L'avesse saputo, Anna Pavlova.
Che per l'eternità avrebbe fatto litigare non per le sue capacità artistiche, interpretative o per la bellezza del suo collo del piede.
Peggio, o meglio, fate voi.
Ma che due stati sovrani litigassero per la paternità di un dolce a lei intitolato probabilmente non le deve essere mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello.
E forse neanche che due colleghe di lavoro,una Australiana, l'altra Neozelandese, discutessero animosamente a riguardo nel bel mezzo di una sala professori nel deserto arabo.
Mannaggia a me e quando sono entrata trionfante con questo dolce in mano per una delle mattine in cui a turno ci portiamo la colazione.
We invented it.
L'abbiamo inventata noi.
Commento tronfio dell'australiana, con pezzetti di meringa sulle labbra soddisfatte.
You take everything from us!
Ci prendete tutto!
Lapidaria risposta della neozelandese, che mangia ostentatamente per primo il pezzetto di kiwi.
In mezzo io, col dubbio se fare da arbitro, abbozzare cambiando discorso o fare finta di niente continuando a fare le porzioni.
E' finita con tutti un piatto in mano, e la sottoscritta insieme al professore di Storia Americana al computer, quest'ultimo con la serietà che gli è propria solo nei giorni in cui abbiamo in giro gli ispettori.
Responso incerto, ma la moviola non ce l'abbiamo, la prova tv nemmeno, e bisogna fare affidamento sulle fonti riconosciute.
Insomma, diciamolo: dolci con la meringa, panna montata e frutta esistono da prima che la leggendaria ballerina Anna Pavlova facesse il suo tour tra Australia e Nuova Zelanda nel 1926. Infatti proprio all'inizio dello stesso anno la ricetta appare su un libro di cucina neozelandese, seppure con il semplice nome di Meringa ripiena alla frutta.
A sentire gli australiani invece la ricetta fu elaborata dallo chef dell'hotel Esplanade di Perth, che assaggiando una meringa con la panna esclamò è leggera come Anna Pavlova!
Seguono alterne vicende, attribuzioni, liti e discussioni. Fino al 2010.
Anno in cui nientemeno che l'Oxford British Dictionary dopo studi approfonditi che non oso immaginare decide che si, è neozelandese perchè è qui se ne trova la prima versione mai pubblicata in un libro di cucina.
Che poi, in piccolo piccolo, dopo tutta la tiritera, in quelle righe che vedono solo i lettori pazienti sia scritto che però l'idea non si saprà mai bene chi l'abbia avuta per primo, poco importa.
Il professore di Storia, sulla cui spalla veglio durante la ricerca, mi strizza l'occhio.
Lasciamo perdere, o non ce ne rimane nemmeno un pezzetto.
E stiamo tutti contenti: i neozelandesi l'hanno scritta per primi.
Forse gli australiani ne hanno avuto per primi l'idea.
Chi lo sa.
La prossima volta però porto latte e biscotti :-)
Allora, bando alle polemiche: la mia collega neozelandese è mille volte più simpatica dell'australiana.
Basta per farmi credere incondizionatamente nell'Oxford British Dictionary? Ebbene si.
Dolce divino, dritto dritto dalla voce della sua mamma, su Skype.
E non maleditemi troppo per l'uso del forno...
PAVLOVA
( per 6 piccole o una grande da circa 24 cm)
100 g di albumi
200 g di zucchero semolato
un pizzico di cremortartaro oppure 5 gocce di limone
un cucchiaino d'acqua
un cucchiaino d'aceto bianco
un cucchiaio colmo di amido di mais
per il ripieno
panna da montare
frutta a piacere, di solito fragole e kiwi
Mettere in una ciotola gli albumi, possibilmente a temperatura ambiente, con il cremortartaro oppure il succo di limone. Cominciare a montare con le fruste a forte velocita' e quando appariranno gonfie e spumose cominciare ad aggiungere a poco a poco lo zucchero semolato.
