Le chiamano combinazioni.
Coincidenze.
Casi fortuiti.
Casualità.
Però che stretta appena ho visto la ricetta dell'MTChallenge di questo mese.
I pici di Patty.
Ma sono anche miei.
Qualche anno fa, l'augusto consorte in veste, ancora, di augusto fidanzato.
Per essere araba e piuttosto felice mancava ancora qualche mese.
Un Capodanno scombinato, o sarebbe meglio dire combinato alla bell'e meglio.
Tre giorni di ferie per lui.
Un tuffo al cuore per me.
Una macchina a noleggio, e via senza meta.
Dove andare, un dettaglio.
Ma Pienza è troppo bella per passarci dritti.
Un freddo birbone, tanto da far esclamare all'augusto consorte durante la visita a Palazzo Piccolomini che il proprietario era certamente morto per ipotermia.
Passeggiate, e risate, e vicoli strettissimi dove riscaldarsi.
Zuppe, carne, legumi, formaggi.
Vino per lui appena arrivato dal deserto, che scuote la testa a vedermi andare sempre ad acqua.
Dove passare l'ultimo dell'anno?
E' tutto pieno.
Chi ha vite meno scombinate delle nostre può permettersi di prenotare.
Come fanno gli altri, a fortuna?
All'ultimo ristorante dobbiamo avere l'aria talmente implorante che ci accettano per pietà.
Scopriremo solo dopo che hanno aggiunto per noi un tavolo attaccato alla porta d'ingresso.
Ogni volta che si apre, e sono tante, siamo investiti da aria gelida tanto da dover cenare con i giacconi addosso.
Menù fisso.
E pici.
Che diavolo sono, chiedo al cameriere.
Mi guarda come un marziano.
Pasta.
Ora, non so se sia stato il posto.
La compagnia.
Lo stato d'animo.
Ma da allora "pici" è uno degli amorevoli soprannomi dell'augusto consorte (che ora mi citerà per violazione della privacy :-)
Mai più mangiati, fino a qualche giorno fa.
Ci ho messo un ragù di agnello con tante spezie, per renderli a chilometro zero anche nel deserto senza snaturarli troppo.
Patty dice che non devono essere perfetti.
E non importa quanto siano lunghi.
Ma come laccio per tenerci insieme tutti gli anni a venire da allora hanno funzionato alla perfezione :-)
Come si sarà capito la ricetta partecipa all'MTChallenge di questo mese: ai pici è stata aggiunta della curcuma nell'impasto, e tante spezie al ragù di agnello, l'animale più mangiato da queste parti.
Una versione incrociata di Toscana e Arabia, ma veramente buona!
Preparare il ragù il giorno prima: tritare finemente sedano, carota e cipolla e farle stufare in poco olio in un largo tegame.
Aggiungere ora tutte le spezie (tranne il chiodo di garofano) e cuocere brevemente finchè ne sentirete sprigionare il profumo, rimestando con un cucchiaio di legno.
Aggiungere quindi la carne e farla soffriggere fino a quando apparirà cotta.
Sfumare con un paio di cucchiai di aceto bianco, e appena il liquido sarà evaporato aggiungere la polpa di pomodoro e il sale.
Cuocere a fuoco medio basso circa un'ora, semicoperto, mescolando di tanto in tanto.
A fine cottura aggiungere il chiodo di garofano e spegnere il fuoco.
Far riposare una notte.
Preparare i pici: fare una fontana con le due farine, e sciogliere la curcuma in poca acqua.
Unire sale, olio e acqua e cominciare ad impastare. Continuare per almeno dieci minuti, fino ad avere un panetto abbastanza morbido.
Avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare mezz'ora.
Tagliare i pici come mostrato nella ricetta originale e farli asciugare brevemente su una teglia spolverati con poca semola.
Cuocere i pici in abbondante acqua salata per circa cinque minuti, quindi servirli con il ragù preparato, a cui va tolto il chiodo di garofano.
Coincidenze.
Casi fortuiti.
Casualità.
Però che stretta appena ho visto la ricetta dell'MTChallenge di questo mese.
I pici di Patty.
Ma sono anche miei.
Qualche anno fa, l'augusto consorte in veste, ancora, di augusto fidanzato.
Per essere araba e piuttosto felice mancava ancora qualche mese.
Un Capodanno scombinato, o sarebbe meglio dire combinato alla bell'e meglio.
Tre giorni di ferie per lui.
Un tuffo al cuore per me.
Una macchina a noleggio, e via senza meta.
