Lo ricordo come se fosse ieri.
Quel colloquio di lavoro in un'altra lingua, per un lavoro in un'altra lingua, in un'altra nazione.
Suona come una barzelletta, "c'era un'italiana che cercava lavoro in una scuola americana in Arabia", vero?
Ed anche se l'inglese lo parlo bene, un po' d'ansia va ammesso che ci fosse. Eccome, se c'era.
Non si sa mai che brutti scherzi possa causare l'agitazione del momento, e tutto volevo tranne che incappare in qualche strafalcione. Ancora peggio se il preside che mi avrebbe da li' a poco riempita di domande avesse avuto l'accento di chissa' dove, ed io magari trovarmi a balbettare risposte vaghe per non far vedere che no, non avevo capito.
Ed invece no.
Il preside parlava si con accento, ma diciamo che ormai ho l'orecchio allenato. Ed il mio inglese non fece scherzi dell'ultima ora, rimanendo fluente come al solito. E nessuno strafalcione, verbi al loro posto, aggettivi pure, soggetti nella giusta forma, e via, facciamoglielo vedere che conosco un certo numero di vocaboli complicati.
A meta' colloquio nella meta' del mio cervello che non parlava con il preside ha cominciato a farsi strada prepotente l'idea che ad occhio e croce il lavoro sarebbe stato mio.
A tre quarti si era pressocche' convinta anche l'altra meta', quella impegnata ormai nella rilassante parte delle chiacchiere futili e un po' meno impostate.
Lo dice anche lui, finalmente: posso ritenermi assunta.
Ma quando tutto sembra fatto, tutto cambia.
Ed e' il nanosecondo di quando sto per alzarmi dalla poltrona, quello della svolta.
Il tuo inglese e' ottimo. Dove l'hai studiato, a proposito? Peccato solo per quel vago accento italiano.
Non ce la posso fare a stare zitta, fare un sorrisino accondiscendente ed andarmene a casa.
Non e' colpa mia, ma tutto il mio DNA si ribella, e improvvisamente li sento gridare tutti insieme nel cervello, da Giulio Cesare a Leonardo da Vinci, da Michelangelo a Ugo Foscolo, da Meucci a Marconi.
Ad occhio nella mischia c'e' pure Cristoforo Colombo, che si sta dando una manata sulla testa...;-)
E' che quando sono davvero arrabbiata sembro perfettamente calma.
Ed e' con gelida e soppesata calma che mi sono girata e con una certa supponenza ho ricominciato a parlare, eliminando questa volta del tutto il mio accento.
Posso farlo, se voglio. Solo, gli ho spiegato, semplicemente non voglio.
Non si sopravvive ad un verbo sbagliato, ad un plurale scorretto: ma ad un po' d'accento si, che ci stimoli la curiosita' e magari ci faccia chiedere da dove venga e cosa ci sia dietro la persona che abbiamo davanti.
E dato che non ho alcun motivo di nascondere che sono italiana, ma anzi ne sono piuttosto orgogliosa,un pochino d'accento lo esibisco con strafottenza.
Nonostante la sorpresa, il preside non mi butto' fuori a calci dall'ufficio, ed il lavoro e' ancora mio.
Ed e' lui ogni tanto a farmi notare quando parlo con accento troppo americano, cosi' da potermi correggere ;-)
Oggi e' il compleanno dell'Italia, e qual e' il cibo per cui siamo famosi in tutto il mondo? Ma la pizza, of course. Che si chiama pizza in tutte le lingue del mondo, e non c'e' posto sulla Terra dove non dico non sia possibile trovarne, ma almeno gli ingredienti per farsene una, quelli si.
E con questa ricetta partecipo alla bella iniziativa di FrancescaV, FrancescaV chiama Italia
PIZZA (ricetta di Gabriele Bonci)
500 g di farina 0 ( non la trovo ed ho usato 00, viene benissimo)
400 di acqua
un cucchiao di olio extravergine
2 cucchiaini e mezzo di sale fino
4 grammi di lievito di birra disidratato, oppure mezzo cubetto di quello fresco
semola rimacinata, per il piano di lavoro
pomodoro, mozzarella e quello che volete, per condirla
Versare in una ciotola la farina con il lievito e tutta l'acqua. Mescolare un po' con una forchetta, ed aggiungere l'olio ed il sale. Continuare a lavorare usando la forchetta, l'impasto e' ovviamente morbidissimo, dovra' risultare piu' o meno cosi':
Ora coprire la ciotola con una panno e far riposare per 10 minuti. Trascorsi i 10 minuti, spolverizzare il piano di lavoro con abbondante semola e versarci sopra l'impasto.
