Starbooks di Ottobre 2012: Pesce fritto e patatine

mercoledì 24 ottobre 2012

Brutto, è brutto.
Fotogenico, manco per niente.
Serve la birra per farlo, e ce l'abbiamo solo analcolica.
Nemmeno c'è luce per metterlo in posa, tanto è nero il cielo.
Un po' di organizzazione per prepararlo, nulla che si possa proprio improvvisare.
Non si può che friggerlo di corsa.
Friggerlo prende tempo, e la finestra aperta.
Nell'unico giorno che Storia tramandi abbia grandinato nel deserto.
Giuro.
Trenta gradi, e un rumore come se stessero tirando pietre alle finestre.
Un vento inaudito porta una nuvola di sabbia in cucina.
Sabbia contro odore di fritto?
Vince il secondo dieci a zero.
Un buco sul soffitto del piano di sopra, mi avvisa l'augusto consorte scendendo le scale col solito aplomb.
Ci ho messo sotto un secchio.
Ma non posso fermarmi ora.
Entra acqua dalla porta delle cucina.
Corri, mettiamoci un paio di stracci.
Entra anche dalla portafinestra del soggiorno, e la tenda bianca cambia colore.
Già, piove e grandina sabbia.
Rossa, scurissima.
Pazienza.
Cade un pezzo di albero in piscina.
Mica posso tuffarmi a recuperarlo.
So che il gatto è al riparo, e questo basta.
L'Apocalisse intorno, ed io friggo.
Sbrigati, mi viene ricordato con una risata.
Che da queste parti se piove è matematico che manchi la corrente.
E con le piastre elettriche sarebbe difficile continuare a cucinare.
Ce la faccio per un pelo, anzi meno.
Fotografo ancora con il fornello acceso, all'ultimo secondo del neon.
Buio.
Silenzio.
Non vedo dove metto i piedi.
Bugia, ogni tanto si: mi aiutano i lampi.
Tuoni di sottofondo, e una lampada a led tirata fuori per l'occasione.
Non eravamo a lume di candela, che in casa di non fumatori si fa fatica a ritrovare quell'unico accendino al buio.
Ma solo il cielo, pur minaccioso, sa se ce lo siamo gustato, questo piatto.
Una pastella che dovete fare per forza, perchè è perfetta.
Le patatine fritte, che alzi la mano chi non le ama alla follia.
Con le mani, appoggiati al bancone di cucina.
Giuro, una cena da re.
E il resto?
Aspetterà :-)


Ecco le altre ricette testate oggi, ultimo appuntamento con American Food che devo dire ne esce promosso a pieni voti :

Menu Turistico con Sweet Potato Pie
La Apple Pie di Mary Pie con Zesty Crab Cakes
Andante con Gusto con Maple Bundt Cake
Ale only kitchen  con  Buffalo Chicken Wings
Arricciaspiccia con  Skillet Cornbread
Le chat egoiste con  Stuffed mushrooms
Vissi d'arte e di cucina con  Pigs in blankets



Piatto tipico della parte Nord-Ovest degli USA, specie la parte sulla costa dove la pescosità del mare fa che le friggitorie che lo offrano siano più numerose dei classici fast food che vendono hamburger.
Ovvio che la preparazione sia stata importata dalla Gran Bretagna, ma poco importa: questa in particolare prende il nome dal Pike Place, il famoso mercato di Seattle.
Da gustare caldo possibilmente con le mani ed una birra ghiacciata.
Anche analcolica ;-)


PIKE PLACE FISH AND CHIPS
( per 4 porzioni)

2 uova grandi
250 ml di birra 
180 g di farina 00
1 cucchiaio scarso di sale
8 pezzi di pesce tipo merluzzo, halibut...ognuno lungo circa 10 cm e largo poco meno
olio di semi, per friggere

