Ogni volta che la signora Tina bussava alla nostra porta con il famoso piatto in mano, era una festa.
Quel suo budino favoloso era probabilmente il dolce piu' amato in famiglia, quello che metteva d'accordo tutti, quello del quale si litigava l'ultima fetta.
Quando la signora si trasferi', il budino scomparve con lei.
Avevo 8 anni, ma ne dovettero passare quasi altrettanti prima di chiedere a mamma, rimasta in contatto con la signora, di domandarle la ricetta al telefono.
La trascrissi con molta cura nel quaderno in cui incollavo le ricette che ritagliavo da Topolino, e la grande voglia di mettermi alla prova per riassaggiare quel dolce divino venne rapidamente messa a tacere dal permesso non ottenuto. E' difficile! sosteneva mamma, anche se non so bene su che basi.
Immagino che il solo pensiero di me che rendevo la cucina un campo di battaglia la tramortisse, lei che cucinare non lo amava per nulla!
Quindi di necessita', virtu'.
Cosa fanno le brave ragazzine? Obbediscono alla mamma, ma sono pronte a fare di testa loro non appena non e' a vista. E quindi alla prima assenza prolungata, ecco che di corsa acquistai gli ingredienti.
Con una certa apprensione seguii le istruzioni, che non mi parvero cosi' complicate.
Sciogli il cioccolato, che profumo. Ed eccolo in forno in quello stampo di alluminio comprato perche' mamma nutriva, nonostante cucinare non lo piacesse, uno sviscerato amore per tutto cio' che in teoria sarebbe prima o poi potuto servire a qualcosa.
E via in frigo, dopo il forno. Ma uscira' dallo stampo?
Con la classica fortuna del principiante, non solo il budino usci' senza sforzi dallo stampo capovolto con il cuore che batteva, ma venne bellissimo, liscio, senza una ruga.
Ma soprattutto fece esclamare a mamma un sorpreso " ma sei proprio brava!" che, credetemi, ho nelle orecchie da allora.
Avevo 15 anni, ed un cuore cosi' pieno di gioia che mi sembrava impossibile non scoppiasse.
Da allora, il budino divento' il dolce richiesto ad ogni compleanno dei miei genitori, di ogni Festa del Papa' o della Mamma, persino dell'anniversario di quando mio padre smise di fumare, ed ogni volta glielo presentavamo con una sigaretta al posto della candelina...
Poi il tempo passa e tante, troppe cose cambiano.
Il quaderno con le ricette di Topolino arriva in Arabia, e da poco anche quel famoso stampo con foro centrale si e' trasferito in Medio Oriente, dopo una trattativa amichevole con mia sorella, e clausole del tipo
" vedi di non perderlo o..."
Eh si, perche' il budino per noi e' tale solo con quella forma.
Forma di casa mia :-)
Da piu' recenti investigazioni con i figli della signora in questione e' risultato che la ricetta gliel'avesse a suo volta data una vicina piemontese. Mistero svelato, ecco perche' sembrava tanto un bonet!
So che ce ne sono tante versioni, ma buono come questo sinceramente mi e' capitato di rado.
Provatelo, e' semplicissimo e con l'impareggiabile pregio di doversi preparare in anticipo ;-)
BUDINO DI CIOCCOLATO E AMARETTI ( per uno stampo con foro centrale della capacita' di un litro)
un litro di latte intero
100g di cioccolato fondente
100g di zucchero semolato
100 g di amaretti secchi
un cucchiaio di whisky
6 uova intere
burro e zucchero per lo stampo
Mettere sul fuoco il latte, lo zucchero ed il cioccolato a pezzi, mescolando ogni tanto mentre quest'ultimo si scioglie. Appena il tutto arriva a bollore far attenzione che non esca dalla pentola, abbassare il fuoco in modo che il composto frema soltanto, e lasciarlo cuocere 40 minuti.
Spegnere e mettervi subito gli amaretti e il whisky. Lasciar intiepidire ed unire le 6 uova intere, leggermente sbattute a parte. Ora frullare il tutto con il frullino ad immersione, in modo da avere un composto perfettamente liscio.
Imburrare abbondantemente e cospargere di zucchero lo stampo, quindi versarvi il mix preparato e cuocerlo a bagnomaria in forno ( quindi mettere lo stampo in una teglia riempita d'acqua, in modo che vi sia immerso per due dita) preriscaldato a 170-180 gradi.
Cuocere per circa un'ora, finche' sara' ben rappreso.