Cominciare a formare delle pieghe portando i lembi verso il centro, in modo da raccogliere un po' di semola ed al contempo asciugare un po' l'impasto:
Continuare finche' l'impasto sara' un po' piu' asciutto, ma sempre morbidissimo. Raccoglierlo a palla, metterlo una ciotola, coprirla con pellicola e metterla nella parte bassa del frigo per 24 ore.
Il giorno dopo riprendere l'impasto e dividerlo in teglia ( che io ungo leggermente e cospargo con semola) allo spessore preferito, lavorando ed appiattendolo preferibilmente con le mani.
Per le pizzette, le ho formate in piccoli stampi da crostatina, e condite le verdi con pesto mischiato a formaggio fresco, le bianche solo con mozzarella e le rosse classiche pomodoro ed origano.
Condire la pizza come si preferisce, e cuocerla in forno preriscaldato alla massima temperatura per i primi 10 minuti nella parte bassa, poi per il tempo restante nel ripiano intermedio.
NOTE:
- questa ricetta di Gabriele Bonci e' probabilmente la piu' buona che abbia mai provato. Provate per credere, se gia' non la conoscete.
- volendo, il lievito di birra si puo' sostituire con 150 g di lievito madre. Procedimento e riposo non cambiano.
Come simbolo dell'Italia non potevi fare centro migliore :D! W il tricolore e W la pizza :D!
RispondiEliminaquando si è lontani dall'italia la lontananza si sente ancora di piu e ci rendiamo conto che nonostante tutte le sue magagne l'italia è una nazione meravigliosa e la pizza....cosa unisce di piu il mondo se nn la pizza simbolo della nostra italia???tesò questo impasto mi ispira tantissimo mi sa che satsera mi organizzo , lo voglio provare!!bacioni imma
RispondiEliminaLa Pizza riesce a farti sentire a casa anche da chilometri di distanza...e queste pizzette sono perfette per festeggiare il compleanno dell'Italia...la pizza è il cibo che adoro dipiù al mondo!
RispondiEliminaQuale simbolo migliore a rappresentare l'italia se non la pizza???poi le tue sono davvero invitanti...complimenti!!!!
RispondiEliminaUna bandiera tricolore migliore non potevi sceglierla e poi messe così tutte belle in fila ordinate non si può certo resistere ;-)
RispondiEliminaOggi il tuo racconto mi ha commosso: si parla tanto di unità mai realizzata, ma in fondo ognuno di noi ha il tricolore nel cuore e le diversità degli italaini sono un punto di forza :D
RispondiEliminaPIZZA=ITALIA non si discute: conosco questo impasto, ma non l'ho mai fatto!!!!!!!!!!!
Belle!!! Io questo impasto l'ho provato con il lievito madre, ma non con quello di birra... la prossima pizza sarà questa...
RispondiEliminaBuona giornata :)
Assolutamente mai negare le nostre origini! grandissima! abbiamo una grande storia alle spalle :) ricetta azzeccatissima!
RispondiEliminaviva la pizza e viva l'ialia :)
vorrei poter avere io la capacità di cambiare accento...
RispondiEliminapreparo anche io la pizza facendola riposare almeno per 12 ore in frigo, ma questa ricetta di bonci è da provare!! Un abbraccio e buona festa!!
Lucia
hai fatto bene devi essere orgogliosa del tuo accento, parla una palermitana che quando apre bocca anche se parla in italiano, si sente che è siciliana....ottime le tua pizzette...
RispondiEliminaSei stata una grande!!! Sfiziose le pizzette, questa ricetta di Bonci me la segno, grazie :-)
RispondiEliminaW l'Italia e viva gli italiani che vivono all'estero e che la rappresentano ogni giorno sentendosi fieri del proprio paese. Che diciamolo pure, é il più bello al mondo! :) A me dicono spesso che l'accento é la cosa più bella e che c'est très charmant! Ah pure? E allora io me lo tengo! Buonissime queste pizzette!! Baci! :)
RispondiEliminaChe le tue pizzette siano perfette in tutti i sensi: bontà e simbolicamente, non si discute ma sono rimasta ancora più affascinata dalla tua storia... Sei una persona davvero interessante ma non so se sarebbe più bello averti come amica che temerti come nemica....Nel dubbio di una realtà che non c'è, virtualmente dico W l'Italia sì ma anche bravissima tu!!!!!!
