mercoledì 28 novembre 2012

Starbooks di Novembre 2012: Torta speziata al miele con mousse all'arancia




































Tutto finisce.
Film, canzoni, barattoli di Nutella.
Idem i libri.
Per cui l'ultimo testato dalla banda Starbooks, Scandinavian Christmas di Trine Hahnemann, giunge alla sua terza ed ultima prova.
Che guardacaso coincide con l'ultimo appuntamento con lo Starbooks per il 2012, ma non temete: la rubrica torna di sicuro con l'anno nuovo ;-)
Una tortona importante, che mi ha colpito dalla foto prima, e per gli ingredienti poi.
Un impasto soffice soffice fatto di miele, senza un goccio d'olio o un grammo di burro.
Le spezie giuste giuste per farlo profumare di Natale, senza che l'augusto consorte (l'uomo per cui la cannella è una pericolosissima spezia esotica, come già detto) abbia di che lamentarsi.
Perchè questa me la dovete spiegare.
Le odia, ma le mangia tutte insieme nel Panforte.
Dice che lì stanno bene.
Mah.
Comunque stanno molto bene anche qui, fidatevi.
La base è già buonissima di suo, ma è con la mousse all'arancia che diventa tutto un altro dolce!
Qui l'unico problemino, perchè la signora Hahnemann parla di vaghi fogli di gelatina senza specificarne il peso.
Un dramma, per la sottoscritta che taglia i biscotti usando il centimetro e ama precisioni da farmacista...
Diamo per buoni i fogli che ho, da due grammi l'uno.
Ci provo anche se so dove andrò a parare.
La soffice mousse diventa cemento armato, altrochè.
Riprovo con metà dose di gelatina, ed ecco che ci siamo.
Arancia, spezie, miele.
Non può esserci più Natale di così.
E se Natale vuol dire anche regali, questo libro può serenamente farne parte.
Con la consapevolezza però che dovete regalarlo a cuoche esperte che sapranno destreggiarsi tra indicazioni non dettagliatissime e ricette non sempre perfette.
Alcune funzionano, altre meno.
Sufficiente, diciamo.
Perchè a Natale sono tutti più buoni.
Tranne me :-)


Il dolce proposto qui viene indicato dall'autrice come il classico delle grandi occasioni. E' comunque molto semplice da realizzare, e buonissimo dopo aver aggiustato la dose di gelatina nella mousse.
E se non vi va di provare la farcitura, fate almeno la base al miele: questo non si sente per nulla dopo la cottura, lasciando una torta morbida e profumata ottima per le colazioni dei giorni di vacanza.




 Ed ecco cosa ha testato oggi la banda Starbooks:


Menu Turistico con  Ring Cake
Le Chat Egoiste con  Dolcetti di Santa Lucia
La Apple Pie di Mary Pie con Danish Christmas Pastries
Ale only Kitchen con  Pepper Nuts
Vissi d'arte e di cucina con  Glogg
Arricciaspiccia con Rice pudding





HONEY LAYER CAKE WITH ORANGE MOUSSE
per uno stampo da 24 cm di diametro

4 uova
100 g di zucchero semolato
225 g di miele
250 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di chiodi di garofano macinati
mezzo cucchiaino di zenzero in polvere

per la mousse all'arancia

6 fogli di gelatina da 2g l'uno (usate solo 3 fogli, viene meglio)
50 g di zucchero a velo
200 ml di succo d'arancia appena spremuto
un cucchiaio di buccia di limone grattugiata
3 cucchiai di buccia d'arancia grattugiata
500 ml di panna fresca da montare

succo d'arancia o Grand Marnier per bagnare la torta
spicchi d'arancia


Battere 3 tuorli, un uovo intero, lo zucchero ed il miele con le fruste elettriche a lungo, almeno 10 minuti: sollevando la frusta il composto deve ricadere a nastro.
In un'altra ciotola mescolare la farina, il lievito e le spezie, quindi unire tutto al composto di uova.
Montare i 3 albumi a neve ferma ed unirli delicatamente all'impasto.
Versare in una teglia imburrata o coperta con carta forno e cuocere a 150 gradi (non di più!) per circa 45 minuti ( nel mio forno 50), facendo la prova stecchino.
Farla quindi raffreddare completamente.
Preparare la mousse: ammollare la gelatina in acqua fredda. Nella ricetta si parla genericamente di 6 fogli, ma senza indicare il peso è un'indicazione troppo vaga...comunque, dando per buoni 2 g a foglio il totale è un po' troppo: invece che una mousse viene un budino!
Usare quindi 3 fogli da 2 g l'uno e verrà benissimo.
Sciogliere lo zucchero a velo nel succo d'arancia insieme alla buccia di limone, scaldare su fuoco bassissimo finchè tiepido e sciogliere nel composto la gelatina ammollata ( la ricetta originale prevede di sciogliere la gelatina da sola e di unirla successivamente al composto di succo d'arancia. Ma se la differenza di temperatura tra i due è troppo vi ritrovate con grumi di gelatina rappresa! Meglio fare come ho suggerito).
Farlo raffreddare e passarlo attraverso un colino.
Montare la panna ed unire il succo di arancia con zucchero e gelatina con delicatezza, quindi mettere la mousse in frigo una mezz'ora.
Tagliare quindi la torta in tre dischi, spruzzare la base e quello di mezzo con il succo di arancia o il Grand Marnier.
Mettere il disco della base sul piatto da portata e ricoprirlo con un terzo della mousse e degli spicchi di arancia.
Coprire con un secondo disco, sempre con mousse e spicchi, quindi coprire con il disco finale.


Coprirlo con l'ultima parte di mousse e decorarlo con poca buccia di arancia grattugiata e gli spicchi rimanente, facendola riposare una mezz'ora perchè i sapori si amalgamino.
Tenere in frigo ma tirare fuori una mezz'ora prima di servirla.

