In Arabia devi veramente indossare quel coso nero???
Veramente.
Certo, solo per la strada, chè dentro casa mia e nel compound, ovvero il centro residenziale dove vivo, posso stare come mi pare.
Anche nella mia American School non sono tenuta, grazie al cielo.
Altrove, è obbligo.
Il coso nero si chiama abaya e uscire senza assolutamente impensabile.
Lungo fino ai piedi, maniche fino ai polsi.
Bene accollato.
Sotto, anche un completo da lap dance volendo, tanto certo non è trasparente.
Non ci crederete mai, ma esistono le mode anche per le abaye.
Prima erano tinta unita, ora se ne vedono in giro con ricami scintillanti.
Indovinate chi sia stata tra i pionieri ad acquistarne una "moderna" :-)
Talmente ampie che lo stesso modello può essere indossato dalla sottoscritta, piuttosto filiforme, e da un lottatore di sumo.
Di nuovo indovinate chi sia stata a mettere in imbarazzo un sarto locale, chiedendo la terribile modifica.
Un'abaya stretta.
Strabuzza gli occhi e mi dice " no, no".
Non strettissima, spiego, solo un po' sagomata sui fianchi...
Niente da fare, il poveretto teme l'arrivo della terribile polizia religiosa, e non se ne fa niente.
Poco male, al primo viaggio in Italia la porto alla sarta di fiducia che mi guarda con compassione inaudita, mentre le spiego che non è poi tanto male.
L'abaya stretta quindi ora ce l'ho, nonostante i rimproveri ed i divieti.
Sulla testa, nulla: capelli al vento ed un sorriso sulla faccia che devo sforzarmi di contenere, dato da queste parti una donna troppo cordiale è guardata con disapprovazione.
Ogni tanto qualcuno mi sgrida anche per questo, e sempre porto pazienza: non si discutono troppo le regole del Paese in cui, fino a prova contraria, ho scelto io di vivere...
Peggio va quando dai rimproveri si passa alle vie di fatto.
Dal fornaio, poco tempo fa.
Ho letto il terrore nei suoi occhi un attimo prima di capire.
Da dietro di me qualcuno urla e mi tira i capelli a tradimento.
Di solito sono una persona assolutamente pacifica: ma quella gomitata che ho tirato è partita sola, in automatico.
E nemmeno era un poliziotto, ma una zelante signora locale, nascosta dietro un velo, che evidentemente cercava di rieducarmi.
A suo modo.
A mio, ho risposto.
Sia chiaro che un secondo dopo me la sono data a gambe levate (o velate?)
Ma come vestito di Carnevale quello che già porto mi sembra più che sufficiente :-)
Altra ricetta del periodo di Carnevale, che nonostante come andiamo vestiti tra le dune è vietato festeggiare...tanto per cambiare.
Viene dritta dritta da quella agenda gialla e marrone di cui ho già parlato e che apparteneva a mia mamma: questo già basterebbe a farmela annoverare tra le preferite, se non fosse anche che sono le ciambelle più buone che abbia mai assaggiato: una sofficità senza pari di cui vi innamorerete al primo morso.
Le provate? :-)
Altra ricetta del periodo di Carnevale, che nonostante come andiamo vestiti tra le dune è vietato festeggiare...tanto per cambiare.
Viene dritta dritta da quella agenda gialla e marrone di cui ho già parlato e che apparteneva a mia mamma: questo già basterebbe a farmela annoverare tra le preferite, se non fosse anche che sono le ciambelle più buone che abbia mai assaggiato: una sofficità senza pari di cui vi innamorerete al primo morso.
Le provate? :-)
CIAMBELLE ZUCCHERATE
per una quindicina di pezzi
250 g di patate lessate (peso al netto degli scarti)
250 g di farina
1 uovo intero
buccia di un limone grattugiata
4 cucchiai di zucchero
50 ml di latte
80 g di burro
mezzo cubetto di lievito di birra ( oppure 4 grammi di quello disidratato)
un pizzico di sale
Aspettare che le patate intiepidiscano dopo averle lessate, quindi schiacciarle molto bene con lo schiacciapatate.
Unirel la farina, l'uovo, la buccia di limone, il sale, lo zucchero e il latte intiepidito in cui si sarà fatto sciogliere il lievito, quindi per ultimo il burro fuso ma non troppo caldo.
Impastare a mano o nell'impastatrice fino ad ottenere un panetto omogeneo che andrà fatto lievitare circa 45 minuti, ben coperto.
Riprendere l'impasto che sarà morbido e aiutandosi con pochissima farina formare delle palline che andranno bucate al centro con un dito, e poi allargate gentilmente tra le mani.
Posare le ciambelle su una teglia, coprirle e lasciarle lievitare un quarto d'ora.
Scaldare abbondante olio di semi in una larga padella e friggere poche ciambelle alla volta (devono poter galleggiare) finchè saranno ben dorate.
Passarle subito nello zucchero semolato e servire.
NOTE:
- l'impasto è piuttosto morbido ma resistete dall'aggiungere farina, è il segreto della loro sofficità.
- non cuocetele al forno: sono molto meno buone.
- sono ancora buonissime anche dopo diverse ore dalla cottura, sia a temperatura ambiente che scaldate leggermente al microonde.