RispondiEliminaAraba, sai che mi sento davvero manchevole per non aver preparato nulla per questa giornata??
RispondiEliminaFIERA DI ESSERE ITALIANA NEL BENE E NEL MALE MI ASSOCIO AI TUOI AUGURI ALL'ITALIA
RispondiEliminaW L'ITALIA
E A TUTTI GLI ITALIANI DICO:TENIAMO DURO GENTE I TEMPI BUI PASSERANNO
Buon compleanno all'Italia anche con queste splendide pizzette. Un bacio Angela
RispondiEliminaChe bello questo post!Deliziose anche le pizzette!
RispondiEliminaCiao cara Stefania, buon compleanno all'Italia ed evviva la pizza!!!
RispondiEliminaanch'io faccio la pizza secondo la modalità del bonci, e confermo che viene squisita.
RispondiEliminabelle queste pizzette tricolori!
e bellissimo il tuo racconto, come sempre d'altronde...
bellissime queste pizzette, scusa posso sapere che farina hai usato visto che ha assorbito così tanta acqua?? grazie 1000!!baci!
RispondiEliminaTutti parlano con un accento. Sai quante risposte come le tue ho dato in vita mia? Ma ormai mi trovo meglio con un accento che senza. Solo in Italia mi da fastidio quando i miei interlocutori insistono che io non sia italiana. In Italia fa male.
RispondiEliminaSe dico di esserlo mi rispondono no no, mi danno della bugiarda.
Se insisto e' peggio. A volte comincio a raccontare storie, della serie l'ho studiato per tanti anni, cosi' mi dicono che brava invece di che bugiarda.
Fin da bambina ho avuto un accento strano, e senza mai essere stata all'estero, neppure i miei genitori capivano da dove venisse, nessuno nella mia famiglia parla come me. Chi mi vede con mio fratello rimane sorpreso: ci somigliamo tantissimo e parliamo con due accenti completamente diversi.
Pero' il mio accento e' bello, mi piace! E' solo mio :-), e quando scrivo non lo sente nessuno!
Le pizzette sono carinissime, quella verde a me!!!
Ecco, la scelta della pizza mi sembra proprio azzeccata per questo giorno! Quella di Bonci poi....che buonaaaa!!!
RispondiEliminamolto graziosa la tua storia. e come ti capisco, specie per la prima parte!
RispondiEliminalivia
Io penso che ognuno di noi indipendentemente dalla nazionalità è orgoglioso di essere della sua nazionalità: italiana, russa, giapponese, araba ecc... ma oggi è la nostra festa e anche se sei lontana ti vogliamo far sapere, che da un'italiana ad una italiana, siamo sempre vicino a te...
RispondiEliminaUn caldo abbraccio ad un'italiana DOC!!!!
Bardzo ciekawe :)
RispondiEliminala pizza la pizza!!! scelta azzeccatissima!!!
RispondiEliminae cmq concordo con te..un po' di accento originario ci vuole sempre, è più simpatico e curioso scoprire il passato culturale di chi parla inglese, ormai lingua universale!
io non la conoscevo questa ricetta, se dici che è così buona le devo assolutamente provare.
RispondiEliminaTi vorrei vedere quando sei arrabbiata e invece sembri calma e gelida, io tutto il contrario, secondo me si vede pure il fumo che mi esce dalle orecchie ;-) Mi ricordi il mio colloquio di questa estate con la repsonsabile del master che sto facendo: mi disse 'l'accento italiano piace ma non quando si cerca lavoro', magari era invidiosa perchè il suo accento è tedesco ;-)
Tanti auguri dalla Francia all'Arabia!
bellissimeeeeeeeeeee...e buonissime!!
RispondiEliminaBellissima e buonissima.
RispondiEliminaHai ragione la pizza di Gabriele Bonci è super.
ciao
bellissima la ricetta, e bellissima la tua storia!
RispondiEliminaChe bello vedere le ricette tricolori nei blog.E il profumo arriva fino qui.Non so i tuoi vicini come hanno resistito al profumo.
RispondiEliminauna pizza davvero ottima!! Tieni alto il nome del nostro Paese all'estero che ne abbiamo bisogno!!! Un abbraccio
RispondiEliminaGrandissima!!!!
