lunedì 25 settembre 2017

Crocchette irresistibili di pollo



Non bastava che fosse vietato Natale.
D'altronde è una festa religiosa di un altro credo e dalle parti in cui vivo non è vista di buon occhio.
Non bastava allora che fosse vietato San Valentino.
Festa pagana che invita al peccato. Sic.
Non bastava che fosse vietato Halloween.
Festa pagana che invita alla stregoneria (!)
Non bastava che fosse vietato tutto quello che è già vietato.
Credevo che la lista fosse lunga e ben fornita.
Fino a ieri.
Da poco infatti in Arabia Saudita è vietato festeggiare i compleanni con delle feste.
Avete capito bene.
Basta torte, palloncini, festoni, biglietti di auguri.
Non conta nulla nemmeno che siate un bambino.
Secondo il religioso che ha lanciato la fatwa queste cose non trovano alcun fondamento nell'Islam.
E la corsa a fare la festa più bella porta le famiglie a spendere troppo, magari indebitandosi
Ora per una volta ammettiamo che la ragione dietro possa essere in una qualche misura compresa.
Non come nell'occasione della fatwa contro Topolino considerato agente di Satana, sulla quale ancora mi interrogo.
Poi magari sono io.
Ma mi vengono in mente le foto su tanti giornali di miliardari arabi che festeggiano la qualunque su yacht favolosi.
Con le torte fatte arrivare in aereo da certe pasticcerie parigine che adoro.
I gioielli personalizzati da Cartier con modelli unici.
E certe Ferrari rosa, ahimè, rosa! che ho visto in giro solo da queste parti dove il denaro gira.
Ma il buon gusto fa fatica a farsi strada.
Sospiro.
Ma al pensiero che alla prossima torta che farò dovrò sentirmi un criminale scusate se mi viene un po' da ridere.
Chissà se le candeline che conservo in quel cassetto mi verranno confiscate come esplosivi? ;)


No comment, anzi ho commentato pure troppo :) piuttosto queste crocchette: le ho fatte pensando che fossero normali. Cioè buone, magari buonissime, ma normali crocchette.
Non potevo sbagliarmi di più. Si sciolgono in bocca, una roba inaudita.
Fatevi avanzare un po' di pollo e mi saprete dire!



CHICKEN CROQUETTES
da Chicken & Eggs degli Hairy Bikers
per circa 30 pezzi

700ml di latte intero
due piccole cipolle
3 chiodi di garofano
una foglia di alloro
un cucchiaio di pepe nero in grani
un cucchiaio di olio
75 g di burro
200 g di farina
200 g di pollo già cotto e tritato
un cucchiaio di prezzemolo tritato
2 uova
150 g di pangrattato fine
sale
olio per friggere


Versare il latte in un pentolino.
Inserire i chiodi di garofano in una cipolla e aggiungerla al latte insieme ai grani di pepe e l'alloro. Portare quasi a bollore quindi togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Filtrare il latte.
In un pentolino unire olio e burro, aggiungere la seconda cipolla tritata finemente e del sale. Lasciar cuocere finchè sarà quasi trasparente quindi unire 100 g di farina presi dal totale cuocendo sempre mescolando per un paio di minuti. Unire quindi il latte raffreddato, poco alla volta, sempre mescolando quindi aggiustare di sale e pepe. Unire quindi il pollo e il prezzemolo.
Foderare una teglia da forno con pellicola trasparente e ungerla bene. Versarvi il composto di pollo e livellarlo finchè avrà uno spessore di circa due centimetri e mezzo.
Coprire con un altro foglio di pellicola unto e far raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo per diverse ore, meglio se una notte intera.
Quando si è pronti per cuocere le crocchette tirare l'impasto fuori dal frigo e dividerlo in 30 piccole strisce uguali.
Versare 50 g della farina restante in una ciotola, in un'altra battere un uovo, in una terza versare il pangrattato.
Prendere tra le mani una striscia di impasto e dare la forma di una piccola salsiccia, quindi infarinarla bene, passarla nell'uovo ed infine nel pangrattato. Unire l'altro uovo e altro pangrattato e farina man mano che si consumano.
Mettere le crocchette impanate in frigo per mezz'ora prima di friggerle (oppure a questo punto possono essere congelate)
Friggerle poche alla volta in olio profondo a 180 gradi per 3 o 4 minuti finchè saranno ben dorate.
Servire subito dopo averle scolate su carta assorbente.

NOTE

- non si fanno in cinque minuti ma si possono preparare in anticipo e congelare, dopodichè potete cuocerle direttamente da surgelate: meglio di così!