- l'augusto consorte mi fa notare che queste per lui si chiamano "frati", non ciambelle :-)
Araba che pazienza che hai!!!
RispondiEliminaqueste ciambelle me le faceva sempre la mia nonna! che bel risveglio, grazie!
un bacio e buona giornata
Ogni volta ci spieghi come il rispetto abbia tante forme, sicuramente è una lezione di grandissima civiltà eppure io perdo la pazienza da casa mia solo leggendoti
RispondiElimina:)
RispondiEliminaTalvolta mi sembra di vedere un film. Proprio non riesco ad immaginarti "velata". Però riesco ad immaginarti con il velo sciancrato;) io sto cercando di fare stessa cosa con la toga.. Ahimè non sono riuscita a convincere la mia di sarta. Sei sempre troppo avanti :-))
RispondiEliminaMi piacerebbe provarle queste ciambelle . Si vede che sono tanto morbide! Se poi ci fanno mantenere linea filiforme come la tua, viva le ciambelle della mamma ;)
Bacione enorme
ciao stefy ogni volta che ti leggo mi vengono i brividi...ogni tanto parlo con il mio compagno di quello che vivi e di come queste regole " a noi strane" siano la quotidianità nel paese dove ti trovi...hai tanta forza devo ammettere! da quanti anni vivi lì? cosa insegni? come mai questa decisione? se avrai tempo e voglia, potrai scrivermi, questo è il mio indirizzo: aleuriselli@yahoo.it
RispondiEliminaL'Arabia mi attira da sempre ma vorrei saperne di più!
Altra domanda: ma le regole così rigide valgono anche per i turisti???
mamma mia, mi sento così lontana da questa realtà...che non posso e non riesco a concepire...
RispondiEliminameravigliose le tue ciambelle, anche se io con i fritti ho un pessimo rapporto, mi salvo comunque la ricetta...se poi viene da QUEL quadernetto...beh, è sicuramente una garanzia.
Un bacione
Le ciambelline di patate...che meravigliosa bontà!
RispondiEliminaL'agenda gialla e marrone è quello scrigno di cose preziosissime che a casa mia invece è di colore arancione e apparteneva a mia nonna.
Per l'abaya: i miei complimenti! Che figata la palandrana sagomata sui fianchi!!
meno male che all'epoca in cui sono stata io non era obbligatoria per le occidentali (ma comunque ero una bambina e non mi sarebbe toccata ugualmente...).
Impossibile dimenticare "i bacarozzi", come mi apparivano le arabe coperte dalla testa ai piedi.
ma dunque non è obbligatorio coprire anche la testa: questo è sicuramente un bel vantaggio! (almeno per il caldo allucinante..)
tanti bacioni arabafelice, buona giornata!
Stefania, per essere una che vive in un paese che non festeggia...ne sforni di meraviglie!! :) Buona settimana, un bacio!
RispondiEliminauna ricetta che proverò a fare presto, piacerà da matti a mio figlio(anche a me...), mia cara tu sei una santa, una santa ribelle !Buona settimana...
RispondiEliminaOddio, Araba! Te ce vedo con l'abaya aderente e i capelli sciolti al vento che serpeggi con le tue falcate tra la folla attonita... :D :D :D
RispondiElimina:)))
ahaha, vero! s esono le più soffici le voglioprovare, le mie sono abbastanza soffici ma mi piacciono perchè non assorbono olio...queste con le patate ma senza strutto mi piacciono un sacco...io sono ciambella-bombolone dipendente! e infatti stamattina la gonna mi sta un pò stretta...forse ne mangio troppe? mmmmmmhhhhhh
RispondiEliminaTi leggo da tanto tempo eppure ero sicura che almeno abiti del genere non eri costretta a portarli. TI ho sempre immaginata vestita normalmente (e sai per noi qual è la normalità) mentre andavi a far compere dal tuo macellaio "di fiducia".
RispondiEliminaBuone le ciambelle di patate,per me sono quelle della nonna. Proverò la tua ricetta, tanto io le provo tutte.
Tesoro certo che bisogna in certo senso adattarsi agli usi locali ma coprirsi dalla testa ai piedi è davvero difficle per noi solo immaginarlo, invece la bontà di queste ciambelle la immagino e come, sono splendide!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaCiao Stefania,pensa che anche qui,nonostante la forte influenza occidentale,le donne musulmane cordiali sono spesso malviste! Mah!
RispondiEliminaBuonissime queste frittelle,la ricetta mi ricorda un poco le zippulas sarde,gnam gnam...
Un bacio
credo proprio che non sia facile vivere in un paese del genere...non so se ci riuscirei. una cosa è certa: riuscirei a fare queste deliziose ciambelle e a spazzolarle!! buona settimana e grazie! ;)
RispondiEliminaDeve essere proprio difficile adattarsi a queste " regole" , mio marito ha fatto dei corsi in Arabia e mi diceva che le donne erano divise dagli uomini da un paravento........e che nei ristoranti le donne possono andare solo con la famiglia e in sala separate. Incredibile per noi capire questi divieti. Ora a carnevale proverò a preparare queste delizie un caro saluto Cristina
RispondiEliminasi dice che la pazienza e la virtù dei forti ... e tu ne hai..