per le chips

3 grosse patate
abbondante olio per friggere
sale

Sbattere leggermente le uova con una forchetta, quindi aggiungere la birra. Da parte mescolare farina e sale, e quindi unire i due composti mescolando velocemente con la forchetta: non girarlo troppo, deve rimanere qualche grumo qua e là.
Far riposare almeno 20 minuti in frigo, ma meglio una notte.
Mettere abbondante olio in una pentola a bordi alti, circa 7 cm e scaldarlo finchè un termometro da cucina segna 190 gradi (comunque molto caldo)
Asciugare bene il pesce con la carta da cucina ed immergerlo nella pastella.
Scolare l'eccesso ed immergerlo nell'olio caldo. Cuocere circa 7 minuti, girando di tanto in tanto, o comunque finchè il pesce sarà dorato e croccante.
Far attenzione che l'olio non diventi troppo caldo o troppo freddo, ma rimanga sempre tra 180 e 190 gradi.
Scolare il pesce su carta da cucina e tenerlo in caldo nel forno a 100 gradi prima si servirlo.
Per le chips cominciare il giorno prima: affettarle a circa mezzo cm massimo di spessore e porre le fette in una ciotola di acqua fredda. Mettere il tutto in frigo per almeno 8 ore.
Il giorno dopo sciacquare le patate sotto l'acqua corrente ed asciugarle molto bene.
Scaldare abbondante olio in una pentola a bordi alti, finchè il termometro segna 154 gradi.
Non sarà molto caldo.
Immergervi le fette di patata e cuocerle circa 4 minuti, scolandole poi su carta da cucina.
Saranno ancora pallide! Aumentare quindi il fuoco e far raggiungere all'olio la temperatura di 180 gradi, ricuocere le fette altri 4 minuti circa finchè saranno ben dorate.
Scolare su carta da cucina pulita e salare.
Mettere nel forno a 100 gradi per tenerle in caldo, ma meglio consumarle subito!


NOTE: 

- la pastella dura perfettamente in frigo anche due giorni. Mescolarla bene prima di usarla e sarà perfetta.

- essendo buonissima e croccante può andar bene per friggere anche le verdure, volendo.

- le patate preparate in questo modo sono divine: si, ci vuole un po', ma credetemi che ne vale la pena. Croccanti come non mai!

- un controllo attento della temperatura dell'olio è fondamentale per la buona riuscita del piatto.

- non dimenticare di asciugare bene il pesce prima di immergerlo nella pastella, e di rimuovere ogni pezzetto di pastella che galleggi nell'olio per evitare che bruci.

- fatene tanti...;-)

- il libro è meraviglioso: pensateci per i regali di Natale ;)



73 commenti

  1. Wowwww bellissima ricetta, metto da parte!

    RispondiElimina
  2. Difficile resistere quando ci si trova davanti un piatto così!! Sfizio irrinunciabile!!
    Chissà che spettacolo la tempesta nel deserto, meno male che eri a casa!!!
    Un abbraccio!!!!

    RispondiElimina
  3. Bellissimo racconto, non oso immaginare che cosa possa essere una grandinata nel deserto. E molto invitante la ricetta.

    RispondiElimina
  4. Evidentemente il fish and chips è una di quelle preparazioni che scatena le ire divine!!! Però a me pace moltissimo, anche io uso rigorosamente la ricetta della Martha, risultato perfetto!

    RispondiElimina
  5. lo adoro, mio nonno diceva che fritti sono buoni "anche gli zampi delle sedie", ma questo altroché. peccato che a casa mia l'odore di fritto resta su una settimana. e adoro anche il racconto. hai un dono, con le tue frasi corte e gli a capo continui, dai al testo un ritmo pazzesco. sembra di essere lì con te :-)

    RispondiElimina
  6. Molto scenografica la tempesta nel deserto;-) Ci voleva proprio un fritto per cena! peccato solo per le candele;-) Dessi P.S. Metto subito ill libro nel wish list di Natale

    RispondiElimina
  7. Questa ricetta è l'ennesima prova di volontà cui mi sottoponi durante la dieta...sei un diavoletto tentatore....!!!!:-D

    RispondiElimina
  8. Sicuramente ci penserò come regalo di Natale... per me stessa :o)
    La pastella la voglio proprio provare perchè, luce o non luce, a giudicare dalla foto sembra strabuona *_* Se poi si può preparare e conservare in frigo mi piace ancora di più.