NOTE:

- se non vi va di realizzare una torta così importante provate almeno la base: è una torta al miele buonissima e profumata di spezie...tra l'altro senza latte, olio o burro!

- meglio cuocere la torta il giorno prima rispetto a quella in cui va tagliata e farcita. Farla raffreddare e conservarla avvolta nella pellicola.

- come giustamente osservato, volendo si possono ridurre i 100g di zucchero semolato presenti nella base. Ho fatto una prova con soli 50g e una con ...zero, e la torta è venuta lo stesso benissimo.
Solo avere l'accortezza di montare molto bene uova e miele.




lunedì 26 novembre 2012

Arancini...cammellati!







Che mi squalifichino, a questo giro, ma non ce la faccio.
Gli arancini a casa mia sono sempre stati tali, e arancinE non riesco proprio a dirlo.
Legati al ricordo di tanti viaggi verso la Sicilia per le vacanze estive.
In macchina, con mamma, papà e sorella.
Non finivano mai, che l'Italia sarà un Paese piccolo ma è tanto lunga.
Attraversando lo stretto di Messina, un rito.
L'arancino sul traghetto.
Storcete pure il naso.
Alzate le sopracciglia.
Eppure erano di un buono senza pari.
Sarà che eravamo stanchi.
Sarà che eravamo affamati.
Sarà che per tutto l'inverno non ne vedevamo.
Sarà per questo che la ricetta dell'MT Challenge di questo mese mi ha folgorato.
Arabi e Siciliani, uniti dalla loro Storia.
Lo saranno anche in questo piatto.
L'ho pensato.
E l'ho fatto.
Il pezzo di carne comprato con un sospiro, ed il macellaio con un sorrisino.
Lo fotografo di nascosto, che anche fare le foto da queste parti non si può.
Ci prova da anni, a rifilarmelo.
Macinato due volte, non sia mai.
Stacco l'etichetta mentre torno a casa.
Cancello ogni prova evidente.
Da lì in poi, una passeggiata.
L'augusto consorte che esulta per il fritto non previsto.
Un paio di amici ad assaggiarli entusiasti.
Li rifai, vero?
Mea culpa, mea culpa.
Mea maxima culpa.
Amore, so che leggi, quindi scusa.
Ma non ho mentito sul ripieno.
Semplimente non me lo avete chiesto, cosa ci fosse dentro.
Non lo faccio più (forse :-)


Dunque, arancini con ragù, udite udite, di cammello! 
Ma GIURO che non si è accorto nessuno della cosa, perchè a dire il vero il cammello somiglia un po' al vitello, come sapore, quindi fate voi...
Se il cammello non fa per voi basterà usare il maiale come indicato da Pupaccena nella sua ricetta perfetta (e che non ringrazierò mai abbastanza, mi sono venuti arancini spettacolari!) :-)


 



ARANCINI...CAMMELLATI!
per circa 13 arancini
metà dose della ricetta di Pupaccena

mezzo kg di riso originario
un litro e mezzo circa di brodo vegetale
una bustina di zafferano
25g di burro
25 g di parmigiano grattugiato
una cipollina
olio extravergine, sale

per il ripieno

50g di macinato di vitello
50 g di macinato di cammello 
50 g di piselli
100 g di polpa di pomodoro
un cucchiaino di concentrato di pomodoro sciolto in poca acqua
poco vino bianco per sfumare
sedano, carota, cipolla
una foglia di alloro
olio extravergine
sale

per la lega

500 ml di acqua
250 g di farina
sale
 pangrattato, per la copertura

Preparare il riso:  In una pentola capiente dare un giro d'olio e far appassire piano piano la cipolla tritata. Versare quindi il riso, farlo tostare e versare parte del brodo vegetale in cui sarà stato scolto lo zafferano.. Continuare a cuocerlo regolandosi per l'aggiunta di liquido perchè risulti ben compatto.
Togliere immediatamente dal fuoco e mantecare con burro e parmigiano.
Versare il riso in una teglia, coprirlo e metterlo in frigo almeno per 4 ore.
Preparare il ripieno: versare i piselli in una pentola con un giro d'olio in cui sarà appassita un po' di cipolla. Versare poca acqua e far cuocere finchè saranno teneri.
In una pentola capiente rosolare in poco olio un trito fine di sedano, carota e cipolla insieme alla foglia di alloro.
Aggiungere le due carni e far rosolare, sfumare quindi con il vino.


Appena evapora versare la polpa di pomodoro e il concentrato sciolto nell'ascqua.
Salare e far cuocere a fuoco basso per circa mezz'ora, fino ad ottenere un ragù piuttosto asciutto.
Togliere dal fuoco, far intiepidire e aggiungere i piselli.
Far raffreddare del tutto.
Formare gli arancini: prelevare piccole porzioni di riso, modellarlo in una palla e formare un buco all'interno il pollice, cercando di allargarlo. Farcire con abbondante ragù e richiudere.
Mescolare acqua e farina per la pastella insieme a del sale, e passarvi gli arancini scolandoli bene prima di rotolarli nel pangrattato.
Friggerli quindi in abbondante olio di semi, finchè ben dorate.
Servire caldissime!

NOTE:

- se il cammello non, ehm, è nelle vostre corde seguite alla lettera la ricetta di Pupaccena che al suo posto prevede il maiale!

- la ricetta sembra indaginosa ma in realtà può essere comodamente "rateizzata": ho preparato il ragù un paio di giorni in anticipo, il riso un giorno prima. Quindi il giorno stesso mi è rimasto solo da formare e friggere!

- ho congelato alcuni arancini crudi, già passati nella pastella e pangrattato. Basta farli scongelare in frigo una notte e friggerli, sono come nuovi.

