sabato 28 giugno 2014

La piadina (che si convertì in shawarma)


Dipende da che parte del mondo ci ospiti al momento.
Dipende dal tempo, che ultimamente non ho.
E non come prima che dicevo di non averne e poi ne trovavo sempre una riserva.
Dipende dal non saper fare miracoli.
E dal sapere che mai sarò in grado, ahimè, di nemmeno tentare.
Dipende da quella ricetta che si è vista e si vorrebbe tanto replicare.
Non so se la notte si possano fare piadine.
Ma nemmeno mi pare sia vietato da nessuna parte.
Quindi, nell'ordine, tra.
La fine della scuola.
Le rogne che ciò comporta.
I viaggi inaspettati.
Alunni indisciplinati.
Altri che già sai che vinceranno un Nobel, e me ne vanterò in vecchiaia.
Il ragazzo delle pulizie partito per una breve vacanza.
E la breve vacanza sta diventando lunga, dato che nessuno l'ha visto il giorno in cui si sarebbe dovuto presentare al lavoro di nuovo.
Amici che sono andati per sempre a vivere a talmente tante migliaia di chilometri di distanza che il solo sogno di rivederli ti fa svegliare con il jet lag.
Odiosi personaggi che invece ti restano troppo vicini, e non sai quanto resisterai prima di diventare maleducata esattamente come loro.
Il bianconiglio sempre in mente che tanto lo so, mi ci reincarnerò nella prossima vita.
Scrivo che non so nemmeno che ora sia.
E dal delirio che vien fuori so che ve ne siete già accorti.
Insomma, la piadina romagnola si è convertita.
E' diventata araba, e la casa per la shawarma perfetta.
Street food delle mie parti.
Che poi, le mie parti, dove sono?

La shawarma vera e propria viene avvolta nel tipico pane tipo pita locale: beh, la piada, strutto e tipo di lievito a parte, gli somiglia non poco: dentro pollo, una salsa buonissima e qualche verdura.
Un mare di sumak. E se proprio volete osare, due patatine fritte dentro, non a fianco, non ve le negherà nessuno. Tutto, follia compresa, per l'MTChallenge di questo mese.



PIADINA

500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto (sostituito da me con ghee, burro chiarificato)
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
per il ripieno 
 pollo a striscioline
laban (tipico yogurt molto denso e acido)
succo di limone
sale
aceto rosso
tahine (pasta di sesamo)
aglio
olio
sumak (chicchi di melagrana essiccati e polverizzati)
fette di pomodoro
fette di cetriolo
 Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. 
Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. 
La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. 
Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
Preparare il ripieno: mischiare 3 cucchiai di laban con il succo di mezzo limone, 2 cucchiai di aceto, sale, pepe e lo spicchio d'aglio tagliato in due.
Immergiamo la carne in questa marinata e la lasciamo riposare un'ora,dopodiche' passarla in padella con un po' d'olio per pochi minuti, finche' sara' cotta.
 Intanto che la carne si intiepidisce preparare la salsa mescolando 3 cucchiai di laban con un cucchiaino di tahine, il succo di mezzo limone e sale.
Spalmare sull piadina la salsa preparata, adagiarvi fette sottili di cetriolo e pomodoro spolverizzando con poco sale e abbondante sumak.
Adagiare il pollo a striscette sottili ed arrotolare stretto. Facoltativa l'aggiunta di patatine fritte al ripieno.
Arrotolare e mangiare rigorosamente con le mani!
NOTE
- lo strutto dalle mie parti non si trova, ma il ghee lavora egregiamente al suo posto.
- l'agnello può essere usato al posto del pollo.
 

lunedì 23 giugno 2014

Gelato sempre più furbo, senza gelatiera (e con l'impensabile)


Succede ogni volta.
Mai che si approfitti della preziosa, e sottovalutata, occasione di tacere.
Che si potrebbe sembrare improvvisamente più intelligenti.
Ed invece no.
Scatta la febbre da Mondiali di Calcio.
Dappertutto.
Ed in Arabia, credetemi, non solo il calcio è seguito.
Adorato.
Quello italiano, poi, non ne parliamo.
Non importa quanto possiamo giocare male.
Sembrare scarsi.
Far vergognare i connazionali.
Gli arabi diranno sempre che siamo bravi.
Perchè lo siamo da sempre.
E la nostra tradizione è unica.
Ringrazio ogni persona che ci fa un in bocca al lupo.
Gongolo un pochino solo dopo la partita con l'Inghilterra.
Perchè non capita sempre che un amico inglese ti abbia pungolato la sera prima.
E il pensiero di come la prenderà è già soddisfazione più che sufficiente.
Tacere, dicevo.
Impossibile.
Impossibile all'imam che ha appena lanciato una fatwa contro i Mondiali.
Dice, nell'ordine.
Che chi supporta il calcio si fa promotore di uno sport praticato da infedeli, per la maggior parte.
Chi gioca insegue frivolezze e mondanità.
Ed io che credevo il pallone.
Il tifo porta estremismi e rivalità, invece di promuovere l'amore tra i popoli.
Se proprio non si può evitare, almeno si supporti una squadra i cui giocatori professino la fede islamica.
Che pazienza.
Penso che rottura debba essere questo tizio dentro casa, mentre mi godo l'ennesima partita.
Perchè ai Mondiali non si guardano solo quelle dell'Italia: si guardano tutte.
Con buona pace dell'imam.
Già che siamo in tema, che qualcuno glielo spieghi cosa voglia dire.
Nel caso qualcuno dovesse definirlo un'immensa palla :)


