Va bene, finora abbiamo scherzato.
Mi sono divertita a cercare ingredienti che nemmeno il Santo Graal.
Qualcuno con successo, per altri ho dovuto dichiararmi sconfitta.
Ma ogni ricetta per l'MT Challenge è stata letta, pensata, amata e creata con lo stesso amore.
E consentitemelo, lo stesso divertimento.
Poi arriva Eleonora, ed il suo bellissimo pane dolce.
Non è solo cibo.
E' l'espressione della cultura e delle tradizioni di un popolo, quello ebraico.
Basti pensare solo ai mille significati reconditi che questo intreccio magico contiene.
Tutto perfetto, se vivessimo nel mondo perfetto.
Casualià vuole che la sottoscritta viva in una Paese dove anche il solo nominare Israele sia considerato reato.
Reato grave, sia chiaro.
Non c'è sulle cartine geografiche.
Cancellato, omesso, vietato.
Ricordo ancora la sorpresa entrando la prima volta nella mia American International School.
Quella carta sul muro della mia classe ha qualcosa che non va, e aggiungo con il pennarello il nome mancante.
Apriti cielo.
Un paio di alunni mi fanno subito delle domande irritanti e strafottenti, ed io ancora più strafottente rispondo.
Non si può far finta che qualcosa non esista.
Specie se questo qualcosa è un intero popolo.
Vi risparmio l'inutile trafila seguita dopo di genitori scandalizzati,e preside terrorizzato: ma cosa vuoi aspettarti da un'insegnante con lo smalto viola ed il colpi di sole? ;-)
Miracolosamente non mi hanno licenziato.
Ma il nome non l'ho cancellato come mi era stato ordinato.
Varrà a ben poco, ma il poco non è sempre meglio di niente?
Ripensando a tutto questo ho intrecciato con cura il pane dolce, e gli ho fatto racchiudere dei mediorientalissimi datteri aromatizzati da un delizioso tè agli agrumi e cardamomo, prezioso dono della ragazza con la L, con un nome molto evocativo: tè dei Fachiri.
Tutti questi ingredienti non stanno solo bene insieme.
Regalano un gusto finale assolutamente perfetto.
A dimostrazione che pace, alla fine, è concetto ben più semplice di quel che sembri.
Può una preparazione andare oltre ogni aspettativa? Beh, questa lo fa.
Immaginate un pan brioche ma più leggero, aereo, morbido...insomma, buonissimo.
I datteri ci stanno una meraviglia, dato che il pane in sè non è eccessivamente dolce, e la punta di cardamomo, spezie e agrumi del tè che ho scelto arriva nel naso prima ancora che alla lingua.
Provatelo, se non l'avete fatto, rimarrà con voi per molti altri sabati della vostra vita :-)
Fare un tè molto forte, quindi immergervi i datteri e lasciarli un paio d'ore.
Scolarli, asciugarli e tagliarli a pezzetti.
Stendere ogni cordoncino in modo da appiattirlo, quindi farcirlo con i pezzetti di dattero.
Chiudere i cordoncini arrotolandoli su se stessi, quindi disporne tre in fila davanti a sè, ed intrecciarvi in modo alternato gli altri tre.
Far in modo che l'intreccio sia abbastanza stretto, quindi intrecciare anche i lati.
Ripiegare le trecce sui lati sotto il pane.
Mi sono divertita a cercare ingredienti che nemmeno il Santo Graal.
Qualcuno con successo, per altri ho dovuto dichiararmi sconfitta.
Ma ogni ricetta per l'MT Challenge è stata letta, pensata, amata e creata con lo stesso amore.
E consentitemelo, lo stesso divertimento.
Poi arriva Eleonora, ed il suo bellissimo pane dolce.
Non è solo cibo.
E' l'espressione della cultura e delle tradizioni di un popolo, quello ebraico.
Basti pensare solo ai mille significati reconditi che questo intreccio magico contiene.
Tutto perfetto, se vivessimo nel mondo perfetto.
Casualià vuole che la sottoscritta viva in una Paese dove anche il solo nominare Israele sia considerato reato.
Reato grave, sia chiaro.
Non c'è sulle cartine geografiche.
Cancellato, omesso, vietato.
Ricordo ancora la sorpresa entrando la prima volta nella mia American International School.