    RispondiElimina
  9. Cara Stefania,
    la vostra idea dello starbooks è a dir poco fantastica! Le librerie sono piene di libri di cucina, ma il dilemma è sempre lo stesso: ne vale la pena? Sai se il libro di Martha verrà tradotto? Cmq lo voglio! Complimenti anche per il blog..:)

    RispondiElimina
  10. Certo che la grandine nel deserto da proprio l'idea dell'apocalisse! Adoro il pesce fritto, come pure le patatine, ovviamente ^_^

    RispondiElimina
  11. "L'apocalisse intorno- ed io friggo". Ti spiace se questa la incornicio? :-)
    Sei assolutamente grandiosa
    ale

    RispondiElimina
  12. Ossignore che fantastica ricetta, alla mia portata! (patatine a parte, ma quelle le ho già pronte, di un'ottima marca). fantastica anche la descrizione della tempesta, che natura splendida, mi è venuta voglia per un attimo di essere lì.
    Queste ricette americane sono gustosissime e anche abbastanza semplici, mentre la nostra cucina italiana, a parte qualche eccezione, è buona ma piuttosto arzigogolata (almeno mi sembra).
    Pensi sia vero, e che ciò faccia parte del diverso modo di approciare la vita degli anglosassoni, più semplici, pragmatici e...realistici. O Ho detto una stupidaggine?

    RispondiElimina
  13. che racconto meraviglioso...ed il fatto che sia vero lo rende ancora più spettacolare....la prossima volta però vogliamo vedere le foto della grandine nel deserto.....altro che gli sfondi di windows ;)))))
    La ricetta?....peccato non averla qui...è giusto l'ora di un abbondante aperitivo ;)))))))
    Mi comprerò il termometro da cucina.....devo assolutamente fare queste patate!!!!!!!!
    a presto,
    ciaooooooooooooooooooooooooooooo

    RispondiElimina
  14. Bellissimo il tuo racconto, mi sono divertita un po'...:)
    Questa ricetta è assolutamente fantastica, complimenti!
    Ti auguro una bellissima giornata!
    Ciao

    RispondiElimina
  15. Friggere (e alla svelta, prima che manchi la luce) nell'unico giorno in cui grandina nel deserto significa avere una mira perfetta! :-)

    Un racconto tra l'esilarante e il poetico, l'odore di fritto che si mischia al rumore di tuoni e grandine e la tua simpatia nel mezzo...

    Occorre pianificarlo questo piatto, è vero, ma mi hai fatto venire una voglia pazzesca. Tra l'altro questo modo di cuocere le patate con una doppia frittura è lo stesso consigliato da Gualtiero Marchesi... la Marthona mi convince ogni giorno di più! :-)

    RispondiElimina
  16. che forza i tuoi racconti:-) una faticaccia fare questo pesce che pero' Stefania e' una vera goduria!!!
    baci

    RispondiElimina
  17. avevo letto su FB della grandinata e ovviamente è stata una impresa.
    ottima questa ricetta, davvero chi sa resisterci!

    RispondiElimina
  18. Tu lo sai che non mi tiro dietro ad una sessione di fritto vero? Non me ne importa nulla dell'odore, degli schizzi (un giorno ti racconterò lo tzunami di olio bollente che mi è arrivato in faccia mentre friggevo). Quando ce vo' ce vo', ed in questo caso tu hai sfidato l'Apocalisse e meriti tutta la mia ammirazione. E poi te l'ho detto, se fa venire l'acquolina. E' FOTOGENICO!
    Un bacione grande, Pat

    RispondiElimina
  19. Ancora una volta sei stata stoica! Neanche l'unica tempesta di grandine e sabbia che storia ricordi ti ha fermato!!! Anch'io non mi tiro indietro davanti ad una sessione di fritto (come Patty qui sopra), anzi... Il tuo fritto è perfetto e si vede :-) Non mi rimane che provare questa pastella e la doppia frittura della patatine, che conoscevo, ma che per pigrizia non ho ancora provato...
    Quando friggo, soprattutto se si tratta di pesce, e anche se siamo in pieno inverno, spalanco le finestre, e mi metto una cuffia da doccia sui capelli, che magari ho appena lavato... E c'è anche qualcuno in casa, che si diverte ad immortalarmi in queste situazioni...

    RispondiElimina
  20. Non so perché ma quando racconti le tue "tragedie" a me fai sempre ridere :)
    Certo che le mie foto non vengono così belle neanche nelle condizioni perfette :P

    Marco di Una cucina per Chiama

    RispondiElimina
  21. mi ricordo di quando hai detto che grandinava, pazzesco!!!!però son contenta che abbia vinto il fritto...stavo per dire, mentre leggevo...almeno avete cenato a lume di candela, ma alla fine anche il led va bene, l'importante è la pancia piena :))))

    RispondiElimina
  22. Una cena così con uno spettacolo unico, erano davvero da non perdere!