Dove andare, un dettaglio.
Ma Pienza è troppo bella per passarci dritti.
Un freddo birbone, tanto da far esclamare all'augusto consorte durante la visita a Palazzo Piccolomini che il proprietario era certamente morto per ipotermia.
Passeggiate, e risate, e vicoli strettissimi dove riscaldarsi.
Zuppe, carne, legumi, formaggi.
Vino per lui appena arrivato dal deserto, che scuote la testa a vedermi andare sempre ad acqua.
Dove passare l'ultimo dell'anno?
E' tutto pieno.
Chi ha vite meno scombinate delle nostre può permettersi di prenotare.
Come fanno gli altri, a fortuna?
All'ultimo ristorante dobbiamo avere l'aria talmente implorante che ci accettano per pietà.
Scopriremo solo dopo che hanno aggiunto per noi un tavolo attaccato alla porta d'ingresso.
Ogni volta che si apre, e sono tante, siamo investiti da aria gelida tanto da dover cenare con i giacconi addosso.
Menù fisso.
E pici.
Che diavolo sono, chiedo al cameriere.
Mi guarda come un marziano.
Pasta.
Ora, non so se sia stato il posto.
La compagnia.
Lo stato d'animo.
Ma da allora "pici" è uno degli amorevoli soprannomi dell'augusto consorte (che ora mi citerà per violazione della privacy :-)
Mai più mangiati, fino a qualche giorno fa.
Ci ho messo un ragù di agnello con tante spezie, per renderli a chilometro zero anche nel deserto senza snaturarli troppo.
Patty dice che non devono essere perfetti.
E non importa quanto siano lunghi.
Ma come laccio per tenerci insieme tutti gli anni a venire da allora hanno funzionato alla perfezione :-)
Come si sarà capito la ricetta partecipa all'MTChallenge di questo mese: ai pici è stata aggiunta della curcuma nell'impasto, e tante spezie al ragù di agnello, l'animale più mangiato da queste parti.
Una versione incrociata di Toscana e Arabia, ma veramente buona!
PICI AL RAGU' SPEZIATO DI AGNELLO
come da ricetta di Patty
200 g di farina 00
100 g di farina di semola rimacinata
2 generosi cucchiai di olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale
un cucchiaino raso di curcuma
acqua q b
per il ragù speziato di agnello
500 g di carne di agnello macinata
500g di polpa di pomodoro
un pezzetto di carota
mezza cipolla bianca
un pezzetto di sedano
poco aceto bianco
la punta di un cucchiaino di cumino
la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere
la punta di un cucchiaino di cardamomo in polvere
un chiodo di garofano
sale
Preparare il ragù il giorno prima: tritare finemente sedano, carota e cipolla e farle stufare in poco olio in un largo tegame.
Aggiungere ora tutte le spezie (tranne il chiodo di garofano) e cuocere brevemente finchè ne sentirete sprigionare il profumo, rimestando con un cucchiaio di legno.
Aggiungere quindi la carne e farla soffriggere fino a quando apparirà cotta.
Sfumare con un paio di cucchiai di aceto bianco, e appena il liquido sarà evaporato aggiungere la polpa di pomodoro e il sale.
Cuocere a fuoco medio basso circa un'ora, semicoperto, mescolando di tanto in tanto.
A fine cottura aggiungere il chiodo di garofano e spegnere il fuoco.
Far riposare una notte.
Preparare i pici: fare una fontana con le due farine, e sciogliere la curcuma in poca acqua.
Unire sale, olio e acqua e cominciare ad impastare. Continuare per almeno dieci minuti, fino ad avere un panetto abbastanza morbido.
Avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare mezz'ora.
Tagliare i pici come mostrato nella ricetta originale e farli asciugare brevemente su una teglia spolverati con poca semola.
Cuocere i pici in abbondante acqua salata per circa cinque minuti, quindi servirli con il ragù preparato, a cui va tolto il chiodo di garofano.
capolavoro!!!!!!!!
RispondiEliminaUn picio innamorato, questo!!!
RispondiEliminaBella la storia che rivela particolari privati e ottimo il ragù,dalle mie parti l'agnello va a gogò, ma con quelle spezie non riesco proprio ad immaginarlo!!
Grande Stefania :)
Che bell'amarcord..avrete percorso anche la via dell'amore e quella della fortuna a Pienza, vero?