Sfornare e lasciare raffreddare a temperatura ambiente, dopodiche' metterlo in frigo con tutto lo stampo per una notte.
Con attenzione capovolgere lo stampo su un piatto da portata (meglio se prima lasciate il budino un quarto d'ora a temperatura ambiente, per facilitare il distacco) magari dopo aver passato una lama tra il dolce ed il bordo.
Servire freddo, con il caramello che si sara' formato in cottura.
NOTE:
- il dolce si conserva perfettamente diversi giorni in frigo.
- usate proprio il whisky, e non il rum: sarete sorprese dall'aroma, e se ve lo dice un'astemia...
-non omettete il liquore anche se il dolce e' destinato ai bambini: in cottura l'alcol evapora regalando solo il suo profumo.
HO una serie di tue ricette da provare, ma credo che questo lo metterò all'inizio della lista, poco prima di quel delizioso dolce al semolino ed i famosi biscotti alla maionese della tua amica americana.
RispondiEliminaPer me amaretti/whisky è una combinazione da non lasciarsi scappare.
Molto bello il tuo post.
Pensa che prima di postare le mie ricette passo sempre prima da te.
Bacioni.
Non tentarmi ti prego: nelle prossime settimane dovrò ridimensionare le mie abitudini alimentari ...
RispondiEliminaI ricordi d'infanzia sono sempre bellissimi e questo budino o bonet come l'hai chiamato tu ha veramente tutto il sapore di buono, il sapore di casa, il sapore del riuscire a fare qualcosa per la prima volta :-)
RispondiEliminaun dolce che conosco e apprezza molto visto che è tipico della mia zona.decisamente goloso e anche a me ricorda l'infanzia!
RispondiEliminaBuonissimo, pensa che l'ho sempre fatto con l'amaretto di Saronno :-)
RispondiEliminama visto che preferisco fare i dolci con il whisky (che e' asciutto e non dolce) dovro' provare :-).
Se potessi ti manderei un po' di piante di cape gooseberry, ormai non ne posso piu'!
ciao
A.
ma lo sai che non mi ricordavo che su topolino ci fossero le ricette????
RispondiEliminaE' uno dei miei dolci preferiti in assoluto, credimi.
RispondiEliminaE ti è venuto alla grande!
bacioni e buona settimana
Stefy meno male che non eri una ragazzina ubbidiente …
RispondiEliminaAdoro il budino, specie quello al cioccolato, e il profumo degli amaretti arriva fino a qui!
Giusto questo week end ho comprato un bello stampo da budino, credo lo proverò al più presto!
Bacissimi e buona settimana
Da piemontese, ti dico......quanto hai ragione!!!! Il bonet in casa mia è il dolce della domenica!!! Buono, profumato, delicato!!!
RispondiEliminaTi è venuto splendidamente bene!!!!!
Brava, brava, brava, per aver proposto un dessert veramente interessante e che in tanti credono solo...un budino!!!!!!!!!!!
Un abbraccio!!!!!
le ricette di topolino!!!! altro che la Recherche!!! questi sono i "flash back" che piacciono a me!
RispondiEliminaIl mio quarto piemontese si rallegra, delle dosi, del procedimento e della splendida riuscita.
complimentissimi
ale
Che nostalgia mi hai fatto venire!! :)...ci vorrebbe una fetta di questo mitico budino!
RispondiEliminaIo tra l'altro non ho mai assaggiato il bonet.....sarà ora che mi dia una mossa.
Un sorriso bello,
D.
Non so perchè, sarà la storia che hai raccontato o le foto che rendono la delizia... questo budino "sa da fare" me lo sento già in bocca!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBuon inizio settimana!
Ciao stefy è meraviglioso sentire il profumino di questo dolce delle mie parti che attraversa terre e mari... l’hai fatto uno spettacolo.. unbacio
RispondiEliminaChe spettacolo, vedersi un bonet in mezzo alle dune!! Lo stampo, oltre ad essere un prezioso ricordo, è quello giusto, a ciambella; deve ricordare il "bonet" ovvero il cappello con la tesa!!
RispondiEliminaUuuuhmmm, che bontà
SMIIIILE bravissima come sempre
Lucy
PS_
Cioccolato e amaretti?? E' una vera goduria alla quale non saprei proprio resistere!!! :)
RispondiEliminatesoor che bello quando uan ricetta ci resta nel cuore perche porta con se un ricordo cosi dolce e devo dire che sono senza parola davanti a questo splendore....divino Stefy,divino come te!!!