Quella carta sul muro della mia classe ha qualcosa che non va, e aggiungo con il pennarello il nome mancante.
Apriti cielo.
Un paio di alunni mi fanno subito delle domande irritanti e strafottenti, ed io ancora più strafottente rispondo.
Non si può far finta che qualcosa non esista.
Specie se questo qualcosa è un intero popolo.
Vi risparmio l'inutile trafila seguita dopo di genitori scandalizzati,e preside terrorizzato: ma cosa vuoi aspettarti da un'insegnante con lo smalto viola ed il colpi di sole? ;-)
Miracolosamente non mi hanno licenziato.
Ma il nome non l'ho cancellato come mi era stato ordinato.
Varrà a ben poco, ma il poco non è sempre meglio di niente?
Ripensando a tutto questo ho intrecciato con cura il pane dolce, e gli ho fatto racchiudere dei mediorientalissimi datteri aromatizzati da un delizioso tè agli agrumi e cardamomo, prezioso dono della ragazza con la L, con un nome molto evocativo: tè dei Fachiri.
Tutti questi ingredienti non stanno solo bene insieme.
Regalano un gusto finale assolutamente perfetto.
A dimostrazione che pace, alla fine, è concetto ben più semplice di quel che sembri.
Può una preparazione andare oltre ogni aspettativa? Beh, questa lo fa.
Immaginate un pan brioche ma più leggero, aereo, morbido...insomma, buonissimo.
I datteri ci stanno una meraviglia, dato che il pane in sè non è eccessivamente dolce, e la punta di cardamomo, spezie e agrumi del tè che ho scelto arriva nel naso prima ancora che alla lingua.
Provatelo, se non l'avete fatto, rimarrà con voi per molti altri sabati della vostra vita :-)
PANE DOLCE DEL SABATO CON DATTERI E IL TE' DEI FACHIRI
(dalla ricetta di Eleonora che ho dimezzato nelle dosi)
250g di farina
un uovo medio
50g di zucchero
10g di lievito di birra fresco, o 3,5g di quello disidratato
62,5 ml di acqua tiepida
62,5 ml di olio extravergine
5 g di sale
per il ripieno
datteri freschi, i miei qualità Sukkari
tè al cardamomo, spezie ed agrumi
un tuorlo e semi di nigella per la copertura
Fare un tè molto forte, quindi immergervi i datteri e lasciarli un paio d'ore.
Scolarli, asciugarli e tagliarli a pezzetti.
Setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua
tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di
minuti fino a far formare una schiuma.
Mischiare la farina, il sale e
lo zucchero, versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi
l'olio e per ultimo l'uovo.
Lavorare possibilmente nella planetaria fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola,
lasciandola pulita.
Lasciar lievitare coperto per almeno due ore, quindi sgonfiare l'impasto.
Tagliarlo in sei parti uguali che andranno lavorate in un lungo cordoncino.Stendere ogni cordoncino in modo da appiattirlo, quindi farcirlo con i pezzetti di dattero.
Chiudere i cordoncini arrotolandoli su se stessi, quindi disporne tre in fila davanti a sè, ed intrecciarvi in modo alternato gli altri tre.
Far in modo che l'intreccio sia abbastanza stretto, quindi intrecciare anche i lati.
Ripiegare le trecce sui lati sotto il pane.
Adagiare il pane in una teglia unta d'olio e lasciarlo lievitare coperto per altre due ore.
Battere il tuorlo con un cucchiaio d'acqua e usarlo per spennellare il pane, cospargerlo con la nigella e cuocerlo a forno preriscaldato a 200 gradi per circa 15-20 minuti.
Non resisterete a farlo raffreddare ;-)
Questo della foto è sparito nel giro di una merenda...
OH mamma mia che pane meraviglioso!Segno e provo!..Chissà se mi riuscirà questo intreccio bellissimo!Complimenti davvero eh??!!
RispondiEliminaBellissima ricetta. Naturalmente mi chiedo se troverò il te. E chiedo scusami ma i semi di tigelle cosa sono. Conosco tanti semi ma questo aimè mi è nuovo. Ciao, ciao. Alla prossima ricetta.
EliminaTi ringrazio, puoi usare anche un tè con un aroma diverso! E i semi di nigella sono in pratica semi di cumino nero. Ciao :)
EliminaFantastica questa tua versione Stefania!!! Sia per il ripieno che per la forma...entrambi favolosi!!!
