martedì 31 dicembre 2013

Happy New Year!





Che sia meglio.
Ma basta che non sia peggio.
Che sia prospero.
Che sia ricco.
Di quelle cose tipo la salute con cui si fanno le barzellette.
E poi quando manca scopri che barzellette non sono.
Pieno.
Ma non di buoni propositi, che si lasciano sempre da qualche parte entro Febbraio ;)
Di cose da fare.
Di progetti da portare avanti.
Di pensieri con cui riempirsi la testa.
Amici con cui riempirsi la casa.
E il cuore.
Di libri con cui farsi film dentro gli occhi.
Emozioni da rimanere a bocca aperta, e a battiti zero per un attimo.
Stampi nuovi da provare.
Risate che fanno male ai muscoli della pancia più di cento esercizi addominali.
Barrette di cioccolato giganti da finire.
Sguardi che si incrociano e capiscono tutto al volo.
Un record personale da battere.
Un amore da trattare come si merita, e non importa se è uomo, donna, cane, gatto o cosa vi pare.
Battaglie da vincere.
Ma solo per smettere di fare la guerra.
Dai, che un nuovo anno è solo tanti giorni con ciascuno una sorpresa.
E un po' sta anche a noi, che siano buone per la maggior parte ;)

lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale!


Per chi ci crede.
Per chi no.
Per chi lo ama.
Per chi lo odia.
Per chi fa finta, nell'uno o nell'altro senso.
Natale arriva.
Volenti o nolenti.
Anche tra le dune ;)
Auguri a tutti, che Babbo Natale porti a ciascuno ciò che desidera.
Ricordandosi che i regali non sono i pacchetti.
Sono le persone che ce li porgono.
Beh, quasi tutte ;)

BUON NATALE!!!

martedì 17 dicembre 2013

...e quattro! I vincitori del giveaway di Arabafeliceincucina

E chi se lo immaginava.
Quattro anni da festeggiare.
Quasi quattrocento partecipanti.
Tutti con un pensiero.
Una frase.
Una ricetta, pur se non richiesta.
Idee.
Qualche critica come è giusto che sia.
A tutti ho risposto, perchè con tutti mi è spuntato un sorriso.
Quando con una mail.
Quando con un commento sul blog.
Quando con un mi piace su facebook.
Grazie, con tutto il mio cuore.
E grazie dal blog :) che ormai è un'entità a sè dotata di vita propria.
D'altronde la via che ha preso mica gliel'ho mostrata io.
E' lui ad averla mostrata a me.
Ah, le polemiche e le incomprensioni non sono mancate.
Non saremmo esseri umani, altrimenti.
Ora che ci penso, c'è una sola mail a cui non ho risposto.
Lo farò qui ora, con molto, meditato, cattivo gusto.
Per quella persona che mi ha chiesto se, in caso di vittoria, fosse possibile ricevere invece dei premi decisi il loro corrispettivo in denaro.
Ecco, diciamo anche no :)
Ma non perdiamoci in chiacchiere, cosa in cui sono maestra e lasciamo che rullino i tamburi...e lasciamo che la sorte decida tramite random.org.



VINCITORE NELLA CATEGORIA FACEBOOK

numero 131, corrispondente a Topo Topastra


VINCITORE NELLA CATEGORIA EMAIL

numero 23, corrispondente a Ste.lele


VINCITORE NELLA CATEGORIA BLOG

numero 33, corrispondente a Al Caffè de la Paix


I vincitori sono pregati ora di mandarmi il loro indirizzo  scrivendomi a  arabafeliceincucina@gmail.com  per poter spedire il premio. 
Chiedo gentilmente una certa sollecitudine dato che sono di nuovo in partenza per le dune :)
Grazie, grazie, grazie!



