lunedì 16 dicembre 2019

Brunsli, i biscotti di Natale! (gluten free e senza lattosio)



Magari l'avete letto e non ci avete fatto caso.
Ma il fatto che l'Arabia Saudita abbia finalmente aperto ai visti turistici dopo essere stata pressocchè inaccessibile per moltissimo tempo è un fatto epocale.
Saranno presenti regole e restrizioni ma più blande, le donne dovranno vestire modestamente ma non saranno obbligate alla tradizionale "abaya" e coppie non sposate potranno condividere la stessa camera d'albergo!
Quelle che vi sembrano ovvietà qui sono veramente passi da gigante.
E sorprendentemente, sono arrivate loro.
Le domande.
Quei lettori sconosciuti che mi scrivono di solito per chiarimenti sulle ricette, qualche complimento gentile, ed in qualche caso qualche insulto (yes!).
Stavolta i lettori sconosciuti mi fanno finalmente domande su dove viva, e se valga la pena venirci.
Ora, tutto dipende da cosa cercate.
L'Arabia Saudita è un Paese splendido, con una natura sorprendentemente varia e siti spettacolari come quello di Mada'in Salih, patrimonio dell'Unesco.
Non è Dubai, e nemmeno gli USA.
E tanto meno un Paese del terzo mondo, anzi tutto il contrario.
Quindi, ricapitolando:

Ma la corrente c'è?
Santo cielo, si. E siccome l'elettricità si paga pochissimo è tutto illuminato a livello stadio del Maracanà per la finale del Mondiale.

Internet c'è?
Santo cielo, si. D'altronde come lo scrivo questo blog? Non ci sarà wifi libero ovunque ma vi basterà entrare in uno degli onnipresenti Starbucks.

Ma i locali e i bar?
Locali notturni e bar come in Occidente, no. Una marea di ristoranti, locali dove fumare la shisha o tirare tardi. Alcolici e carne di maiale, no. Cibo di ogni tipo, e siate coraggiosi negli assaggi. La pasta al dente e la pizza buona magari le mangiate a casa, ok?

Il mare è attrezzato?
Grazie al cielo, no. Stabilimenti orripilanti con sdraio in fila no, ma ahimè arriveranno. Godetevi il Mar Rosso con una gita in barca ed un'immersione (non è bello allo stesso modo il Golfo Persico) ricordandovi che per mettervi in bikini dovrete trovare spiagge isolate o riservate agli occidentali.

E' caro?
Dipende. Se andate a cena al Ritz Carlton o al Nobu Hotel, si. Se mangiate nei localini per la strada, no.

Ci sono malattie?
No, non è richiesta alcuna profilassi ed anzi a noi residenti sono richieste analisi e vaccinazioni prima di entrare nel Paese per mostrare che non siamo portatori di alcun contagio.

L'acqua c'è?
Santo cielo, si. L'acqua in bottiglia costa più cara delle bibite, dato che è sempre importata. Avrete acqua a volontà per in Arabia Saudita è presente il desalinizzatore più grande del mondo. Piuttosto, non sprecatela (anche se vedrete prati all'inglese innaffiati a 50 gradi per tenerli in vita contro ogni regola della natura)

Ma ne vale la pena?
Santo cielo, mi tocca dire di nuovo, ma che domanda è. Qualunque posto vale il viaggio e specie se è stato oscuro ed inaccessibile  per tanto tempo. Abbiate chiaro in testa cosa cercate, ed informatevi: se avete un po' di spirito d'avventura e siete curiosi di scoprire un mondo tanto diverso da sembrare un universo parallelo, si. Se dovete tornare a casa per raccontare che gli spaghetti non li sanno cucinare, che le spezie puzzano, che le strade non sono chiare  e che non potete bere alcolici (tutte sentite con le mie orecchie) state a casa che risparmiate :)

Ed in tutto questo lo confesso: sono ben contenta di essermela goduta quando potevano farlo in pochi.
Non me la rovinate, ora ;)


Natale in Arabia non si festeggia ufficialmente ma come dicevo nei post precedenti è un mese che ci si scambia regali per farsi gli auguri prima delle varie partenze.
Questi hanno riscosso lo stesso successo dei precedenti, con in più il fatto che possono essere mangiati anche dai celiaci e dagli intolleranti al lattosio.
E sono facilissimi!!!
Sempre grazie a quel genio di Yotam Ottolenghi ;)





 BRUNSLI CHOCOLATE COOKIES
da Simple di Yotam Ottolenghi
per 20-25

270 g di farina di mandorle
250 g di zucchero semolato (più dell'altro per la copertura)
40 g di zucchero a velo
40 g di cacao amaro
un cucchiaino di buccia d'arancia grattugiata
un cucchiaino e mezzo di mix di cinque spezie cinesi (vedere la nota)
la punta di un cucchiaino di sale
2 albumi grandi
un cucchiaino di estratto di vaniglia



Mescolare in una ciotola la farina di mandorle, lo zucchero semolato, lo zucchero a velo, il cacao, la buccia d'arancia, il mix 5 spezie e il sale.
Aggiungere gli albumi (non montati) girando finchè il tutto sta insieme.
Avvolgere in pellicola per alimenti e mettere in frigo per un'ora.
Stendere l'impasto tra due fogli di carta forno ad uno spessore di circa un cm e mezzo e tagliare i biscotti. Reimpastare i ritagli e continuare fino ad esaurimento.
Spolverizzare ogni biscotto con zucchero semolato  e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 12 minuti, finchè la base sarà leggermente croccante ed il centro ancora morbido.
Far raffreddare e servire.