RispondiEliminaMi viene da dire che è passata di moda la vecchia teoria per cui saper parlare una lingua vuol dire parlarla come un madrelingua: innanzitutto, una capacità mimetica totale non è da tutti, ed è coltivabile solo se si inizia lo studio della lingua da molto molto piccoli (è provato che l'aspetto fonetico è l'unico che si deteriora sensibilmente con l'età: mentre lessico, grammatica, sintassi ecc. si possono acquisire virtualmente più o meno allo stesso modo a 10 come a 30 anni, la perfetta riproduzione fonetica ha come soglia ottimale quella dei 9 anni d'età!); poi, una lingua come l'inglese, essendo diventata più o meno una lingua franca, non dovrebbe più essere caricata dell'assillo della perfezione fonetica: tutto il mondo parla inglese, pretendere che tutti lo parlino come se fossero vissuti a Oxford (o chissà dove altro) mi sembra un tantino ridicolo, oltreché inutilmente vezzoso... Se a tutto ciò aggiungiamo l'assoluta e notoria incapacità/mancanza di volontà degli anglofoni ad imparare una qualsiasi lingua diversa dalla propria, ecco che le vecchie critiche del tuo capo diventano l'ennesimo pretesto per farsi una grassa, grassissima risata!
RispondiEliminaBiba
della pizza non mi stanco mai e quella di Bonci è una garanzia, come te, del resto :-D
RispondiEliminaauguri all'Italia e a tutti gli italiani che vivono lontano ma che riescono a sentirla vicina! Ciao!
ed è bello poter parlare con te che sei in Arabia e noi qui siamo lontani ma vicini!!! con il cuore e con la mente! e con queste pizzette che sono meravigliose! voglio provare la ricetta della pasta della pizza io la faccio alla mia maniera ma chissà che questa sia migliore :-))) bacii
RispondiEliminaCome sempre sei unica, mi sei proprio piaciuta per il modo in cui hai risposto.
RispondiEliminaLa pizza di Bonci, una garanzia.
Lo seguo sempre alla "prova del cuoco".
Belle e buone le tue.
Brava!
baci!
Bravissima un bel contributo patriottico!!! Baci
RispondiElimina@ Federica: non ce n'è come la pizza, eh?
RispondiElimina@ dolci a gogo: vero. Da lontano almeno di vedono le proprie magagne, ma anche quelle altrui ;-)
@ Claudia: eheheheh non conosco nessuno a cui non piaccia!
@ Enza: mille grazie :-)
@ Letiziando: un tricolore...goloso :-)
@ Milen@: allora fallo, vedrai che sorpresa!!!
@ Felix: e io con il lievito madre lo provo la prossima volta. Ciao!
@ Lady B:, negare, ma poi perchè???
@ lucia: un bacione ;-)
@ Fabiola: e infatti lo vedi, che sto attenta a non farlo sparire troppo...
@ MarinaQCne: grazie ;-)
@ kristel: si, lo dicono anche a me...:-)
@ Chez Denci: ma dai, faccio questa impressione terribile??? spero tanto di no, un bacione!!!
@ Lydia: non direi. Il tuo blog è un inno all'Italia in ogni sua virgola.
@ dorotea: mille grazie!!!!
@ Angela: un bacio anche a te :-)
@ Barbara Palmisano: :-)
@ Sarachan: sempre viva la pizza :-)))
@ La Gaia Celiaca: questo impasto non lo abbandono più!!! baci!
Ti ho scritto un messaggio ma mi ha dato errore...lo riscrivo....
RispondiEliminaFratelli d'Italiaaa, l'Italia s'è destaaaa....lalalalal....ottima la pizza. Da me la fa sempre il lungo, tutte le domeniche sere. Buona la tua.
Un bacio tricolore :-)
Arabaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
RispondiEliminaNun ce posso crede!!!! Troppo divertente!
Anche io ho fatto la pizza ispirandomi a bonci. Stavamo per pubblicare "all'unisono"!!!
ahahahaha
....ovviamente ho cambiato un po' di dosi, soprattutto nel lievito, tu mi conosci non metterei mai mezzo cubetto per mezzo chilo di farina ;-).
Dai, domani la vedrai in anteprima.