RispondiEliminaFantasici questi pici arabi, perfetta fusion :-D
Ma che teneri! Entrambe intendo: tu e i pici ^_^
RispondiEliminami piace tanto tanto la carne di agnello...ma non ho mai assaggiato il ragù di agnello :)
RispondiEliminami attira!!! abbinato poi ai pici che...ho mangiato anche crudi, una volta finiti di fare :)
un abbraccione Stefy!!
Questa si che è violazione privacy e rivelazioni di segreti "d'ufficio" ;-))))
RispondiEliminaChe carini.. Vi immagino in quel posticino romantico per una toccata e fuga".. D'amore ^_^
Agnello speziato, che meraviglia!
Io penso che tuo marito sarà contentissimo di leggere quello che hai scritto. C'è tanta dolcezza ed amore in questo post.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per la sfida!
I pici... Mai fatti, penso che l'ultima volta che li ho mangiati ero in compagnia di Juls! :)
RispondiEliminaE' un piatto che comunque resta nel cuore e la versione arabegiante mi ispira molto!!
Stefania lo sapevo che la tua versione mi sarebbe piaciuta tantissimo!
RispondiEliminama sai che non li ho mai fatti e neppure mangiati i pici? In questi giorni ne ho viste tante ricette pubblicate ma la tua ha una marcia in più!!buona settimana!
RispondiEliminami piace davvero tanto la tua versione, molto rustica!
RispondiEliminaI nostri viaggi sono sempre legati ad un piatto e i pici sono rimasti nel tuo cuore e li hai espressi nel modo migliore. Io il ragù di agnello non lo mangio molto, mi ricordo che lo faceva spesso la mia nonna con le scilatelle, la nostra pasta fatta in casa e devo dire che le mangiavo sempre con molto piacere. Complimenti la tua versione di pici è molto invitante!!! Buona giornata.
RispondiEliminaI pici imperversano davvero in questo momento....bisogna farli per forza!! bello anche il ragu. E' sempre carino quando si riescono a combinanare così bene le tradizioni di due posti così diversi: pici+ ragu di agnello!
RispondiElimina...che carina la tua storia....
E' sempre bellissimo leggere di te e del tuo augusto consorte.
RispondiEliminaE ci credo che soltanto qualcosa di tanto buono nella sua semplicità poteva legare due vite "scombinate" con tanto amore.
Ottimi i pici tosco-sauditi e sempre speciale tu!
Buona inizio settimana, Stefania!
Mi piace l'aggiunta di curcuma nell'impasto. Ma si sentiva poi la curcuma dopo la cottura?
RispondiEliminaE complimenti per la lunghezza dei pici, a molta gente (io sono uno di quelli) si spezzano. Brava.
Saluti a lui: per un senso di fratellanza tra mariti non lo citero' per soprannome :-)
ho avuto modo di assaggiare questa pasta un paio di volte e ne sono stata rapita.....ottimo piatto!
RispondiEliminabacione
I pici sono uno dei miei piatti preferiti. Da provare questa versione speziata e alternativa.
RispondiEliminaforza di vedere pici di qua di la ,mi avete fatto venire tutte voglia di provarli un abbraccio simmy
RispondiEliminaUna ricetta bellissima e piena di amore soprattutto!!baci,imma
RispondiEliminaMi avevi parlato di un significato speciale di questo piatto per te, ma non avevo idea che rappresentasse un "voi" ed una così romantica fuga. Mi hai fatto chiudere la bocca dello stomaco per l'emozione perché so cosa significhi visitare o assaggiare qualcosa quando si è sotto l'effetto della droga amorosa. Io ricordo come fosse adesso la mia prima granita al caffè con panna mangiata dalla stessa coppa con il mio allora giovanissimo e non ancora fidanzato (futuro marito). E sono no felice, di più, a sapere che con i pici ti ho fatto vivere nuovamente quei meravigliosi momenti.
RispondiEliminaChe dire di questo condimento: assolutamente fantastico. Potrei riuscire a mangiarlo anche io che non simpatizzo con la carne di agnello (per svariate ragioni), ma le spezie rendono il tutto favoloso come una storia di Sherazade. Concordo con l'aggiunta del chiodo di garofano alla fine, per non coprire tutti i sapori con questa spezia stupenda ma parecchio invasiva.
Grazie Stefania, per la tua condivisione, per aver svelato un così delizioso segreto e per partecipare sempre con immensa bravura. Un abbraccione, Pat
Viene una fame a vederli in foto, immagino che bontà! Passa a trovarmi, ho un premio per te! baci e buona giornata!