- la ricetta originale prevede che con queste dosi vengano circa 9 arancini, a me ne sono venuti di più quindi deduco di averli fatti più piccoli degli originali :-)



mercoledì 21 novembre 2012

Starbooks di Novembre 2012: Pane dolce all'uvetta, mandorle e cardamomo

Non vorrei annoiarvi più di quello che già faccio di solito.
Ma tocca che mi ripeta, ahivoi.
Natale porta diversi guai dalle mie parti, e questo l'avete capito.
Per mille motivi, dato che viviamo nel Paese dove è più facile commettere reato che farne una giusta.
Ma business is business, ed è una frase che certo non ho inventato io.
Dolci di Natale?
Vietatissimi, in teoria.
Quindi?
Niente di più facile: si aggira l'ostacolo.
Certi supermarkets li importano e li vendono al massimo fino ai primi di Novembre.
Ad un prezzo che farebbe strabuzzare gli occhi a chiunque.
Idem, ad esempio, per le decorazioni a tema.
L'Ikea vuole venderle?
Ok, purchè non lo faccia a Dicembre.
Non vorrei chiamarla ipocrisia...
Per cui i dolci in questione me li sono sempre messi in valigia, e pazienza se ogni tanto alla dogana qualche poliziotto goloso ed evidentemente poco preparato me ne chiede uno da assaggiare facendomi ridere sotto i baffi: se sapesse...
Più divertente portarsi nel bagaglio a mano lo stampo del pandoro.
Ad un poliziotto che parlava solo arabo ho spiegato che era un vaso.
In italiano.
Mi ha guardato come si farebbe con un pazzo, e probabilmente implorando tra sè e sè che la smettessi con quel fiume di parole incomprensibili.
Per poi finire a farlo per davvero, il vaso, dato che il pandoro si, viene buono, ma quello acquistato ci piace di più.
Il panettone?
Tre giorni da incubo a sbirciare che lievitasse, e rilievitasse.
Per finire spatasciato sul pavimento un momento prima di essere infornato.
Pazienza.
Si prende allora un libro come quello che stiamo testando per lo Starbooks di Novembre, ovvero Scandinavian Christmas di Trine Hahnemann.
Si sceglie un pane dolce che non sembra troppo complicato.
Con il sapore un po' orientale del cardamomo, e la più familiare uvetta.
Si intreccia e si cuoce, sapendo già che ci piacerà moltissimo.
Che profumo.
L'augusto consorte, giudice severo, assaggia.
Sa di...
Di che???
Sa un po' di panettone. Alla lontana.
Eureka.
Natale sembra subito più vicino.
Capodanno no, quello è passato.
Infatti dal quindici Novembre siamo entrati nel nuovo anno islamico : il 1434 :-)


Un pane buonissimo, soffice, morbido e profumato.
Sa davvero lontanamente di panettone, infatti medito di rifarlo e di metterlo negli stampi da minipanettone per farne segnaposto o regalini per il nostro Natale clandestino.
Solo la quantità di lievito usata dall'autrice del libro è a dir poco esagerata: ma chissà, per lievitare a quei climi...;-)
Provatelo per una colazione deliziosa: tanto più che si congela benissimo da cotto!



 Ecco le altre ricette testate oggi dalla banda Starbooks:

Menu Turistico con  Oat Cookies
Vissi di Cucina con  Popcorn salato al cioccolato
Le chat egoiste con  Rape con panna e pancetta
La Apple Pie di Mary Pie con  Crisp Cinnamon Cookies
Arricciaspiccia con  Gingerbread Town
Andante con Gusto con  Vanilla Cookies







PULLA BREAD
per una treccia come in foto

25g di lievito di birra fresco, o 8g di quello disidratato
125 ml di latte intero appena tiepido
50g di burro salato ammorbidito
un uovo intero
350 g di farina
50g di zucchero di canna
un pizzico di sale
2 cucchiaini di semi di cardamomo pestati
50g di uvetta
25g di mandorle grossolanamente tritate

per la copertura

un uovo intero
qualche mandorla extra


Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido (non troppo caldo!) quindi unire l'uovo e il burro morbido. A parte mescolare farina, zucchero, sale e cardamomo. Unire il tutto al mix di lievito e lavorare bene il composto.
Aggiungere verso la fine le mandorle grossolanamente tritate e l'uvetta ( l'ho ammorbidita in acqua calda, ma dalla ricetta non è richiesto).
Impastare per altri 5 minuti, a mano o nell'impastatrice, quindi mettere in una ciotola e coprire con un panno.
Lasciar lievitare per un'ora o comunque fino al raddoppio.
Riprendere l'impasto, sgonfiarlo e rilavorarlo brevemente, quindi farlo lievitare ancora una mezz'ora sempre coperto.
Dividerlo quindi in tre pezzi uguali che andranno lavorati in tre salsicciotti che andranno intrecciati.



Mettere la treccia sulla teglia in cui andrà cotta coperta con carta forno.
Coprirla con il panno e farla lievitare ancora mezz'ora.
Spennellarla quindi delicatamente con uovo battuto e spolverizzarla con qualche pezzetto di mandorla.
Cuocerla quindi in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 25-30 minuti ( 25 sono stati più che sufficienti nel mio forno)
Farla raffreddare almeno 10 minuti, quindi servirla così com'è o accompagnarla con burro e marmellata ( o Nutella, ma questo nel libro non c'è ;-)


NOTE:

- il lievito usato è a mio parere esagerato. Meglio diminuirlo aumentando di conseguenza i tempi di lievitazione.

- si conserva bene per diversi giorni, avvolta nella pellicola. Le fette vecchie di una paio di giorni possono essere tostate...e sono buonissime!

- la treccia cotta si può surgelare! Fatela scongelare avvolta nella pellicola a temperatura ambiente, quindi dare una scaldatina a bassa temperatura in forno.