Aggiunto meta' dello zucchero, unire sempre montando l'acqua e l'aceto. Unire poi il resto dello zucchero e montare fino ad avere un composto sodo e lucido.
Ora solo con un cucchiaio e non piu' con le fruste amalgamare con delicatezza l'amido di mais, con movimenti dal basso verso l'alto.
Su una teglia coperta con carta forno procedere alla formatura usando una tasca da pasticceria: partendo dal centro creare una spirale che sara' la base della Pavlova.
Raggiunto il diametro desiderato aggiungere qualche strato di meringa sui bordi, a creare una specie di cestino.
Cuocere in forno preriscaldato a 90 gradi per circa 2 ore, 2 ore e mezzo. La Pavlova deve essere croccante fuori e morbida dentro, per questo la cottura e' piu' breve che per le classiche meringhe.
Appena cotta tirare fuori dal forno e far raffreddare a temperatura ambiente.
Montare quindi la panna senza zucchero, e mescolarvi un po' della frutta tagliata a pezzetti.
Disporla sul dolce guarnendo con ulteriore frutta e servire subito.
NOTE:
- la meringa puo' essere cotta anche il giorno prima ma l'assemblaggio del dolce va fatto pochi istanti prima di servirlo, altrimenti la panna lo ammorbidirebbe troppo.
slurpppp!!! io le avrei fatte discutere ancora un po' mentre in silenzio mi sarei mangiata anche la loro porzione di dolce! ;)
RispondiEliminaMa non era napoletana...inventata da una "vaiassa" che aveva delle uova e dello zucchero ma che non voleva usare i tuorli per tirchieria visto che il dolce doveva offrirlo?! :P ahahahahahahaha
RispondiEliminaPS
Anche io mi affido alla 'storia' ma la simpatia e l'ironia hanno sempre il loro peso :P ehehehehehe
Mah, in cucina nessuno inventa niente! ...è un pensiero da tenere per sé, però: hai visto mai che i contendenti si coalizzino e decidano per il lancio della torta! Un saluto
RispondiEliminaLa pavlova non ha più segreti dopo il tuo escursus storico dettagliato e dopo le tue bellissime foto passo passo :D
RispondiEliminamamma mia che bontà , mai fatta devo provvedere intanto mi gusto la tua!!
RispondiEliminabravissima bacioni anna
Tra chi si scontende la paternità della ricetta, cioè i due litiganti... Il terzo gode!
RispondiEliminaIo mi scippo la pavlova! :)
Buona settimana
Però come dare torto alle tue colleghe se ognuna vyole rivendicare la "paternità" di questo dolce delicatissimo e raffinato? E mentre loro continuano al disquisizione qualcuno potrebbe approfittare con un cucchiaino in mano :))) Baci, buona settimana
RispondiEliminaNeozelandesi e australiani che si contendono la paternità di un dolce dedicato ad una russa, preparato da un'italiana che vive in Arabia.
RispondiEliminaVabbè, che altro dire???
La Pav è uno dei miei dolci preferiti! E il tuo spumeggiante racconto me la farà apprezzare ancora di più da oggi in poi...:)
RispondiEliminaEccola, finalmente! E con tanto di dettagli stporici per una non bene attribuità maternità!
RispondiEliminaDivina!
Stefania Profumi&Sapori
Ecco adesso so tutto della pavlova nn ho piu dubbi di nessun tipo e lo sai che mi hai fatto venire una voglia terribileeeeeeee di provarla subito!!!bacioni,Imma
RispondiEliminaFantastica, esto se ve delicioso del todo.
RispondiEliminaSaludos
se potessi correrei subito a farlo!!!!
RispondiEliminaSontuosa!!!!!