    RispondiElimina
  23. Me ne hai fatto venire una voglia!!! Presto lo farò! Assolutamente! Da te imparo sempre così tanto Stefy! Sei una grande!!!
    E che cosa folle la storis del deserto!!! Una cosa è certa, questo piatto te lo ricorderai a vita! Tu e Martha avete un legame indissolubile adesso :)! Ti abbraccio forte!
    Ema

    RispondiElimina
  24. ...a me il pesce fritto non fa impazzire, ma questo mi ha fatto venir voglia... sarà l'ora che ben si sposa al pasto...

    RispondiElimina
  25. Direi proprio che è un piatto da re altro che 4 stelle io adoro queste cene e poi tutto il contorno di sabbia tuoni e grandine mica e roba da tutti i giorni nel deserto!!bacioni,Imma

    RispondiElimina
  26. Un bel racconto abbinato ad u piatto superlativo. Buon pomeriggio Daniela.

    RispondiElimina
  27. Mamma mia non piove spesso ma quando arriva fa disastri!!!! Questo libro spero esca presto in italiano e sarà mio!!!!
    Un bacione Ely

    RispondiElimina
  28. ...sono stata in bahrain in marzo a trovar mio cognato che vive lì...mi ci sono ritrovata in mezzo alla tempesta! e poi chiusi in casa con le bimbe per 3 giorni :((
    spettacolo questa nuova ricetta, non vedo l'ora di "agguantare" martha!!! ;P

    RispondiElimina
  29. certo che la grandine nel deserto sembra un ossimoro! Che avventura questo fritto :-) Ma ne è valsa la pena!!! Buonissima :-) Bacioni

    RispondiElimina
  30. La doppia cottura delle patate mi incuriosisce e la pastella me la sono già segnata, voglio provarla con le foglie di salvia.
    Grazie dei consigli!

    RispondiElimina
  31. anche la grandine! un evento vero e proprio, e tu imperterrita a friggere :-D
    sei un mito!!!

    RispondiElimina
  32. la doppia cottura delle chips l'avevo letta in un libro di cucina francese, e in un libro di cucina molecolare, anzi, IL libro (hervè this), spiegavano pure perché vengono così buone.
    il fish dev'essere delizioso.
    tutto il resto è come al solito assai divertente da leggere.
    passare di qua è sempre un piacere, stefania.
    e questa martha una grande...
    ma tu ne avevi mai sentito parlare prima? ;-)
    ...
    ...
    ....
    terrò molto da conto i tuoi suggerimenti di libri di cucina, d'ora in poi :-)

    RispondiElimina
  33. WOW fish & chips!!!
    Slurp :-))
    Le patatine fatte così non le avevo mai viste, ma dato che hai provato con mano, mi fido.
    Per il resto....grandina nel deserto?? anche questa mai sentita, in fondo è come essere a Roma o giù di lì...

    RispondiElimina
  34. Qui in Inghilterra lo mangiamo con salsa tartara e mushy peas, che sembrano facili da fare ma a me buoni come al ristorante non sono mai venuti. Però il fish&chips ha grossi effetti collaterali su di me: poi dopo non riesco più a camminare, se riesco ad alzarmi dal tavolo è già tanto. Elena

    RispondiElimina
  35. Dunque una tempesta nel deserto non può mica essere una tempesta qualunque. Bellissima! Magari per chi deve ripulire le finestre e il prato, un po' meno :-(
    L'augusto consorte avrà ormai una esatta di misurazione del tempo di raffreddamento dell'olio nella friggitrice fin sotto la temperatura acconcia alla cottura, immagino... e tu una prova in più della tua felice impassibilità davanti alle avversità.
    E scommetto che un po' di pescetto se lo sarà gustato anche il nuovo gattino :-)

    RispondiElimina
  36. @ Mariangela Circosta: grazie

    @ Lory B: meno male si!

    @ mari lasagna pazza : :-)

    @ Greta: evidentemente!

    @ MarinaM (RicetteReali) : persiste un pochino, ma la grandinata se l'è portato via...

    @ (m)-Efood: credimi, sarà un regalo bellissimo.

    @ Mariint : eheheheheh

    @ Ritroviamoci in cucina: infatti oltre che buona è comodissima.

    @ Anonimo: non so proprio se verrà tradotto, ma alla fine si tratta di cucina...non è così complicato.

    @ Emanuela: questo è uno di quei piatti che piace a tutti.