RispondiEliminaComplimenti, un bacione e buona giornata!
Veramente splendido Stefania, e delizioso il ripieno....l'intreccio sembra impossibile ma con il tuo tutorial fai venire voglia di provare. Grande com'e sempre! Un bacio, Pat
RispondiEliminaogni volta che leggo il tuo blog scopro qualcosa di nuovo sugli Arabi..non so se finirò mai di stupirmi per certi modi di pensare!!
RispondiEliminaQuesto pane è davvero bellissimo..complimenti :)!
A presto
Sara
Guarda non è da tutti avere il coraggio di fare come te, non cancellare quello che ti era stato chiesto..hai tutta la mia ammirazione, anche perchè io sicuro non ne sarei stata capace..
RispondiEliminaE ti ammiro anche per aver saputo mescolare profumi e sapori creando una sintonia perfetta, una pace, come dici tu per il pane simbolo di un popolo che pace non ne ha mai avuta.
Un grande regalo, grazie!
Francy
Anch'io penso che noi li, dove tu vivi, dobbiamo stare con due piedi in una scarpa.... Loro trovano tutto più facile da noi. È un'ingiustizia però... Diceva Calimero.... 😉 🌹
EliminaNon vedevo l'ora che pubblicassi la tua ricetta Stefania, e come semprel'attesa è stata ripagata :)
RispondiEliminaCiao! Alternative a quel magnifico te che qui Non trovo? E se invece dei datteri fossero.. Prugne secche o simile... Vorrei rifare la tua ricetta, ma mi manca qualche materia prima :) ciao ragazza con lo smalto viola e le parole vietate sulla carta geografica ;) nikita
RispondiEliminaStavo pensando ... E se tu portassi questo pane a scuola cosa succederebbe? Sarebbe una dolce provocazione?
RispondiEliminaNon potrebbero dire di certo "che schifo" no?
Un pane meraviglioso non solo per la bontà e la bellezza ma anche per il suo magico significato che tu hai realizzato alla grande!! Baci, Imma
RispondiEliminacomplimenti davvero non solo per la creazione ma anche x le parole!
RispondiEliminacavoli stefania ma è bellissimo,e poi anche l'intreccio è meraviglioso.Brava!!
RispondiEliminaCASPITA MA è UNA MERAVIGLIA!.PER ME MI SEMBRA FIN CHE MAI COMPLICATO MA LO VORREI PROPRIO ASSAGGIARE CON LA NOTA SPEZIATA
RispondiEliminaMinchia quanto mi piace questa ricetta...che mi manca in quanto 'pane' come su quella cartina manca un 'popolo'! Segno e trascrivo alias copio&incollo nel foglio notepad del 'da studiare'...anche perchè tu forse 'non lo sai' ma anche io ho una piccola fort knox di cosine preziose introvabili da usare quanto prima :P eheheheheheehe
RispondiEliminaPS
Perchè solo a me da piccolo sono capitate insegnanti giudici di gara di vela con due bicipiti ed un mento che a confronto Ridge sembra gay?! :P ahahhahahahahahahah
splendido pane ed ottima manualità!
RispondiEliminafelice settimana
questo intreccio è superiore!!! :D
RispondiEliminaMa che bello!!!
RispondiEliminaTroppo brava!!
un bacione!!
p.s.
ho fatto la tua pizza nella bistecchiera, vieni a vederla se vuoi!!
grazie ^_^
Buona giornata!!
Stupendo! Anche io ho fatto il pane dolce con i datteri, per creare una sorta di "pane della pace" tra due culture che sembrano così distanti tra loro ma alla fine non lo sono poi così tanto ^_^
RispondiEliminaL'aggiunta di questo tè mi piace tantissimo!
Sempre bravissima!
La cucina non è solo ingredienti+cottura+assaggio.
RispondiEliminaNei piatti che cuciniamo spesso ci sono culture, storie d'altri tempi, sofferenze, battaglie, vittorie e sconfitte che NON vanno, e ribadisco, NON vanno dimenticate e cancellate.
Tutto quello che abbiamo ora lo dobbiamo ai nostri antenati che hanno lottato e combattuto per noi, per assicurare un futuro migliore a chi sarebbe venuto dopo di loro.
Quindi mi associo a te Stefania affinchè nessuno dimentichi!!!