NOTE

- il mix di cinque spezie cinesi (five spice mix) ormai si trova abbastanza comunemente (Naturasì, supermercati forniti, online). E' una miscela di spezie macinate che racchiude cannella, chiodi di garofano, anice stellato semi di finocchio e pepe nero. Dà un gusto veramente natalizio :)

- quanti biscotti vengono dipende ovviamente dalla dimensione degli stampini, i miei erano abbastanza piccoli e ne ho ottenuti 27.

- l'impasto crudo dura qualche giorno in frigo e da cotti durano anche una settimana in una scatola ermetica.

- a me non piace molto l'abbinata cioccolato/arancia per cui ne ho lasciato metà senza scorza grattugiata.

lunedì 9 dicembre 2019

Polvorones al pistacchio



Non è questo il periodo sacro in cui nonostante il tempo sia se possibile meno del solito si ha la scusa per provare nuovi biscotti?
Li avevo puntati da tempo immemore, e già sapevo che sarebbero stati buonissimi.
Quello che non sapevo è che mai come in questo caso la parola "buonissimi" non rende minimamente quello che sono questi biscotti.
L'augusto consorte, con due in bocca, ha chiesto deroga alla non scritta regola che solo ben poche ricette si ripetono, in casa arabafelice, mentre si insegue il nuovo ed il curioso...
Si sciolgono in bocca, un'esplosione quasi, e sentirete i pistacchi, la cannella da ultima, forse un po' il salato e si, quel grado di  burroso che ogni biscotto che si rispetti deve promettere e mantenere.
Come vi ho già detto per il fudge dell'ultima ricetta, fateli e regalateli.
E non mangiatevi tutto l'impasto crudo...
O teneteveli tutti pensando che tanto la prova costume è lontanissima :D




PISTACHIO POLVORONES


120 g di farina 00
120 g di farina integrale fine per dolci (oppure altra farina 00)
un quarto di cucchiaino di cannella in polvere
la punta di un cucchiaino di sale fino
225 g di burro a temperatura ambiente
225 g di zucchero a velo (non vanno tutti dentro i biscotti, leggere bene)
un cucchiaino e mezzo di estratto di vaniglia
mezzo cucchiaino di estratto di mandorle
95 g di pistacchi leggermente tostati non salati (metà macinata finemente l'altra metà leggermente più grossolana)
20 g di farina di mandorle


In una ciotola mescolare la farina, (o le farine se si usano i due tipi) la cannella ed il sale.
A parte sbattere il burro con le fruste elettriche per circa 5 minuti finchè chiaro e montato, unirvi quindi 75 g di zucchero a velo (presi dal totale della ricetta) e sbattere ancora per un minuto.
Unire estratto di vaniglia e quello di mandorle, quindi aggiungere la farina usando una spatola senza mescolare troppo.
Unire tutti in una volta farina di mandorle e pistacchi (sia quelli in polvere che quelli più grossolani), mescolare velocemente solo finchè il tutto sta insieme quindi avvolgere l'impasto in pellicola e mettere in frigo mezz'ora almeno o finchè sodo (è piuttosto morbido appena fatto).
Prelevare pezzetti di impasto grandi all'incirca un cucchiaio scarso e formare delle palline che andranno rotolate nello zucchero a velo rimasto.
Sistemarle in teglia coperta con carta forno distanziandole di circa 2,5 cm l'una dall'altra e mettere in freezer per 15 minuti finchè ben sode.
Cuocere quindi in forno preriscaldato a 180 gradi per curca 18-22 minuti finchè saranno dorate attorno al bordo (c'è voluto meno nel mio forno, quindi controllate a vista)
Sfornare e far riposare nella stessa teglia per 10 minuti, quindi trasferire su una gratella per far raffreddare completamente.
Quando saranno perfettamente raffreddati  rotolare ogni biscotto nello zucchero a velo rimasto.
Conservarli in un contenitore ermetico, durano anche una settimana.


NOTE

- la farina integrale per dolci ha una grana più fine di quella classica, se non la trovate optate per tutta farina 00.

- i biscotti crudi possono essere surgelati, nel caso cuocere circa un minuto un più ma come ho detto meglio controllare a vista. Non stracuoceteli!
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