    @ Alessandra Gennaro: :-))))

    @ Graziella Carnevali: dipende dai piatti, come sempre...ma sono contenta che questa ti ispiri.

    @ Sgt.Pepper: il termometro in effetti aiuta..

    @ Ribana Hategan: grazie!

    @ Mapi: la Martha studia, almeno...;-)

    @ Dolcemeringa Ombretta: siamo stati ripagati.

    @ lucy: :-)

    @ Patty: ho sfidato l'ira divina :-)))

    @ Ale only kitchen: una volta usai una busta di plastica...

    @ Chiara e Marco: ;-)

    @ Aria: alla fine quello era l'importante

    @ Dany Melly: una combinazione perfetta!

    @ ema.arricciaspiccia: puoi scommetterci!

    RispondiElimina
  37. Non ho mai pensato di controllare la temperatura dell'olio per la frittura, ma visto i risultati penso che inizierò ad usare il termometro anche per quello.
    ottima cena a lume di candela anzi di led!

    ciao loredana

    RispondiElimina
  38. a casa mia non amano il pesce, ma ci scommetto che questo lo mangerebbero eccome, anzi, che dico, lo sbranerebbero!!

    RispondiElimina
  39. Mariiiia! Un delirio... cucinare nel delirio non è il massimo ma gustare il tutto al ''riparo'' mentre fuori si scatena ''l'apocalisse'' lo trovo di maggior godimento.
    Una mia amica dice...<< il fritto! anche se friggi una scarpa vecchia piacerà!>>.
    La ricetta mi sembra godibilissima.

    RispondiElimina
  40. Stefy sei incredibile! per come ci racconti le cose , come ci fai vivere i momenti e riesci a rendere tutto così.. semplicemente unico! posso mai astenermi dal provare questo pesce con birra? assolutamente no! dovrei avere del merluzzo in freezer! un abbraccio carissima e tanti complimenti:**

    RispondiElimina
  41. Al di la' della ricetta carina, la tua descrizione del temporale nel deserto e' fantastica, viivace, con un gran ritmo :)) grazie :)) Nikita

    RispondiElimina
  42. Mi piacerebbe tantissimo questo libro...magari me lo faccio regalare per Natale!!!
    E questa pastella con la birra me la segno!!! Grandissima Stefania ;)
    Un bacione!

    RispondiElimina
  43. Ma davvero, la grandine nel deserto? Oh mamma!!!
    Il pesce fritto, nonostante le avversità è una vera bontà, brava Stefania!!! :-)
    Un bacio

    RispondiElimina
  44. mi piace sempre tantissimo leggere i tuoi post... però sta ricetta sà da fare..copio/incollo!!

    RispondiElimina
  45. Che perseveranza a friggere nonostante l'Apocalisse imminente! Ma se uno dovesse scegliere come morire, non sarebbe assurdo scegliere di farlo dopo avere mangiato questo fish and chips! :)

    RispondiElimina
  46. che bello Stefy...voi dello Starbooks mi state traducendo quel libro che desideravo tanto ma che non capivo....grazieeeeeee

    RispondiElimina
  47. Una ricetta da mission impossible !!! Tom cruise non è niente ai tuoi confronti !!!! Invitante piatto very american ' food baci

    RispondiElimina
  48. Cioè tu, con la GRANDINE, avevi il pensiero di fare la foto per noi?? Questo è amore!! E per giunta è venuta su una buona luce! Mah, dove ti metti fai bene, io non lo so come fai! Questa pastella la farò SICURO, per non parlare delle patate!! =)

    RispondiElimina
  49. CIAO, MI VIENE DA DIRE : "CHE PERIPAZIE!".
    Devo dire però che l'aspetto è invitante perciò ci proverò! Mi farebbe immenso piacere se mi venissi a trovare sul mio "giovane" blog! Buona serata Angela!

    RispondiElimina
  50. Santo Cielo! Un fritto eroico!
    Stefania contro calamità atmosferiche 1 a 0
    (capisco che non è carino ridere delle avversità altrui...ma non posso farne a meno :DDDDD sei fantastica!!)

    RispondiElimina
  51. :D l'importante è la prova assaggio abbia dato i risultati sperati: questo ripaga da ogni ehm piccolo imprevisto! Ma con Martha non ci sono dubbi, e chi meglio di te lo sa? :)
    Mi piace proprio questo piatto, questo libro sarà mio!!