:))
Hai ragione, la pizza è nostra, ma sai che mi han detto fonti sicure che la maggior parte del mondo civile pensa che sia americanaaa? No,è nostra, nostraaa!! E poi qui a to abbiamo la pizza al padellino. Solo a Torino, nessuno la conosce, ma è ottima.. può ricordare la pizza al trancio ma nemmeno...è fatta in pizzerie dove fanno SOLO pizza al padellino (non al mattone) e farinata... in teglie rotonde di circa..bah, 20 cm di diametro..alta, morbidissima, è una goduria..io sin da piccola non ho mangiato altre pizze! Spero che qualcuno mi dia la ricetta, prima o poi, perchè i pizzaiolo padellinesi torinesi se la tengono ben stretta, sigh
RispondiEliminaBelle le tue pizzette di Bonci.. vorrei provare a farle ma devo chiederti due cose:
1) se la faccio invece che la sera, al mattino, a che ora la posso fare alla sera?
2) parte bassa del frigo: è quella più fredda del frigo, quindi, oppure nello scomparto verdure?
3) se la copro, in frigo, con una pellicola, non avrà lo spazio per lievitare, va bene così?
Grazie per le risposte, così magari sabato provo a farla, questo Bonci mi ha sempre incuriosito, poi, visti i tuoi risultati con queste stupende pizzette..
Ahahahahahaha scusa ma sto immaginando la sua faccia quando hai "switchato" e gli hai parlato senza accento :-DDDDD
RispondiEliminaOra però mi hai fatto venire voglia di queste pizzette, accidenti ho finito il lievito di birra...aaaargh!!!
Non sai quanto sono d'accordo.Parlo l'inglese con un notevole accento italiano-sardo e non ho nessuna intenzione di eliminarlo!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la pizza,come tutti gli italiani penso di averla nel dna....
Bacioni
Tesoro hai avuto un'idea geniale !! bravissima s complimenti !!adoro le pizze e questà è la meglio ^_*
RispondiEliminaUn'abbraccione Anna
Una volta che si mastica benino l'inglese, è anche divertente capire gli accenti che arrivano dalle varie parti del mondo. E devo dire che quello italiano si riconosce immediatamente!!
RispondiEliminaE non credo che sia dispiaciuto molto al tuo direttore, visto che sei stata immediatamente assunta! :)
Bellissime le pizzette di Bonci, anche me piace tanto quel pizzettaro!!
Cara Stefania, oggi vado di fretta, prendo la ricetta e scappo. In effetti questa pizza mi ripromatto di provarla da molto tempo. La farò senz'altro.....sono curiosa di provarla....ci sarà un motivo valido se ha tutto questo successo...se poi lo dici tu che è buonissima mi fido al 100%
RispondiEliminaUn bacione
E se... in assoluto segreto... ti dessi la MIA ricetta della pizza? molto più veloce di Bonci e (che Dio mi perdoni per quello che sto dicendo)...se ti dicessi che potresti ricrederti sul gusto? fammi sapere... ;)
RispondiEliminaCiao, dall'estero il compleanno dell'Italia deve fare tutto un'altro effetto, però fa piacere leggere che venga festeggiato comunque.
RispondiEliminaQuale miglio modo per celebrare il belpaese se non con il piatto per eccellenza: la pizza!
Un bacione
Bello avere radici tanto autentiche e sentite... bello davvero. La pizza non ha paragoni in quanto a nazionalità, questa versione in particolare non la conosco... ma adoro provare varianti nuove... bacioni carissima Stefy. Deborah
RispondiEliminafelice 150 anche a te che sei così lontana stefy!
RispondiEliminaun bacione! ale
evvai! viva la pizza! sai che questo procedimento con il riposo in frigo di una giornata non la conoscevo.. lievita bene? a quanto dici e dalle foto delle tue pizzette pare di sì :)
RispondiEliminaUn'Italiana DOC ti potremo definire!!! La pizza è uno di quei piatti che più ci rappresenta,e le tue sono un'elogio a questa giornata!
RispondiEliminaDonatella
La ricetta (leggermente modificata).....ehehehhehe la rifaccio ogni due settimane (fisso) e questo mi assicura di non comprare pane da quasi due anni. Lo ha provato anche lo ZioPiero Sab scorso :))))
RispondiEliminaAdesso però vado al post. Ho esperienze analoghe e non ti tedio accennandotele però posso dirti che difficilmente mi riconosco nelle parole altrui e soprattutto difficilmente mi sento anche orgoglioso di essere italiano. Tu per quanto possa valere per te la cosa ovviamente ci sei riuscita in pieno e se solo ti ricordi quanto sono 'pesante' mi sa che hai anche la portata del complimento :)))
Thanks Araba :)
Scusa per come ho scritto in modo contorto ma sono di fretta...spero che l'intenzione almeno sia arrivta :)
RispondiEliminaSalutami Robin Saudi :)))
Ti manca la pasta madre ... si si ... ti manca proprio!