- il composto ha bisogno del riposo in frigo perchè rimane morbido, deve essere così per poter ottenere quel risultato di una crocchetta che si scioglie in bocca e non quello di un siluro che si conficca in gola. Resistete ad aggiungere farina, pangrattato e chissà che altro ;)

- volendo si possono ungere con olio e cuocere in forno preriscaldato a 200 per circa 20 minuti. Ma non sarà una sorpresa sapere che sono più buone fritte ;)



venerdì 22 settembre 2017

Peperoni ripieni di patate, pesto e feta



Un secondo facilissimo.
Vegetariano.
E pure gluten free.
E due righe sull'inglese....ma solo quello da paura ;)
Se vi interessa, oggi mi leggete dalle Amiche di Fuso!

mercoledì 13 settembre 2017

Pancake sofficissimi alla quinoa





Se c'è una cosa sacra in casa arabafelice, questa è la colazione.
Sacra quella di ogni giorno, in cui non importa quanto presto si debba uscire ma verrà sempre calcolato quel quarto d'ora dedicato.
Anche perchè se non mangio, svengo, fate un po' voi...
Se è sacra quella di ogni giorno, figurarsi quella dei weekend: non importa il lavoro che comporterà, perchè confesso che nel tempo ho messo sveglie per sfogliare o infornare croissant in modo che fossero pronti e fragranti al mattino o per glassare torte e ciambelle.
D'altronde non mangiamo dolci durante la settimana quindi la soddisfazione è doppia...o tripla, per la sottoscritta, guardando la faccia dell'augusto consorte che assapora come suo solito ad occhi socchiusi e sussurra Fauchon!, equiparando ciò che mangia alle prelibatezze della pasticceria/sala da tè francese della quale adora le colazioni.
Vabbè, lui è di parte ed ha un debole per la Francia oltre che per me :D
La sottoscritta invece non disdegna quelle colazioni americane mezze dolci, mezze salate e nemmeno l'assaggio di abbinamenti audaci tipo il bacon con lo sciroppo d'acero che consiglio vivamente prima che mi cancelliate dai contatti :)
Questa filippica per dire che come ho letto le ricette dei pancake nel nuovo libro di Martha Stewart non ho potuto resistere a provarne almeno una: e dato che la quinoa non mi manca mai in dispensa la scelta mi è sembrata obbligata.
Come sarà andata?


GLUTEN-FREE QUINOA PANCAKES
da A New Way to Bake di Martha Stewart
per 4 porzioni
90 g di quinoa sciacquata e scolata
250 ml di acqua
90 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di sale grosso (coarse)
2 uova grandi
un cucchiaio di burro fuso (più un altro po' per la padella)
62 ml di latte
80 g di sciroppo d'acero puro (più un altro po' per servire)
mirtilli, per accompagnare

In un pentolino unire la quinoa con l'acqua fredda e portare il tutto ad ebollizione. Coprire con un coperchio, abbassare il fuoco e cuocere finchè la quinoa risulterà tenera e l'acqua completamente assorbita, circa 16 minuti.
Lasciare raffreddare completamente.
Preriscaldare il forno a 90 gradi.
In una ciotola mescolare la quinoa raffreddata, la farina, il lievito ed il sale.
In un'altra ciotola mescolare uova, burro fuso, latte e sciroppo d'acero fino ad ottenere un composto fluido.
Unire il composto di uova a quello con le polveri e mescolare, non troppo, finchè sarà omogeneo.
Ungere leggeremente una padella antiaderente con burro e scaldarla su fuoco medio. Per ogni pancake versare 2 cucchiaiate di composto sulla padella e cuocere finchè appariranno delle bolle in superficie, circa due minuti.
Quindi girare i pancake e cuocere finchè saranno dorati, altri due minuti circa.
Pulire la padella con della carta da cucina prima di ungere con altro burro e cuocere i pancake rimanenti, facendo attenzione al calore che se troppo alto tende a bruciarli velocemente.
Tenere i pancake in caldo nel forno o servirli immediatamente con sciroppo d'acero e mirtilli, se lo si desidera.

NOTE

- dritti al punto: la ricetta è buonissima! Perfetta nelle proporzioni ed anche nelle dosi, ho ottenuto esattamente otto pancake. La quinoa conferisce, oltre alle fibre ed all'apporto proteico in più come tiene a ribadire l'autrice, una morbidezza aggiuntiva molto piacevole: sono sofficissimi.

- l'indicazione di sciacquare la quinoa non è un vezzo: i semi sono infatti coperti naturalmente da una sostanza chiamata saponina che serve ad evitare che vengano attaccatti dagli uccelli. Ha un sapore amarognolo ed in grandi quantità può dare qualche problema all'apparato digerente umano. Quindi non saltate assolutamente questo passaggio.


- il gluten- free del titolo si riferisce alla sola quinoa che infatti lo è, non alla ricetta nella sua interezza.

- il sale grosso, coarse salt, americano non è come già detto anche ieri da Luciana il sale che buttiamo nell'acqua della pasta. E' più fine di quello che utilizziamo noi sotto lo stesso nome, quindi usate sale fino normale mettendone leggermente meno di quanto indicato.