Tutto ciò per dire che farò e rifarò il pane raccontando ai miei figli le storie che lo accompagnano.
Grazie anche di questo: non dimentichiamo...
l'intreccio è bellissimo e chissà che profumo!
RispondiEliminasei grande (per tutto) :-D
Beh, a dir poco incantevole, Stefania! :D Bravissima, deve essere morbidissimo e goloso, ti è venuto perfetto! :) Un bacione e buona settimana :)
RispondiEliminaIl te' dei fachiri e' troppo forte!!
RispondiEliminaSono sconvolta dalla faccenduola della carta geografica.Gia'c'e' chi cerca di cancellare la storia,ma ora si fa l'edit anche alla geografia?!
Un bacione
forma e ripieno spettacolari!!!!!
RispondiEliminaBrava, non dico altro e non solo per la ricetta. Una goccia nel mare, ma il mare è fatto appunto di tante gocce messe insieme. :-)
RispondiEliminaL'intreccio è favoloso!!! Io ieri mi sono ammazzata per fare il mio con tanto di disegnino tutorial...ma in confronto a questo non è niente!!
RispondiEliminaBravissima!!
tu pensa, cara Stef, che io sono una datteromaniaca. quando vado in francia compro la pasta di datteri, che da noi non si usa e ne ho appena fatto un dolcino spettacolare.... quasi quasi la provo anche nel pane!
RispondiEliminabaci baci
b
questo intreccio è meraviglioso Stafania! mi sembra molto diverso da quelli che ho visto finora! bravissima!
RispondiEliminaSei stata coraggiosa, anche da piccole cose si può sperare in meglio!
RispondiEliminaCoraggiosa anche a fare questi intrecci di pane, io sono negata ma..voglio provare!
Cinzia
E' sconvolgente che non ci sia sulle carte geografiche... questo non lo sapevo e nemmeno lo credevo possibile. Menomale che esistono persone come te che hanno il coraggio di smascherare questa ignoranza.
RispondiEliminaBellissimo il tuo intreccio, e sono convinta che insieme al ripieno crei la perfezione di cui tu parli. Beh, poi il tè dei fachiri è fantastico!
Complimenti, come sempre!
Un bacione, Bucci
Grazie Per questo post! E prima di tutto complimenti per il tuo coraggio: non cancellare sulla carta geografica. Sembra un piccolo gesto, ma là dove vivi ha sicuramente un grande significato.
RispondiEliminaPoi, da cuoca neofita, grazie perchè seguendo le tue indicazioni sono riuscita per la prima volta a fare il pane...ehm, per ora una pagnotta informe (non avendo pazienza ho eliminato le striscioline e fatto dei pugnoncini) e senza datteri (a me non piacciono), al posto della tigella il sesamo (avendo solo quello a forma di semini in casa) ma è venuto ugualmente buonissimo...Buona settimana
Buongiorno Araba, l'intreccio è bellissimo e questo pane deve essere ottimo.
RispondiEliminaForse non riesco ad immaginare cosa voglia dire vivere queste esperienze, come le vivi tu... Ma a volte i tuoi racconti mi fanno drizzare i capelli.
Un saluto
Elisa
che bello il tuo pane dolce sei stata formidabile con l'intreccio!!! io mi sono persa un paio di volte;-P
RispondiEliminaIL RIPIENO E' UNA DELIZIA!!!!
baci
è fantastica stefi, volgio provare questo intreccio, grazie del tutorial!
RispondiEliminaBellissimo questo pane intrecciato!
RispondiEliminaTi rubo l'idea per una brioche ripiena... devo studiare un attimo la cosa...
Complimenti ancora, e buona settimana.
Stefy, l'omonima... un bacio.
anche a me piace quel tè, ma come fai a trovarlo dalle tue parti? Pane bellissimo, con quell'intreccio poi. A me piacerebbe che tutte le cartine geografiche di questo mondo potessero inserire lo stato della Palestina, un intero popolo dimenticato.
RispondiEliminaHai ragione una ricetta bella e difficile allo stesso tempo, per tutto quello che rappresenta!
RispondiEliminaCiao loredana
Mi stupisce sempre che quella possa essere "la realtà". Mi stupisce e mi spaventa.
RispondiEliminaMa la brioche è bellissima.
