Panini di formaggio e za'atar

martedì 10 novembre 2020

 


l pane allo za'atar è probabilmente uno dei primi cibi a cui un expat in libera uscita in Medio Oriente si avvicina.
Sarà  che di solito ha la forma di una rassicurante pizzetta, verdissima, con la quale sei ben felice di bruciarti il palato se la compri appena fatta.
E' di solito mangiato a colazione, per questo si trova pronto presto in un Paese dai ritmi decisamente più lenti.
Compagno di gite al mare, quel mar Rosso bellissimo dal lato saudita, comprato da rivenditori per la strada, strada lunga e dritta in mezzo alla sabbia dove magicamente ogni tanto si palesa un distributore di benzina e l'immancabile baracchino dei pani appena fatti: e mai arrivato a destinazione perchè ad un pezzetto alla volta è sempre finito in macchina ancor prima di raffreddarsi.
Questa è una versione un po' più sofisticata, in cui la solita forma schiacciata è sostituita da  quella di un panino ripieno.
Prima di scatenare guerre sante, lo za'atar bread lo trovate in ogni Paese del Medio Oriente, ed ognuno ne reclamerà la paternità.
O quantomeno il primato di farlo meglio degli altri vicini :)
Voi fidatevi, e provatelo: è un'ottimo modo per avvicinare ad una cucina diversa anche i più scettici, visto il profumo molto mediterraneo e familiare dello za'atar, che in gran parte è realizzato con timo ed origano,


ZA'ATAR BREAD
da Falastin di Sami Tamimi
per 12 pezzi


un cucchiaino e mezzo di levito di birra disidratato
un cucchiano di zucchero semolato
170ml di acqua tiepida
320 g di farina, più dell'altra per spolverizzare
un cucchiaio di latte in polvere
un cucchiaino e una punta di curcuma in polvere
un cucchiaino e 1/4 di sale
3 cucchiai di olio di semi di girasole
3 cucchiai di olio d'oliva, più un altro per ungere
2 cucchiai di semi di sesamo più un cucchiaino e mezzo per la superficie
un cucchiaio di semi di nigella, più mezzo cucchiaino per la superficie
15 g di foglie di origano
120 g di feta sbriciolata
2 cucchiai di yogurt greco
un cucchiaio di za'atar

 

Mettere lievito, zucchero e acqua in una ciotola e mescolare brevemente. Lasciare da parte per 5 minuti finchè la superficie si coprirà di bolle.
Versare la farina, il latte in polvere, la curcuma ed il sale nella ciotola della planetaria a cui sarà stato montato il gancio da impasti e fare girare un poco solo per amalgamare.
Aggiungere quindi il composto di lievito, l'olio di semi di girasole e quello di oliva.
Lavorare per circa due minuti a bassa velocità quindi appena il tutto sta insieme aumentarla un po' e lavorare per altri 3 minuti.
Unire i semi di sesamo, quelli di nigella e l'origano e far andare la macchina per altri 4 minuti.
L'impasto dovra risultare molto morbido.
Rovesciare l'impasto sul piano di lavoro e formare una palla, quindi ungere la ciotola della planetaria con l'ulteriore cucchiaio di olio, ungere anche la tutto l'impasto e mettervelo a riposare, coperto con un telo, per circa un'ora in luogo tiepido (o comunque fino al raddoppio).
Riprendere l'impasto, lavorarlo dandogli la forma di un salsicciotto lungo 30 cm e tagliarlo in 12 pezzi uguali da circa 50 g ciascuno.
Lavorare ogni pezzo in modo da formare delle palline quindi metterle su un piatto, coprirle con un telo pulito e lasciarle riposare per 20 minuti.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Ora schiacciare ogni pallina sul piano di lavoro fino a formare un disco da circa 10 cm di diametro e 2-3 mm di spessore. Mettere al centro circa 10g di feta sbriciolata e piegare i lati verso l'interno in modo da richiudere il ripieno e formare una pallina.
Mettere i panini sulla teglia con il lato della chiusura rivolto verso il basso e distanziandoli bene.
Spennellarli con lo yogurt, spolverizzarli con za'atar, semi di sesamo e semi di nigella.
Far riposare 5 minuti e cuocere per circa 20, finchè saranno coloriti e la base dorata.
Servirli subito oppure a temperatura ambiente.

 

NOTE

- preparazione molto semplice, non richiede particolari tecniche di lavorazione. L'autore dice che l'impasto lievitato può essere conservato in frigo in contenitore ermetico fino a due giorni e che i panini pronti possono essere surgelati. In questo caso meglio poi tagliarli in due e tostarli prima di consumarli.

- lo za'atar è un mix di spezie ed erbe (timo, maggiorana, origano, sesamo, sale...) che cambiano leggermente nelle proporzioni a seconda della zona del Medio Oriente in cui viene preparato. Quello palestinese è a base più "verde" diciamo, rispetto alle versioni libanese ed arabo che non disdegnano l'aggiunta del sumac, del cumino o dei semi di finocchio. Davvero qui ogni famiglia, ed ogni rivenditore, ha la sua ricetta.

- il latte in polvere, mi raccomando, non è quello per bambini! E' normale latte disidratato, ingrediente comunissimo in queste terre perchè molto più facilmente conservabile di quello fresco o pastorizzato. Ci sono ancora zone dove il frigorifero non è così diffuso, e dove anche se lo avete potreste non avere la corrente elettrica per farlo funzionare ;)

- la ricetta è precisa al grammo! Ho molto apprezzato che ci fosse addirittura il peso dei panini e quello della quantità di formaggio da mettere in ciascuno.

- nel mio forno si sono cotti qualche minuto in meno di quanto indicato: devono risultare coloriti e croccantini fuori ma molto morbidi, quasi fondenti all'interno.

- sono buonissimi! Aggiungeteli al cestino dei pani fatti in casa a tavola e non ne avanzerà uno.

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