- se non avete il burro salato potete sostituirlo con del burro tradizionale e mezzo cucchiaino di sale.





lunedì 19 novembre 2012

Zuppa di ceci, pane e pesto (in quindici minuti)



Che a nessuno venga più in mente di dire che risiedo in un Paese dove si pensa solo a vivere secondo i precetti più severi dell'Islam.
Il Paese dove Barbie è considerata immorale, e come tale venduta sottobanco.
Il Paese dove la suddetta Barbie è soppiantata sugli scaffali da Fulla, la versione con tanto di velo in testa e tappetino da preghiera, giuro, incluso nella confezione.
Di un Ken appropriato neanche a parlarne, in caso ve lo stiate chiedendo: la povera Fulla passa il suo tempo a pregare, altro che pensare a fidanzarsi...
Il Paese dove certi occhi chiari sono considerati tentatori, e quindi peccatori.
Il Paese dove le donne non possono guidare l'automobile.
Il Paese dove solo da pochi anni le donne hanno diritto ad un documento di identità personale: prima si era accessorio su quello del padre, marito o fratello.
Il Paese dove passeggiare tenendo tuo marito per mano non è sempre visto di buon occhio.
Il Paese dove se non ti copri fino ai piedi vai in galera.
Il Paese dove ogni tanto qualcuno mi sgrida perchè porto liberi e sciolti i miei colpi di sole.
Il Paese dove da poco i capelli me li hanno pure tirati a tradimento, solo per farmi male (ma ve lo racconto un'altra volta).
No no, basta.
La corruzione dei costumi è arrivata anche qui.
Altro che rispetto per le donne ed integrità.
Abbiamo, udite udite, un concorso di bellezza.
Sgrano gli occhi, a leggere la notizia.
E quanta enfasi.
Il concorso si chiama Miss Arabia Saudita?
Assolutamente no.
Miss Beautiful Morals.
Ah, ecco.
E' un concorso di bellezza, si.
Ma interiore.
Ragazze e ragazzine velate dalla testa ai piedi, e non si vede loro nemmeno il viso.
Vengono interrogate sulla conoscenza del Corano.
Sui princìpi che le animano.
La vincitrice viene anche intervistata.
Chissà che faccia abbia sotto quel coso nero, mi chiedo.
Se abbia occhi tristi o allegri, mentre dice che ciò che più importa nella vita è l'obbedienza ai propri genitori.
Se i capelli siano ricci o lisci, e di che colore siano i suoi sogni.
Chissà che futuro l'aspetta, ma dubito che farà la valletta in tv e sposerà un calciatore.
Mi fa una tristezza infinita.
Basta, torno a godermi il concorso di bellezza per cammelli.
Almeno loro posso guardarli negli occhi :-)



Fa finalmente freddo, in Italia? 
Qui da me no, ovviamente, anche se i "soli" 20 gradi notturni per gli standard locali sono paragonabili all'Era Glaciale...
Per scaldare animi e cuori niente di meglio di una zuppa ricca e saporita, ma da farsi in un quarto d'ora e pure vegana, oggi!

                                                 


ZUPPA DI CECI, PANE E PESTO
da Everyday Food di Martha Stewart
per due porzioni

un cucchiaio di olio
una cipolla non troppo grande
2 gambi di sedano
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
origano, un cucchiaio
750 ml di brodo vegetale (oppure acqua)
un barattolo di ceci oppure 240 g di ceci lessati da voi (peso da sgocciolati)
2 fette di pane casareccio, meglio se un po' raffermo, senza la crosta
sale
poco pesto per servire (senza formaggio per i vegani)



Tritare finemente la cipolla ed affettare il sedano.
Metterli entrambi in una casseruola insieme all'olio ed un cucchiaio di acqua su fuoco medio, finchè saranno ammorbiditi, circa cinque minuti.
Aggiungere quindi il concentrato di pomodoro e l'origano e far scaldare tutto per un minuto.
Versare quindi il brodo vegetale, oppure l'acqua, un pochino di sale e calcolare 5 minuti dal momento in cui prende il bollore.
Unire quindi i ceci scolati dal liquido di conservazione e il pane privato della crosta tagliato a dadi grossolani.
Lasciare cuocere su fuoco medio per circa 7-8 minuti.
Far riposare qualche minuto quindi aggiustare di sale e servire con una cucchiaiata di pesto per porzione.

NOTE:

- come quasi tutte le zuppe è ancora più buona il giorno seguente.

- va bene qualunque tipo di pane, ma meglio evitare il pancarrè che con il suo gusto leggermente dolciastro rivinerebbe il piatto.

- non rinunciate al pesto per servirla: diventa tutta un'altra zuppa!

mercoledì 14 novembre 2012

Starbooks di Novembre 2012: Cuori glassati alle mandorle






Natale quando arriva, arriva.
Anche dove fa sempre caldo.
Dove non si può festeggiare.
Dove è illegale.
E forse ci arriva di più che altrove, per tutti i motivi di cui sopra.
Difficile entrare nello spirito se si gira in shorts e maniche corte, forse, e soprattutto se il 25 Dicembre è per molti, da queste parti, un normale giorno lavorativo.
Ma non si demorde.
E si fa l'albero scampato ai controlli, si mangiano i panettoni con trentacinque gradi all'ombra.
Si fa quel che si può, compresa la crema al mascarpone per accompagnarli ;-)
Figuratevi quindi la gioia appena la decisione per il libro dello Starbooks di Novembre 2012 è diventata definitiva: Scandinavian Christmas di Trine Hahnenamm!
Foto che definirei magiche, certo se si intitolasse Arabian Christmas non avrebbe lo stesso appeal: renne, neve, vin brulè...tutto quello che fa Natale nel nostro immaginario.
Ed una serie pressocchè infinita di preparazioni a tema, alcune dai sapori familiari, altre meno.
I biscotti da appendere mi hanno sempre attirato.
Fanno libro di fiabe.
Racconti davanti al camino di mio nonno quando ero piccina.
Non siamo mai riusciti a vederne appesi, che troppi golosi hanno sempre girato nella mia famiglia.
Tempo di recuperare.
Impasto, taglio, buco e cuocio.
Che profumo, mamma mia.
Talmente inebriante che non mi stupirei di vedere una renna dalla finestra, invece dei soliti cammelli.
Resisto, caldi sono fragili.
La glassa, uhm, non sono tanto brava con queste cose.
Ma una frase del libro mi ha colpito: l'autrice esorta a non ricercare la perfezione, cuocendo i biscotti. Bisogna divertircisi.
Obbedisco.
Non importano le macchie, le sbavature.
Li appendo appena asciutti.
Sono incantata.
Ed ho capito.
Nessuno oserà mangiarli.
E' la magia di Natale :-)