RispondiEliminaMi sa che ora vado a fare la pizza anche io, ho la pm che scoppia nel vaso...
ciao Stefi!! Sei,credo, l'unica che riesce a farmi leggere con interesse una storia lunghissima prima della ricetta, di solito passo oltre...
Ciao Stefi!!!
P.s.
RispondiEliminaCi sono due Dorota nei tuoi commenti ... non è facile trovarle ihihihi
bellissimo questo impasto!
RispondiEliminae la foto è nitidissima, fa venire voglia di allungare le mani!!!!
ottima ricetta e giusta per l'occasione
RispondiEliminauna ricetta interessantissima, bonci è molto bravo, sono davvero invitanti! bravissima
RispondiEliminaCiao Stefania, credo essere italiana all'estero durante una festa come questa non possa non farti sentire la nostalgia che ti morde i polpacci. Come vedi hai tanti amici virtuali che passano a salutarti e sorridono leggendo i tuoi fantastici racconti. Circa la pizza e la tendenza a bistrattare un po' l'italianità (ma anche a tentare di impossessarsene) ti racconto un piccolo anedotto: qualche anno fa durante una convention sull'alimentazione a cui ho partecipato, un illustre professore americano aprì il suo speach dicendo (in inglese ovviamente): Come la chiamate la pizza in Italia? - gelando la platea, che con nobile superiorità non proferì parola (o insulto) per non incenerire definitivamente la credibilità del tipo ormai precipitata sotto l'intercapedine della cantina. La pizza e gli italiani sono così globalizzati ormai, che gli altri pensano di averci inventato! Ti abbraccio caramente e Viva l'Italia!.Pat
RispondiEliminaCi sono tante cose che andrebbero migliorate, ma ce ne sono anche tantissime altre che ti fanno sentire felice di essere italiano...e una di queste e' la pizza del Bonci!
RispondiEliminaMi piace la difesa dell'accento un po' italiano!! Ci sta :)
RispondiEliminaE mi piacciono anche le pizzette.... yummy!
A presto!!
J.
Bella ricetta, belle pizzette e felice di sentirti con un bell'accento ITALIANO !!! Un abbraccio forte.
RispondiElimina@ Federica: una normale 00 :-)
RispondiElimina@ Alessandra. ma sinceramente ti dico...chi se ne importa degli accenti, a me piace sentirli e poterci caratterizzare una persona!!! E se qualcuno la pensa diversamente, peggio per lui ;-)
@ Tery: buona, eh?
@ Livia: ti ringrazio, ciao!
@ P&M: vero, peccato poi che non sempre sia così...
@ Grazyna: mi fa piacere :-)
@ lafede: perfettamente d'accordo :-)
@ FrancescaV: credimi. Era invidiosa fino al midollo ;-)
@ raffy: :-)
@ Alice4161: questo impasto è veramente ottimo, vero!
@ 'povna: ti ringrazio :-)
@ Lilly: è che ce le siamo mangiate prima noi :-)))
@ valerioscialla: faccio il possibile :-)
@ ELel: :-)
@ Biba: se il mio preside conoscesse qualche altra lingua oltre alla sua mi piacerebbe fargli leggere il tuo commento così ben scritta. E vedere l'effetto che gli fa ...;-) ciao!
@ Acquolina: grazie, Francesca :-)
@ ELy: anche io la facevo a mio modo ma credimi questa vale una prova!
@ gloria cucè: ti ringrazio tanto!
@ Sar@: grazie :-)
RispondiElimina@ Emilia: quasi quasi mi sembra di sentirti!!!
@ Ziopiero: Bonci versus Ziopiero??? non vedo l'ora ;-)
@ Cinzia: non la conosco la pizza al padellino, anzi non l'avevo mai sentita nominare. Ma cos'è esattamente?
Per venire alle tue domande, la pasta deve riposare 24 h, quindi se la fai di mattina la cuoci la mattina successiva.
La metto nella parte bassa, ma non nello scomparto verdure.
Metto l'impasto in una ciotola dove abbia abbastanza spazio, e copro quest'ultima con la pellicola, in modo che possa lievitare. Effettivamente non è chiaro, lo aggiungo alla ricetta.
Spero ti piaccia!
@ Muscaria: hai presente una statua di sale? anche perchè più che parlare senza accento, ho semplicemente copiato il suo ;-)
@ Edith Pilaff: evviva! e così dev'essere!