RispondiEliminaio non so se sarei in grado di aver tanta pazienza..
cmq ora la pazienza la tengo a bada per queste deliziose ciambelle...lia
Ciao carissima e buon lunedì', certo la tua vita non è' per niente semplice, abitudini e modi di fare completamente diverse dalle nostre, complimenti per la tua pazienza! Le ciambelle saranno sofficissime, brava come sempre!
RispondiEliminaTi seguo da tanto tempo e però ti raggiungo sempre da altri blog: oggi voglio farlo passando dal mio blog. Mi picciono molto le tue ricette e mi piace molto come ti racconti. Forte quella gomitata e poi la fuga a gambe levate! Ottime le ciambelline!
RispondiEliminale graffe! bòne...
RispondiEliminainvidio la tua capacità di tirarti su davanti alle avversità...
ecco, a me una vecchia araba che mi tira i capelli redarguendomi avrebbe tolto il sonno, per la gran rabbia, mesi e mesi...
inizio bene la settimana con queste golosità... sembrano ottime!! Le farò sicuramente per la festa di Carnevale della scuola di babydance di mia figlia. GRAZIE e buon inizio di settimana SONIA
RispondiEliminaE' vero, avete scelto voi di vivere li...però la pazienza è una dote che si può perdere per strada...sei brava!
RispondiEliminabelle le ciambelle, ultra golose!, ciao
se non fosse che mi abiti un po lontano sarei già a suonarti il campanello di casa per poter assaggiare tanta bontà un abbraccio anzi due simmy
RispondiEliminaGli hai dato una gomitata?!?
RispondiEliminaAnzi troppo educata sei stata! Ma come ti permetti di tirami di capelli, insomma...
Leggendo la ricetta delle ciambelle la salivazione è arrivata a 1000, ottimissime!
Così in barba a tutti a casa tua il Canevale si festeggia lo stesso!!
Giuro, non avevo capito che anche tu dovessi vestirti " a lutto" tutti giorni..questo non l'avevo proprio capito...mapporcapaletta!!!
RispondiEliminaDevo ammettere che sei una tipa tenace, non so se sarei mai riuscita a soppravvivere a tanti divieti, faccio chapeau mia cara omonima...
Però l'idea della modifica tutta al femminile è proprio da "arabafelice", sei troppo forte!!!
Le ciambelle devono essere strepitosissime ed estremamente "peccaminose"...alla faccia dell'amico palestrato delle ricette "2 ingredienti" ( ma lui le ha assaggiate?? ;D )
Ma soprattutto complimenti alla tua mamma che, anche attraverso queste ciambelline, ha fatto si che tu diventassi una foodblogger!!!
Ora dico le classiche cose da cliché italiano: tu hai scelto di vivere lì e giustamente rispetti le regole, la penso esattamente come te e per questo forse mi arrabbio ancora di più: perché una buona parte dei mediorientali in Italia pretende di rivedere le nostre abitudini?
RispondiEliminaDetto questo, mi rubo una ciambella che ha un aspetto delizioso :D
li si aggredisce per un sorriso, qui per uno sguardo. Diversi livelli di stress culturalmente contestualizzati, suppongo. :)
RispondiEliminaMa com'è poi che sono sempre le donne le peggiori nemiche delle donne? Ma quanta storia dovrà ancora passare e quante donne dovranno ancora morire e soffrire, per far capire alle donne stesse che essere amiche, solidali, comprensive e accoglienti è un dovere che abbiamo con noi stesse verso noi stesse?
RispondiEliminaeheh purtroppo le signore zelanti che cercano di riducare gli altri ci sono un po' ovunque....
RispondiEliminabellissime queste ciambelle, vorrei tanto sprofondarci dentro...mmm...
segno la ricetta, poi vedrò come sglutinarle...
A Carnevale in fritto vale e se così buono e soffice ancora meglio :-)
RispondiEliminaCiao ciao
Sai che me lo chiedevo se tu dovessi portare la abaya, ora lo so. L'ho provata a Dubai per gioco e in effetti, ho pensato , che ad una certa età, non è poi così male, mascherando completamente le forme. Però poi sapevo che avrei potuto toglierla! Certo una veste stretta sui fianchi è da scostumata eh! Ti ammiro perchè non deve essere facile vivere da quelle parti.
RispondiEliminaLe ciambelline sono molto intriganti e sicuramente piaceranno ai maschi di casa.
Fu si che sei sempre alla moda ;) e pure troppo gentile altro che gomitata !!!!
RispondiEliminaMi addolcisco con queste ciambelle , le ricette della mamma hanno sempre quel tocco in più :)
BUONISSIMI.
RispondiEliminaFAre i *frati* vestita quasi da monaca... è tutto dire!
RispondiEliminaHai veramente una gran pazienza e coraggio a vivere in un paese così chiuso con le donne.
La gomitata? Una reazione più che giustificata che approvo anche se sono contro la violenza in generale... ma apprezzo l'autodifesa.
Ho pensato di sfruttare questa tua ricetta per far contento Andrea ed il Martirio... e magari se chiudo gli occhi (sul foglio della dieta)... anche me!
Buona giornata
Nora
La gomitata "ci stava tutta" :)
RispondiEliminaè vero che scegli liberamente di vivere in quel paese, ma forse è anche vero che si fa di necessità virtù. Se lo stesso lavoro fosse nella tua Roma, non sareste scappati a gambe velate? Quindi chapeau, perché credo che adattarsi ad una realtà così diversa e difficile non sia per tutti.