- lo sciroppo d'acero usato è quello puro, e mi sembra il minimo! Ci sono in giro ahimè una marea di surrogati che sono sciroppi di zucchero mischiati a coloranti, e chissà che altro e che onestamente sono orribili. Se non per questioni salutistiche fatelo per il gusto, ormai si trova abbastanza facilmente ed è in genere diviso per grado di raffinazione in A, B e C. C è quello meno raffinato ma anche più intenso come gusto. Scegliete quello che vi piace di più.

- cuocere i pancake può riservare qualche incognita se non si è pratici. Raccomando una padella antiaderente un po' spessa oppure, se come me li fate spesso, consiglio l'acquisto di quella dedicata, esiste di diverse marche e onestamente è tutto un altro mondo. Ma soprattutto attenti alla fiamma: non sono frittelle!

lunedì 4 settembre 2017

Mousse furbissima agli agrumi e rosmarino, in tre ingredienti (senza uova)


Piena attività, in casa arabafelice.
E molto, molto trambusto.
Potrebbe essere altrimenti con un trasloco alle porte?
Piano: rimango sempre araba, e possibilmente sempre felice.
Ma ci spostiamo di quasi duemila chilometri rispetto a dove siamo ora.
E nonostante sia lo stesso Paese, pare che ci siano d'improvviso duemila problemi da risolvere.
Perchè niente è facile, nel Paese che ci ospita.
Ad esempio, la nostra amatissima gatta Macchia.
Solo una compagnia aerea la accetta in cabina con noi, ok.
Ma attenzione: non su tutte le rotte.
Ed ovviamente non su quella dalla nostra località sperduta al primo aeroporto degno di questo nome.
Già, perchè l'Arabia è grande e anche per una destinazione all'interno dei suoi confini a volte bisogna prendere non uno, ma due aerei!
In pratica in questo caso sono quattrocento chilometri di macchina tanto per iniziare.
Seguiti da relativa attesa all'aeroporto per un volo dura poco più di due ore.
E un'altra oretta scarsa per casa.
Che ancora non abbiamo, ma niente panico.
Questo se va tutto bene.
Macchia è sterilizzata.
Dotata di microchip.
Di vaccinazioni in regola.
E ovviamente di passaporto, con tanto di foto.
Con amarezza potrei affermare che ha più documenti il mio gatto che molte donne in questo Paese.
Ma fate finta di non aver letto.
PIuttosto devo sperare di trovare un addetto alla dogana a cui piacciano i gatti.
Perchè qui le regole, ehm, cambiano sempre a seconda di chi ti si pari davanti.
Inutile che tu arrivi con fogli stampati e indicazioni di massima.
Qualcosa cambia sempre.
Non dovrebbe essere difficile dato che anche al Profeta Maometto piacevano.
Speriamo che lo abbia letto anche il poliziotto che incontreremo noi :)

Vi terrò aggiornati sul trasloco di casa arabafelice, perchè nulla alle mie latitudini è normale :) piuttosto , ecco un dolce da trasloco: ovvero tre ingredienti, nessun attrezzo da usare, pochissimo lavoro e in pratica...si fa da solo!
Vi prego, provatelo: anche l'autrice del libro lo definisce a wonder, una meraviglia, e mai sono stata più d'accordo!
Fidatevi, e ci darete ragione :D





ST. CLEMENTS & ROSEMARY POSSET WITH BLACKBERRIES
da Simple di Diana Henry
per 6 porzioni

500 ml di doppia panna fresca da montare (leggere la nota)
un rametto di rosmarino fresco
150 g di zucchero semolato, meglio se tipo Zefiro
il succo di un limone e quello di mezza arancia
more, per servire


Versare panna, rosmarino e zucchero in un pentolino a fondo spesso e portare lentamente ad ebollizione girando spesso.
Appena bolle togliere dal fuoco, mettere il coperchio e lasciar riposare 30 minuti.
Togliere il rametto di rosmarino, rimettere sul fuoco scoperto e riportare lentamente a bollore, quindi abbassare la fiamma e far sobollire per 3 minuti esatti: controllare a vista, se la panna esce dal pentolino addio dolce!
Togliere dal fuoco e unire il succo di limone e arancia mescolando bene. Versare in 6 piccoli bicchierini o coppette e far raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo (coprendo i bicchieri con pellicola) per almeno 3 ore.
Servire con qualche mora.

NOTE

- il posset sembra liquido appena fatto, rassoda con il riposo.

- la doppia panna è una panna con oltre il 40% di grassi, se non la trovate usate panna normale ma controllate di comprare quella con più grassi che offra il vostro super :D

- il rosmarino ci sta d'incanto. Se proprio non lo avete fresco sostituitelo con una scorza di limone o arancia. Oppure fate senza ma il doce diventa molto, molto più interessante se non lo omettete.

- se non amate le more ci sta benissimo qualunque frutta leggermente aspra, come lamponi, mirtilli o anche il rabarbaro se siete tanto fortunati da trovarlo.

- dura qualche giorno in frigo senza problemi.

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