E tu sei un'insegnante tostatosta. Con lo smalto viola e i colpi di sole ;)
La pace è un po' come il pane... va impastata da mani sapienti. Quelle che sanno anche scrivere un nome e che sanno insegnare che non conoscere non vuol dire FAR SPARIRE.
RispondiEliminaBella idea quella del te dei fachiri!!!
:-)
A presto
Nora
W le Miss-smaltoviolea-colpidi sole :)E dagli occhi di un colore vietato :D
RispondiEliminaChissà se mi cimenterò mai in una reccia come quella, ne ho timore reverenziale...
quello che mi piace di te, oltre alle ricette, è che dici sempre quello che pensi!
RispondiEliminaStratosferico questo pane...devo assolutamente provare a farlo :)
RispondiEliminaStefi, perdoooooonooooo! Sono talmente rimbambita che stamani go dovuto rifare tutto due volte perchè la solita tecnologia che mi oppone resistenza passiva , ha cancellato tutto il mio lavoro !! quindi, con il debito ritardo :-) eccomi a dirti che ho trovato : A) incredibilmente bello il tuo stile per l'intreccio... un capolavoro!
RispondiEliminaB) mi piace molto l'idea del tè dei fachiri :-)
C ) trovo eccellente l'insieme di sapori del ripieno!!!!
Sperando che nulla più sparisca, ti abbraccio
Dani
la tua brioche è veramente molto bella con un ripieno che mi fa letteralmente impazzire :-)
RispondiEliminaSplendido questo pane farcito e intrecciato! E complimenti anche per la "presa di posizione" sei una gran donna ;)
RispondiEliminauna meraviglia incantevole non solo il racconto, ma altresì la lettura di questi ingredienti e la loro intrecciata realizzazione- Stefania leggerti è sempre coinvolgente :))
RispondiEliminaFossi io il giudice, avresti gia' vinto!!
RispondiEliminaQuando racconti aneddoti di questo tipo, mi fai tremare di paura...davvero! Mi raccomando, non metterti nei guai....anche se io, al tuo posto, con la mia linguaccia ci sarei gia' finita da un pezzo.
Il pane è una delle cose che veramente unisce tutti senza guardare il colore della pelle, la lingua o le origini. Adoro il pane e trovo che farlo in casa sia una soddisfazione unica.
RispondiEliminaE' bellissimo vedere tutti questi pani nei vari blog, tutte le rivisitazioni nate dalle varie culture e abitudini personali.
La tua "tartaruga" ai datteri deve essere deliziosa, sopratutto pensando a quanto sono buoni i datteri dalle tue parti.
Buona settimana
Mi piace la tua proposta, così come il tuo coraggio a sfidare certi tabù!
RispondiEliminameravigliosa la tripla treccia? Come lo si può chiamare questo pane con questa forma?
RispondiEliminaQuanto alla vicenda a scuola... lo posso dire che sono solo ignoranti? E cmq che coraggio che hai avuto tu, ti confesso che io avrei avuto paura... brava, ti stimo tanto!
Se oltretutto pensiamo che tutto ciò succede nella "American International School" e non al limite in una medersa coranica.. incredibile!
RispondiEliminaStefania, complimenti per la tua coraggiosa onesta' e per la tua splendida ricetta! :)
Ps: si possono usare anche datteri secchi, fatti comunque rinvenire nel te'? Grazie!
io lo dico ad ogni tuo post mi incollo al pc e questa volta non per ridere ma per soffermarmi a riflette su cio' che hai scritto .....
RispondiEliminaincredibile devo chiedere ai miei figli se a scuola hanno mai sentito parlare di tutto questo o se anche qui fanno finta di niente!!!!!
sei grande e oltretutto grazie per il passo passo di questa treccia favoolosa
Nooo!!! ma io mi sarei persa già al primo intreccio. Come hai fatto a formare questa palla così perfetta? Soltanto a guardare le tue foto di spiegazione mi gira la testa. Bravissima e bel ripieno. ciao. mari
RispondiEliminaHai detto tutto tu ed egregiamente: "poco è meglio che niente, perché quel poco alla volta farà il tutto!