Le ricette dell'agenda mi trasmettono sempre una grande tenerezza e in questo caso anche un certo languorino! Quest'anno voglio friggere anch'io per carnevale e questa la segno, poi ti faccio sapere! :)
Ops, ho scritto un papiro!
Umh... Questi frati (o krapfen.. O ciambelle) profumano di buono anche via Internet! E che bello poter Vivere con la libertà di essere cordiali se lo si e' e desidera ;) doppio buon motivo per colorare il lunedi.. Ty Stefania Araba, as usual :) @nikita
RispondiEliminaPs Su cosa aveva Da redarguirti la zelante signora dal fornaio? Per l'abito leggermente sagomato?? O per un po' di cordialità fuori regola autoctona?? Io credo nn capirei nemmeno il motivo del rimprovero... Ribacio, nikita
RispondiEliminasono d'accordo con l'augusto consorte :)
RispondiEliminaanche io li chiamo "frati" :)
e penso proprio che li farò prestissimo!!!!
tanti baci bellezza
per me queste sono le deliziose zeppole, is zippulas, per dirla alla sarda, e mi fa piacerissimo vedere che usiamo due ricette molto simili, anche se io dopo la lievitazione le formo con le mani bagnate e le lancio subito nell'olio.. proverò anche la tua versione perchè, visto da dove proviene, sarà certamente stupenda! sarai bonissima, anche con l'abaya, soprattutto sagomata!!
RispondiEliminaMi fai sorridere con le tue avventure arabe. ma anche riflettere, tanto.
RispondiEliminaNon so i motivi che ti hanno spinta a scegliere l'Arabia come posto dove vivere, ma devono essere sicuramente validissimi e penso che tu ci stia bene, se no che Arabafelice saresti? :-)
le ciambelline della tua mamma son bellissime, odio friggere ma se non lo faccio per Carnevale allora quando? magari si possono fare anche al forno o meglio lasciar stare, nel senso che non vengono bene? tu hai mai provato? grazie e baci
Queste ciambelle te lo copio al volo!! voglio proprio farle alle mie ragazze, anche perchè le chiacchere di ieri sono sparite in un attimo!!!
RispondiEliminaBaci!
Ha ragione l'augusto consorte: sono i frati (di patata)! Un livornese non puo' stare senza frati e 5e5, in qualunque posto del mondo! :-)
RispondiEliminaAnche per me queste sono le ciambelle dell'agenda (verde scuro) della mamma :) Buonissime!
RispondiEliminaMi piacerebbe vederti con l'abaya slim fit! Sei sempre la migliore!
un abbraccio,
Ele
Tanto di cappello per quello che fai ogni giorno! La pazienza che hai ma come dici hai scelto tu di vivere la ed è giusto rispettare gli usi e costumi, certo la gente esagera ma che ci puoi fare... avresti dovuto dire alla signora di venire in Italia e andare in giro in pantaloncini e top... sarebbe morta! Bella la cosa dei capelli al vento! Infatti mi chiedevo se li usassi libero o coperti!
RispondiEliminaSei adorabile nei tuoi racconti, non riesco nella giornata lavorativa a non trovare un attimo per rilassarmi e leggere ...si...le tue ricette....ma soprattutto le tue storie.
RispondiEliminaGrazie per ogni sorriso...
Mi spiace tantissimo per queste donne.
Io ieri ero a Venezia vestita da mucchina! Che bella la liberta'!
Un abbraccio
Latitti
non amo friggere ma quando vedo delle ciambelle così soffici mi viene la tentazione! in fondo è carnevale...
RispondiEliminaun bacione :-D
Cara Stefania.. le ciambelle sono stupende.. e credo deliziose!
RispondiEliminaGià preso nota della ricetta.
Per il resto... mi chiedo, come fai?
A me a volte sembra che anche qui nel modernissimo occidente, siamo messe da parte e giudicate 10 volte più dei nostri simili (maschi intendo!) ed io non lo sopporto.. lì farei danni veri.
Sei una vera pioniera!
Un bacio grande
Laura
Non so perché (anzi lo so: semplice superficialità), ma non immaginavo fossi tenuta a indossare, ovunque al di fuori del compound e della scuola americana nella quale insegni, il camicione nero.
RispondiEliminaMa più di ogni altra cosa trovo terribile il gesto dell'educata signora nei tuoi confronti. Un carico di amarezza: ecco cosa mi sarei portata dietro, dandomela anch'io a gambe, con o senza gomitata.
Ti ammiro moltissimo, e spero tu comprenda che non è soltanto per le meravigliose ricette (soprattutto quelle clandestine, come queste ciambelle soffici e deliziose) che ci proponi!
Le ciambelle fritte sono una delle mie passioni! Hai fatto bene a "gomitare" e fuire sventolando il tabarro nel vento!
RispondiEliminaCiao Stefy, ti leggo sempre ma è la prima volta che commento...trovo tu sia geniale, intelligente, ironica e simpaticissima...scrivi benissimo e mi piacerebbe leggere un libro scritto da te!(hai già pubblicato qualcosa magari?)....Certo che deve essere una sfida ogni giorno vivere in Arabia...quindi chapeu!..ops, quasi dimenticavo di scriverti che le ciambelle devono essere squisite! grazie di tutto, mi fai sempre sorridere anche se sono triste! con simpatia, Isa.