RispondiEliminaCerto che la tua scuola è davvero animata, non ti puoi annoiare mai!! Ehhh, ma è anche colpa tua...le provochi !!.....il caldo fa brutti scherzi, lo dovresti sapere, si diventa irritaaaabili!! Ciao, franci :-)
RispondiEliminaChe colazione...non li vizierai un po troppo i tuoi colleghi??? Veramente bellissima! Buona giornata ciao
RispondiEliminaciao stefania, pensa che ho in archivio una pavlova al passion fruit, che non pubblico perchè la fotina è davvero delirante.... mi toccherà rifarla! che dura vita ahahahahahahahah
RispondiEliminada mangiare subito,wow!
RispondiEliminabellissima!!!! non sono certa che sarei in grado di fare il cestino come l'hai fatto tu, ma prima o poi ci proverò!!!
RispondiEliminabravissima come sempre!!
che belle queste discussioni sulla paternità delle ricette, alla fine però si finisce per far pace e per far finire il colpevole in pancia!ottima la pavlova
RispondiEliminaLa pavlova è uno dei miei dolci preferiti....nel senso che prediligo fare (io sono per il salato for ever) perchè la trovo molto elegante...e poi è semplicissima da fare!!
RispondiEliminaUn sorriso croccante e morbido,
D.
Qualunque sia la sua nazionalità, la Pavlova è semplicemente divina!
RispondiEliminal'ho mangiata per la prima volta qui a Parigi, in un ristorante che si dice neozelandese ma fa anche piatti australiani... la saga continua.
RispondiEliminaLivia
Che meraviglia!Buona giornata Stefania!
RispondiEliminaooh, la mia torta preferita!! *__* ho provato a farla con gli albumi venduti nel cartone del latte ma è rimasta morbida dentro... sarà colpa degli albumi? l'altra volta era venuta bene...
RispondiEliminaCiao è da un pò che seguo il tuo blog e volevo solo farti i complimenti per tutta l'energia che riesci a trasmettere con le ricette e tuoi racconti. Ho deciso da poco di aprire un blog per riuscire a raccontare la mia passione per i dolci. a presto. valeria
RispondiEliminaChe dolce delizioso ed elegante! Brava!
RispondiEliminaMa c'è qualcosa che a te non viene splendidamente bene? Secondo me no. Questa pavlova è meravigliosa. Si tratta di un dolce che amo con tutta me stessa, ma che non ho mai fatto homemade. Devo proprio buttarmi! :)
RispondiEliminaBuona settimana carissima!
Che delicatezza! Non solo non l'ho mai fatta, ma non l'ho mai neanche provata. Ne vorrei proprio un po'!
RispondiEliminaPrima o poi devo postare quella della zia Marge, ma non e' che impazzisca per le pavlove, che sfiga ehh!!!
RispondiEliminaTi maledico per l'uso del forno, ma solo perchè tu ce l'hai e io noooo!!! E' una tortura vivere senza forno, fortuna che questo periodo da purgatorio sta finendo!!
RispondiElimina...ecco un'altra di quelle cose che voglio fare da una vita ma ho paura di ottenere uno spatasciamento ad hoc!
RispondiEliminaComplimenti, una vera delizia
Per me che sono una meringa dipendente non esiste un periodo di silenzio del forno. Non esiste quando si possono preparare dei piccoli incanti come queste pavlovine monoporzione. Ed io avrei gongolato in mezzo alla loro discussione perchè, distratte dalla lotta, mi avrebbero lasciato il vassoio a disposizione per una bella ripulita. Magnifiche. Un abbraccio, Pat
RispondiEliminal'hai fatta giusta giusta come la mia!!!
RispondiEliminahttp://latemerariafra.blogspot.com/2011/05/aspettando-la-pavlova.html (ma le foto lasciano molto a desiderare, ahimé) però... perchè non ti sei messa il tutù??? Mica posso essere l'unica in rete a fare di queste pazzie!
dopo averne fatta una per 30 persone, ieri sera le stesse me ne hanno chiesta un'altra!!!
mi viene la glicemia alta al sol pensiero!!!