RispondiEliminaI pici per me sono una costante ( da buona toscana), almeno una domenica ogni due, ho imparato a farli da poco..mi aveva condizionato mia mamma che ha imparato tardi perchè diceva che erano laboriosi e così tutte le domeniche appiciava nonna, poi mia mamma ha preso il via e non si è più fermata, km e km di pici. Una domenica mio marito esordisce " perchè non si fanno i pici?" per quanto interdetta mi è piaciuta questa sua iniziativa e abbiamo iniziato ad appiciare insieme...adesso ogni tanto mi aiuta, ogni tanto se li mangia e basta, ormai vado velocissima quasi quanto a far sparire un piatto colmo. Mi piace la tua idea della curcuma nell'impasto, magari provo, bypasso l'agnello però...
RispondiEliminaps: ieri ho provato la tua torta di mele con il limoncello, portata a casa di amici è stata spazzolata in un lampo, a presto:-))
Col ragù d'agnello? Mi hai fatto innamorare *_*
RispondiEliminaCredo veramente ci sia qualcosa di magico in Toscana e Pienza è uno di quei posti che ho visitato col moroso e che conservo nella scatolina dei ricordi belli, sereni, gioiosi.
Un bacio.
chissà perchè la parola pici ispira sempre tanti simpatici insulti :-)
RispondiEliminaI pici in versione araba sono un abbinamento veramente felice comunque...e giuro che il gioco di parole non era voluto!
"Patty dice che non devono essere perfetti"... ma i tuoi lo sono eccome:) splendida versione con l'agnello speziato... zenzero e cumino insieme mai provati.. ma mi fido ciecamente... un abbraccio stefy e buona settimana:*
RispondiEliminaComplimenti per il piatto non ho mai mangiato il ragù d'agnello, ma lo proverò... i pici per il momento mi piace ammirarli fatti da te non sono brava a fare la pasta in casa. :) Rosalba
RispondiEliminaquesta pasta la presenterò a mio marito quando dovrò farmi perdonare l' acquisto dell' ennesimo paio di scarpe!!! ;-)
RispondiEliminapici e passione ..bellissimo post ed eccezionali i tuoi pici !così profumati,dal sapore tutto loro!bravissima
RispondiEliminaquando ero al liceo e avevo lo stesso tono di voce di mia sorella e i cellulari erano fantascienza, e pure della più spinta, ero stata scambiata per lei dall'allora suo fidanzato. Il quale mi aveva sussurrato, al telefono "ciao, sono picio".
RispondiEliminaEcco.
Dì all'augusto consorte che gli poteva andar peggio :-)
Grazieeeee
che romantici!!! e adesso farli per voi due a casa vostra, non ha prezzo :-D
RispondiEliminache buono quel ragù!!!
i pici come laccio?? li proverò!!
RispondiEliminaAraba, ma sai da quanto volevo prvare questi pici e poi, tra una cosa e l'altra, me ne sono sempre dimenticata!! Ma ora che li hai scovati, non più scuse...e magari potrò usarli anche io come laccio ma non per trattenere consorti o partners, come te, quanto per...appenderceli (vedi "cappio";-)!!
RispondiEliminaCinzia
E' un piacere leggerti hai una bella anima da me fa freddo e i tuoi pici mi riscalderanno pero' io ho solo del pollo in brodo e tanto buon parmigiano spero saranno buoni lo stesso !Emilia
RispondiEliminapienza è fantastica veramente .. come i tuoi pici
RispondiEliminaChe bello quando una ricetta ti accompagna per i sentieri della memoria, facendoti rivivere i momenti più magici della tua vita!
RispondiEliminaE che meraviglia questo ragù di agnello, che la magia delle spezie trasforma in un condimento da sogno!!! Grandissima come sempre, Araba. :-D
Insomma devo farli anch'io i pici! non li conoscevo e mi preoccupa un pò la versione gluten-free ma ci voglio tentare!!
RispondiEliminaBuon inizio settimana!
Questi pici devono essere strepitosi, bravaraba!!
RispondiEliminaBellissima questa vostra storia...un episodio dolcissimo, una storia semplice, bella e piena d'amore.
Vi ho immaginati: due ragazzi, in giro al freddo, la sera di capodanno, con il solo desiderio di stare insieme a prescindere dal posto...
Vi vedo li come Lilly e il vagabondo con un pici in bocca e i cuori che aleggiano ogni volta che aprono la porta:p
RispondiEliminaSplendida la tua versione speziata!!!
Sai che mi aspettavo ancora del cammello??? Potrei quasi dirmi delusa. Quasi: l'agnello è un tipo di carne che a me piace molto ma che il mio Martirio non apprezza.