RispondiEliminabacioni imma e mi raccoamndo ti aspetto per il contest nn dimenticarlo:D!!
Che meraviglissima (?!)!! Troppo goloso il bonet.
RispondiEliminaBuon lunedì! :)
Mmmmhhh con cosa mettere alla prova la mia cucina delle bambole? Ma con un bonet, logico!
RispondiEliminaChe spettacolo di budino! Non ho mai fatto il bonet...a dirla tutta un pò il pensiero mi spaventa, non sono molto pratica di budini, bavaresi e mousse...ma questo è troppo goloso! Grazie per aver condivisio ancora una volta i tuoi ricordi con noi...è sempre un piacere leggerti! un bacione
RispondiEliminaDa buona piemontese, il bonet è da sempre il mio dolce preferito, ma non mi sono mai cimentata nella preparazione. Però la tua ricetta mi sembra facile da realizzare per cui lo provo subito!! grazie!
RispondiEliminatesoro,ma che meraviglia!!!
RispondiEliminaIl bonet...per me è sinonimo di montagna e neve...Da piccina si andava a sciare a Sestriere, e uno dei dolci più buoni offerti dalla casa era proprio il bonet...mai fatto tra l'altro. Dovrei proprio provare, sono anni che non lo mangio....
RispondiEliminaNon uso quasi mai il whiskey nei dolci, forse per abitudine, sono un'astemia anche io.. ma quello che scrivi mi da coraggio, mi sa che tocca provare!
RispondiEliminastefania, mi piace molto questa tua versione del bonet!!! E poi... cosa mi hai ricordato!!! le ricette di topolino!!!! Ottime, tra l'altro : ))))
RispondiEliminaBuonooo! Mia Mamma ne fa uno simile ma col pane e solo qualche amaretto..e le uvette e a me piace tanto! E questo tuo "bonet" è ancor più bello perchè fatto col cuore..
RispondiEliminaChe bell'amarcord...e che bontà il bonet! il nome è veramente appropriato e con quale semplice eleganza, le tue foto gli rendono veramente merito!
RispondiEliminaQueste immagini sono una tentazione troppo fortr ed oggi è lunedì...IL LUNEDI' DI DELLA DIETA :(((
RispondiEliminaciao Bella! :) finalmente ho due minuti per fermarmi non solo a copiarti le ricette ma anche a scriverti due righe :P (ringraziamo la mia influenza di stagione ;) )
RispondiEliminaadoro il bonet!e ovviamente anche questa ricetta sarà copiata.. considerando anche la storia che c'è dietro sarà ancora più un piacere provarlo..
P.S.
ma lo sai che le tue foto sono sempre più belle!?!
Ecco! Questo dolce capita a fagiuolo :-)
RispondiEliminaDomenica festeggiamo il primo compleanno di nostra figlia e devo pensare un certo numero di dolci differenti per soddisfare un po' tutti: abbiamo tra gli ospiti golosoni, alcuni che pensano che l'unico dolce di compleanno degno di tal nome sia una crostata, chi non ha più (o non ancora :-D) i denti, chi vuol stare light, chi soffre di diabete....
Questo budino soddisfa almeno due categorie... e poi ha una storia così bella!
Un bacione
Chiara
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RispondiEliminaScusa mi è partito il tasto
RispondiEliminaè una storia molto tenera quella del busino, complimenti per la presentazione e come lo hai preparato, è un dolce che ha sempre molto successo anche a distanza di tempo
C'è solo una parola... bellissimo !!!
RispondiEliminaUn saluto dai golosi ...
anche in casa mia budino vuol dire un solo e unico stampo...quello che usava mia zia, la maga del budino. Ora che non c'è più vive a casa dia mamma ma ogni tanto viene in trasferta a casa mia.
RispondiEliminaNon ho mai fatto questo mitico bonet, anche perchè non è tipico delle mie parti, ma è da tanto che ho la voglia di provare a preparlo.
Io però di solito il budino lo cuocio a bagnomaria ma sul fornello...viene diverso in forno?
wow che aspetto fantastico!!! Il budino non l'ho mai preparato, ma non è mai troppo tardi, per cui potrei anche provarci no?
RispondiEliminaha un aspetto celestiale! davvero buono.
RispondiEliminaBuona giornata
Ciao
Buonissimo,lo faccio spesso ed i Brits lo adorano!
RispondiEliminaNon metto alcool nel mio ,ma sicuramente provero,mi sembra senz'altro un possibile miglioramento!