@ ranapazza65: idea geniale quella di Bonci, piuttosto ;-)
@ Zia Elle: credo gli sia piaciuto meno il fatto che potessi imitare perfettemente il suo...;-)
@ viola: una prova molto ben riuscita, per me. Spero ti piaccia!
@ Cookin'Sara: sgancia immediatamente!!!! ;-)
@ Manuela e Silvia: grazie mille :-)
@ il sapore del verde: sentirai che bontà!
@ ViaggiandoMangiando: grazie, ed altrettanto!
@ Passiflora: anche io ero scettica, ma è lievitata tantissimo!!!
io orgogliosa di una italiana come te,lo sono eccome!!!l'esordio del post è fantastico,la dice lunga anche sul percorso umano e lavorativo che hai seguito..un applauso anche al discorso chiarificatore al "gran capo"!certo,non ci conosciamo, ma quanto trapela da queste pagine, mi piace tutto di te..anche a mio marito, che dice che sei pure bona!:P visto che vado di corsa ti scrivo qui che...le frittelle allo zabaione sono state da PA u RAAA...fantastice,peccato averne fatte poche. grazie,di tutto!!giulia la solita
RispondiEliminaEh... il mio post a riguardo è più amaro. Chissà perchè son straconvinta che se fossi fuori da questo paese riuscirei a far venir fuori un po' di sana italianità...
RispondiEliminaI controsensi della (mia) vita...
fantastica la pizza, fantastica te e il tuo accento!!
RispondiElimina@ ilcucchiaiodoro: ma grazie, un complimento bellissimo :-)
RispondiElimina@ Gambetto: l'intenzione arriva sempre, non temere. E grazie per la franchezza, dote apprezzabile perchè immensamente rara...saluti dal socio :-)))
@ dorotea: no, ce l'ho!!! è che non mi organizzo mai in tempo e non è mai rinfrescata quando mi servirebbe :-) grazie, lo so che sono logorroica, lo so...baci!
@ Giovanna: come ti ho detto a voce DEVI provarlo!
@ sissi: ti ringrazio!
@ sulemaniche: grazie :-)
@ Patty: non ho parole. Credo che anche io sarei rimasta muta per l'incredulità...ti ricambio l'abbraccio!
@ elenuccia: come in tutte le cose, peraltro...baci!
@ Jasmine: un bacione ;-)
@ Iris: grazie, ed altrettanto a te :-)
@ Giulia -la solita: Credimi, sei troppo buona. Ma sono contenta per le frittelle, quelle si che meritano!!!
@ ( parentesi culinaria): no, non sono controsensi. QUesto post probabilmente non esisterebbe se non vivessi all'estero da dieci anni, credimi :-)
Valeria, grazie anchea te :-)
RispondiEliminabuonissime queste pizzette...e auguri dalla sardegna all'arabia!:D
RispondiEliminadevo dire che com ello hai fatto mi incuriosisce molto non l'ho mai provato, ma mi stimola molto :-)), ottimo esempio di orgoglio italico ..
RispondiEliminaah ah aha..come il mio español..muy italiano..perché perché italiana sono . Punto...
RispondiEliminaBaci
pS e valli a convincere che la pizza é italiana !!
Ciao Araba, la pizza al padellino è una pizza che fanno appunto solo qui a To, è una pizza tipica..ricorda come consistenza la pizza al trancio, o al taglio, ma è diversa, meno panosa...ma non è al mattone, è una pizza soffice e morbida, cotta in forno elttrico o a legna, che lievita e cuoce direttamente in delle teglie, dei padellini, che sono al max 20 cm di diametro, quindi piccoline... ma danno una soddisfazione....! Chi fa la pizza al padellino fa anche farinata, è una prassi...e nessuno sa cos'è, e nessuno sa la ricetta...dovrò corrompere in qualche modo qualche pizzaiolo al padellino!! Qui a to, circa.. ehm...40 anni fa, erano quasi sole le pizzerie più diffuse, quando io ero piccola, poi sono insorte le pizzerie al mattone, pizza che a me non fa impzzire, troppo sottile e dura...ma ormai sono rimasti in pochi, i padellinari, tutti mangiano la pizza al mattone, ormai..:-(
RispondiEliminaGrazie per le dritte per l'impasto , proverò a farlo di sicuro!!
"sono insorti"...ma che cosa dico?? ma avevo Gabriele attaccato che mi stava cercando di rubare il mouse!! ovviamente volevo dire che sono sorti, e hanno prosperato!