Bugia, qualcuno ogni tanto scappa dalla decorazione: beh, sono troppo buoni oltre che belli. Durano moltissimo tempo e sono un'ottima idea per essere regalati.
La ricetta funziona indubbiamente, a patto di avere qualche conoscenza di base della lavorazione di questo tipo di impasto burroso: i biscotti vanno fatti riposare in freezer prima della cottura, o non terranno la forma, e di questa indicazione non c'è traccia.
Anche il numero di biscotti indicato nel libro è piuttosto approssimativo dato che non viene specificata la misura dello stampino, ma  probabilmente sono pedanterie della sottoscritta...
Solo un'esortazione: fateli, sanno proprio di festa oltre ad essere di un buono esagerato!

Ed andate a curiosare tra le altre ricette testate dal resto della banda dello Starbooks, questo mese orfana della Gaia Celiaca che si prende una piccola pausa (ma ti aspettiamo, eh!):


Menu Turistico con Pepparkakor
Vissi di Cucina con Hallon Cookies
Ale only Kitchen con Spiced Christmas Cake
Le chat egoiste con  Red Cabbage
Arricciaspiccia con  Meatballs and Pickled Beetroot 
La Apple Pie di Mary Pie con  Apple Aebleskivers 
Andante con Gusto con  Brown Cookies








ICED ALMOND HEARTS
per circa 40 biscotti non troppo grandi

200 g di zucchero semolato, meglio se tipo zefiro
200 g di farina
200 g di burro freddo
75 g di farina di mandorle
un uovo intero

per la glassa

150 g di zucchero a velo
un albume, o poco più
colorante rosso per alimenti

Mescolare in una ciotola farina, zucchero e farina di mandorle. Aggiungere il burro ben freddo tagliato a pezzettini e sfregare con le dita in modo che si intrida con il composto secco fino ad ottenere un composto di grosse briciole.
Aggiungere l'uovo intero e lavorare con la punta delle dita solo il tempo necessario a far si che il tutto stia insieme. Non impastare!
In alternativa tutto il procedimento si può fare nella planetaria con il gancio a K.
Avvolgere l'impasto ottenuto nella pellicola e mettere in frigo per almeno un'ora ( o una notte, se non avete tempo!)
Stendere piccole porzioni di impasto alla volta su una superficie infarinata ad uno spessore di circa 4 mm e tagliare tanti cuori da adagiare immediatamente in teglia coperta da carta forno.
Praticare un foro in ognuno, ho utilizzato una cannuccia.


Mettere le teglie con in biscotti in freezer per cinque, dieci minuti prima della cottura: questo fa si che tengano meglio la forma ( suggerimento mio, fidatevi!)
Cuocere quindi in forno preriscaldato a 200 gradi per circa cinque minuti ( qualche minuto in più nel mio forno) o comunque finchè i bordi risulteranno coloriti ma i biscotti ancora chiari.
Tirare fuori dal forno e non toccarli assolutamente: sono fragili da caldi e rassodano raffreddandosi.
Far raffreddare completamente e colorarli con una glassa fatta mescolando lo zucchero a velo con l'albume e il colorante fino ad ottenere una consistenza fluida.
Far asciugare minimo quattro ore dopodicheè è possibile usare i biscotti per decorare l'albero, la casa...oppure conservarli in un contenitore ermetico.

NOTE:

- i biscotti durano anche tre settimane, testato! Ottimi quindi per essere regalati.

- attenzione: sono talmente buoni che potreste trovarvi con l'albero spoglio in men che non si dica...

- prestare attenzione alla lavorazione: scaldare il burro comprometterebbe la fraibilità del risultato finale, come anche non refrigerare i biscotti prima della cottura.




lunedì 12 novembre 2012

Happy ARABirthday, il giveaway!



Tre anni.
Non so cosa l'abbia fatto durare così tanto, questo blog.
Come la sottoscritta abbia avuto ogni singola volta qualcosa da cucinare, facile.
Come la stessa sottoscritta abbia avuto ogni singola volta qualcosa da scrivere, pure troppo.
Ma come ci sia ogni singola volta qualcuno disposto a leggere, questo si che è sorprendente.
Beh, che sia leggere, sbirciare, curiosare non importa.
Ma tanti passano di qui, quanti mai ne avrei immaginati all'inizio.
Conoscete parte delle mie avventure nello strano Paese che mi ospita, e molto di ciò che mangio.
Qualcosa di quello che penso.
Gli esperimenti ben riusciti, ed i buchi sul soffitto.
La grandine nel deserto e gli amici che ho trovato per la strada.
Come ogni anno, a costo di essere banale e ripetitiva, la parola è sempre quella: grazie.
Perchè diciamolo, se non esisteste voi lettori forse non esisterebbe nemmeno questo blog, che se volevo solo un diario alla fin fine bastavano un'agenda ed una penna...
Grazie anche a chi mi insulta a parolacce via email, ed a chi mi augura la morte se oso proporre una ricetta che evidentemente viene tacciata di eresia: fa parte del divertimento.
A chi mi ringrazia per un piatto ben riuscito, e mi riempie di gioia raccontandomi della bella figura fatta.
A chi prima mi accusa di ogni reato sulla faccia della Terra, tra cui la pubblicazione di ricette che non vengono, e poi confessa di aver cambiato uhm, solo quattro o cinque ingredienti, ah si, ed anche il procedimento!
A chi mi invia una ricetta da provare perchè...non so nemmeno perchè, ma le gentilezze inaspettate, come dico sempre, mi fanno spalancare gli occhi di sorpresa.
A chi ancora si ostina a chiamarmi arabafeNice.
A chi mi fa compagnia, tra tutti i miei impegni: credetemi, parlare (o scrivere ;-) nella mia lingua, quando per la maggior parte della giornata chiacchiero in un'altra è un tale sollievo, ogni tanto!