A presto.
direi che è la perfezione... una ricetta super collaudata che non può fallire.
RispondiEliminabellissima la storia che hai raccontato, anche io da piccola ero come te ^_^
Sempre adorabile la tua scrittura...ci affonderei volentieri il cucchiaio. Grazie per avermi ricordato la sua bontà :-)
RispondiEliminaNon ho molta familiarità con i budini e affini!
RispondiEliminaperò questo è davvero bellissimo ed elegante.
Mi piacerebbe provarlo prima o poi, tanto le occasioni non mancheranno.
Mi piace molto anche la foto.....e ovviamente la storia dolcissima che lo rende ancora più speciale!
Un bacione
Dev'essere fenomenale! cioccolato e amaretti si sposano che è una meraviglia.. e poi questa ricetta vale molto di più, dato tutto quello che rappresenta ;)
RispondiEliminaNon sopporto quelli che odiano l'aroma di amaretto, e sono tanti, te lo posso garantire. La prima volta che ho assaggiato il bonet in uno storico ristorante a La Morra, la mia sorpresa è stata tale che sono andata a mendicare una seconda porzione al maitre. La consistenza era vellutata ma leggermente ruvida alla base, come se ci fosse una traccia di farina, o biscotti o non so bene cosa, ed il colore formava quasi 2 livelli distinti, più scuro alla base e più chiaro sopra. E' in assoluto uno dei dolci che più amo e non l'ho mai fatto perchè mi sembra così complesso. Grazie di cuore, lo proverò sulla tua scia di ricordi. Un abbraccio,
RispondiEliminaPat
che bel ricordo Stefania.... chissà come mai queste conquiste in cucina ci hanno sempre dato così tanta soddisfazione? che meraviglia davvero.... e anche io aspettavo che la mamma fosse impegnata altrove per sperimentare.... budino buonissimo e con un sapore lontano... un bacione Ely
RispondiEliminaQuesti dolci al cucchiaio sono anche per me una vera delizia, ciao
RispondiEliminala foto è talmente nitida che mi viene da prendere la fetta!!!!! e poi a quest'ora....bellissimo!
RispondiEliminaaò, e sempre occhio allo stampo ;P
Oh il Bonet che buono!Ho un fidanzato piemontese e lo conosco fin troppo bene.Il tuo è favoloso Stefania e,il racconto di te ragazzina è davvero commovente!Un abbraccio
RispondiEliminaI sapori più buoni sono quelli che restano impressi nella mente dai ricordi della vita familiare.
RispondiEliminaQuando ero più piccola io, anche mia mamma era solita allontanarmi dalla cucina e da tutto ciò che significasse fornelli, forno, sporco, coltelli...
In realtà un pò per paura, un pò perchè lei, come la tua, non amava particolarmente cucinare.
Ma io fortunatamente ho ereditato la passione dalla nonna paterna, nonna Felicetta!
Ah, menomale... :-D
Adesso invece la mamma mi chiede consigli e ama i miei piatti: come cambiano le cose, vero?
Ho comprato da soli pochi giorni uno stampo bellissimo per budini e lo utilizzerò per provare questa tua fantastica ricetta, perchè quando si ricorda un sapore così tanto nettamente vuol dire che ne vale davvero la pena!
Un bacione e complimenti!
Buon inizio settimana!
Dada
Che bella la storia di questo dolce e che buono deve essere. E' vero quello che dici che a volte la forma di un dolce è talmente radicata nel nostro ricordo che pensare di rivisitarla in monoporzioni o altro non lo renderebbe più lo stesso.buona settimana
RispondiEliminaIl budino??? ma quanti secoli sono che non lo mangio??? La mia mamma me lo faceva ogni tanto da piccina e mi sa che è da allora che non me lo gusto...se poi me lo proponi con cioccolato ed amaretti, che sono la mia passione...lo copio subito, è da provare assolutamente!!!
RispondiEliminaquell'alzatina...ogni volta che la vedo è una pugnalata al cuore, quanto te la invidio! ho sempre cercato questa ricetta e ora ce l'ho, grazie stefi...sei sempre unica, ma ti aspetto con la ricetta al mascarpone eh...so che ce la farai!!!!ci conto! ;-)
RispondiEliminaDelicioso budín. Fantastico.
RispondiEliminaSaludos
Le tue storie valgano spesso valgono mille volte la ricetta, sei proprio una brava scrittrice, mai pensato di fare un libro??...dico sul serio!
