Avete presente quelle ricette che solo a leggere gli ingredienti sapete che piaceranno a tutti.
Quelle
ricette che non nascono per arrivare a tavola ed essere mangiate
educatamente con le posate ma vanno consumate lì per lì accanto ai
fornelli.
Quelle ricette che sono goduria pura, e fa parte della
goduria anche l'inevitabile ed immancabile ustione del palato: ne vale
tutta la pena.
Come vale tutta la pena di doverle friggere, a maggior
ragione se l'impasto si fa in un attimo, nessuna attesa nè
lievitazione, il ripieno in un lampo e la cottura anch'essa prende non
più di tre minuti!
Di una facilità disarmante ma di una soddisfazione senza pari.
E pazienza se vi ho già svelato come va a finire ;)
FRIED FLATBREADS WITH CHEESE
da Summer Kitchens di Olia Hercules
per 8 persone
150 ml di kefir, o buttermilk
220 g di farina
100 g di halloumi grattugiato grossolanamente
150 g di feta sbriciolata
un cucchiaio di aneto tritato, facoltativo
strutto per friggere o olio di semi di girasole per la frittura
Versare
il kefir in una ciotola e aggiungere a poco a poco la farina,
mescolando fino ad ottenere un composto sodo che va poi impastato finchè
risulterà liscio ed omogeneo.
Far riposare l'impasto almeno un quarto d'ora.
Nel frattempo preparare il ripieno mescolando la feta sbriciolata con l'halloumi e l'aneto se lo si usa.
Ora usando il mattarello stendere l'impasto più fine possibile.
Coprirne
metà con il ripieno preparato e chiudere coprendo con la metà di
impasto ancora libero, lasciando un bordo di circa 2cm ad ogni lato
pressandoli bene per chiudere.
Tagliare
dei rettangoli con un coltello affilato o una rotella da pasticceria di
circa 10x15 cm, assicurandosi che i bordi siano ben chiusi e che non ci
sia aria all'interno.
Scaldare
un cm di strutto o olio in una padella su fuoco medio/basso. Cuocere i
rettangoli pochi alla volta due minuti da un lato ed un minuto
dall'altro o comunque finchè dorati e croccanti.
Scolarli su carta di cucina e servirli caldi.
NOTE
-
come accennato nell'introduzione l'impasto si fa veramente in un
attimo. Kefir o buttermilk (latticello) ormai si trovano con una certa
facilità in molti supermercati e proprio in casi estremi potete usare al
suo posto metà lattè, metà yogurt lasciati riposare un'oretta fuori dal
frigo. Questo tipo di pasta si trova in diverse ricette turche, e
qualcuna araba. Se ne ricavano involtini che vengono cotti su griglie
roventi dopo essere stati unti di burro o ghee. In alternativa, dice
l'autrice, possono essere cotti in forno a 180 gradi per circa 15 minuti
e spennellati di burro fuso appena fuori dal forno. Ma credetemi, non
c'è paragone.
Strutto
per friggere non ne trovo alle mie latitudini, e le scorte sono state
prosciugate dal lockdown. L'olio di semi fa benissimo il suo lavoro ;)
-
il ripieno è delizioso, ma cercate di comprare halloumi di qualità e
non quei blocchi di sale che si trovano al super. Detto questo, non
omettete l'aneto per nessun motivo! Persino il mio augusto consorte ne
ha notato la presenza, ed è tutto dire, magnificandone l'abbinamento con
i formaggi.
-
seguendo la ricetta alla lettera vengono dei saccottini piuttosto
grandi, che l'autrice del libro indica come perfetti per un pranzo
serviti con un'insalata. Mi riprometto di prepararli di nuovo ma più
piccoli in modo da poterli servire con gli aperitivi.
-
la pasta frigge in un attimo, ma va stesa molto sottile. Gonfia in
cottura e rimane croccante per qualche ora. Dopodichè diventa
inevitabilmente più morbida, ma comunque buonissima.
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