Mai sfida fu più sfida.
Non per menzionare la difficoltà a reperire uno spaghetto di marca italiana e non araba o, il Signore ce ne scampi, americana.
Non per menzionare il prezzo della suddetta, assolutamente ascrivibile alla categoria ricatto.
Non per menzionare l'ardire di ordinare dei pomodorini ciliegia, fatti arrivare, pare, direttamente dall'Olanda.
E qui invece il prezzo è stato direttamente considerato pagamento di un riscatto.
Non per menzionare che si, ho trovato gli ingredienti.
Ma non ho avuto nemmeno lo straccio di un'idea.
Niente, nada, nulla.
Gli spaghetti al pomodoro, quanto di più difficile da rinnovare.
Ma che vuoi reinterpretare quando il piatto è già perfetto?
E poi improvviso, quel ricordo.
Un vezzo di mia mamma che questo piatto lo amava moltissimo.
Aggiungeva all'ultimo una noce di burro (e questa possibilità la menziona anche Paola nel suo splendido post)
Poco, eh.
Ma santo cielo se faceva la differenza.
E allora sostituiamo il burro con il laban, il buonissimo formaggio di yogurt che si fa in tutto il Medio Oriente e dello yogurt non conserva il gusto pungente ma solo la cremosa pastosità.
Ed invece dell'origano mettiamoci lo za'atar, nome locale della spezia che indica un misto di timo, maggiorana, origano, santoreggia e qualcos'altro che il signore che me lo vende non mi svelerà mai.
E quel ricordo si rinnova.
Si adegua.
Parla una lingua nuova.
Anche se dice ancora le stesse cose :)
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di questo mese.
SPAGHETTI AL POMODORO, LABAN E ZA'ATAR
per due porzioni
160 g di spaghetti
300 g di pomodorini ciliegia
un paio di cucchiai di olio extravergine
mezzo spicchio di aglio
sale
un paio di cucchiai di laban
un cucchiaino raso di za'atar
Scaldare l'olio in una padella con l'aglio e toglierlo appena colorisce.
Versare nella padella i pomodorini lavati e tagliati in due cuocendoli per qualche minuto a fiamma viva e coperti.
Quindi schiacciarli leggermente con una forchetta, aggiustare di sale a piacere ed abbassare la fiamma.
Coprire e continuare la cottura per circa una ventina di minuti.
Lessare la pasta al dente in abbondante acqua salata e scolarla versandola nella padella con il sugo.
Aggiungere un cucchiaio di laban e saltare il tutto per pochi secondi.
Servire subito con del laban extra ed una spruzzata di za'atar.
NOTE
- del laban trovate diverse ricette anche per farlo in casa, io qui da me lo trovo fresco in ogni supermarket.
- anche lo za'atar è reperibile negli ormai molti negozi di spezie presenti in Italia ed on line.
Due ingredienti nuovi per me che immagino renderanno questo piatto speciale, grazie!!!!
RispondiEliminaLi hai rinnovati alla grande !!! Sai che anche mia nonna metteva una noce di burro sopra la pasta al pomodoro ? Me ne ero dimenticata... ;)
RispondiEliminaIl fiocchetto di burro nella pasta al pomodoro mi manca...tua madre la sa lunga. Interessante l'aggiunta del laban
RispondiEliminaChe poesia!
RispondiEliminaQuesti sono i piatti di pasta che una non-pastivora ma amante de o' spaghetta ca pummarola come me vorrebbe assaggiare. Tradizione rivisitata e alla grande! Soprattutto se in mezzo ci sono dei bellissimi ricordi.
RispondiEliminaMi hai messo una curiosità pazzesca per il laban... chissà se si trova in Italia... devo provare al negozio di alimenti etnici che ho appena scoperto. Anche se probabilmente non avrà lo stesso sapore (sono del partito dei prodotti tipici mangiati in loco).
Immensa come sempre Stefi!!
Un piatto davvero sfizioso!
