ogni quarto va ulteriormente tagliato in due.
Mettere abbondante acqua sul fuoco e appena bolle versarci le patate. Coprire con un coperchio e far bollire per 4 minuti di orologio, dovranno ammorbidirsi ma non cuocersi del tutto.
Scolarle su un panno da cucina e farle asciugare perfettamente.
In un sacchetto per surgelati mettere circa 150 di farina, abbondante sale ed abbondante paprika. Non lesinate sui condimenti, qui! Appena le patate sono ben asciutte versarle nel sacchetto, chiuderlo e scuoterlo in modo che le patate si ricoprano uniformente.
Mettere quindi in freezer per almeno una notte.
Quando si vogliono servire mettere un pentolino a bordi alti con abbondante olio sul fuoco.
Dovrà essere veramente caldissimo dato che le patate vanno cotte da surgelate!
Appena ben caldo prendere le patate dal freezer, scolandole dall'eccesso di farina e versarne poche alla volta nell'olio bollente. Non abbiate fretta, fatele colorire bene.
Scolare su carta assorbente e servire.

Per l'assemblaggio:
Dividere ogni panino a metà, ungerlo con poco olio extravergine e grigliarlo su una padella ben calda per pochi minuti.
Adagiare quindi una foglia di lattuga alla base del panino, metterci la polpetta calda sopra e completare con la fetta di mozzarella.
Usare quindi il ketchup di peperoni arrostiti sia per il panino che per le patate.





NOTE

- i panini possono essere fatti in anticipo e surgelati cotti.

- i burgers possono essere preparati in anticipo e surgelati crudi.

- il ketchup di peperoni resiste qualche giorno in frigo, altrimenti dopo la cottura versarlo in un barattolo sterilizzato e farlo bollire in acqua per almeno 30 minuti. Farlo raffreddare nell'acqua quindi asciugarlo e metterlo in frigo.





lunedì 15 giugno 2015

Vellutata di mango e cocco con cipollotto e gamberi, senza cottura




Lo so che a leggere il titolo magari siete tentati di cambiar pagina.
Però credetemi: ci vuole come in tante altre ricette di questo blog l'atto di fede.
E' agrodolce, sa di Asia, di vacanze, di spiagge e di tramonti sul mare.
Di pareo e bikini e pelle cotta al sole.
Sa di quei piatti che si assaggiano in viaggio e poi non si replicano mai.
Sa di caldo, e di fresco allo stesso tempo.
Di onde, di nuvole di passaggio e di dormite sulla sabbia.
Sa di docce fredde e creme abbronzanti.
Di segni del costume sulla schiena.
Di capelli bagnati che non ti importa di asciugare, tanto tra poche ore sei in mare di nuovo.
Sa di fame come può venire solo dopo una giornata in barca.
O dopo una giornata di lavoro.
Che ci si vada per davvero, o si sogni solo la storia è sempre la stessa.
Tanto la vacanza è nella testa.
E con certi piatti, anche nella propria cucina ;)


 Ho finalmente, mi pare, finito di compilare l'indice delle ricette, divise per sezioni principali. Per le sotto-sezioni ci sono i tag sotto ogni post. Rigorosamente in ordine alfabetico, sperando vi aiuti.
Qualche ricetta, come quella di oggi, appare in più di una sezione dato che può essere considerata, ad esempio, antipasto o piatto principale. Se non ci ritrovate qualche ricetta che vi sta particolarmente a cuore potrei essermela persa per strada: fatemelo sapere e sistemo tutto :)


Giuro, è buona oltre le aspettative. So che siete scettici ma tutto l'insieme funziona a meraviglia, valutate solo le quantità di sale, curry e lime ed aggiustatele secondo il vostro palato.
In un bicchierino chic o una gigantesca ciotola come la sottoscritta, ma assaggiatela.
E comprando dei gamberi pronti non c'è da cuocere nulla!