RispondiEliminaPer la ricetta, non commento neanche, solo, voglio ricordare che hai già vinto: vuoi bissare???? :*
CHE MERAVIGLIAAAAA!! Sembra di sentirne il profumo fin qui! Adoro i lievitati intrecciati!!! Proverò anche se dove vivo si trovano datteri...normali... e x il tè...cercherò qlc di simile...sarà tutta un'altra cosa ma forse uguale nell'intreccio ;)
RispondiEliminaGrazie delle tue belle idee!!!!
nadia
Tu sei sempre tu. E questa è una certezza. Così come una certezza sono le ricette furbe/fichissime che ci lasci sempre. Questa è da urlo e ho come l'impressione che diventerà una delle mie "del cuore". baci
RispondiEliminasimo
Wow che post!!! E che bello l'intreccio di questo pane dolce... e il valore della sua tradizione. Ti ammiro per aver fermamente difeso quello che all'apparenza è solo un nome scribacchiato a penna sulla cartina.... ma che significa molto di più!
RispondiEliminama quanto è bella....bravissima nell'intreccio!
RispondiEliminastefy questa versione è davvero eccezionale! ripieno originalissimo e intreccio formidabile! Nn ti smentisci mai.. fantastico semplicemente! in bocca al lupo:)
RispondiEliminaQuanti splendidi regali che mi fai, Arabafelice. Se le mie settimane iniziano sempre così c'è veramente di che essere felici. Quante cose in quei datteri e quella busta stropicciata che da Parigi è finita a Valencia prima di arrivare nelle tue mani e poi in Arabia. E quanta bellezza in questi intrecci che formano un dolce così goloso che dovrò rifarlo tosto prima che poi. Sono davvero felice che il tè ti sia stato utile perfino in una ricetta così. Un abbraccio dall'Europa del XVI secolo (con la testa, sono in mezzo alle Bibbie latine). Appena posso, vado a cercare i datteri al mercato che sai (lo sa anche quello con la Z) perché i tuoi li ho finiti guardando il tramonto prima del Ramadam :-).
RispondiEliminaWow sembra buonissimo...e la forma poi è meravigliosa...mi sa che la riprendo anche con ripieni diversi...e perchè no pure salati ;)
RispondiEliminaSono davvero ammirata, per il tuo coraggio nella difesa di ciò che è giusto e per la tua manualità!
RispondiEliminaApprofitto anche per ringraziarti perchè spulciando nel tuo blog ho trovato un paio di ricette senza cottura da fare con i bambini a scuola per halloween. Grazie!
Laura
Un post da incorniciare e un pane dolce da provare. GRAZIE, grazie di cuore per il tuo coraggio in un Paese dove il coraggio è tutt'altro che scontato!!!!
RispondiEliminasei pure istruttrice in palestra...ma dove trovi il tempo per fare tuto!? Sei un mito!
RispondiEliminaQuesto dolce è un po' complesso per me che non ho molta pazienza...ma ne mangerei volentieri un po' del tuo!
Tutto degno della più sincera ammirazione:il tuo coraggio in primis, questo pane e l'intreccio sapiente in secondo luogo...
RispondiEliminabravissima complimenti un bacio lili
RispondiEliminabellissima ricetta complimenti è bellissimo questo pane
RispondiEliminaE' una meraviglia questo intreccio!
RispondiElimina@ MIKI: è semplicissimo, segui le foto :-) grazie!
RispondiElimina@ Simona: ti ringrazio!
@ Patty: :-)
@ Sara: ;-)
@ Francty Burroezucchero: sono stata un po'incosciente, tutto qui :-)
@ chiarina-ina: :-)
@ nikita: se clicchi sotto il titolo e vai al link con la ricetta originale vedrai la versione di Eleonora senza tè e con l'uvetta. Ma più o meno puoi metterci quello che vuoi ;-)
@ EVE: sono contenta ti sia piaciuto :-)
@ Emanuela: mi hai dato un'idea...:-)
@ Dolci a gogo: ;-)
@ Valentina: grazie a te
@ I manicaretti di Annrè: ti ringrazio
@ lucy: sembra complicato ma non lo è :-)
@ Gambetto: ahahahahah sto pensando alle tue insegnanti...:-)
@ SQUISITO: ti ringrazio
@ patatina: ma è semplicissimo!
@ Anna: vista, grazie!
@ Elisa: ho visto, anche il tuo è splendido.
@ ste.lele: ti ringrazio per queste belle parole :-)
@ Acquolina: no, solo sconsiderata :-)
@ Valentina: è irresistibile!