Il tuo blog è veramente favoloso! E che ricettina!!!
RispondiEliminache incidente internazionale avete rischiato! comunque se è più simpatica la neozlandese sono d'accordo con te....
RispondiEliminae la pavlova è troppo buona!!! :-D
baci!
è stupenda...sono senza parole...
RispondiEliminaps: intendevo le mie di foto che lasciano a desiderare :D
RispondiEliminaè splendida, è facile da fare ma non da cuocere...ma le tue ricette sono sempre belle, molto...;-)
RispondiEliminamitica pavlova! di un semplicità e bontà uniche! è un po' che non la faccio... è ora di riproporla! La paternità in effetti è davvero dubbia. La mia ricetta praticamente è uguale e amo questa versione con panna e basta! Molti fanno uno strato di crema e poi aggiungono la panna e la frutta... non ho mai capito se è "originale" oppure no!
RispondiEliminaMai provata questa ricetta...in verità non so nemmeno se sono capace. Proverò e ti farò sapere!
RispondiEliminaIo so con gli antipatici, quindi per me è australiana!
RispondiEliminaPer il sac a poche sono negata, quando la farò, la farò col mestolo! ;-)
Bella, però, e buona...soprattutto la panna! :-)
Ciao
cinzia
ci credi se ti dico che non ho mai provato questo dolce? grave vero??
RispondiEliminala prima volta che ho assaggiato questo dolce, sono rimasta, con la forchetta a mezz'aria e la bocca a forma di "oh!", per quanto ero stupida della sua bontà,. Però non ho mai avuto il coraggio di rifarla a casa, chissà che le tue dritte, non mi aiutino a trovare il coraggio per rifarla tutta da sola. Grazie anche dello spassoso episodio che ci hai raccontato, la tua scuola deve essere davvero unica. :-D
RispondiEliminaA.
Mai fatta, non ho un gran rapporto con le meringhe... proverò con questa ricetta!
RispondiEliminaAnch'io non ho mai fatto la Pavlova (solo assaggiata!). Il tuo bellissimo post e lo splendido risultato mi stanno convincendo a provarci...
RispondiEliminaUn saluto affettuoso
simo
ogni volta che la vedo è una tentazione ma non l'ho mai fatta!!!!! quest'estate ci devo provare :-) è favolosa! baci
RispondiEliminaStefi, io non l'ho mai fatta! e come ogni cosa che ho paura a provare mi ci metto solo se ci dai le dritte tu! allora posso farla un giorno prima? e poi dove la conservo? il forno va ventilato o statico? scrivimi una mail, se ti va, la vorrei fare per una cena a buffet a metà luglio, ho tempo di sperimentare ma date le ore del forno...non vorrei sbagliare troppo!
RispondiEliminaGoduriosa!! La chiedo sempre per il mio compleanno, ma nessuno me la porta.
RispondiEliminaIo per i dolci sono negato....
io tifo per i neozelandesi :)
RispondiEliminama soprattutto per la pavlova :P
Favolosamente invitante!!!!!
RispondiEliminacerto che anche tu, proporre la pavlova ad una neo-zelandese e a un'austrlaiana, te le vai proprio a cercare!
RispondiEliminaperò anche loro, avendo la fortuna di mangiare un dolce dell'araba, a perdere tempo a discutere sono proprio cretine :-)
@ Glo83: effettivamente ci è mancato poco ;-)
RispondiElimina@ Gambetto: guarda, se mi portassero la teoria della napoletanità della Pavlova non batterei ciglio, e non sarebbe una sorpresa ;-)
@ Francesca. ma infatti!!!
@ Milen@: indulgente come sempre :-)
@ Anna: grazie!
@ Kitty's Kitchen: ammetto di averlo pensato pure io :-)
@ Federica: infatti, lasciamole litigare...