    RispondiElimina
  52. La scena descritta da te,avviene più o meno alla stessa maniera anche qui che, ufficialmente, non siamo nel deserto... solo che la frequenza è un po' maggiore... due o tre volte l'anno e di solito in estate!

    RispondiElimina
  53. non sono mai capitato in un temporale del deserto ma con le fish e chips diventa tutto più facile:-)

    RispondiElimina
  54. Ahahah immagino te con la macchina fotografica fino al'ultimo scatto possibile :D Io non ho mai comprato un libro della Stewart, ma tutte le sue ricette che ho provato le ho prese dal tuo blog... quindi mi sa che prima o poi dovrò acquistare il libro :D

    RispondiElimina
  55. MI hai convinto...ci penserò per Natale, e proverò questo piatto di fish and chips (senza fish;-)
    Ciao
    Cinzia

    RispondiElimina
  56. Ti leggo e mi sembra di essere nel deserto con voi....come sei brava a raccontare,per non parlare poi della tua cucina!!!!Ti copio la pastella.

    RispondiElimina
  57. che sensazione deve essere la grandine nel deserto!Mi immagino la tua casa nella sabbia, o forse no, ma comunque al caldo, con gente un po' bizzarra intorno...insomma spesso fantastico sulla tua vita! Pubblica qualche foto ogni tanto così possiamo conoscere un po' il tuo mondo così lontano! Comunque, ricettina squisita come sempre!

    RispondiElimina
  58. Ricetta assolutamente imbattibile!!!!e mentre guardavo il post il marito inglese mi fa notare ke se vuoi veramente il gusto anglosassone devi accompagnare al pesce e alle chips pure minty mushy peas and curry sauce(e se lo dice lui ke e'inglese)....Stefania kui a Dubai neanke su ordinazione la grandine,al massimo si va a sciare al mall of the Emirates:)..Eid Mubarak!e un abbraccio a te, genio del deserto.Daniela

    RispondiElimina
  59. un tornado sabbioso via!! mamma mia e te li tranquilla a friggere ... sei una grande. Come la tua ricetta ottima veramente

    RispondiElimina
  60. Scommetto che neanche Noé in persona sarebbe capace di farti allontanare dai fornelli! :D :D :D

    Finalmente qualcuno che fa la doppia frittura alle patate! ;)

    Piuttosto, il pesce con quella pastella non ti sa troppo di uova????

    Baci :))

    RispondiElimina
  61. Caspita, davvero un evento...!!! Ma hai avuto un tempismo perfetto, brava!! E il risultato è gustosissimo!!
    Franci

    RispondiElimina
  62. Già mi ti vedo che continui beata a friggere con il disastro attorno hahahahah
    Se fossi stata in un film, il finale oltre al mangiare il pesce avrebbe previsto una scena con bacio e.... ;-D hahahahahaha

    RispondiElimina
  63. questo metodo delle patate infatti dà i risultati migliori. pensa che noi le abbiamo sempre messe in acqua fredda e lasciate li per almeno un'ora ma ho perso quest'abitudine qui in italia; l'ho ritrovata da pochi anni e veramente fa differenza. proverò invece la doppia frittura che non ho mai provato.

    un applauso per non esserti spostata dall'obiettivo nonostante le condizioni intorno!!!
    brava

    irene

    RispondiElimina
  64. mi hai fatto deprimere! io non riesco a fare mai le patatine fritte croccanti! mi vergogno come una ladra ma è così! le ho provate tutte: friggitrice (un vero sfacelo!), lasciate ammollo in acqua, ammolo con acqua salata, fritte poche per volta, con temperatura più bassa etc..i miei gongolano perchè loro adorano le patatine fritte mosce ma a me fanno orrore...invece le tue, in piena tempesta del deserto sono perfette! e pure il pesce croccante...sono depressa... ma tu sei molto brava ;-)

    RispondiElimina
  65. Araba, sai che pensavo proprio a te mentre cercavo il padiglione di Bonci? Mi ricordavo del tuo post, in cui ne parlavi e dicevi che èuna pizza al taglio etc etc e dicevo...chissà se l'Araba fosse qui!.-)
    CHissà, magari un giorno ci capiti veramente, a Torino!:-)

    RispondiElimina
  66. Non sarà fotogenico né avrà un gran profilo ma... me lo faccio con una birra al primo giro di frittura, e me lo mangio pure al buio senza grande sofferenza!

