lunedì 24 settembre 2018

Crema pasticcera di Iginio Massari





Una vita, c'è voluta.
Non che mi lamenti, sia chiaro: che provare decine e decine di ricette di crema pasticcera è in effetti abbastanza piacevole.
La primissima fu tratta dalle ricette che trovavo su Topolino e collezionavo.
Forse quel giorno Nonna Papera, che figurava come autrice, non era in vena, o la sottoscritta poco attenta: uscì un mattone che nessuno volle mangiare.
Poi sono arrivate quelle dalle riviste, poi dai libri, poi da internet.
Tutte buone, ma niente che mi abbia mai fatto gridare al miracolo.
E quando dico che la crema qui si fa spesso, intendo quasi ogni settimana.
Che l'augusto consorte non importa se per la colazione del weekend abbia un croissant fatto in casa o un donut di quella famosa catena USA che ci sta a fianco: una ciotolina di crema sta bene con tutto, dice.
Poi sono arrivate le crema con solo amido, i metodi alla Montersino.
Scusatemi, non sarò purista o il mio palato sarà poco educato.
Ma non mi è mai piaciuta.
Siamo tornati alle creme con la farina.
E ci siamo accontentati.
Poi vedo la replica di un programma tv.
Il maestro Massari,  con quella voce che mi fa sempre dubitare che sia umano, illustrava la sua crema.
Uff, ancora amido.
Uff, un sacco di tuorli.
Però tentar non nuoce.
Mica avrà fondato l'Accademia dei Maestri Pasticceri italiani a caso.
Proviamo.
Allora: non avremo altra crema all'infuori di questa.
Non potete capire la consistenza, vellutata, setosa.
Tiene la forma ma va benissimo anche per le farciture.
Col cucchiano in mano, ed il contenuto in bocca l'augusto consorte la definisce un capolavoro.
Lo è.
Non è tutti i giorni, ma vi prego fatevi un regalo.
Assaggiatela.
E mi saprete dire ;)




CREMA PASTICCERA DI IGINIO MASSARI
(dalla trasmissione tv del maestro Massari su RealTime)

75 g di zucchero semolato
100 g di tuorli
25 g di amido di mais
250 ml di latte fresco intero
buccia grattugiata di mezzo limone
una bacca di vaniglia


Per prima cosa mettere in freezer un contenitore dove andrà la crema cotta.
Mettere il latte in un pentolino con i semini della vaniglia e la bacca stessa e portare a bollore.
Intanto mettere in una ciotola i tuorli, lo zucchero, l'amido e la buccia grattugiata quindi mescolare il tutto fino ad avere un composto liscio.
Appena il latte bolle versarlo in due volte sul composto di uova sempre mescolando, quindi rimettere tutto su fuoco allegro e mescolare fino a raggiungimento della giusta consistenza.
Non cuocerla troppo o Massari dice che la crema saprà troppo di uovo!
Versare immediatamente la crema nel contenitore preso dal freezer e mescolare per farla raffreddare (deve arrivare sotto i 50 gradi)
Cospargere quindi la superficie con zucchero semolato (attira l'acqua in superficie ed evita che la crema faccia la crosta)
Mettere poi in frigo ma mescolarla bene prima di utilizzarla.



NOTE

- non diminuite o aumentate a caso le dosi di questa crema: se togliete dei tuorli vanno dosati nuovamente zucchero e amido, come indica il maestro qui.

- attenzione alla temperatura di cottura e non saltate il passaggio del raffreddamento veloce mescolando dopo la cottura: fa differenza nel risultato finale ;)

lunedì 17 settembre 2018

Gelato al caffè turco



Un dessert a chiudere il menù e di nuovo Diana Henry sorprende.
Invece di proporre uno dei tanti, tantissimi ed elaborati, spesso, dolci turchi torna di nuovo al concetto dell'idea, più che della mera riproduzione.
E quindi è il caffè, bevanda tipica di cui non potete non sentire il profumo camminando per Istanbul, simbolo della grande tradizione di ospitalità del Paese, a farsi dessert per completare il pasto.

TURKISH COFFEE ICE CREAM
per circa mezzo litro di gelato
2 cucchiai di caffè espresso solubile
semi pestati o macinati provenienti da 10 bacche di cardamomo
300 ml di doppia panna da montare
175 di latte condensato zuccherato

Mescolare il caffè con due cucchiai di acqua bollente ed i semi macinati di cardamomo. Lasciare raffreddare.
A parte montare la panna ed il latte condensato insieme, finchè si otterrà un composto piuttosto sodo, quindi unire il caffè aromatizzato.
Versare il tutto in un contenitore, chiudere con un coperchio o con della pellicola e mettere in freezer.
Non c'è bisogno di sbatterlo ogni tot numero di ore.
Unica accortezza, diventando molto duro congelando necessita di essere tirato fuori circa 20 minuti prima di quando si intende servirlo.