VELLUTATA DI MANGO E COCCO CON CIPOLLOTTO E GAMBERI
da un vecchio numero di Saveur
per due porzioni

un grosso mango maturo
un cipollotto (solo la parte bianca)
un pezzetto di aglio
poco curry in polvere
150 ml di latte di cocco, possibilmente light
2 cucchiai di succo di lime
100 ml circa di acqua di cocco, oppure acqua naturale
sale a piacere
poco zenzero fresco grattugiato
prezzemolo per decorare
14 grossi gamberi cotti oppure tofu fritto in cubetti per la versione vegan


Mettere nel frullatore la polpa di mango, il cipollotto, l'aglio, il curry, lo zenzero ed il sale. Appena ottenuta una purea aggiungere il latte di cocco, il succo di lime e girare ancora.
Ora valutare la consistenza della vellutata e allungare con un po' di acqua di cocco o acqua naturale fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Assaggiare ed aggiustare di sale, lime e curry secondo il proprio gusto.
Mettere in frigo almeno un'ora prima di servire in ciotole individuali in cui andranno adagiati i gamberi puliti e qualche foglia di prezzemolo.


NOTE

- i gamberi possono essere acquistati cotti, altrimenti basterà a seconda dei gusti bollirli o cuocerli in padella, ci metteranno pochi minuti.

- la vellutata senza i gamberi è naturalmente vegan e può essere guarnita con gli ingredienti preferiti, ad esempio del tofu fritto.

- può essere servita in bicchierini e fungere da antipasto o apri- pasto, oppure in dosi più generose anche come piatto unico leggero come ho fatto io :)

lunedì 8 giugno 2015

Gelato furbissimo al cioccolato senza gelatiera, che non ghiaccia mai!


Succede da allora.
Ma si può fare al cioccolato?
La domanda più frequente.
Non scherzo, mi sarà stata posta minimo un centinaio di volte.
Beh, direi che tutto si può fare.
Quasi tutto.
O almeno ci si prova.
Con il cioccolato fuso è andata così così.
Ma con il cacao è stata solo questione di trovare la dose esatta.
Esatta per me, sia chiaro.
Che questo non è un blog serio come gli altri in giro.
E mai e poi mai vorrei perdere l'aura di cialtroneria che orgogliosamente mi porto appresso.
Quindi questo non è il gelato al cioccolato perfetto.
E' il gelato al cioccolato perfetto per me.
Per il mio augusto consorte, che come sempre terrorizzato dallo scoprire a posteriori cosa contengano certe mie ricette continuava a dire che sembra proprio un gelato vero!
Perfetto per quei sei ospiti di nazionalità assortite che chiedevano bis a profusione  because nobody makes icecream like an Italian.
Nessuno fa gelati buoni come gli italiani.
E che usiamo una ricetta americana possiamo ometterlo :D
Perfetto per quel bimbo con mamma distratta che dopo averlo finito ha usato i rimasugli per disegnarmi un geroglifico con la mano sul muro della cucina.
Sto valutando se ritingere.
Magari il bimbo tra vent'anni mi diventa Picasso.
Anche se propendo più per un futuro da Black Bloc.
Perfetto se ci sono 45 gradi all'ombra.
E non fa niente che in casa hai il climatizzatore anche in bagno.
Che poi diciamolo, la sottoscritta è più tipo da vaniglia .
Chissà se mi avvicinino a quel lustro in cui devo cambiare gusto ;)


Amanti del gelato al cioccolato a me: è divino. La ricetta è stata adattata dal No Fuss Ice Cream apparso anni fa su un numero di Everyday Food di Martha Stewart e che da quando l'ho scoperta spopola nel mio freezer e su questo blog.
Chi prova per primo? :)




GELATO FURBISSIMO AL CIOCCOLATO

500 ml di panna fresca da montare
una lattina di latte condensato zuccherato da 397 grammi
3 cucchiai di liquore tipo Bourbon o Vov, o liquore al cioccolato o al caffè
25 g di cacao amaro in polvere

In una ciotola mescolare il cacao con il latte condensato ed il liquore scelto, amalgamando perfettamente.
Montare la panna ben soda e unire delicatamente i due composti cercando di non smontare il tutto.


Versare in un contenitore e mettere in freezer.



NOTE

- così come il suo compare alla vaniglia questo gelato non diventa mai troppo duro da non potersi mangiare. Non tiratelo fuori dal freezer molto prima di servirlo o lo trovate sciolto!

