Pollo arrosto al limone di Marcella Hazan

giovedì 5 marzo 2020



Mettiamo un grattacielo, enorme, residenza privata di famiglie expat in una modernissima città della costa orientale dell'Arabia Saudita.
Mettiamo che la comunità abbia finora vissuto in santa pace, facendo delle diversità culturali un punto di incontro invece che di scontro, imparando tutti da ciascuno qualcosa di diverso in termini di usanze, abitudini, cibo.
Chi più, chi meno, ma nessuno è perfetto :)
Mettiamo che poi improvvisamente arrivi un virus di natura sconosciuta a far paura a tutti, indistintamente.
Attenzione, non ho detto che sia arrivato il virus: solo la paura di esso.
Mettiamo quindi che a quel ventiquattresimo piano, dove gli appartamenti guardano il mare, ci viva anche una famiglia cinese.
L'ironia, veramente fastidiosa,  si è sprecata.
Le domande anche, dato che la padrona di casa non parla una parola di inglese.
Però è sempre gentile, e se la incontri all'ascensore ti fa inchini e risatine provando a dire qualcosa di comprensibile che alla fine non le esce mai.
Santo cielo come fai con i vicini cinesi, mi sono sentita dire.
Hai sterilizzato i pulsanti degli ascensori?
Non prenderlo insieme a loro.
Non salutarla che poi ti risponde e contagia.
Inutile che sottolinei come la signora e tutta la sua famiglia stiano benissimo e non vadano in Cina da mesi.
Poi un giorno il mondo si capovolge.
Allo stesso piano della famiglia cinese ne vive una italiana.
La mia :)
Anche noi stiamo benissimo e non andiamo in Italia da mesi.
Però sono cominciati gli sguardi, le battute.
Il vicino messicano, con cui mai abbiamo scambiato non dico una parola ma nemmeno uno sguardo perchè di quella orrida specie che non risponde ai saluti, mi ha fermato all'ascensore.
Ah, Italian?
Un buongiorno non ci sarebbe stato male, ma già il fatto che abbia parlato possiamo annoverarlo tra uno dei miracoli del virus.
Problem, eh?
L'ascensore, il mio (ce ne sono cinque ad ogni piano) arriva prima che possa rispondere ma gli faccio un sorriso.
Salgo in taxi.
Il tassista di fiducia, che mi porta in giro da oltre due anni e sa benissimo che non sono stata recentemente in Italia dato che è lui che mi accompagna in aeroporto di solito.
Mi siedo e sento una specie di soffio.
Poi una nuvola.
Santo cielo, sta spruzzando l'abitacolo con qualcosa e intanto mi dice sorry, sorry.
Speriamo sia solo disinfettante e non che so, gas nervino per farmi fuori direttamente :)
Poi ieri sera bussano alla porta.
Le bimbe della signora cinese raccolgono fondi per una colletta di beneficienza organizzata dalla loro scuola.
Porgo un'offerta e spunta anche la mamma con un vassoio.
Le bimbe traducono: vuole ringraziarmi facendomi assaggiare dei dolcetti cinesi fatti da lei.
Li prendo con gioia.
E non ci sono topi nel ripieno, ma una buonissima crema di fagioli rossi.
Ha capito che mi sono piaciuti, ha detto che me li fa di nuovo.
Volete vedere che anche dal peggior dei mali alla fine esce fuori qualcosa di buono? ;)



No comment, e al momento siamo prigionieri qui perchè se lasciamo l'Arabia dobbiamo passare 14giorni in un Paese non considerato a rischio per poter rientrare. Peccato che la lista di quelli che ci accolgono a braccia aperte sia ogni giorno più corta :)
Piuttosto qui di corto c'è la lista degli ingredienti: leggete bene e seguite alla lettera, non avete idea di cosa venga fuori!
Scarpetta compresa.