lunedì 16 dicembre 2013

Tacchino al forno morbidissimo (e furbissimo!) alle spezie


Mi blocco.
Il corridoio del supermercato è strapieno, ed intaso il passaggio.
Non mi importa degli spintoni.
Lo guardo.
Non ci credo.
Sarà mio.
No, non è Clive Owen sul mio cammino
Un tacchino.
Di dimensione umana, che non so voi ma il pensiero di un corpo a corpo con bestie di oltre dieci chili non mi esalta granchè.
Tanto che lo cerco, e tutte le volte qualche collega americano a fregarmi sul tempo.
Lo porto alla cassa abbracciandolo, e non mi sento minimamente un'idiota.
Ora veniamo a noi.
Che di tacchini ne ho mangiati tanti in vita mia.
Con un paio ho rischiato di strozzarmici da quanto erano secchi.
Qualcuno durissimo.
Molti senza infamia e senza lode.
Uno eccezionale, fritto tutto intero in credo trenta litri d'olio ma non ho il coraggio di ripetere l'esperimento mettendo una tinozza in giardino e accendendoci il fuoco sotto.
Anche la gatta mi sconsiglia, e lei si è saggia.
Studio tutti i sacri testi delle mensole della cucina.
Analizzo, soppeso, valuto, assaggio con la mente.
Proviamoci, e sarà il primo della vita.
Sprezzo del pericolo, e invito anche gente a cena.
Mal che vada tiro fuori un paio di bistecche.
Seguo le indicazioni alla lettera, e la bestia che galleggia ha pure una sua intrinseca bellezza.
Che profumo tra le arance, lo zenzero e la cannella.
Ops, augusto consorte che leggi, salta la riga precedente ;)
In forno lo guardo a vista.
Lo spennello ogni quindici minuti.
Gli chiedo, gentilmente, di venire bene.
Che la crosta venga croccante e saporita.
Che la carne sia morbida e tenera.
Che la salsa sappia di buono nonostante ci sia un collo bollito dentro.
So persuadere, si vede.
O parlo benissimo la lingua dei tacchini :)

Insomma, qui viene fuori una roba a dir poco fenomenale.
La ricetta assicura che sia pressocchè impossibile seccare un tacchino che abbia marinato in un liquido tanto a lungo, ed è vero...un'altra furbata! Carne tenera, crosticina deliziosa, un aroma indescrivibile.
Salsina perfetta.
La ricetta è facilissima, solo lunga nelle attese, ma niente di complicato. 
Farà una figura splendida sulla tavola delle feste.
E mi raccomando: non cuocetelo più del tempo indicato. Nigella Lawson assicura che gli americani stracuociano i loro tacchini seccandoli senza pietà.
E da oggi so che è vero ;)




TACCHINO MORBIDISSIMO ALLE SPEZIE
da Feast di Nigella Lawson
per dieci persone, porzioni generose

un tacchino di circa 4 kg
circa 6 litri d'acqua
125 g di sale fino
3 cucchiai di pepe nero in grani
un mazzetto di timo, alloro e prezzomolo, legate insieme con spago da cucina
2 cucchiai di semi di senape
150 g di zucchero semolato
2 cipolle
un pezzetto di zenzero fresco da circa 6cm
una stecca di cannella
un cucchiaio di semi di cumino
4 spicchi di aglio
un cucchiaio di pepe di Giamaica (all spice)
4 anici stellati
un'arancia
4 cucchiai di sciroppo d'acero
4 cucchiai di miele
gambi di prezzemolo

  per spennellare il tacchino in cottura

75 g di burro
3 cucchiai di sciroppo d'acero o miele


per la salsa di accompagnamento

le interiora del tacchino ed il collo
una cipolla
un gambo di sedano
una carota
una foglia di alloro
un mazzetto di prezzemolo
un litro d'acqua
un cucchiaino di sale
un cucchiaio e mezzo di farina
15 g di burro
un cucchiaio di Marsala

Versare l'acqua in un recipiente molto capiente e versarvi tutti gli ingredienti elencati (tranne quelli per spennellare) avendo cura di tagliare in quattro parti l'arancia, senza sbucciarla, e di spremerne il succo nell'acqua. Lo zenzero va affettato e le cipolle tagliate in due.
Mescolare bene in modo che sale e zucchero si sciolgano.
Separare il tacchino dalle interiora che in genere si trovano in un sacchetto all'interno ed immergerlo nell'acqua della marinatura.
Deve essere totalmente coperto, quindi valutare se serva aggiungere liquido.
Mettere il recipiente in frigo, o in ambiente molto freddo, e lasciarlo da un minimo di una notte a due giorni.