RispondiEliminaMa come mai hai deciso di vivere lì, ci deve essere un fascino che a me sfugge. Io me ne andrei il più velocemente possibile da una società così. Ultimamente leggo spesso nei tuoi post una insofferenza per questa cultura e le sue leggi. Buone le ciambelle!
RispondiEliminacaspita mi lasci sempre a bocca aperta!e delizia queste ciambelle!
RispondiEliminaCiao Stefania, è sempre bello leggere i tuoi post. Hai una grande forza e ironia, mi è piaciuto anche come hai reagito alla "signora" locale... assurdo... Meno male che nella tua scuola e dove abiti puoi andar vestita come vuoi e nessuno rompe... Queste ciambelle sono deliziose, da provare quanto prima ;) Un abbraccio grande e buon inizio settimana :**
RispondiEliminaCome a fai a rimanere magra se mangi queste cose buonissime?
RispondiEliminaNon mi dire che hai il metabolismo veloce perchè sennò inizierai a starmi antipatica!
Ti invidio tanto...
mamma mia che pazienza devi avere ma del resto come ben tu dici lo hai scelto tu quel paese e quindi devi anche accettare le loro regole. Complimenti per le ciambelle morbide.Un super bacione.
RispondiEliminaSei una grande...non e' da tutti adattarsi e avere rispetto per le usanze e tradizione del paese dove si decide di vivere.... non tutti lo fanno, spesso si alzano pretese assurde!
RispondiEliminaMi piace leggerti, non solo x le ricette strepitose (tutte praticamente), ma anche per questi spaccati di vita di un mondo cosi' lontano dal nostro...
Un abbraccio
Paola
A leggere i tuoi incredibili racconti a volte sembra che ci parli di un altro mondo. Chissà se si riuscirà mai a cambiare qualcosa?
RispondiEliminaOttime queste ciambelle :)
lo devo ammettere che ammiro tantissimo il tuo coraggio ad andare in giro in un posto fatto solo dire gole assurde e soprattutto ti ammiro per aver dato una bella gomitata a quella "idiota" che ti ha tirata dai capelli! io detesto le persone che tirano i capelli! meglio non pensarci, preferisco ammirare queste ciambelline sofficiose :-)
RispondiEliminadavvero anche io ti ammiro perchè tu spesso la butti sul ridere ma non penso sia semplice..anci a quantoi sembra sempre peggio..ricetta stupenda che non stento a credere sulla sofficità---si vede
RispondiEliminaLe ciambelline di patate sono un classico anche nella mia famiglia e hai ragione, sono soffici da sciogliersi in bocca e far perdere la testa :o)
RispondiEliminaAlla signora dovevi mollargli 'na testata sul naso, no una gomitata :o)
Baci.
Sai Stefania che nemmeno io avevo mai pensato alla questione dell'abaya per le occidentali?!
RispondiEliminaMa, in effetti, come non si può guidare o girare da sole, anche l'abbigliamento viene normato..
Pensavo a quanto assurdo sia il fatto, poi, che a riprendere una donna sia proprio un'altra donna.. li' in Arabia come talvolta anche qui: e' come se alcune, forse perché incapaci di essere libere nella propria vita, volessero rifarsi su coloro che, invece, sanno reagire ed esprimere se stesse senza timore.
Essere donna, nel tuo Paese adottivo, sembra essere una colpa, qualcosa di cui vergognarsi e quindi da nascondere.. pazzesco: evviva la tua Abaya sfiancata! :)
Riguardo alle tue ciambelle, che faro' a brevissimo, ti chiedo anch'io come Franci Burro e Zucchero se, in caso, si possono fare anche al forno.
Grazie per questa ottima ricetta, ciao! :))
le zeppole no, non dovevi farle così a tradimento, e... ringraziandoti sempre per i commenti carinissimi che mi lasci, trasecolo per tutto quello che racconti. davvero hai molta pazienza e molta forza. io lì non ci starei anche se è caldo e qua in questo momento un freddo porco. anzi boia, che povero porco non mi ha fatto nulla di male. ;-)
RispondiEliminasono tornata a guardarmi bene la ricetta, per farle al più presto, e mi sono letta il post (peccato non leggerlo, peccato molto grave!) e..che dire, mi hai fatto ridere ma, in fondo al cuore una tristezza....vabbhè, dai, non posso certo da sola cambiare il mondo, ma una ciambella per addolcire i cuori quello si...bacioni araba!
RispondiEliminaAllora, ieri sera mio marito in crisi oleica, mi ha chiesto ufficialmente le ciambelle "ma morbide...devono essere di piuma". Ed io ho detto "le cerco, vedrai che le trovo" ed oggi passo di qui e guarda un po'? Sei mica un fenomeno paranormale? Forse si, visto che riesci pure a far restringere le tuniche giganti e sgomitare ben bene di spalle qualche individua inopportuna! Sei il mio indiscusso mito del deserto!
RispondiEliminaLe provo di certo...passerano il test marito, quindi trattieni il fiato! ;)
BAcione grande, Pat
Bella e sorridente sempre come sei: certo che susciti invidia. Che nervi quella signora: ma ti immagino comuqnue a sorridere e andare a testa alta per la tua strada... Con il coso nero ;)
RispondiEliminaLe tue ciambelle sono meraivigliose davvero: forse devo perdere qualche chiletto e poi farmele assolutamente!!!! (o fors ele faccio e poi perdo qualche chiletto?)