RispondiEliminaSai che ti dico? Mi sa che me lo faccio, lo porziono, lo surgelo e quando ho voglia di arabeggiar ... lo mangio!
Il bello dei sughi di carne è che possono anzi devono essere fatti prima, per riposare...
Mille e una buona giornata Araba!!
Nora
Stefania...bella la storia, bello il ricordo, bello il legame...
RispondiEliminaquesti pici sono bellissimi anche nel condimento. Un km zero perfetto.
e tu bravissima , come sempre!
buonissima settimana!!
Mi piace la romanticheria dietro questa ricetta! E mi piace anche come hai cucinato questo ragù arabo, con la curcuma nella pasta e la carne speziata! Buona settimana :)
RispondiEliminaChe bella la tua storia, Arabella!
RispondiEliminaChe storia romantica! E bellissima l'immagine del picio che lega il passato col presente! Ottimi i pici, esotici ma non troppo!
RispondiEliminaCiao Stefania! Forse non mi sono mai presentata ma ogni tanto passo a trovarti e ti seguo da un po'. Ti devo fare i complimenti per la tua storia perchè è molto romantica e l'hai raccontata con molta dolcezza.
RispondiEliminaE complimenti pure per i pici, che se anche non sono proprio italianissimi per il sapore (ma d'altra parte per te è quello il vero km 0) mi ispirano tantissimo anche perchè mi piace molto l'agnello.
Ciao
Mari
Araba, mi spiace...sti pici nun vanno bene: SO' PERFETTI!!!
RispondiElimina:D :D :D
Bacioni e ...salutami picio :)))
Approviamo il condimento! bravissima, pure dall'oriente sei più brava di noi con i primi piatti italiani ;)
RispondiEliminabaci baci
Che ricordo dolce e romantico, direi che non hai snaturato proprio niente anzi!
RispondiEliminaChe bei ricordi, moooolto romantico :) mai stata a pienza bisogna che la proponga alla dolce metà. Secondo me davanti a un piatto di pici cederebbe immediatamente
RispondiEliminali mangerei per 1001 notte, salvo poi mettermi a dieta ma sarebbe ormai troppo tardi, però che buoni, alla faccia delle diete! Buona settimana!
RispondiEliminaI pici bellissimi, ma essendo io una carnivora ai limiti del cannibalismo mi sono ingrifata sul ragù di agnello... slurp! Un bascio cara!
RispondiEliminaI pici per una serata romántica sono indimenticabili ahí proprio ragione ;-)
RispondiEliminaA presto
Ma che romantica oggi!
RispondiEliminaUn bacione a te e un grosso saluto all'augusto consorte!
Ma che romantica oggi!
RispondiEliminaUn bacione a te e un grosso saluto all'augusto consorte!
Wow!! romanticpici al sapore di Arabia :) un post che condivide aromi speziati e ricordi dolci con la stessa generosità :) grande, mitica Stefania . Un abbraccio, Nikita
RispondiEliminaCiao, Stefania!! Che bello leggere di pici da tirare a mano e di mani che continuano ad accarezzare con amore ricordi e mariti innamorati...:) Ti auguro migliaia di pensieri e parole d'amore ancora,Pina.
RispondiEliminaChe storia romantica. Sembra di sentire perfino l'odore di quel freddo (secondo me il freddo d'inverno ha perfino un odore, tutto suo) e poi di quel piatto caldo e buono. Così come il profumo delle spezie di questo agnello.
RispondiEliminaCon l'augurio di tanti Capodanni altrettanto belli.
E' sempre bellissimo leggere i tuoi post, ma questo è uno dei più romantici e intensi che io abbia mai letto :D
RispondiEliminaIo, per quei posti che racconti ci sono passata, d'estate ma con un venticello che quasi sentivo freddo, per me, donna del sud(ma più a nord di te)era freddo. E li, anche io ho conosciuto i pici e da allora mai più dimenticati.
RispondiEliminaUn mio amico,questa sera, mi ha chiesto quale fosse il condimento ideale per i pici ed io, forse pensando a te nel mio inconscio, gli ho risposto che si abbinano divinamente con tutto, persino con il cammello!(ma questa era un'altra ricetta, lo so!)
mai fatti ne' mangiati.. il misto di spezie nella carne e la curcuma di sicuro hanno reso il piatto succulento! che odio il tavolo vicino alla porta! ciao cara!
RispondiEliminaDei lacci oltre che romanticissimi, buonissimi!!