E' quindi per ringraziarvi che nasce questo giveaway...e non vi chiedo di cucinare ;-) ma solo di dirmi cosa vi piace di questo blog, o cosa non vi piace, di dedicarmi un pensiero, una richiesta, un suggerimento...quello che volete.

Come posso partecipare? 
Se hai un blog ruba un paio di righe ad un nuovo post per dirmi cosa ti piace o non ti piace del mio  blog. Oppure dedicami un pensiero, dammi un suggerimento...quello che ti pare. Metti questo banner nello stesso post insieme al link a questa pagina. Aggiungi il banner anche in una delle colonne laterali.
Se non hai un blog ma un profilo facebook condividi questa pagina e scrivimi un pensiero sulla pagina facebook del mio blog, indicando anche il premio che desideri.
Se non hai nè blog nè Facebook mandami due righe via email ( non basta scrivere qui sotto, ok?)
Avvisatemi poi tutti qui sotto così vengo a leggervi, ed indicatemi per quale premio concorrete.

Per quanti premi posso partecipare?
Per tutti e tre, ma con un solo post per ciascuna...e dovrai dirmi tre cose diverse!

Come si vince?
Verrete tutti elencati qui sotto in ordine d'arrivo, e vi assegnerò un numero. Alla fine estrarrò a sorte un numero per ciascuno dei tre premi, utilizzando random.org

Quando scade il giveaway?
Comincia oggi e scade il 12 Dicembre.

Cosa si vince?
I premi sono tre, ed è possibile vederne  una foto sulla pagina Facebook del blog:

  • Stampo antiaderente da 12 muffins e set "fatine" composto da 24 pirottini a tema e 24 fatine da utilizzare come topper ( tipo questo ma non uguale)
  • Stampo antiaderente da 12 muffins e set "pirati" composto da 24 pirottini a tema e 24 bandierine da pirata da utilizzare come topper (tipo questo, ma non uguale)
  • Stampo antiaderente da 12 muffins, set di pirottini a fiori e candeline che formano la scritta Happy Birthday (tipo queste ma non uguali)
Spero sia tutto chiaro!
E per questa volta sono io che verrò a leggere voi.
Ultima nota per evitare polemiche del passato: nessuno sponsorizza questo giveaway...tranne me ;-)


Partecipanti per il set "Pirati":

1. Nella mia cucina 
2. Isabella, via email
3. Arianna, via email
4. Daniela, via email
5. Silvia, via facebook
6. Luisa A., via facebook
7. Antonella M, via facebook
8. Rose di Organza 
9. Gluci77, via email
10. Francesca D.S, via email
11. Gianna C, via facebook
12. Ste.lele, via email
13. Daisy B, via email
14. Mauro M, via facebook
15. Giorgia, via email
16. Maria Grazia D.S, via facebook
17. Valentina d.A, via facebook
18. Sonia B, via facebook
19. Monica G.G, via facebook
20. Martina M, via email
21. Alessandra S, via email
22. Monica F, via email
23. Daniela P, via facebook
24. Antonella V, via email
25. Noemi L, via facebook
26. Anitablake, via email
27. Biribissi, via email
28. Pannifricius Delicius 
29. Linda7, via email
30. Monica S, via facebook
31. Catia F, via facebook
32. Ester P, via facebook
33. Pina C, via email
34. Le pentole di Falentina 
35. Oggi si mangia 
36. I feel food 
37. Le torte di Lara 
38. Sandra G, via email
39. Valentina, via email
40. Roberta L, via facebook
41. Crema e Panna 
42. Daniela A, via facebook
43. Mara C, via email
44. Pancakes a colazione 
45. Sabrina Elena T, via facebook
46. Danitad, via email
47. Jasmine et Coco, via facebook
48. Adele S, via email
49. La banda dei broccoli 
50. Orchidea Quattordici, via facebook
51. Indovina chi viene a cena?
52. Giuseppina F, via email
53. Virginia M, via email
54. Profumi e Sapori 
55. La cucina di mamma Loredana 
56. La montagna incantata 
57. TataNora 
58. Pellegrina
59. Ziopiero 
60. Non solo piccante
61. Gli amori di Dida



Partecipanti per il set "Fatine":

1. Isabella, via email
2. Arianna, via email
3. Tavolartegusto
4. Pink Angel, via facebook
5. Daniela, via email
6. Brigida, via facebook
7. Luciana, via facebook
8. Sara R, via facebook
9. Francesca B, via email
10. Maria A, via email
11. Antonella R, via facebook
12. Paola C, via facebook
13. Daisy B., via email
14. Virginia M, via email
15. Eva, via email
16. Monica G.G, via facebook
17. Amelia V.de S., via facebook
18. Martina M, via email
19. Alessandra S, via email
20. Monica F, via email
21. L'arcobaleno di Sara
22. Francy e Ale, via facebook
23. Lucia de S, via facebook
24. Pensieri e Pasticci 
25. Kitty's Kitchen 
26. Biribissi, via email
27. Dolcemente Inventando 
28. Sonia F, via facebook
29. Linda7, via email
20. AnnaAnna, via email
21. Morgana D.L, via facebook
22. Pina C, via email
23. La ricetta che Vale 
24. Lina V, via email
25. Frutta & Zafferano 
26. Simona Italian Recipes 
27. Sandra G, via email
28. Andante con Gusto 
29. Giuseppina, via mail
30. Mariangela G, via facebook
31. Lucia L, via facebook
32. Aria in Cucina 
33. E il basilico 
34. Creativa per gioco e per passione
35. Melina M, via email
36. Dolci & Dintorni 
37. Marzia D'A, via facebook
38. Lui e Lei in cucina 
39. Danitad, via email
40. Jasmine et Coco, via facebook
41. L'angolo cottura di Roby 
42. Ricette in tacchi a spillo 
43. A Thai Pianist 
44. Dolci Armonie 
45. Valentina Dim, via facebook
46. Dolcemeringa 
47. Odor di pane 
48. Spigolando nel web 
49. Fusilli al tegamino 
50. Karin L, via email
51. Facciamo che ero la cuoca 
52. TataNora 
53. Pellegrina
54. Ziopiero 
55. Cardamomo & Co. 
56. Beuf à la mode 
57. viv.bcn, via email
58. Happy Cooking
59. Pasticci e Cucina
60. Clara Pasticcia