:*
E' sempre più interessante leggerti, vivere con te parte della tua vita in quell'ambiente che è non solo lontano a chilometri, ma ad usi e abitudini da noi occidentali. Sei una ragazza molto intelligente e io ti ammiro molto.
RispondiEliminaCiambelline fantastiche, per carnevale e oltre.
Abbraccio.
E ce lo chiedi, se lo proviamo?'':-)))
RispondiElimina..appena ci sono due minuti di tempo.!!
cinzia
Dimmi la verità tu vai a lezione dai buddisti, vero? In gergo giovane io sarei "strippata" da un pezzo :)
RispondiEliminaGrazie per la ricetta presa dalla mitica agenda marrone! Un abbraccio
Il tuo racconto Stefania mi ha ricordato di quando quasi un anno fa sono stata a trovare mio cognato a Manama ed erava in giro nel souq dove ebbi l'idea sbsagliata di sbottonare la giacca di jeans e rivelare una maglia aderente. Mio cognato mi diede dell'idiota e mio marito insieme...altro che gomitata d'istinto. Francamente non credevo che "lì" avrei potuto avere sguardi addosso così cattivi da parte di uomini e donne. E non è dove vivi tu...sì Stefania, sei proprio brava.
RispondiEliminaBella bellissima questa ricetta, solo perchè arriva dalla mamma è da conservare e sicuramente da provare. Grazie per averla condivisa.
Buonissima settimana
Certo che è difficile vivere ed abituarsi alla abitudini di posti del genere: Bisogna avere un grande spirito di adattamento.
RispondiEliminaOttime le tue ciambelle, l'agendina della mamma la conserverai come un oggetto prezioso. Complimenti
Questo cos o informe, sarebbe la scusa, per me, per non essere filiforme! ;)
RispondiEliminaPer fortuna riesci a correre con quel coso nero!
RispondiEliminaBellissime le ciambelle!
Ciao
A.
SLURP SLURP SLURP....per quanto riguarda la ricetta...
RispondiEliminaper quanto riguarda la tua scelta del posto dove andare a vivere, beh scelta davvero impegnativa!!! E pensa che tra i miei amici ho anche stranieri tra cui anche egiziani ed una sera a cena a casa loro (ovviamente rigorosamente con abiti scuri e lunghi...) sono andata in bagno ed appeso c'era un completo intimo da donna...quando sono uscita ho guardato la mamma infagottata nell'abito nero alta poco più di 1 metro peso specifico sui 150 kg....ed ho riso tutto il giorno dopo immaginando che sotto quel vestito la donna cannone aveva una lingerie da moulen rouge!!!!
Ma tu sei brava...non so io quanto reggerei!!!
Fino ad oggi mi sono limitata a commentare le ricette perché ciò che racconti, spesso sul filo di un'ironia che mi piace molto, a volte ha dei contenuti davvero inquietanti. Nel senso che mi inquieta pensare alla grande capacità di adattamento necessaria per vivere in paesi così...diversi. Ora, non vorrei diventare troppo sentimentale, ma leggerti mi piace assai anche perché amplia i miei orizzonti.
RispondiEliminaAh, quasi dimenticavo... le faccio queste ciambelle. Certo che le faccio! :-)
Stefania, questo mese su un famoso mensile di cucina italiano ti hanno copiato sia le ciambelline che il cecio snack... altro che mode! tu non passi mai di moda...figuriamoci in un paese straniero! :)
RispondiEliminaciao a presto
Valeria
Ciao! Ti seguo da un po' di tempo e sono sempre piacevolmente colpita dal tuo grande coraggio e dalla tua immensa pazienza, spesso noi ragazze occidentali non ci rendiamo conto che alcune libertà che noi abbiamo e che diamo per scontate non sono così scontate e che altre ragazze sognano solo di averle... Complimenti per le ricetta stupenda, è la stessa che mi è stata tramandata da mia nonna e mi ha colpito moltissimo vederla pubblicata in un blog!!! Un abbraccio fortissimo, Martina
RispondiEliminaCara Stefy, i tuoi post dovrebbero essere letti nelle scuole per far comprendere ai giovani le idiozie di certi cervelli. Io mi indigno e ti ammiro per la tua caparbietà e la volontà di girare a testa alta. Sei l'orgoglio di tutte le donne del mondo.
RispondiEliminaLe ciambelle?! Beh è quasi ora di pranzo quindi....fai tu le giuste deduzioni :-)
Un abbraccio
Cara Stefania, grazie per questa ricetta che mi sembra magnifica e...alla mia portata. Questa sera provo.
RispondiEliminaE grazie per il racconto, avere informazioni dirette dal tuo paese non è così facile. E allora, una domanda: tu puoi girare a capo scoperto perchè sei straniera o è cambiata la legge (mi sembrerebbe strano, ma non si sa mai...)? Le sanzioni della polizia religiosa sono diverse per le straniere? Certo che non è una nazione per distratte come me: potrei dimenticarmi di dove vivo e uscire normale...con le conseguenze che posso solo immaginare.