Quando è ora di cuocerlo, tirare il tacchino fuori dalla marinata ed asciugarlo con della carta cucina, quindi lasciarlo a temperatura ambiente per un'oretta.
Sciogliere il burro con lo sciroppo d'acero o il miele e spennellare tutto il tacchino usando un pennello da cucina.
Metterlo in forno preriscaldato a 220 gradi per mezz'ora, quindi abbassare la temperatura a 180 gradi e continuare per un'ulteriore ora e mezzo, spennellando il tacchino con il burro ogni venti minuti.
Dopo le due ore complessive tirare fuori il tacchino dal forno e lasciarlo riposare minimo mezz'ora a temperatura ambiente.

Per la salsa di accompagnamento mettere nella pentola a pressione Acticook della Lagostina l'acqua, tutte le interiora (tranne il fegato), il collo, il sedano, la carota, le erbe aromatiche ed il sale.
Chiudere il coperchio e cuocere per 20 minuti dal fischio, spegnere quindi il fuoco.
A parte, nella casseruola Lagostina Tempra, rosolare il fegato lasciato da parte nel burro.
Prelevare tre o quattro cucchiai del fondo di cottura del tacchino e metterli nella casseruola Tempra dopo aver rimosso il fegato, ma senza lavarla.
Unire la farina e mettere su fuoco basso girando sempre, quindi unire mezzo litro del brodo appena preparato, dopo averlo filtrato.
Far cuocere mescolando per qualche minuto finchè addensa, quindi unire il fegato lasciato da parte e frullare tutto con un frullino ad immersione.
Aggiungere il Marsala, cuocere per un ulteriore minuto e servire calda con il tacchino a fette.




Affettare quindi il tacchino e servirlo con la salsa preparata.






NOTE

- se non si possiede una pentola a pressione la salsa di accompagnamento può essere preparata in una normale, versando l'acqua, tutti gli ingredienti e portando a bollore. A questo punto si abbassa il fuoco al minimo, si mette il coperchio e si lascia cuocere piano per due ore.

- la salsa va scaldata prima di essere servita con il tacchino, nel caso la si preparasse mentre questo riposa.

lunedì 9 dicembre 2013

Ghirlanda di pane...furbissima!


Tanti i motivi per andare in galera.
Tante le regole che possono essere infrante.
A seconda di dove si via, poi, possono essere moltissime.
Dalle parti in cui abito ci andrei se mi mettessi a guidare un'automobile.
Se uscissi per la strada senza abaya, il tradizionale abito nero che copre le forme del corpo femminile.
Se baciassi mio marito sulla bocca in pubblico.
E già se lo cingessi alla vita con un braccio sarei guardata male.
Se mi trovassero raccolta in preghiera, dato che non professo l'unica religione gradita da queste parti.
Se decidessi di mangiare in pubblico durante il mese del digiuno, Ramadan.
Se vendessi o comprassi, di nascosto, decorazioni di Natale o San Valentino.
Per ora mi sono salvata pur avendo il colore degli occhi sbagliato, ma c'è sempre speranza.
E se poi il reato non c'è possiamo sempre inventarlo al momento.
Ditelo ai due ragazzi che tempo fa hanno deciso di aderire alla campagna Free Hugs, lanciata da un ragazzo australiano.
Si va per la strada e si abbraccia un perfetto sconosciuto.
Per illuminare la giornata di entrambi.
Ora, non so voi, ma se uno sconosciuto mi piombasse addosso penserei ad un tentativo di sottrarmi la borsa, più che altro.
E potrei ricambiarlo con una mossa di kickboxe.
Gratis tanto quanto l'abbraccio :)
Ma si sa, che sono un'arpia.
Ed infatti un paio di ragazzi sauditi hanno decico che nel loro Paese, così rigido nel predicare contatti fisici ridotti al minimo, i tempi erano maturi.
Si sono messi per le strade della capitale.
Uno abbraccia, l'altro filma.
Risultato?
Li hanno arrestati.
Solo che non si trovava il reato adatto a tenerli dentro.
Abbracciare non è derubare.
Ecco, li arrestiamo perchè hanno messo in atto pratiche copiate ad un Paese straniero, e come tali non conformi all'Islam.
Hanno anche firmato una dichiarazione in cui si impegnano a non farlo più.
Ma tanto lo so, che tenevano le dita incrociate dietro la schiena ;)