RispondiEliminaTempo fa mi hanno regalato una bottiglia di whisky, che io proprio non gradisco, ora vedrò di farne buon uso in questo splendido dolce! :)
RispondiEliminaCara Stefania neanche mia madre ama cucinare,e tutto quello che so ho dovuto impararlo "sul campo"tanto che alcune volte sento la mancanza delle cosidette ricette id famiglia.
RispondiEliminaNon ho mai mangiato un bonet,presto provvederò a colmare questa lacuna.Un bacione!
questo bonet mi ricorda qualcosa e se è buono come quello che ho assaggiato io.... Ziooooooo!!! dove seiiiiii??.... :)
RispondiEliminaHo imparato ad adorare questo dolce quando abitavo a Torino, li lo trovi in tutti i ristoranti.
RispondiEliminaOttimo e proverò questa versione, io lo faccio un po' diverso dal tuo con una ricetta presa dalla cucina italiana di 20 anni fa.
brava Stefania
Bono il Bonet!
RispondiElimina(alias nostro dolce della telepatia....)
ahahahahh
Ma questo budino è fantastico!! bravissima cara questa me la segno eccome!
RispondiEliminaUn bacione Buona serata Anna
Grazie, cercavo un dolce al cucchiaio, facile e da fare in anticipo per una cena:sarà questo.
RispondiEliminaMa, ma hai doti paranormali? prima ancora di arrivare al termine della ricetta avevo già fantasticato di usare il rum al posto del whisky :( ma non lo farò.
Il bunet..nonostante io sia piemontese, l'ho sempre e solo mangiato. Lo associo anche io ad un gran casino, anche se in effetti è solo il pensiero del bagno maria in forno che mi sa di pasticcio. Ma se dici che tu lo hai fatto a 15 anni, accidenti, riuscirò io a farlo a 46 (ben portati)??;-)
RispondiEliminaRacconto molto Proustiano con questi meravigliosi ricordi di infanzia! Bellissimo!
RispondiEliminauna vera goduria! ma che brava!
RispondiEliminamamma mia che bontà!!! devo segnare la ricetta.
RispondiEliminaMa che delizia deve essere... ti faccio una domanda tecnica: si sentono gli amaretti all'interno (intendo i pezzetti)?
RispondiEliminaGrazie e scusa se rompo...
Grazie della ricetta , Stefania , anche per me il bonett è un ricordo ....lo portava la signora Pautasso (non quella di Franco , ohhhh , Franco !)alla nonna , e noi bambini lo finivamo in un attimo !
RispondiElimina...che buono! appena ho letto, l'ho fatto subito e ora sta quasi per finire! grazie
RispondiEliminaPer me il bonet o bunet di casa, a Torino e' un classico ed e' davvero uno dei dolci piu' buoni in assoluto... le ricette possono variano nelle dosi e in qualche ingrediente ma e' difficile che il risultato non sia spettacolare, non resiste nessuno! Baci e buona settimana :)
RispondiEliminaUn dolce piemontese cucinato in Arabia :D Questa è cucina fusion!
RispondiEliminaEcco avete distrutto i miei sogni.
RispondiEliminaAvevo messo gli occhi sul Bonet a partire da un recentissimo numero di Sale&Pepe....vabbè lofaccio-lofaccio-lofaccio-lofaccio...arriva lo ZioPiero e lo pubblica in un post. A quel punto gli dico che non si fà così e per ricordargli la cosa gli scrivo un promemoria sulla portiera dell'auto con un temperino! :PPP
Lui mi perdona non mi denuncia ed a questo punto non resta che aspettare un pò di tempo e dedicarmi al mio Bonet, lofaccio-lofaccio-lofaccio-lofaccio.... Arrivi tu!
Adesso ho qualche capello bianco in più...ed il desiderio di scrivere qualche altro promemoria...ma tu sei troppo lontana!?
E se mi sfogassi sempre sull'auto dello ZioPiero?! :P ahahahahahahaha
Scherzi a parte, anche se con una ventina di anni di differenza e non scherzo ma anche io ho provato una bella sensazione quando ho cucinato per la prima volta e mia madre che è davvero brava in cucina mi ha detto:"Incredibile...non hai mai fatto niente!". Anche io quelle parole non le scordo così come sono CERTO che questo Bonet è davvero speciale nel gusto ed anche per il suo valore affettivo!