Partecipanti per il set "Happy Birthday":

1. Isabella, via email
2. Arianna, via email
3. Daniela, via email
4. Enrica C, via facebook
5. Angelita C, via facebook
6. Marialice, via facebook
7. Alessia G, via email
8. Giorgia G, via facebook
9. Emilia C, via facebook
10. Ilaria S, via email
11. Claudia V, via facebook
12. Daisy B, via email
13. Barbara, via email
14. Marco L, via facebook
15. Maria Rodolfa U, via facebook
16. Sunshine's fashion, via facebook
17. BiancaMaria R, via email
18. Monica G.G, via facebook
19. Elena B, via email
20. Martina M, via email
21. Alessandra S, via email
22. Monica F, via email
23. Roberta L, via email
24. Mirella L, via facebook
25. Francesca B, via facebook
26. Paolab3, via email
27. Biribissi, via email
28. Anna S, via facebook
29. Tennis a Tavola 
30. Francesca D.S, via facebook
31. Linda7, via email
32. Cotto, fotografato e mangiato 
33. Matilde P, via email
34. Pina C, via email
35. Giulia M, via facebook
36. Idee in viaggio, nella testa, in cucina, nelle mani 
37. Il piacere del palato 
38. Ilariainterplanetaria
39. La temeraria Fra
40. Cuocicucidici 
41. Rezetas de Carmen 
42. La barchetta di carta di zucchero 
43. Home Made 
44. Happy Cooking 
45. Colazione da Frankie 
46. La Scimmia Cruda 
47. Le torte di Ele 
48. Danitad, via email
49. Jasmine et Coco, via facebook
50. Arricciaspiccia 
51. Incantesimi di Fimo, via facebook
52. Arte in Cucina 
53. Finamente in Cucina 
54. Vincenza S, via facebook
55. Stregatto cuciniero 
56. Paola Sweetmaremma,  via facebook
57. Cooking with Marica 
58. Bloggoloso 
59. Love cooking 
60. Lastufaeconomica 
61. La Saruzza
62. Ale only kitchen
63. TataNora 
64. Leila D, via facebook
65. Pellegrina
66. Ziopiero 
67. Sabrina Missere, via facebook
68. Il sorriso vien mangiando, via facebook






giovedì 8 novembre 2012

Spaghetti al tonno, limone e pangrattato

E chi se lo sarebbe immaginato.
Un continuo.
Senza interruzione, da allora.
Almeno una email al giorno.
Quando gentile, quando meno.
Quando polemica.
Quando pressante.
Quando irritata.
Quando sgarbata, si, perchè non ci facciamo mancare nulla.
Ma come nella migliore telenovela, l'enigma va avanti.
Ti prego, dimmelo.
Questa la domanda più gettonata da quando ho parlato della ragazza con la L.
Un po' di curiosità speravo di suscitarla, ma avete presente quando gli eventi in meno di un battito di ciglia prendono forma, vita e sfuggono totalmente al controllo?
Questo il caso.
Non è tanto a stupirmi il fatto che mi si domandi l'identità della ragazza in questione.
Ma che me lo chieda gente che non conosce nemmeno me, questo si.
Perfetti sconosciuti che implorano il nome di una perfetta sconosciuta, tramite un'ennesima perfetta sconosciuta.
Cosa mai cambierà, dico io, il saperlo o meno?
Non cedo,  sono perfida come qualcuno ha osservato.
E partono le supposizioni.
Ho capito, è una amica immaginaria e non esiste.
Mi spiace sempre contraddire, ma esiste in carne, ossa e piè veloce.
E' la tale foodblogger? O forse l'altra?
Niente da fare.
E' un uomo!
Beh, non mi è proprio parso, a meno che il suo non fosse un travestimento perfettamente riuscito.
E' un tuo amante che fai passare per donna per potergli scrivere pubblicamente.
Ma quando mai andrei a complicarmi la vita in questo modo? Suvvia! Specie quando l'augusto consorte è primo lettore di questo blog.
Complimenti a tutti per la fantasia, ma temo di dover deludere.
La ragazza con la L è proprio...una ragazza con la L.
E risalire a qualcosina in più non prevede talenti da Sherlock Holmes.
Da me non ne saprete il nome, o come domandato da qualcuno mai visto e sentito prima, nemmeno posterò una sua foto.
Niente età, stato civile, occupazione ed interessi.
Pazienza.
Ma doversela immaginare non è tanto, tanto più divertente? :-)




Gli spaghetti al tonno saranno pure un classico, ma questa versione mette loro il turbo!
Buonissimo ma soprattutto velocissimo il condimento: tutto nel tempo di bollitura della pasta.
Dieci minuti, ed una super cena a tavola.
A lunedì, con una sorpresa!