@ Lydia: oddio. Eppure è la tragicomica realtà :-)
@ Fujico: anche per me è sicuramente nella top five dei dolci che amo di più!
@ Stefania: almeno mi hanno dato spunto per il post...;-)
trovo che sia un dolce elegantissimo...
RispondiEliminaLo adoro. Brava Stefania, è bellissimo!
Un bacio
sono mesi che mi riprometto di farla ma non so mai quale ricetta sia meglio....ora lo so! Ovviamente, la tua ^-^
RispondiEliminadomanda: a cosa serve l'amido nella meringa?
Baci,
Clo
Mi piace moltissimo offrire la Pavlova: semplice da preparare, risultato a volte, come questo tuo, spettacolare...internazionalmente conosciuta ed amata...la materinità contesa? Noi ce la gustiamo, mentre loro se la disputano! ;))
RispondiEliminaIgnorantissimamente, Australia e Nuova Zelanda mi sembrano posti così lontani che fatico ad immaginare distinzioni, differenze culturali, linee di demarcazione... pur con la certezza teorica che ve ne sono tantissime, le guardo con l'atteggiamento tipico dello statunitense degli anni '50 che dice "da qualche parte in Europa". Non ho mai assaggiato la pavlova... e pensare che, così a occhio, mi sembra un dolce che dovrebbe mettere d'accordo tutti!!!
RispondiEliminaIo giro alla larga da queste preparazioni perche' finirei per mangiarmela tutta prima di portarla in tavola...non ce la posso fare, straadoro la meringa! Con la panna poi....
RispondiEliminaUn abbraccio
Paola
Fantastica...mai assaggiata e mai fatta, ma a questo punto, dopo una spiegazione così chiara non mi resta che provare! Grazie anche della bellissima descrizione dello spassoso antefatto (..a proposito...ho sempre saputo che il cuoco fosse di Perth, quindi australiano...)!
RispondiEliminaBucaneve di "Tre Svitate in Cucina"
mmh buona da fare sicuramente. le tue ricette sono sempre descritte molto bene, complimenti.
RispondiEliminaciao ciao.
Non amando le meringhe e neanche la panna montata non sono mai stata molto tentata a provare questa famigerata Pavlova (di chiunque sia!!!). Pero' effettivamente sarei un po' curiosa di assaggiare questo dolce divino. E sicuramente a bellezza non e' seconda a nessuno :)
RispondiEliminaAl di la' della paternita' della ricetta la meringa con la panna fa sempre una gran scena cosi' candida e voluttuosa... e il nome Pavlova e' comunque azzeccatissimo! :)
RispondiEliminaAh...la pavlova....che bontà! Pensa che doveva essere la torta del mio compleanno, poi però domenica era veramente troppo caldo per accendere il forno...e addio pavlova! Ma non appena le temperature scenderanno di qualche grado, questo sarà il primo dolce che farò, anzi che rifarò, dato che l'avevo già fatto una volta quest'anno in inverno! ;-)
RispondiEliminaChissà che bontà!
RispondiEliminaChe situazione la lotta per la paternità! ;-)
Esilarante ma antipatica.
Baci
Pensa che volevo proprio farla dato che ho un Po di albumi da smaltire. Questa tua ricetta è diversa da quelle che ho io. Faccio la tua, mi fido ciecamente! Mi piacciono le pavlove e le meringhe croccanti fuori e morbide dentro, per quello mi tocca fare le meringhe a casa.
RispondiEliminaBravissima come sempre, ti abbraccio:)
Pat
Il racconto sembra una brazelletta, con tutte queste nazionalità unite!:)
RispondiEliminaAmmiro la leggiadria e la bellezza eterea di questo dolce..ma non credo sarei in grado di riprodurla!