NOTE

- niente di nuovo sotto il sole, con un esempio di un buon no-churn ice cream come quelli che spopolano da anni (Martha Stewart e Nigella Lawson, solo per citare chi li ha utilizzati più addietro).
Ma è il cardamomo a fare la differenza: se avete mai avuto modo di assaggiare il caffè in Medio Oriente il suo profumo non può non esservi familiare.
Ne vengono messe un paio di bacche nella tazza, il caffè bollente sopra e poi quel sorbirlo lento, tanto diverso dalla visione europea dell'espresso ingurgitato in piedi al volo, che fa sì che si arrivi a percepirne l'aroma in tutta la sua pienezza.

giovedì 13 settembre 2018

Melanzane arrosto con caprino




Riportatemi ad Istanbul, dice il titolo di questo menù.
Città che Diana Henry ama moltissimo, ha visitato molte volte ed ogni volta nella stessa stagione: l'estate.
Ed all'estate sono legati i ricordi che di questo luogo porta con sè: il blu, intensissimo, del cielo che poi si rivede nei soffitti, nelle decorazioni, nello scialle che ha acquistato come souvenir.
Il verde ed il viola, invece, per quello che riguarda il cibo.
Crocevia della cultura non solo gastronomica del Medio Oriente, dei Balcani, del Caucaso e di alcune zone del Nord Africa, appare ovvio come questa grande ricchezza non possa che tradursi in piatti epocali, solo all'apparenza semplici, conditi con spezie ed ingredienti spesso introvabili altrove che ne fanno quindi sapori da poter essere assaggiati solo in loco.
Sicuramente verde e viola in questo menù, che vedrete da oggi illustrato da me e da Mapi, e una solo apparente semplicità dove è il sapore quello autentico a trionfare a dispetto di tanti,  a volte inutili, orpelli ed artifici.
I piatti sono pensati per essere serviti tutti insieme, a completarsi l'uno con l'altro.
Questa che apre il menù (che continua poi con Grilled Squid with Chilli, Dill and Tahini Dressing, Lamb Kofta, Sweet Pickled Cherries e Turkish Coffee Ice Cream) è a detta della stessa autrice forse la ricetta più semplice di tutto il libro.




ROAST SPLIT AUBERGINES WITH GOAT'S CHEESE
per 6 persone
6 melanzane medie
sale e pepe macinato al momento
olio extravergine d'oliva
300 g di caprino delicato o ricotta di capra
un po' di sumac

Preriscaldare il forno a 190 gradi e mettervi una teglia a scaldare. Adagiarvi le melanzane intere dopo averle lavate e cuocerle per 45 minuti/un'ora.
Dovranno essere completamente morbide.
Dividere le melanzane a metà per il lungo,  condirle con poco olio, sale e pepe quindi versarvi un po' del caprino o della ricotta di capra.
Fare un ulteriore giro d'olio, spolverizzare con un po' di sumac e servire subito.


NOTE

- la ricetta non è buona: è sublime. Di una semplicità disarmante, ma l'abbinamento del caprino con la polpa dolce, morbida e succosa della melanzana, il sumac con il suo tocco agrumato ed il tocco dell'olio rendono la combinazione irresistibile. L'olio deve essere buono, buonissimo ed intenso, raccomanda l'autrice.
Se non lo si accompagna al resto del menù è in effetti un ottimo piatto unico.

- molto viola, in questo piatto. Scegliete melanzane lunghe e soprattutto un sumac degno del suo nome: la strana polvere viola che non sa di nulla che vedo spesso in Italia mi inquieta perchè non so assolutamente cosa sia. Quello vero dove vivo io non si fa fatica a trovarlo e credetemi, fa molta differenza.

- questo, così come i prossimi piatti di questo menù, non sono forzatamente turchi, se mi permettete il modo di dire, o meglio non cercano di ricreare sapori e ricette perfette come da originali.
Diana Henry ne riprende lo spirito, l'ispirazione, l'idea, creandone una versione che non è vera al cento per cento senza per questo diventare una bugia.
Per fare un esempio, il caprino usato non è certo tipico di Istanbul  ma ispirato al Tulum, formaggio turco di latte di capra, molto morbido, che viene servito quasi sbriciolato e dal sapore pungente. Buonissimo, ma probabilmente quasi introvabile nella forma autentica al di fuori dai confini della nazione.


lunedì 3 settembre 2018

Cheesecake gelato, nel biscotto!