SPAGHETTI TONNO, LIMONE E PANGRATTATO
da Everyday Food di Martha Stewart
per due persone

una grossa fetta di pane integrale
un cucchiaio d'olio extravergine
2 cucchiai di succo di limone
un cucchiaino circa di buccia di limone grattugiata
abbondante prezzemolo tritato
una manciata di olive
una scatoletta di tonno al naturale da circa 170 g
160 g di spaghetti (o quanti ne volete!)
sale


Spezzettare la fetta di pane nel mixer ed aggiungervi poco sale ed un cucchiaino di olio. Far girare le lame con funzione intermittente finchè si otterranno delle grosse briciole ( non una polvere!)
Versare le briciole su una teglia coperta con carta forno e mettere il tutto in forno a 180 gradi per circa cinque minuti, o finchè ben dorate.
Mettere sul fuoco la pentola per la pasta, intanto tagliuzzare le olive e versarle in una ciotola insieme ad abbondante prezzemolo tritato, il succo e la buccia di limone ed il restante olio.
Scolare la pasta tenendo da parte un bicchiere dell'acqua di cottura, per allungare leggermente il condimento.
Versare la pasta nella ciotola del condimento con poca acqua di cottura e condire con il tonno fatto a pezzi grossolani e parte del pangrattato ormai cotto
Servire subito, con il resto del pangrattato a parte.

NOTE:

- si può usare tonno sott'olio, se lo si preferisce.

- dato che mi viene chiesto spesso sottolineo che Everyday Food di Martha Stewart non è un libro, ma una rivista.



lunedì 5 novembre 2012

Torta magica alla Nutella, in due ingredienti!




Una condanna.
Una perdizione.
Una droga.
Un'ossessione.
Tutte in quel barattolo.
E se ne entra uno in casa arabafelice, se ne vedono delle belle.
La sottoscritta che se lo finisce a tempo di record, e l'augusto consorte che reclama la sua parte.
Sempre troppo tardi.
Fino alla soluzione estrema.
Due barattoli, uno a testa.
Con tanto di tacca su quello della dolce metà, che nella sua mente logica pensa di razionalizzarne il consumo.
Beh, non ha mai funzionato.
Ho sempre finito il mio, e poi il suo.
Ma è cattiveria, ha esclamato con in mano l'ennesimo con ormai Nutella solo in tracce, sconsolate come il suo sguardo.
E' che se comincio, non posso fermarmi.
E' più forte di me.
Non so nemmeno se sia più il sapore o la consistenza, a farmi perdere il lume della ragione.
Non è certo un caso, infatti, che il miglior accompagnamento per la suddetta non sia il pane, ma il mio dito.
Assaporarla in purezza è estasi.
Subito dopo vengono certe fette di pane casareccio, merenda di ragazzina, con la crosta dura che se non stavi attenta ti ferivi una gengiva.
Quel contrasto rustico è quello che ad oggi mi ispira di più, a stretta distanza dalla perfezione del dito.
Poi giorni fa guardo Martha Stewart ed il suo show.
Mischia burro di noccioline, uova e zucchero a velo.
Un lampo.
Certi canali televisivi si confermano pericolosissimi per i miei neuroni.
Deve poter funzionare anche con la Nutella, la consistenza è quella.
Tolgo lo zucchero, non serve.
Funziona!
Amore, assaggia, di che sa?
Solito lampo di paura.
E' buona!
Si, ma di che sa?
Mastica piano.
Non so. Mi ricorda un sapore di quando ero piccolo.
Uhm.
Secondo me il ricordo è vivo perchè molto, molto più recente ;-)


Non ci speravo ma l'esperimento ha funzionato! La torta sa di...cioccolato, con un vaghissimo retrogusto di Nutella.
Una consistenza scioglievole, ma che non intacca il fatto che invece il dolce si possa tagliare tranquillamente in fette o quadrotti senza sbriciolarsi.
Ma mi raccomando la lavorazione e la cottura, i pochi accorgimenti che fanno la differenza tra una torta e una frittata ;-)
Non fate mancare tanto zucchero a velo, perchè non è assolutamente dolce, ed un ciuffo di panna.
E complimenti alla lettrice che sulla pagina Facebook di Arabafelice in cucina ha azzeccato la lista ingredienti!




TORTA MAGICA ALLA NUTELLA
ispirata ad una ricetta di Martha Stewart
per una teglia da 18-20 cm di diametro

4 uova grandi
240g di Nutella


Montare le uova intere per non meno di dieci minuti con le fruste elettriche: devono triplicare di volume, e da quanto saranno lavorate dipende la buona riuscita della ricetta.
Ecco le mie dopo i dieci minuti nella planetaria.


Intanto scaldare la Nutella a bagnomaria in modo che abbia una consistenza più fluida che cremosa, stando attenti a non scaldarla troppo.
Lavorando ora con una spatola e non più con la frusta amalgamare la Nutella in due volte al composto di uova, cercando di smontarlo il meno possibile.
Versare in una teglia non più grande delle dimensioni indicate coperta con carta forno, e cuocere in forno preriscaldato a 175 gradi per circa 25 minuti.
Far raffreddare completamente prima di servirla, magari con della panna montata e spolverata con zucchero a velo.

NOTE:

- la torta viene bene solo se si montano le uova con attenzione e per non meno del tempo indicato.

- migliora con il tempo, ed è ancora meglio fredda di frigo.

- non è assolutamente troppo dolce, anzi lo zucchero a velo di copertura è complemento necessario!

- non cuocerla troppo, pena un dolce secco: deve rimanere morbido e scioglievole.

-provatela a quadrotti su un buffet. Sarà il primo dolce a finire, specie alle feste dei bimbi.

- quelle nella foto sono uova intere montate benissimo, non solo albumi! Qui effettivamente le uova sono un po'...pallidine :-)

- la torta gonfia in forno per la presenza delle uova montate ma si affloscia un po' dopo la cottura, è normale...si vede anche nella foto. Basta farla nello stampo di misura indicata perchè rimanga più o meno come la mia. Se invece non si riesce a tagliare vuol dire che non era cotta abbastanza o che le uova non sono state lavorate a sufficienza ( i miei 10 minuti di planetaria vanno convertiti in almeno 15 con le fruste a mano...)



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