Racconta l'autore del libro da
cui questa ricetta è tratta che si, l'Italia ha donato al mondo un
numero infinito di bontà in ambito culinario ma dovendone nominare una
allora questa è sicuramente la gianduja: la meravigliosa pasta di cacao e
nocciole nata per far fronte alla cronica mancanza di cacao diventato
costosissimo durante il blocco economico voluto da Napoleone e che i
pasticceri torinesi decisero di sostituire in parte con le nocciole del
Piemonte, decisamente meno care e soprattutto più facilmente reperibili.
Il resto è storia, e sono certa la conosciate tutti.
La
ricetta è stata modificata e perfezionata nel tempo fino ad arrivare
alle versioni che possiamo gustare oggigiorno. Potrei citarne molte, di
marchi famosi, eleganti e raffinati...ma il mio pensiero ed il mio cuore
vanno, rapiti, ad una delle figlie più maltrattate: la Nutella :D
Questi blondies in realtà non contengono Nutella nè creme simili.
Della gianduja qui c'è l'idea di base ovvero l'abbinamento delle nocciole con del cioccolato al latte.
E devo dire che l'esperimento ha funzionato benissimo!
GIANDUJA BLONDIES
da One Tin Bakes di Edd Kimber
per una teglia 23 x 33 cm
200 g di burro
365 g di light brown sugar
2 uova grandi e 4 tuorli
65 g di burro di nocciole
un cucchiaio di estratto di vaniglia
200g di farina
un cucchiaino di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di sale
200 g di cioccolato al latte, tritato grossolanamente
200 g di nocciole, tritate grossolanamente
Preriscaldare il forno a 190 gradi. Ungere la teglia e foderarla con carta forno in modo che sporga dai lati lunghi.
Iniziare
preparando il brown butter o burro noisette: mettere il burro in un
pentolino e farlo fondere a fuoco medio finchè assumerà un bel colore
nocciola, mescolando continuamente. In pratica il burro fonderà,
sfrigolerà ed inizierà a formarsi una schiuma sulla superficie. Quando
si forma la schiuma cominceranno ad apparire tante piccole macchie più
scure, prima che brucino togliere tutto dal fuoco e versare in un altro
contenitore a raffreddare per cinque minuti.
Passati i cinque minuti aggiungere al burro lo zucchero, le uova, i tuorli, il burro di nocciole e la vaniglia sbattendo con le fruste per circa 3 minuti finchè ben amalgamato.
Aggiungere quindi la farina, le
nocciole e il cioccolato mescolando con delicatezza. Tenere da parte
qualche pezzetto di cioccolato e nocciole da spargere sulla superficie
prima della cottura.
Versare il tutto nella teglia preparata livellando bene e spargere il cioccolato e le nocciole messe da parte.
Cuocere
per circa 30 minuti o comunque finchè uno spiedino inserito al centro
del dolce viene fuori con solo qualche mollica attaccata.
Lasciar raffreddare completamente nella teglia prima di rimuovere il dolce e tagliarlo a pezzi.
Si conserva per 3-4 giorni in un contenitore ermetico.
NOTE
- tutto molto semplice a parte la realizzazione del burro noisette che va controllato a vista perchè da color nocciola a carbonizzato è questione di secondi. Però regala un'aroma molto intenso, autunnale, al dolce che è un peccato non perderci quel poco tempo che serve a realizzarlo.
-
come ho accennato nell'introduzione non c'è pasta gianduja qui, ma solo
i suoi ingredienti principali: cioccolato e nocciole. In questo gioca
un ruolo fondamentale il burro di nocciole utilizzato che regala
ulteriore complessità al gusto finale. Non facilissimo da reperire nei
supermercati ma credo che in Italia nei negozi tipo Naturasì si possa
trovare facilmente, così come online. Ovviamente va preso il burro di
nocciole puro, senza zucchero aggiunto. In caso disperato si può usare
il burro di mandorle, dice l'autore, o burro normale: ma il risultato
non sarà lo stesso.
- il light brown sugar è cosa nota: zucchero melassato che ormai si trova in molti supermercati. Può essere in alternativa fatto in casa unendo zucchero semolato e melassa in proporzioni che trovate facilmente online. La dicitura "light" o "dark" si riferisce alla percentuale di melassa presente: più ce n'è, più scuro risulterò lo zucchero.
- prima di farvi spaventare dalla quantità di zucchero e degli altri ingredienti ricordate che le dosi sono per una teglia enorme! Ve ne vengono anche 20 pezzi...
- attenzione alla cottura: come i cugini più scuri, ovvero i brownies, devono rimanere leggermente umidi all'interno. Non seccateli.
- che dire, se non che sono stati divorati? E regalati ovviamente, che qui come da voi feste e cene non se ne fanno: e chi li ha ricevuti mi ha detto quanto fossero buoni per tre giorni di fila, incontrandomi!
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