Stefania se sopravvivi tu all'utilizzo del forno possiamo farcela pure noi, perciò non ti preoccupare niente anatemi! Ottima la pavlova, nonchè splendida! Prossima volta però davvero porta latte e biscotti, non portare manco il thé che sennò partirà qualche altra tiritera!Bacioni! P.S. potresti provare con cantucci e vin santo, hahaha!Ma forse il clime e l'ora non sono adatti!
RispondiEliminaè un po' come la guerra che si scatena fra un belga e un francese davanti a un piatto di patatine fritte... heheheheh
RispondiEliminameglio essere neutrali!!!
:) stupenda la tua pavolva italo-araba ;)
bacio
Meravigliosa Pavlova, squisite meringhe... Stefania ho un'acquolina!! Torno dopo una pausa forzata.... è bello essere qui. Deborah
RispondiEliminaNon avendo mai approfondito la paternità di questo sontuoso dolce avrei messo la mano sul fuoco che fosse russo! ahahahahahah!
RispondiEliminaDi dovunque sia...è buonissimo!
Wow, frizzante il racconto e splendide le foto! Da un po’ che volevo provare a farla, mi sa che mi hai convinta;-) Dessi
RispondiEliminaCiao Stefania, ti rispondo qui così so che lo vedrai. Pensavo di avertelo detto ma sono un po' brasata in questi giorni. Io partecipo per la categoria termometrino. E si, Sheltering sky è un capolavoro...Abbraccione grande, Pat
RispondiEliminaun scrigno purissimo impreziosito da perle rosse e luccicanti... una favola, insomma :)
RispondiEliminaLa pavlova devo dire mi piace più per come si presenta, è un dolce molto scenografico ,che non per il sapore in sè...
RispondiEliminaComunque sia la Pavlova era una grande ballerina RUSSA e qui per tagliare la testa al toro lo chiamano merengue...o postre Simonetta, dato che é entrato nel repertorio dei miei amici causa celiachia...
RispondiEliminaUn incidente diplomatico per un dolce é bellissimo..guerra a colpi di panna montata, forse l'umanitá ha un futuro..
E' uno di quei dolci che mi ripropongo sempre di fare ma forse non è ancora capitata l'occasione giusta...devo dire che la tua esecuzione è impeccabile (come sempre) e le curiosità sulla paternità di questo dolce meringoso sono davvero interessanti...un bacio grande!
RispondiElimina@ dolci a gogo: la amerai ;-)
RispondiElimina@ jose manuel: grazie!
@ Giovanna: lo so ;-)
@ Mariabianca: :-)
@ franci e vale: magari ci potessimo annoiare, ogni tanto...
@ Greta: ehm..forse :-)
@ babs. ce ne fossero, di questi sacrifici...:-)
@ Barbara palmisano: prima di subito!
@ Monica-Un biscotto al giorno: ma figurti è una scemenza fare il cestino, la meringa si regge da sola!
@ lucy: proprio vero :-)
@ Diletta: direi che ha mille pregi, non solo quello di essere buonissima :-)
@ lerocherhotel: parole sante!
@ Livia: vedi? nemmeno loro sono poi tanto sicuri...
@ elisa69: grazie :-)
@ Sayuri: la morbidezza interna è in realtà una caratteristica della pavlova. Se la vuoi più asciutta devi solo prolungare un po' la cottura.
@ valeria: verrò a sbirciare, ciao e grazie!
@ Kiara : :-)
@ Carolina: ehm, purtroppo si :-) ma non vi dico cosa :-)
@ Emanuela: vedrai, è un sogno :-)
@ Alessandra: noooo proprio tui che se in loco!!! aspettiamo fiduziosi, eh!
A volte quando le ricette sono belle e buone non escono le parole: p-e-r-f-e-t-t-a! CIAO SILVIA
RispondiElimina@ ELel: comprendo benissimo, avendo in passato trascorso un periodo senza!