Con le decorazioni su questo blog siamo scarsini :) ma come ho visto questa ghirlanda me ne sono innamorata, soprattutto perchè sembrava alla mia portata!
Pochi ingredienti, ma potrete usare più o meno qualunque impasto di pane vi piaccia di più.
Una lavorazione semplicissima e soprattutto la possibilità di congelarla da cotta ed averla pronta con poco sforzo per la tavola delle feste o per un regalo homemade.
Per stupire quella cognata antipatica o la suocera criticona  ;)



BREAD WREATH
inspirata ad una ricetta trovata su Living di Martha Stewart

300g di farina
65g  di farina di segale
6g lievito di birra disidratato oppure 18 grammi di quello fresco
mezzo cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale
250 ml di acqua tiepida


Mescolare 250g di farina con la farina di segale con il sale, lo zucchero, quindi aggiungere il lievito e mischiare. Unire l'acqua tiepida a poco a poco girando con un mestolo o un cucchiaio e fermarsi quando si ottiene un impasto morbido. Non impastare!
Ecco come si presenta:


Coprire la ciotola con della pellicola trasparente e lasciar lievitare fino al raddoppio, circa un paio d'ore, quindi dopo il raddoppio mettere la ciotola in frigo per un'ora.
Versare quindi l'impasto freddo su un piano infarinato ed unire i restanti 50g di farina: si deve ottenere un panetto lavorabile e morbido, allo stesso tempo non appiccicoso.
Rimettere il panetto nella ciotola, coprire con pellicola e di nuovo in frigo per mezz'ora.
Riprenderlo e mettere un foglio di carta forno sul retro di una teglia o placca da forno, quindi appoggiarci l'impasto e farci un buco al centro con il pugno.



Allargare il cerchio finchè misura 23 cm di diametro esterno e il foro centrale misura circa 10 cm abbondanti. Spolverizzarlo con abbondante farina e farlo riposare, scoperto, 15 minuti.


Ora con delle forbici affilate praticare dei tagli tutto intorno: tenere le lame quasi parallelle alla ghirlanda.

Alzare quindi delicatamente le punte e rivolgerle verso l'esterno.


Far riposare altri 15 minuti e cuocere in forno preriscaldato a 240 gradi per circa 20 minuti.
Far raffreddare completamente prima di servire.

NOTE

- la ghirlanda si può surgelare cotta: avvolgetela una volta fredda nell'alluminio e mettetela in freezer. Farla scongelare a temperatura ambiente e passarla in forno ben caldo perchè torni croccante.

giovedì 5 dicembre 2013

...è scoccata L'ORA DEL paTE' !

Un gioco.
Tante persone.
Un mare di ricette.
E tutto quello che ne consegue.
Divertimento.
Condivisione.
Volontà di mettersi in gioco.
E magari di imparare qualcosa.
La sfida, sempre solo a superare se stessi.
E non si dica più che non si vince nulla ;)
Tutto questo, e molto di più, è l'MTChallenge.
Ho partecipato a quasi tutte le edizioni, una l'ho anche vinta.
E mai è venuta meno la voglia di scoprire quale fosse la ricetta del mese.
Quale l'ingrediente che ancora una volta mi avrebbe fatto disperare.
Che si sa, tra le dune abbonda il cammello, mica il coniglio, il baccalà o la farina di castagne!
Da oggi, l'MTChallenge diventa un libro: L'ORA DEL paTE', Sagep Editori
Anzi, una collana.
Si comincia con le ricette della diciassettesima sfida, i patè.
Niente di più adatto al periodo di cene festose che stiamo per affrontare.
Patè, certo, ma anche burri salati, composte, grissini, pane...
Bello da morire, con le illustrazioni di Roberta Sapino e le foto di Sabrina De Polo.
Ed oltre che bello, è pure buono.
Pensateci, ora che farete i regali di Natale! :)

Si, perchè  con questo libro la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”, della Fondazione “aiutare i bambini”: nata nel2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantireloro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona,nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, natiper rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione,serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati dagravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogocontinuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole dimuovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittimedi questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.
 http://www.aiutareibambini.it/
http://www.aiutareibambini.it/component/k2/item/310-sostieni-la-campagna-cuore-di-bimbi-





Tutte le copie de L' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su Amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice (http://www.sagep.it/easyStore/SchedeVedi.asp?SchedaID=2081) e sul sito della onlus, a questo indirizzo http://www.aiutareibambini.it/oradelpate.”