RispondiEliminaParlo inglese per lavoro tutti i giorni ed ora anche francese :) ma odio quando mi dicono che si sente l'accento italiano, ma certo dove credete di aver chiamato??? ma bisogna portare pazienza con i clienti :)
RispondiEliminabuone le pizzette! buon we
A me successe esattamente il contrario: a scuola avevo avuto letteri americani, il mio idole era Prince di cui conoscevo tutti i testi a memoria, all'università mi sentivo abbastanza a mio agio perché ero la più brava... quando arriva questo lettore anglocinese... Mi chiama, davanti forse a 400 altri colleghi (miei) e comincia ad interrogarmi e io comincio a parlare... quando all'improvviso pronuncio later con pieno accento americano... Lui mi ferma e in italiano mi dice: questo in inglese significa cuoio, ma qui non ci sta... cosa volevi dire???? Sarei voluta sprofondare e le mie due parti del cervello non hanno più comunicato nè fra di loro, nè con il resto del mio corpo... sono rimasta impietrita... credo di non aver più seguito una sua lezione...
RispondiEliminaViva, viva e viva la pizza e la flessibilità italiana!!! :)
Me encanta la pizza y la tuya parece deliciosa. Buena semna
RispondiEliminaSei veramente bella tosta cara Stefania...e le tue pizzette meravigliose festeggiamo alla grande i nostri 150 anni!!
RispondiEliminaUn abbraccio
ciao! c'è un pensiero x te qui...^^
RispondiEliminahttp://japanthewonderland.blogspot.com/2011/03/le-sorprese-che-migliorano-la-mattinata.html
Complimenti per come hai saputo tenere testa al preside con grande assertività,che nasce dall'orgoglio di appartenere alla nostra nazione.La pizza è eccellente,devo provarla perchè non uso la semola di solito...buona domenica e un abbraccio
RispondiEliminaanche da lontano posti delle ricettine che esprimono l'orgoglio italiano..bravissima come sempre!
RispondiEliminaComplimenti davvero un bellissimo blog ^_^
RispondiEliminapassa a trovarci,sarai la benvenuta!!
Wow un Araba che fa alla perfezione 3 pizzette DELIZIOSE TRICOLORE dove si può trovare se non qui ?? complimenti per le pizze, sai io ne sono ghiotta ..sei stata bravissima !
RispondiElimina@ Giuky: ricambio volentieri :-)
RispondiElimina@ Gunther: ;-)
@ Glu.fri: addirittura??? e da dove credano che vanga???
@ Cinzia: sono "insorti" ben si adatta comunque al momento storico attuale :-))) E tu mi raccomando indaga, che sta pizza va assolutamente replicata!!!
E mille grazie per le info :-)
@ Gio: taaaanta pazienza...
@ fantasie: non ho parole...
@ Marus: grazie!
@ Mammazan: devo esserlo, per sopravvivere in un mondo che altrimenti mi vuole invisibile ;-)
@ Sayuri: visto, grazie!
@ Antonella-Vera55: la semola e' solo per le pieghe, sta di fatto che questa pizza e' davvero fenomenale :-)
@ sogno93: ti ringrazio :-)
@ FaVa Pasion: vi ringrazio, a presto allora :-)
@ Pasticcina85: un'araba...romana, vale lo stesso? ;-) ciao e grazie!
grazie 1000!!
RispondiEliminauna bandiera veramente gustosa!!
RispondiEliminacomplimenti per le ricette e per il blog!
seguimi sul mio blog ciao!!
Ciao!! Vorrei fare questa pizza con la macchina del pane..ma viene alta?
RispondiEliminaGrazie
Elisabetta
Ciao Elisabetta, si viene abbastanza alta :-)
RispondiEliminaPreparata questa sera: fantastica! A parte la lunga lievitazione,l'impasto è veloce e anche per la cottura non c'è voluto molto tempo! Grazie. Ultimamente provo molte tue ricette e mi sto trovando sempre bene.
RispondiEliminaGrazie mille Silvana! :)
EliminaApprofitto della tua gentilezza per chiederti un'altra cosa: vorrei invitare degli amici per fargli assaggiare questo impasto ma dovrei farne... tanto! Come mi posso regolare? il mio frigo non è molto capiente per cui già facendo doppia dose, messa in due ciotole sono al completo... posso surgelare l'impasto? Grazie.
RispondiEliminaNon ho mai provato a surgelarlo e davvero non so che reazione potrebbe avere...a volte il lievito muore alla temperatura del freezer...mi spiace :/
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