MARCELLA HAZAN'S LEMON ROAST CHICKEN
da How to Eat a Peach di Diana Henry
per 6 persone

un pollo da circa 2kg, della migliore qualità possibile
sale e pepe
2 piccoli limoni bio

Rimuovere l'eccesso di grasso dall'esterno della cavità del pollo e condirlo bene con sale e pepe all'interno, quindi asciugarne la pelle molto bene con carta da cucina.
Rotolare i limoni sul piano di lavoro schiacciandoli un po' con il palmo delle mani (si possono anche battere leggermente con un mattarello ma senza romperli) quindi bucherellarli usando uno spiedino.
Inserirli quindi nella cavità del pollo e richiuderla usando degli stuzzicadenti.
Legare le zampe e condire molto bene con sale e pepe tutta la superficie.
Mettere quindi il pollo in una pirofila non troppo grande, che lo contenga quasi a misura (se troppo grande i liquidi che si formeranno evaporeranno in fretta ) con il petto rivolto verso il basso (al contrario, insomma) e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti.
Quindi capovolgere il pollo, che ora sarà a petto in su, e cuocere altri 30 minuti.
Aumentare quindi la temperatura a 200 gradi e cuocere altri 15 minuti.
La pelle dovrà essere gonfia e dorata e si dovranno essere formati tutti i succhi di cottura sul fondo della teglia.
Cuocere qualche altro minuto se il pollo fosse ancora pallido.
Servirlo intero, porzionandolo direttamente a tavola ed irrorando ogni pezzo con i succhi di cottura.
Accompagnare a patate arrosto e dell'insalata, e non scordare il pane per la scarpetta :)

NOTE

- per regolarsi con la cottura Diana Henry dice di attenersi a quindici minuti per ogni 500g di pollo, più gli addizionali 15 minuti finali a temperatura più alta. Sempre meglio controllare comunque, che niente esiste di più orrido di un pollo crudo!


9 commenti

  1. Carissima Stefi, che dirti ? Ho apprezzato il tuo post e la tua ricetta... che ho fatto anch'io qualche mese fa, ma siccome il pollo non é molto fotogenico e io non sono Cartier-Bresson... hahahahah... non l'ho mai postato... .ma il pollo della coppia Hazan-Henry é divino, a dir poco. Per il resto, ormai sono convinto che c’è un piccolo complotto contro noi italiani. Magari abbiamo sbagliato, ok. Ció non giustifica il resto. C’è inoltre un’esagerazione e una psicosi che rasenta l’incredibile. Segno che ormai si ha paura di tutto. Pure di vivere. E qui in Brasile di dengue si muore 50 volte di piú, ma non fa notizia... Abbiamo forse un governo che non va giù a qualcuno dei potenti? sono preso da un sano nazionalismo... ciao!!!! ti abbraccio!

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    1. Complotto direi di no, ce la siamo cercata grazie ai comportamenti sconsiderati di alcuni connazionali...credo che non riportino all’estero dei cretini che scappano dalla quarantena??? La risposta ahimè è molto semplice :)

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  2. Tutto questo è semplicemente pazzesco, quanta IGNORANZA!!!
    Non commento ulteriormente perchè potrei diventare maleducata!

    Il tuo pollo? Tanto "semplice" quanto delizioso!
    Grazie Arabella ^_^

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  3. Anche mia figlia in Germania viene guardata da qualcuno con "sospetto" ed è stata convocata in Comune per certificare che non è stata in Italia di recente.
    Il pollo dev'essere fantastico, lo proverò

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  4. Ottimo il pollo il resto io vivo a Trieste FVG ed è reale. Buon weekend.

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  5. Ciao Stefania.
    Mia cugina (che mi aveva insegnato a farlo qualcosa come 55 o 60 anni fa) lo chiamava "pollo del cretino". L'unica differenza è che usava un limone solo, inserendo un dado prima e dopo. Io faccio lo stesso, le rare volte che me ne girano per casa. Evita di salare e pepare.
    Come molte ricette semplicissimissime è geniale.

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