Ricetta impensabile, incredibile, furba, pazza, come volete. Mangiata qualche settimana fa ad un barbecue super americano e da allora diventata una specie di ossessione finchè non l'avrò provata con tutte le bibite in circolazione.
Morbido e cremoso, non risulta assolutamente troppo dolce: ma gli americani, quante ne sanno :D



7UP ICE CREAM

una lattina di latte condensato da 397 grammi
3 lattine di SevenUp, oppure Fanta, o la bibita che volete, anche in versione light


Unire i due ingredienti in una ciotola e mescolare.


Far ghiacciare, quindi rompere in pezzi e frullare come mostrato qui.
In alternativa, se si possiede, si può usare una gelatiera.


NOTE

- potete variare il gusto cambiando bibita.

lunedì 9 giugno 2014

Gelato al cocco, in tre ingredienti e senza gelatiera!




O si ama o si odia.
Il cake design, ovvero l'arte di decorare le torte con pasta di zucchero.
Effettivamente se ne sono viste delle belle.
O delle brutte.
Ne ho ammirate di incantevoli, eteree, così delicate che parevano calate dal cielo direttamente dagli angeli.
E non solo belle, buonissime.
Poi ne ho avuto davanti altre.
Un pugno in un occhio fa meno male di un fiore che sembra una pianta carnivora.
Senza peraltro volerlo essere.
Colori a casaccio.
Per non parlare di quelle a tema.
Una linea sottile separa il divertente dal grottesco.
Ed il grottesco dal cattivo gusto.
Per carità, il senso dell'umorismo è cosa molto personale.
E bigotta non sono di certo.
Ma di fronte a decorazioni rappresentanti, scusatemi, piselloni con annessi e connessi sono rimasta sempre un po' interdetta.
E manco li facessero a dimensione naturale: sempre roba gigantesca, da scappare via a gambe levate.
Idem per la versione femminile della questione.
Pazienza.
Poi mi capita una notizia sotto mano.
Ad una delle pasticcerie più note di tutto il Paese.
E gliela realizzano, chissà con quante risate.
E' a forma di camion, e fin qui poco male.
Ma il camion è guidato da una donna, e ne trasporta tante altre sul retro.
Tutte sorridenti scappano dalla seconda torta.
Che è una macchina piena di poliziotti religiosi.
Mi è venuto da ridere.
A loro un po' meno.
Anzi, i poliziotti in questione si sono proprio arrabbiati.
E la pasticceria si trova costretta a licenziare il pasticcere.
E già che ci siamo pure l'impiegato che ha fotografato la peccaminosa creazione diffondone l'immagine.
Quando si dice un boccone amaro.
Ma la festa, che dite, l'avranno annullata? :D


No comment, come al solito :) e vi passo la ricetta di una roba che se la provate continuerete a prepararla ogni giorno per tutta l'estate: cremoso, morbido ma soprattutto buonissimo.
E in tre-ingredienti-tre.
Less is more anche nelle ricette, qualche volta ;)



QUICK COCONUT ICE CREAM
di David Lebovitz

500 ml di latte di cocco
320 ml di panna fresca da montare
120 g di zucchero, meglio ancora se di canna


Mettere tutti gli ingredienti in un pentolino su fiamma medio bassa.
Girare per far sciogliere lo zucchero quindi appena raggiunto il bollore abbassare il fuoco e far sobollire per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Togliere dal fuoco e far raffreddare, quindi versare in un contenitore e mettere in freezer per diverse ore, meglio una notte.
Prima di servirlo, romperlo a pezzi e mettere i pezzi nel robot con le lame (stesso procedimento mostrato qui ) frullarlo rendendolo cremoso e servirlo subito.


 NOTE

- il gelato rimesso poi in freezer tornerà duro, per riaverlo morbido e cremoso andrà frullato di nuovo (se mai vi avanzasse :)

- una salsa al cioccolato come questa ci starà benissimo, oppure del cocco fresco in scaglie.

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