RispondiEliminaEcco come fare venire voglia di spaghetti alle 10 del mattino!!
Grazie per le tue ricette e per il modo speciale con cui ce le racconti.
Buona settimana
Serena
Ciao Araba!Sono la tua fedelissima anonima silenziosa ma non troppo della tua crostata di mele ripena!Che io sappia nello za'taar l'ingrediente segreto è il sumac,sempre nella stessa proporzione delle altre spezie che tu elenchi... almeno in quello libanese la "formula" è questa: in alcune versioni aggiungono anche i semi di sesamo dorato...spero cosi' di contraccambiare in minima parte la miniera di informazioni & suggerimenti oltre che le tue innumerevoli ricette di squisitezze ;)!E anche la mia nonna e la mia mamma mettevano una nocciolina di burro a piatto finito sulla pasta al pomodoro e come dici tu, faceva la differenza...qui dalle mie parti si usava regolarmente : ma non credo che a parte qualche veneranda signora lo faccia piu' nessuno: se ne sapevano nonne&mamme! Quindi ottima questa tua idea di riproporre!E faro' questo sugo tra un paio di giorni,tu mi tenti sempre a nuove strade di gusto: il tempo di fare il laban,che nella mia città in piccole porzioni non lo trovo facilmente...siamo da secoli multietnici,con tra l'altro una storica minoranza/comunità turca & armena... ma non ancora come vorrei nelle merci, ma ingegnarsi è metà del piacere di fare, come tu insegni!Buona giornata e grazie!
RispondiEliminaCiao anonima :D come ben sai dello za'atar esistono così tante versioni quante in pratica persone che lo preparano. La versione qui in Arabia non prevede il sumac, o quantomeno in dosi minime. Il signore da cui lo compro non lo mette, mentre ogni tanto ci mette il sesamo nero o dorato. Ancora grazie e fammi sapere se alla fine la provi :)
EliminaLaban e za'atar...questi sconosciuti....
RispondiEliminaSpaghetti al pomodoro...uhhmmmm
Anche la mia mamma li preparava, con i pomodori appena colti dalla pianta, una vera delizia.
Chissà poi perchè, in tempi di Masterchef e di super chef mega stellati o meno, che ci propinano in TV a tutte le ore, dobbiamo cimentarci assolutamente in piatti con ingredienti introvabili e con preparazioni che Guatiero Marchesi potrebbe ripudiare ed invece non torniamo alla tradizione?
Piatti della cucina contadina preparati con materie prime povere?
Bohhh...sarà la globalizzazione, ma i "du spaghi cor pomodoro" me li farei proprio!!!!
Uhhh dimenticavo: e poi alla fine una sana e goduriosa scarpetta, questa sì che è vita...
EliminaUna versione stuzzicante e invitante, il profumo che viaggia lontano ;)
RispondiEliminaCara é difficile rielaborare un piatto di spaghetti perché cosi é gia il top ma tu hai saputo dare quel tocco di internazionalità ad un classico e devo dire che mi ispira moltisssimo!! Baci,Imma
RispondiEliminaIo ti adoro, ma questo lo sapevi già. Ora dovrò ingegnarmi per fare in casa il laban (trovarlo qui la vedo dura, magari quando capito a Roma zona Piazza Vittorio...). Mi hai fatto venire una fame tossica. In questo momento ti odio un po', in effetti :P
RispondiEliminaDei ingredienti nuovi per me, ma credo che hanno dato al piatto un sapore squisito !
RispondiEliminaMa lo sai che lo zahatar pur'io usai.
RispondiEliminaMa di mozzarella di bufala, andai, invece che di labna...
:-D
Adoro il laban e lo za'atar, che mi portò un mio amico in dono dall'Azerbaijan.
RispondiEliminaOttimo modo per reinventare un [preziosissimo ;) ] piatto di spaghetti!
Ottima idea! Grazie
RispondiEliminaAdoro lo zatar
Carissima, la tua mamma e la mia nonna devono essersi parlate in qualche momento della vita. Perché lei faceva esattamente così.