RispondiEliminaIl piatto "vince" da solo senza bisogno di commenti tecnici o di esclamazioni particolari. Le ragioni sono nel tono delle parole usate per questa pagina di diario. La lettura si dice sia 'soggettiva', però acquisisce un valore assoluto quando si racconta di se con una apertura che di intimo ha solo la bellezza del proprio sentire. I soprannomi sono un dettaglio, resta una foto emozionante scattata ad un paio di ragazzi innamorati :)
RispondiEliminaPiatto stratosferico condito non solo dal saporito ragù d'agnello, ma anche e sopratutto dalla tua intro scoppiettante e piacevolissima ;-)
RispondiEliminaUn abbraccione
Bello il tuo racconto e bello il matrimonio tra Arabia e Toscana. Pare quasi che un piatto possa regalare al mondo la pace.
RispondiEliminaBrava come al solito e vale doppio visto la materia prima di cui disponi :-)
@ giulia pignatelli: :-)
RispondiElimina@ Loredana: arricchiscono il sapore ma non lo coprono, stanno molto bene.
@ poverimabelliebuoni/insalatamista: e certo!!!
@ Emanuela: grazie!
@ Mile: i pici crudi li ho mangiati anche io ;-)
@ Vaty: violazione su tutta la linea, ora mi cita!
@ Natalia: ma si, non se l'è presa troppo...
@ Kitty'sKitchen: effettivamente confermo che non era male.
@ chiarina-ina: :-)
@ Federica SImoni: devi provarli, sono un formato davvero buono.
@ Valentina: grazie
@ Giovanna Bianco: vedi, abbiamo qualcosa in comune.
@ franci e vale: perchè andare d'accordo è sempre più facile di quel che sembri ;-)
@ Raffaella: ti ringrazio tanto.
@ CorradoT: no, non si sentiva. Ha dato un bel colore, però. Il consorte ringrazia :-)
@ Le pellegrine Artusi: grazie!
@ Simona Mastrantuono: devi!
@ Dolci a gogo: :-)
@ Patty: grazie a te Patty, e buon lavoro ;-)
@ Lyla: mille grazie
@ Il mondo di Milla: grazie del pensiero condiviso, e di aver provato la torta :-)
@ Ritroviamoci in Cucina: vedi che è magico!
@ Tery B: ahahhhahahahahha
@ simona: no no, ce ne vuola alla perfezione!
@ Miele e Vaniglia: se guardi la ricetta di Patty vedrai che non è complicato.
@ Valentina: ottima strategia!
@ lalexa: grazie di cuore
@ Alessandra Gennaro: oddio!!!! :-)
@ Acquolina: sono stati i primi fatti in casa da me, ma non saranno gli ultimi.
@ Valeria: :-)
@ Cinzia: vale anche quello come uso, certo!!!! :-)
@ Emilia: un piatto a me farebbe piacere eccome!
@ ELENA: :-)
@ Mapi: si, è proprio bello!
@ Roberta: se guardi tra gli sfidandi dell'MT challenge alcune versioni gluten free sono state postate :-)
@ stef : si si! eravamo così :-)
@ Dolcemeringa Ombretta: ahahahah lo dirò al consorte!
le ricette che si legano a ricordi del cuore...sono le più buone!
RispondiEliminabuona giornata
Sara
Questo ragù speziato d'agnello ci sfizia moltissimo e lo troviamo azzeccatissimo con i pici!
RispondiEliminaBacioni da Sabrina&Luca
pici da mille e una notte :-))
RispondiEliminaA dir poco favolosi! <3
RispondiEliminaBellissimi i tuoi pici del deserto, e devo dire che hai scelto un ottimo laccio per tenervi insieme :)
RispondiEliminaIo ho fatto l'università a Siena, e i pici me li porto da sempre nel cuore.
RispondiEliminaMa adesso che mi parlano anche di te... mi sembrano ancora più buoni!
A meno che non sia un aggregatore e tu ci sia iscritta (nel qual caso scusa le mille segnalazioni!) c'è anche questo...qui
RispondiEliminaBuonissimi !!!!!!!!!!
RispondiEliminaComplimenti per il Blog !
Mi sono iscritta tra le tue lettrici !
Ti mando anche i link ai miei Blog se ti fa piacere vederli !
E se hai voglia di iscriverti anche tu mi farebbe piacere !!!!!!!
http://foodwineculture.blogspot.it/
e questo di Ricette dei Bimbi
http://aboutcookingandmore.blogspot.it/
Ciao e complimenti ancora !!!