@ Edith Pilaff: ed io dal fatto che queste notizie non trovino spazio in Occidente...
@ Federica Simoni: :-)
@ MArinaM (RicetteReali): speriamo...
@ Saparunda's kitchen: ti ringrazio, ma il tuo è bellissimo!
@ Babs: allora dovresti ordinarli a me...;-)
@ caris: :-)
La pace è fatta di tanti piccoli gesti di buona volontà. Il problema è che tropo spesso sono annientati da quelli macroscopici di chi ha interesse a fare in modo che la pace non ci sia.
RispondiEliminaTu sei stata coraggiosa, professorè!!!
L'intreccio è fantastico, e lo proverò, magari anche "plain" senza ripieno.
@ Cinzia: non ho alcuna manualità, ma questo è intuitivo e semplice :-)
RispondiElimina@ Bucci: mi stupisce come dicevo sopra che il mondo dell'informazione non divulghi certe cose.
@ Graziella Carnevali: è sempre un inizio, e l'importante è che sia buono ;-)
@ Kitty'sKitchen: eh lo so...bisogna vedere per credere, e si che sono ancora io stessa incredula!
@ Dolcemeringa Ombretta: :-)
@ Aria: ma grazie!
@ Stefania: e conoscendoti chissà che ti inventi...
@ Agnese: stupisce ancora anche me, credimi.
@ TataNora: grazie!!!
@ Saretta: ho tutto sbagliato, eh? ;-)
@ Daniela: si, scusami, ma avevo capito che era successo qualcosa....grazie :-)
@ Rosa R: ti ringrazio
@ Marina: no, sono al limite della follia come dice l'augusto consorte :-)
@ Clara: :-)
@ roberta: lo so, sembra un altro mondo.
@ elenuccia: è vero, per questo mi piace vederne tanti in giro per blog :-)
@ Marina Paris: :-)
@ Luna Nera Azzurra: la forma non so come chiamarla...ma questo è proprio il pane dello Shabbat :-)
@ Silvia 73: certo, anche secchi.
@ veronica: dubito che ne abbiano avuto sentore...
@ mari lasagna pazza: ma è semplice!
@ fantasie: ahahahhaahha :-)
@ Nadia: puoi farlo con qualunque cosa, o dai un'occhiata al link originale.
Carina l'idea dei cordoncini ripieni. :))
RispondiEliminaMa sei sicura che ti sia lievitato bene...?
Dalla foto non sembrerebbe... ;)
p.s. ancora rido rileggendo il commento di Gambetto! :D :D :D
E'circa una decina di minuti che cerco il commento di "Emorroidi rimedi naturali" che ha postato qui un saluto\complimento ma non lo trovo...dov'è...perchè ora che ho trovato l'utenza ideale dei miei sogni me la neghi! :P ahahhahaahaha
RispondiElimina'Emorroidi rimedi naturali'....i need you! ahaahahhahaahahha....
PS
Poche cose possono cambiare un umore pensieroso e grigiastro...oggi ho scoperto che 'Emorroidi rimedi naturali' può!! ahahahahahahahah
è semplicemente splendido, complimenti!
RispondiEliminaa dir poco fantastico e per nulla facile da preparare, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaAllucinante.. che Israele non sia sulla cartina della classe di una scuola... questi diventeranno degli adulti a cui è stata omessa non una parola, non un paese ma un'intero popolo.
RispondiEliminaAvrei fatto molto peggio e forse mi avrebbero espulsa dal paese, tu sei più brava di me.
Il pane è bellissimo!
Buona settimana Stefania..
ero convinta di aver già commentato invece no.
RispondiEliminache ti devo dire, araba. intrecci perfetti, pane splendido, farcitura azzeccatissima.
certo che non ne sbagli mai una... troppo brava tu sei!
Di grande effetto, è stupendo!
RispondiEliminaBravissima ^_^
Ma che bella!...Mi sa che non riuscirei a imparare quell'intreccio manco in 20 anni...:)
RispondiElimina@ Stefania: scusa, esco un attimo dall'argomento culinario (comunque i pani fatti nel mio modo pasticiione erano brutti ma buonissimi anche senza datteri, quindi complimenti per la ricetta e le tue spiegazioni!)per riprendere la risposta che hai dato a Bucci. In realtà la stampa e la radio (non la televisione, ma quella è informazione?) parlano molto spesso della situazione delle donne in Arabia saudita e nel mondo musulmano in generale. Esistono anche coraggiose associazioni in Italia che combattonpo per tutelarne i diritti almeno qui, blog (anche in Arabo) di dissidenti ecc. Il problema è che in Italia la gente non legge o legge pochissimo. Ahimè!