RispondiEliminaDi zaatar, invece, non ne ho più. L'ultimo pizzico se l'è portato via un'invasione di camole che mi ha svuotato la dispensa in un vano tentativo di prevenzione )-:
Però io credevo che da quelle parti fosse tutt'un pomodoro, con quel sole, altro che Olanda - ma s'è mai visto? Pomodori olandesi, proprio il clima loro! Quanto costeranno in serre e CO2???
Magari fosse tutto un pomodoro! Ma qui si coltiva pochissimo, dato l'esorbitante costo dell'acqua desalinizzata che viene usata per innaffiare, e si vive di prodotti importati. Di solito abbiamo pomodori egiziani, ma è un periodo che arrivano solo questi...immagino solo per poter spennare gli occidentali cretini come me che ne rimangono abbagliati :)
EliminaCiao Stefania! Anche a me piace molto lo Zatar, Za-atar o Zattar o non so come altro lo chiamino... l'ho trovato scritto in tutti i modi! Penso che l'ingrediente misterioso che il tuo fornitore non ti svela sia il sumac, perchè è un saporino inconfondibile! non l'ho mai messo sugli spaghetti e quindi proverò!!
RispondiEliminaCiao
Marika
Grazie Marika, ma non è il sumac che conosco bene, prima o poi riuscirò a farmi svelare il resto degli ingredienti :)
Eliminauna bella idea un mix oriente e italia molto indovinato
RispondiEliminawow vedo che queste spezie vanno di moda!!! adesso dovro' per forza provarle anch'io e poi seguiro' la tua ricetta :)
RispondiEliminami sono aggiunta, ora spero vorrai ricambiare mettendo il mio blog tra quelli che segui, grazie!! :)
That’s amore
direi che sei riuscita a creare l'impossibile e questo piatto di spaghetti diventa super buono!
RispondiEliminaCara Araba, ho fatto questo piatto stasera, per me sola( il coniuge è "fuori sede"...l'ignaro non sa che si è perso ;)!)e ho divorato con gran piacere! Sola modifica alla tua proposta è che ho usato degli 80 gr.spaghetti meta' integrali( avevo 40 gr. che mi avanzavano) e metà di farro! Lo Za' taar me lo sono autoprodotto ( come il laban...anzi,il prossimo provo a farlo di capra anzichè vaccino, giusto x sentire la differenza)cercando di seguire i tuoi suggerimenti : ossia pochissimo sumac, timo , maggiorana, santoreggia e ho messo sesamo dorato e un po' di nero.E' una ricetta molto buona, gustosa e leggera, e come spesso sono le tue proposte,molto "furba" nella sua velocita'e semplicità di esecuzione! Quindi da rifare e da mettere in menu' settimanale x tutta l'estate dato che da me "piovono" pomodorini ciliegia a iosa , in dono dall'orto di una amica:)!Ti avrei mandato una foto del piatto, prima e dopo ,cosi' vedevi come me lo sono ripulito, ma sono veramente un' impedita a riguardo...ma sottolineo che gli spaghetti al pomodoro "Araba Felice Style"meritano ! Fateli, e non cambiate il laban con altro, se potete;)!!Un grazie e caro saluto, mi riacquatto ad aspettare la prossima proposta!
RispondiEliminaMa dai, ed io che pensavo che questa ricetta non l'avrebbe mai replicata nessuno! Mi fa piacere che nonostante ti sia dovuta arrangiare negli ingredienti sia venuta bene lo stesso. Ancora grazie :)
EliminaPosso azzardare e dire che hai fatto lo scarpariello arabian style? :) scherzi a parte, partire dai ricordi è sempre il modo migliore di reinterpretare e approcciarsi alla cucina. Ricordare quei sapori e quei gesti familiari, ritrovarli e reinventarli, mescolandoli ai sapori che oggi significano casa. La tua versione profumata mi piace moltissimo. Grazie mille per la tua ricetta :)
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