Le adoro.... La stessa ricetta patate farina 50/50 la facciamo anche a casa nostra.... È anche per me sono 'ciambelle' punto. A mio avviso sono molto meglio dei krapfen! Il guaio è che una non basta mai!
RispondiEliminaChe voglia.......😝
A presto,Marika
averno una qui sarebbe il massimo complimenti
RispondiEliminameravigliose come te!
RispondiEliminaVI adoro ;)
le proverò a carnevale...ma so già di non resistere a farle soltanto, sono a dieta da una vita
iaia
Occavoli non sapevo che in Arabia le donne fossero costrette ad andare in giro tutte "bardate". Sono stata in alcuni paesi mussulmani ma non era così, avevano "solo" il velo...
RispondiEliminaMa passiamo a cose sicuramente più deliziose...ho davvero apprezzato la tua indicazione "niente forno"...insomma diciamo la verità, le ciambelline cotte al forno non hanno nulla da spartire con quelle fritte :)
mai preparate, ma vista la sbavatura sulla mia tastiera del PC, non me le posso proprio perdere!! Un abbraccio SILVIA
RispondiElimina@ Amaradolcezza: e pensare che di solito non lo sono molto.
RispondiElimina@ Greta: non credere, la perdo anche io.
@ Vaty: ciambelle...e palestra ;-)
@ Ale: valgono anche per i turisti, certo!
@ SImo: le ricette da quella agenda funzionano proprio bene ;-)
@ Luna Pizza Fichi e Zighinì: se esci senza ti arrestano!!!
@ La saruzza: :-)
@ Chiara Giglio: uhm, santa proprio no :-)
@ Ziopiero: :-D
@ Aria: anche queste non assorbono, viene un fritto leggerissimo!
@ Natalia: solo la testa rimane "normale", il resto va coperto...
@ DOlci a gogo: proprio vero!
@ Edith Pilaff: eh si...
@ Federica Simoni: diciamo che ci si può consolare con le ciambelle...
@ Cristina: confermo tutto :-) un altro mondo!
@ Provare per Gustare: mah...chissà!
@ Mariangela Circosta: ma nemmeno così complicata ;-)
@ serena: grazie :-)
@ Pillow: ma quando mai, per una idiota...;-) la gomitata è stata sufficiente a farmi tornare il buonumore ;-)
@ Sweets by Sonia: mille grazie
@ franci e vale: o si acquista :-)
@ Simona Mastrantuono: :-D
@ Kitty's Kitchen: ahahhahahah anche mio marito ha detto che sono stata gentile!
@ stef: eh si, Paese che vai...no, Nigel non le ha ancora assaggiate...
@ Tery B: proprio il motivo per cui scrivo. Vedere se qualcuno a casa nostra si farà rispettare come fanno loro ;-)
@ Andrea: supponi bene...
@ Polvere di Cacao: benvenute.
@ Lara Bianchini: quello che mi chiedo anche io.
@ Sara R: più che zelante, questa.
Ho una cugina che ha sposato un Iraniano, loro vivono a Parigi, ma ogni tanto si recano in Iran per visitare qualche parente. Anche lei ha nell'armadio una lunga palandrana nera e informe, molto meno bella di quelle che appaiono nelle immagini del link.
RispondiEliminaHai fatto benissimo a tirare una gomitata a quella strega! Compatisco le sue figlie, se ne ha!
Le tue ciambelle sono irresistibili :9
le faceva anche il mio papà e le chiamava "graffè di patate".
RispondiEliminala signora che ti tira i capelli... resto basita O___° non sarà scritto da nessuna parte ma dovrebbe sapere che è vietato tirare i capelli!!
buonaserata
Sara
"L'abaya stretta ...sulla testa, nulla: capelli al vento...".
RispondiEliminaImmagino quando hai raccontato l'episodio all'augusto consorte...anche lui con i capelli al vento...ma che non sarebbero più tornati indietro però!!! :P ahahahahahah
Adesso capisco il perchè di queste ciambelle...riparatrici e confortanti come poche cose dolci al mondo! :)
Queste le rifarò di sicuro, ancora non ho trovato una ricetta che mi soddisfi in pieno...ma piuttosto Stefy, davvero devi mettere anche tu la veste nera? Credimi, con tutto che conosco le usanze di questi Paesi, non mi è mai passato per la testa che anche tu ti dovessi adeguare... questo non mi piace se devo dirti la verità, non è una cosa giusta... essì che di cose democratiche non so quante ce ne siano, ma così è anche peggio! Sei davvero una grande comunque, bastasse solo il coraggio nel farla stringere :-D Ti mando un bacio :-*
RispondiEliminabbbone!mi ricordo una fantozziana festa in piscina!io e un'altra mamma ne abbiamo preparate,impastate,fritte per un centinaio di ragazzi della squadra agonistica di nuoto e poi....alla fine le abbiamo SALATE!!!!aiuto...ciao cara e buoni festeggiamenti nascosti.
RispondiEliminaCredo che per vivereli ci voglia una gran pazienza!!! Ma come io sono in fila ed una mi tira i capelli???? AAAAAAAAA
RispondiEliminaUna ciambella dolce è quello che ci vuole per rimetersi in pace con il mondo :D Da noi a Napoli si chiamano graffe
@ Chez Denci: :-)
RispondiElimina@ Annarita Rossi: è più facile con un'abaya scostumata :-)
@ Dolcemeringa Ombretta: più o meno...