RispondiElimina@ Simo: creedimi, è molto semplice ;-)
@ Patty: fondiamo il clube delle meringhe-dipendenti?:-)
@ Francesca_lasuafra: vero, similissima! per 30??? e che dimensioni aveva???
@ Valentina: grazie!
@ Acquolina: si si, l'incidente diplomatico :-)
@ raffy: grazie!
@ Tamtam: beh, diciamo che almeno una volta bisogna fare una prova, per testare con il proprio forno. Poi si va tranquilli :-)
@ giovanna burreoalici: a quanto hanno detto sia la neozelandese che l'australiana l'originale prevede semplice panna :-)
@ Ramona: ma se è semplicissima!
@ Cinzia: ma non ci vuole un gran lavoro di sac a poche, credimi!!! :-)
@ titty: ma puoi facilmente recuperare ;-)
@ fragoliva: ma è una semplice meringha, non è complicata! La mia scuola è un manicomio :-))))
@ Vicky: non ti piacciono?
@ l'albero della carambola: diciamo che ci si può lanciare senza tanti patemi...
@ Ely: prova, prova...
@ Aria: tutto mandato via mail :-)
@ Corrado T: non ci credo che sei negato...
@ Gio: ed io pure :-)
@ LORENA: :-)
@ La Gaia celiaca: vero. E' che sembra tutta una barzelletta :-)
RispondiElimina@ viola: anche per me è splendido :-)
@ Clo: l'amido stabilizza la meringa e aiuta ad asciugarla meglio :-)
@ Patrizia: tra i due litiganti...;-)
@ Onde99: se la assaggi e ne diventi dipendente non sarà colpa mia, eh!
@ piccoLINA: a chi lo dici...
@ Bucaneve: si, il cuoco di Perth, come riporto, è la versione degli australiani ;-)
@ serena. grazie!
@ elenuccia: non ti piacciono le meringhe??? sono basita :-)
@ Katia: come non essere d'accordo!
@ Claudia: che peccato, perchè a parte la cottura è un dolce molto estivo, secondo me ;-)
@ gloria cucè: grazie :-)
@ Patricia: tu ci farai un capolavoro...
@ Saretta: ma si! è solo meringa!
@ Ka': piuù che altro il luogo, che qui se porti il vino...ti arrestano ;-)
@ Eleonora: vero!!! e noi intanto mangiamo :-)
@ il sapore del verde: grazie, è un paicere rileggerti!
@ eli: da dove venga venga, è strabuono e questo basta ;-)
@ (m)E-Food: o ti ha convinta la meringa con la panna sopra? ;-)
@ Patty: tutto sistemato :-)
@ pis: un favola....che finisce subito!!!
@ ziacrostatina: io devo dire per entrambe i motivi :-)
@ Glu.fri: mi hai fatto morire :-)
@ Ambra: grazie! ed anche farlo è molto piacevole :-)
@ sississima: perfetta, no, ma buona si ;-)
non sono solita fare una cosa del genere ma posso rubarti la ricetta per il mio compleanno e postarla???
RispondiEliminaun bacione e grazie
Può farmi solo piacere. Ciao e tanti auguri :-)
RispondiEliminaDa tempo che cercavo questa ricetta! Grazie mille! Come sempre bellissimo post! Auguroni e cari saluti dalla mammina felice in cucina dalla svizzera :-)CIAO
RispondiEliminaGrazie Lori, ricambio i tuoi saluti :-)
RispondiEliminahttp://briciolediclo.blogspot.com/2012/01/pavlova-versione-al-cacao-e-ai-frutti.html
RispondiEliminaI love you Araba!!!
ho fatto passare quasi due anni prima di fare questa torta, ma il risultato mi è piaciuto tantissimo!
RispondiEliminaanche se ho usato una ricetta un po' diversa per realizzarlo, devo ringrarti per avermi fatto scoprire questo dolce :)
sei una continua fonte di ispirazione!
Grazie a te, Valentine!
RispondiElimina