- il liquore non si sente ma serve con il suo contenuto di alcol a non far ghiacciare il gelato. Essendo qui al cioccolato potete usare anche un Bailey, volendo ;)

giovedì 4 giugno 2015

Rotolini velocissimi di salmone, avocado e cetriolo (senza cottura)


Lo so che sembra che predichi bene e razzoli male.
Ti mangi tutti quei dolci e sei sempre magra.
Allora, partiamo dal presupposto che sono di certo fortunata.
Faccio molto sport.
Ho una costituzione naturalmente sottile.
Ma davvero credete che mi faccia il bagno ogni sera nel latte condensato?
Si, ma solo nei miei sogni :)
Per un fatto, credetemi, di ricerca di uno stile di vita sano a casa arabafelice si applica da sempre quello che gli americani chiamano clean eating.
Mangiare bene, sano.
Senza privazioni particolari, solo moderazione.
Attenzione a prediligere certe cotture invece che altre.
A non riempire i piatti come se ogni volta fosse l'ultimo pasto prima di una carestia.
Un minimo di buon senso, che ormai i dettami del mangiar sano non sono scritti sui testi di medicina ma basta comprare una qualunque rivista.
Ah, che poi diciamolo chiaro.
Si fa più che volentieri sapendo che ci si sente meglio.
Leggeri.
Pieni di energia.
Quella che serve per un tuffo carpiato, ogni tanto, in quel barattolo del bagno di cui sopra ;)

Pranzo leggero ma gustosissimo, da fatica zero e soddisfazione massima per sottoscritta ed augusto consorte.
Se preferite, al salmone al naturale potete sostituire del tonno ma preferisco la versione originale, che viene dal sito di quella che forse è in assoluto la mia guru del fitness preferita.

Ed oggi come vedete la grafica del blog cambia leggermente, l'header si arricchisce di qualcosa che, diciamo così, è grande parte della mia vita e il tutto diventa più fluido e semplice.
Il mio grazie va come sempre alla pazientissima e bravissima Sara Bardelli : senza di te questo blog sarebbe molto, ma molto più cialtrone :)



SALMON ROLLS

metà di un avocado  maturo
un cucchiaino di succo di limone
mezzo cucchiaio di senape di Digione
sale e pepe a piacere
un grosso cetriolo
150 g circa di filetto di salmone (cotto da voi o quello in scatola al naturale) 


Versare la polpa di metà dell'avocado in una ciotola e schiacciarla bene con il dorso di un cucchiaio, unendo limone, sale, pepe, e senape (volendo si può fare in un frullatore, ma viene benissimo anche così)
Sminuzzare il salmone cotto ed amalgamarlo al mix di avocado ma senza frullare.
Aggiustare di sale e lasciare da parte.
Con una mandolina tagliare delle fette sottili da un grosso cetriolo sbucciato, limitandosi a tagliare solo la parte più esterna, senza tanti semi (i miei avevano i semi sotto la buccia, pazienza :)
Posizionare una piccola quantità di mix di salmone e avocado su di un lato corto della fetta di cetriolo ed arrotolare.
Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti e servire.



NOTE

- la preparazione è molto buona appena fatta ma resiste un paio d'ore in frigo. Oltre questo tempo il cetriolo tende a rilasciare un po' di liquido.

- in caso si possono tagliare le fette di cetriolo e preparare la farcia con mezza giornata di anticipo. Tenere tutto in frigo ed assemblare prima di servire.

- il salmone potete cuocerlo da voi nel modo desiderato se non volete usare quello in scatola al naturale.

lunedì 1 giugno 2015

Tartufo cremoso al cioccolato bianco con sciroppo all'arancia e crumble al cioccolato (senza uova)


 Di natura, dubito.
Dubito dei libri di ricette degli chef stellati.
Fatti da chi, per mia esperienza, teme talmente tanto che qualcuno rubi il suo posto da fare sempre in modo che i piatti non vengono mai come da foto.
Dubito, quindi, delle spiegazioni senza immagini.
Se so cosa deve venir fuori posso lavorare in quella direzione, e non lambiccarmi ad immaginare cosa intenda lo chef con indicazioni di solito piuttosto approssimative.
Ebbene, c'è sempre una prima volta.
Quella in cui ho aperto Cracking Yolks & Pig Tales di Glynn Purnell.
La prima volta in cui la ricetta dello chef stellato funziona, e dire che funziona è poco.
La prima volta in cui la foto non c'è, ma non ho alcuna difficoltà a capire come debba apparire il piatto finito.
La prima volta che, giuro, per un secondo mi sono sentita uno chef stellato pure io, non credendo alla bontà del dessert che ho servito a commensali in estasi.
Semplice, tutto sommato.
Come un mosaico, va pensato.
Fai il tartufo cremoso, che non è tartufo come lo intendiamo di solito ma una crema vellutata da servire a cucchiaiate o in quenelles.
Lo sciroppo d'arancia.
Crumble e tegoline al cioccolato.
Tutto buono, separato.
Sublime, l'insieme.
Indescrivibile.
Nulla di troppo complicato nelle indicazioni, forse non proprio alla portata di chi realizzi un dolce per la prima volta ma assolutamente replicabile seguendo la ricetta alla lettera.
Sono di parte di sicuro dato che il cioccolato bianco lo adoro.
Ma anche l'autore che pur dichiara di non amarlo molto dice che la ricetta funziona particolarmente bene, aggiungendo che invece del succo d'arancia si può usare quello di ananas per variare un po'.