@ Mary: grazie
@ Memole: -)
@ TataNora: i frati vestita da monaca :-D
@ Valentina: infatti non sono pentita :-)
@ Nikita: sempre gentile, as usual. La signora si lamentava dei miei capelli al vento :-)
@ Mile: un bacio a te!
@ valeria: insomma, l'abaya anche a sagomarla non è che doni sto granchè!
@ FrancyBurro e Zucchero: ci sto bene, certo. Ma la perfezione non c'è da nessuna parte...;-)
@ Roberta: ;-)
@ livornese in svizzera: sappi che l'augusto consorte già ti adora :-)
@ Eleonora: :-)
@ Brucilla Mars: rigorosissimamente scoperti :-)
@ Latitti: beata te:-) qui ti avrebbero arrestata!
@ Acquolina: su su che Carnevale passa presto!
@ Laura: no, sono incosciente.
@ Raffaella: qui mica scherzano, con le regole! :-)
@ IsabelC: infatti non mi pento!
@ Isabella: quante carinerie, grazie!!!!
@ Ely: va' di porta il...lavoro ;-)
@ Valentina: e spero piene di ciambelle :-)
@ Anonimo: tanta palestra, moderazione tutta la settimana, sfizi solo nei week end. E metabolismo veloce :-D
@ paola: eh si!
@ piccoLINA: infatti mi piacerebbe ci fosse un pochino di reciprocità...
@ mari lasagnapazza: e chi lo sa!
@ Ros: ehehehehe diciamo che ho goduto!
@ lucy: non è semplice, ma nemmeno impossibile.
@ Ritroviamoci in Cucina: è che mi è venuta da dietro...altrimenti ;-)
@ Silvia73: hai detto bene, una colpa! Invece una colpa sarebbe farle al forno...non vengono bene.
@ MarinaM (Ricettereali) invece ieri ti pensavo...a quando un tuo post sui reali sauditi? :-D
@ Aria: bacioni a te!
@ Patty: ops...speriamo bene, fammi sapere cosa dice!
ecco, questo è da dire: l'hai anche un po' scelto (sì?) questo paese, che non ha solo il velo nero e le regole rigide e ferree, ma ha tanto altro, a saperlo e volerlo guardare non certo con i nostri presuntuosissimi occhi di occidentalichesicredonocivilizzati.
RispondiEliminami piaci per questo :D
Ciao! Provero' le ciambelle.. anch'io faccio su e giu' dall'Arabia Saudita e quando sono Li cucinare e' un ottimo modo per passare il tempo... Mio marito lavora Li... Prima a Yanbu ora a Jubail... Tu dove ti trovi?
RispondiEliminaCome dire... con le buone maniere si ottiene tutto!
RispondiEliminaLa tua agenda gialla e marrone non sbaglia mai, queste le rifaccio al volo!
Ciao! :) Vorrei chiederti una cosa sulle patate: qui in Germania vendono quelle "farinose" e quelle "sode" (non so bene come tradurlo), per intenderci le prime sono meglio per il pure' o per gli gnocchi, le altre per il resto. Quanle tipo mi consiglieresti di usare? Grazie mille e complimenti per il tuo blog. Tedeschina
RispondiEliminaTedeschina, direi di usare quelle farinose...ma in realtà la mia mamma non ci ha mai badato e le ha fatte con qualunque patata avesse sotto mano.
RispondiEliminaCiao e grazie :-)
Stefania.. fatte oggi!
RispondiEliminaMamma mia, era da anni che non friggevo più, e invece devo dire che l'operazione e' stata velocissima e indolore, eheh!
E che risultati.. mai mangiato delle ciambelle così, davvero.
Ho fatto doppia dose, e ho ricavato delle ciambelle un pochino più grandi, che sono venute belle gonfie e sofficissime.. a casa sono andate a ruba, quasi non ci credevano le avessi fatte io (proprio perché, pur realizzando spesso dolci di ogni tipo, i fritti non li preparo mai).
Grazie mille, Stefania.. la ricetta della tua mamma e' un bel regalo per tutte noi! :)
Ps: io ho usato patate "di montagna", quelle un po' farinose adatte anche per gli gnocchi. :)
RispondiEliminaUn regalo per me che tu le abbia provate :-)
RispondiEliminaGrazie!
Ciao: scrivo per la prima volta ma ti seguo da anni e ti ringrazio per tutto ♥
RispondiEliminaLe ho fatte anche io ma devo ritentare:
- impasto crudo troppo morbido, praticamente liquido: saranno state le patate troppo acquose? Ho riparato con l'aggiunta di farina. Ok
- frittura: rapida, a olio bollente ed abbondante. Risultato: sapore ottimo ma completamente inzuppate di olio.
Chi mi aiuta a capire perchè? Grazie ancora :-)
Le ho fatte Le ho fatte Le ho fatte!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminache buone, troppo!!
http://colazionedafrankie.blogspot.it/2013/04/ciambelle-fritte.html
baci Francy
A volte faccio fatica a comprendere le tradizioni arabe, però le accetto il più possibile ma quello che non permetto, è che la tipica signora in questione, mi tocchi anche solo con un dito perché pensa di aver ragione.
RispondiEliminaA quel punto non c'è bisogno di dialogo, ma solo degli insulti peggiori che ci possano essere in arabo.