RispondiEliminaE' davvero triste vedere l'indifferenza e l'odio di popoli nei confronti di altri. Significa che 10anni di storia non ci hanno insegnato nulla. Né in positivo né in negativo.
RispondiEliminaDi certo hai avuto un gran coraggio! E il pane è semplicemente splendido!
Che Israele fosse una parolaccia nella maggior parte dei paesi islmaici, non è una sorpresa, ma lo è sapere fino a che punto! Devo dire che sono rimasta allibita, senza sapere se riderci sipra con gran umore ebraico, o piangere. Detto ciò, spero tu mi spedica una vagonata di té dei fachiri, giusto per provare il tuo pane. :P
RispondiEliminaun abbraccio
bellissimo ma....posso sostituire i datteri con altro? (uvetta magari?)
RispondiEliminae in caso il te??? quello non ce l'ho di sicuro...con cosa potrei sostituirlo?
Chiedo troppo vero? :)
Alice
che bel post e che coraggio hai avuto a non arrenderti alla loro assurda legge!!
RispondiEliminache dire poi di questo intreccio virtuoso e del ripieno una volta tanto con qualcosa che è facile per te da reperire e per noi sconosciuto come il tè dei fachiri!!
Sei fantastica
Ciao
Cris
@ l'albero della carambola: sei sempre tu, potrebbe non essere un complimento :-)
RispondiElimina@ Gioia: beh, mi è sembrato il minimo
@ Simo : :-)
@ simona: ti ringrazio
@ Pellegrina: i regali qui sono i tuoi. E sono buoni i datteri in quel mercato che conosco? SOno curiosa :-)
@ manineinpasta: sicuramente è un impasto versatile
@ Laura: sono contenta!!!
@ mapi: non fu coraggio, ma pura incoscienza, devo ammetterlo.
@ Strawberryblonde: non lo so nemmeno io:-)
@ Mariint: doppio grazie :-)
@ liliana: grazie
@ ELENA: :-)
@ piccoLINA: grazie mille.
@ Elvira: certo, purtroppo è sempre questione di interessi superiori :-(
@ Ziopiero: ma se è il doppio di quando era crudo...poi col caldo di qui difficile non lieviti ;-)
@ Gambetto: cancellato, ed è tornato in un altro post. Bisogna che gli segnali il tuo blog :-)))
@ elisabetta pendola: grazie
@ sississima: ma molto più facile di quel che sembri :-)
@ Laura: sai cosa? per certe colpe si viene messi a morte, da queste parti...meglio evitare.
@ La Gaia Celiaca: ma grazie!
@ Caia: :-)
@ Trattoria da Martina: ma se ci riesco io...
@ Graziella Carnevali: quindi è ancora peggio, l'informazione circola ma la snobbiamo! mah!
@ Barbara: davvero, cadono le braccia.
@ Eleonora Colagrosso: quel tè è regalo di un'amica che me l'ha preso a Parigi, in realtà...e tu ogni tanto ci capiti ;-)
@ Alice: guarda il link alla ricetta originale, è proprio con l'uvetta.
@ poverimabelliebuoni/insalatamista: in realtà me l'hanno regalato, qui non lo trovo! e grazie.
giusto! ben fatto! esiste punto! lo potranno pure cancellare ma c'è! bellissimo questo pane, l'ho visto in giro, l'intreccio è spettacolare il ripieno intrigante! adoro il cardamomo l'ho usato p roprio oggi :D i datteri..boniii
RispondiEliminaFinalmente i datteri freschi sul tuo blog!
RispondiEliminaUltimamente li trovo spesso al banco frutta di un ipermercato vicino casa, ma ne mangio troppi a colazione e merenda, quindi non riesco mai a provarli in qualche ricetta!
Questo pane è bellissimo, pieno di intrecci eppure sembra così leggero!
Mi metto subito all'opera..... anche se è domenica! Bellissimo davvero.... si riesce a sentire il profumo inebriante!!!Brava e grazie
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