    RispondiElimina
  67. @ Patalice: qui è andato alla grande, gli darei una chance ;-)

    @ Dolci a gogo: di sicuro ce lo ricorderemo!

    @ Daniela: grazie

    @ ELy Valsecchi: non ho idea se lo tradurranno, ma vale la pena anche in inglese!

    @ Clara: nel Bahrein! ci vado spesso, magari conosco tuo cognato???

    @ ZOnzo Lando: :-)))

    @ Natalia: vedrai ti piacerà.

    @ Acquolina: anche perchè non avevo altro pesce per poter replicare il piatto!

    @ La Gaia Celiaca: ahahahahah per sentito dire!!!

    @ ste.lele: mi toccherà dire che non ci sono più le mezze stagioni :-)))

    @ Elena: in effetti è un piatto di cui servirsi con moderazione.

    @ Pellegrina: per essere precisi, il consorte ha ora visione di un termometro da cucina FUSO sulla pentola per distrazione, nella concitazione degli eventi. Il micio ha avuto la sua razione, certo :-)

    @ Loredana: nemmeno io, ma ho notato che avrei sbagliato di parecchio, senza.

    @ Valeria: fritto secondo me lo mangiano ;-)

    @ Laura: vero, lo diceva anche mia mamma!

    @ simona: ma grazie :-)

    @ Nikita: vivace? avresti dovuto esserci, giuro che non rende!

    @ Simona: si si, un regalo bellissimo ;-)

    @ Giovanna: davvvero si!

    @ Federica Simoni: grazie :-)

    @ Giulitta alterkitchen: parole sante!

    @ Simo: :-)

    @ laroby: ahahahahaah

    @ Gio: ero disperata anche perchè non avevo altro pesce per replicare il piatto entro breve...

    @ Angela: ma certo!

    @ eli: tanto ci ridiamo pure noi, per fortuna...

    @ Valentina: infatti non avevo dubbi...

    @ fantasie: ah però...

    @ Gunther: quantomeno più piacevole!

    @ Ines: allora sarà ora di prendere il libro!

    @ Cinzia: mi fai morire!

    @ Mariabianca: fammi sapere se ti piace.

    @ Strwberryblonde: ci penserò ;-)

    @ Daniela: si, le conosco...la Martha ha americanizzato il piatto ;-) E fatti una sciata anche per me ;-)

    @ ELENA: :-)))

    @ Ziopiero: sinceramente no, era buonissima. Chiedi a Noè per la conferma :-))))

    @ Francesca Poggiali: grazie

    @ pannifricius delicius: :-)))

    @ grEat: infatti, viene tutta un'altra cosa.

    @ Sonia: non sono io, ma le indicazioni della Martha: provaci!

    @ CInzia: e chi lo sa, magari!

    @ Alessandra: ;-)

    RispondiElimina
  68. Ciao Stefania, grazie di essermi venuta a trovare, ti aggiungo subito ai blog che seguo.

    RispondiElimina
  69. certo la grandine nel deserto non è cosa da tutti i giorni! come il fritto anche se buono!! :D certo le patatine non si possono non amare! anche il presce fritto io l'adoro!!
    p.s. nel sacchetto ancora calde restaranno più morbide grazie alla condensa..ma se piacciono sgranocchiosi come a me .. tenere al di fuori :D

    RispondiElimina
  70. Riesci sempre a farmi scompisciare dalle risate! E stavolta non ti chiedo neanche scusa per il francesismo, cara Araba! :D
    In bocca al lupo per il "restauro"... eheheh!

    RispondiElimina
  71. fish 'n' chips vince su tutto, anche sull'apocalisse!! post grandioso per una ricetta (apparentemente) semplice: sei un mito!

    RispondiElimina
  72. Allora a breve gita di 400 km per sostituirlo (magari anche per provare se quel certo trucchetto funziona pure da Cartier :-) )

    RispondiElimina
  73. Ciao, anche noi adoriamo il pesce fritto con le patatine :) Ottima la tua versione ...

    Ci uniamo con piacere ai tuoi lettori e se ti va puoi passare a trovarci e fare altrettanto ! Bacioni !

    http://duecuorieunapadella.blogspot.it/

    RispondiElimina

I tuoi commenti mi fanno molto piacere! Ricordati che se lasci un commento acconsenti alla pubblicazione del link al tuo profilo Google. Consulta la Privacy policy prima di commentare. Grazie!

Arabafelice in cucina! © . Template by Berenica.