La ricetta, testata la prima volta per lo Starbooks, è diventata un must a casa mia.
E anche le cuoche cialtrone possono fare figure straordinarie ;)


WHITE CHOCOLATE AND CREME FRAICHE TRUFFLE WITH ORANGE SYRUP
per 4 persone
da Cracking Yolks and Pig Tales di Glynn Purnell

per i tartufi cremosi
100g di cioccolato bianco
100 ml di creme fraiche
100 ml di doppia panna

per lo sciroppo d'arancia
20g di zucchero semolato superfine
240 ml di succo d'arancia appena spremuto

per il crumble al cioccolato
 210 g di farina
15g di cacao amaro in polvere
60 g di zucchero semolato superfine
110 g di burro freddo a cubetti

per le tegoline al cioccolato
100 g di zucchero semolato tipo Zefiro
85 g di burro
35 g di glucosio liquido
35 ml di latte intero
10g di cacao amaro in polvere
  
Per il crumble: mischiare farina, cacao e zucchero. Unire il burro e strofinare il composto tra le dita in modo da intridere il burro con le polveri fino ad ottenere un composto sbriciolato.
Cuocere in una teglia coperta con carta forno in forno preriscaldato a 180 gradi per 10-15 minuti.Far raffreddare.

Per le tegoline: mettere zucchero, glucosio, burro e latte in un pentolino e portare a bollore. Unire quindi il cacao, girare vigorosamente e togliere subito dal fuoco. Versare il composto in un teglia coperta con carta forno e livellarlo molto sottile. Cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 10-12 minuti. Togliere dal forno ed aspettare che rassodi raffreddandosi.

Per i tartufi cremosi: versare il cioccolato a pezzi in un pentolino e mettere il pentolino a bagnomaria (l'acqua non deve toccare la base del pentolino) e fondere il cioccolato girandolo sempre finchè non raggiunge i 36 gradi su un termometro da pasticceria.
A parte mescolare doppia panna e creme fraiche e montarli leggermente ma solo finchè il composto addensa (non esagerare). Unire il cioccolato girando continuamente per incorporarlo bene e mettere in frigo per almeno tre ore.

Per lo sciroppo all'arancia: versare zucchero e succo d'arancia nel frullatore e dare una girata alle lame per amalgamare il tutto. Versare in un pentolino e sobbolire su fuoco medio/basso finchè il composto addensa leggermente. Lasciar raffreddare.

Assemblaggio del dolce: su ciascun piatto da portata versare una parte del crumble, adagiarvi sopra una quenelle o cucchiata di tartufo cremoso. Rompere il composto delle tegoline ormai freddo in pezzi irregolari e metterli sopra ed intorno al tartufo.
Completare con lo sciroppo e servire subito.
  

NOTE

- il dolce presenta diversi passaggi, dovendo preparare i vari componenti. Ma con un minimo di organizzazione la cosa non procura problemi dato che ogni parte è piuttosto semplice.

- le dosi di crumble e tegoline sono mooolto generose e di sicuro vi avanzeranno. Non che qui ci si sia lamentati, comunque.

- il dolce è venuto alla prima, senza intoppi. Anche le tegoline che mi davano da pensare dal momento che non contengono farina si sono rivelate molto più semplici del previsto.

- il sapore è qualcosa di indescrivibile, ma non fermatevi all'assaggio dei singoli componenti: è, come in molte cose, l'unione che fa la forza ;)
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