Tempo di prime volte, nel Paese che mi ospita.
Si vedono, udite udite, i camerini nei negozi di abbigliamento femminile.
Che prima, lo sapete, si comprava a fortuna.
O si faceva la fila nei bagni degli shopping mall.
E per fila intendo fila, visto che meglio ottimizzare ed ogni donna prima di me aveva minimo cinque abiti, quattro paia di pantaloni, due/tre maglie e un nugolo di figli e amiche a fare corolla a tutto quanto.
Le donne arabe possono finalmente viaggiare all'interno del Paese senza dover richiedere il permesso al loro tutore legale.
Che qui è per legge il primo uomo in linea di parentela.
Quindi mettiamo, se vostro padre ahimè è morto, non avete fratelli e siete vedove potrebbe voler dire che lo è vostro figlio.
E non importa se ha, che so, otto anni.
Ma la conquista più grande degli ultimi tempi è, come ho già raccontato, il diritto di guida.
Ancora non ho visto nessuna alla guida ma conosco tante donne, arabe e non, con la patente.
Sono poche sulla strada, ma è solo questione di tempo.
Una conquista tira l'altra, oso dire.
Ed infatti un'altra prima volta ha fatto il suo debutto nel Regno.
Il primo furto d'auto commesso da una donna!
Li sentiremo, ora, tutti coloro che remavano contro la concessione della patente.
Che sarebbe stata pericolosa.
Avrebbe portato guai.
Una non meglio precisata perdizione.
Ed invece è una benedizione, dico io.
Pensateci bene.
Rubare un'auto e guidare per portarla via.
Prima sarebbero stati due reati.
Ora, uno solo.
Quindi, non sono migliorate le cose? :D


Leggo che il tempo in Italia non è dei migliori ma l'estate non è finita e non bisogna arrendersi finchè non lo è definitivamente :) quindi posto ancora una merenda, dopopasto...quello che volete, ma bello freddo!
Se vi piacciono i cheesecake quanto alla sottoscritta questa versione gelato è assolutamente da impazzire. L'ho adorata in versione sandwich ma fa la sua bella figura anche servita in coppette e con i biscotti sbriciolati sopra.
A voi la scelta!

CHEESECAKE ICE CREAM
da Summer di Nigella Lawson
per 6-8 persone

175 ml di latte intero
200 g di zucchero semolato
125 g di formaggio tipo Philadelphia
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
un uovo grande
il succo di mezzo limone ( per me intero!)
350 ml di doppia panna, o normale panna da montare
biscotti tipo Digestive (anche in versione gluten free, se serve) facoltativi


Metter il latte a scaldare in un pentolino e intanto con le fruste elettriche o una a mano sbattere insieme l'uovo, lo zucchero, la vaniglia ed il Philadelphia.
Sempre mescolando versare il latte ben caldo sul composto di uovo  e porre il tutto su fuoco medio/basso e cuocere (meglio mescolare, Nigella dice che non serve, ma preferibile tenere il tutto sotto controllo!) finchè il tutto prenderà una consistenza vellutata.
Non serve molto, circa 10 minuti, ma non far bollire.
Appena quindi il composto è addensato togliere immediatamente dal fuoco e trasferire in un recipiente a far raffreddare.
Appena freddo aggiungere il succo di limone e la panna leggermente montata.
Se si possiede una gelatiera usarla, altrimenti come me mettere il composto in un contenitore coperto e quindi in freezer, sbattendo vigorosamente ogni 3 ore.
Al momento di servire due opzioni: o si mescola ad ogni porzione qualche biscotto digestive sbriciolato oppure, per veri golosi....con gli stessi biscotti ci si fa un bel panino :D

NOTE

- se il composto in cottura dovesse impazzire Nigella consiglia di immergere il pentolino in una ciotola con acqua freddissima e sbattere il tutto vigorosamente. Ma se si tiene il fuoco basso e si mescola non dovrebbe succedere!

- i biscotti Digestive esistono anche in versione gluten free. Non cambiate tipo di biscotto se volete rispettare i veri sapori di un cheesecake.

- il succo di limone ci sta benissimo e ne ho messo il doppio di quanto indicato. Voi assaggiate prima.

- buonissimo anche con una salsa fatta frullando dei frutti di bosco con poco limone e zucchero a velo a piacere.


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