E grazie ad Alessandra Gennaro, della quale testimonio la natura aliena e non umana, senza la quale tutto questo non esisterebbe :)

lunedì 2 dicembre 2013

Torta Paradiso, senza burro



Sono pagine di un blog.
Non parlano.
Si fanno lèggere.
E condividono pensieri.
Idee.
Tante scemenze :)
Ogni tanto una preghiera.
Che non si sa nemmeno a chi sia rivolta, in realtà.
Basta che  qualcuno ascolti.
Come pochi giorni fa.
Un Romeo ed una Giulietta dei nostri tempi.
Anche se sembrano vivere su di un altro pianeta.
Gli ingredienti ci sono tutti.
Amore contrastato.
Fuga.
Minaccia per l'incolumità, e per la vita stessa.
Che su questo pianeta non vanno tanto per il sottile.
E sanno come applicare le proprie leggi.
Si, gli ingredienti ci sono tutti: perchè finisca male.
Poi, improvviso, uno spiraglio.
Certo è stato merito del battage mediatico.
Non che sia una bella pubblicità, per un importante Paese, far sapere che punisce una cittadina solo perchè vuole sposare il ragazzo che ama...
I colpi di scena sono tipici delle favole.
Houda, la ragazza saudita scappata in Yemen per poter sposare il suo amato e minacciata di forzato trasferimento in patria è da pochi giorni sotto la tutela dell'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati. 
Nessuno quindi per ora può farle del male.
Se favola deve essere, nonostante tutto, che lo sia fino in fondo.
Crediamoci, di aver influenzato tutto solo con tanti pensieri positivi.
Crediamoci,  che i due riusciranno a sposarsi per davvero.
Crediamoci, che nessuno farà loro del male per ripicca.
Crediamoci, che insegneranno ai loro figli il rispetto per ogni essere umano.
Ed auguriamoglielo, di non mettersi a litigare subito dopo ;)

Vignetta splendida che Carlos Latuff, noto disegnatore brasiliano, ha dedicato alla coppia postandola su Twitter.


La torta di oggi proviene da Melissa, la stessa ragazza di questi biscotti favolosi: lettrice, si, ma ormai cara amica di penna :)
Non ho potuto che darle retta quando mi ha magnificato questo dolce: sofficissimo, perfetto per la colazione, la merenda,...sempre! Ottimo da solo inzuppato nel latte o magari spalmato con un velo della confettura preferita (o Nutella :)
Ed ha una consistenza così perfetta che mi sento di consigliarlo anche come base per i dolci farciti al posto del solito pan di Spagna.
Provate, e vorrete far colazione tutta la giornata :)



TORTA PARADISO SENZA BURRO
di Melissa
per una tortiera da 24cm di diametro

4 uova 
4 cucchiai di acqua bollente
300 g di zucchero
150g di farina
150g di fecola di patate
7 cucchiai di latte
7 cucchiai di olio di semi
un pizzico di sale
buccia grattugiata di limone (oppure di arancia, o vaniglia)
una bustina di lievito per dolci (o 16 grammi per chi lo trova solo sfuso) 
zucchero a velo, per la copertura


Montare a lungoi tuorli con metà dello zucchero ed i quattro cucchiai di acqua bollente, finchè gonfi e spumosi.
A parte setacciare insieme farina, fecola, lievito.
Unire ai tuorli la buccia di limone, quindi a poco a poco versarvi le polveri alternando con il latte e l'olio.
Montare i bianchi a neve con il resto dello zucchero ed il sale ed unirli delicatamente all'impasto di tuorli.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per un tempo variabile tra 35 e 45 minuti: i forni sono tutti diversi!
Far raffreddare, cospargere con zucchero a velo e servire.





NOTE

- il dolce è sofficissimo, fate attenzione a non stracuocerlo pena perdita della morbidezza.

- si conserva bene un paio di giorni ma avvolgetelo nella pellicola in modo che non secchi.
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