Bel post davvero...resta solo da capire io quando e dove avrò uno giusto spazio per il mio budino! :P eeheheheheehehe
adoro il bonet, mi ricorda il bellissimo periodo del mio stage in un famoso ristorante...Quanti ne avevo fatti, uno dei cuochi era piemontese e l'aveva messo nel menù! E' un dolce molto speciale per me e vederlo qui da te, bellissimo e sontuoso, mi ha risvegliato splendidi ricordi, grazie cara...un bacione...
RispondiEliminaZitta, zitta mi salvo la ricetta e lo prepare nel we...immagino già la festa che mi faranno in famiglia! Ti è venuto spettacolare!!!
RispondiEliminaCarissima
RispondiEliminaGrazie innanzitutto per avermi votato..
Qui in Piemonte il bonet è un classico che piace a tutti e conclude alla grande ogni pranzo..non è necessatio che sia importante..
Tu come al solito hai descritto emozioni e ricetta allla grande ..come al solito...
Ma lo sai che passare da te è sempre un gran piacere?
A parte le belle ricette è fantastico leggere l'incipit del post: ogni volta unna bella soprpresa!
Baci e buona giornata
Quando leggo "amaretti" perdo il lume della ragione, giuro... e se poi, nel giro di tre righe, c'è scritto anche "cioccolato"...
RispondiEliminaChe meraviglia il racconto di questo post. Un quadretto familiare vivissimo e un ricordo pieno di tenace affetto verso la tua mamma che non cucinava. Anche la mia è così, eppure cucina benissimo (se vuole).
RispondiEliminaMi par che fosse su Topolino anche una ricetta di sandwich con un intero pane a cassetta e di uova sode con 6 farce diverse, ti è capitato di leggerle?
Livia
ne ho uno anch'io di budino, sgraffignato alla zia di turno!
RispondiEliminail mio è fatto con la besciamella, si hai letto bene, prima o poi mi deciderò a farlo, ti farò sapere!!
ciao
Valeria
@Gambetto: Il Bonet non l'ho mai fatto ma giusto per ispirarti un altro "promemoria" sto meditando di pubblicarne presto uno... Ahahahahahahah ;-PPP
RispondiElimina@Araba: E' bello vedere come una ricetta si porti appresso un tale contenuto affettivo ed è ancor più bello che ti piaccia estenderne la condivisione a noi... :-)
Ciao!
mai capitato di assaggiarlo, ma da come lo hai descritto e anche per la simpatica storia a cui è legato che conferma la sua golosità, mi pare che sia un dolce da fare....ciauzzzzzzzzz
RispondiEliminaSappiamo benissimo quanto sia buono, l'abbiamo mangiato in Piemonte, ma a casa non abbiamo mai provato a rifarlo, ora abbiamo anche una ricetta testatissima e preziosa, la tua! E la voglia di cioccolato si fa sentire abbastanza spesso, chissà se resisterò fino a San Valentino!
RispondiEliminaBacioni
Sabrina&Luca
va bene, mi hai convinta, vada per il whisky.... sono astemia anche io, ma se dici che vale la pena proverò! hai reso felice la Microba con questa ricetta! Un bacione
RispondiEliminaDani e Microba
che bella storia...e che ricetta!
RispondiEliminaSe penso alle merende fatte col budino al cioccolato di mia mamma quasi mi commuovo. Era così buono!! Però devo dire che con gli amaretti mi risulta nuovo e poi a forma di ciambella......molto molto carino da vedere e bello da presentare. Complimenti cara!
RispondiEliminaCiao molto bello il tuo blog e anche le fotografie, nell'altro post la storia poi della polvere da sparo mi ha fatto morire dal ridere!!!!
RispondiEliminaComplimenti anche per il budino, ma cosa ci fai in Arabia??
Roberta e Luca
Stefania bella! Non vedo l'ora di provare questo tuo budino, della tradizione.(mi mancano solo gli amaretti)
RispondiEliminaMi piacciono molto le tue ricette, specie se hanno una storia, e poi devo dire che tua madre un po' di ragione l'aveva, anche se in pratica è facile, fa un po' pensare il fatto che deve passare dal fuoco al forno a bagno maria al frigo.
Grazie ancora per questa bella ricetta che non conoscevo.
Baci!
Un pudding des plus délicieux.
RispondiEliminaJ'aurai aimé en goûter une tranche.
Je note la recette pour bientôt.
è evidente che questo è periodo di budino..tutti stiamo cedendo a questo scioglievole dolce....sarà la primavera che arriva:D?
RispondiEliminail Bonet! favoloso :-)
RispondiEliminaun abbraccio bellissima Stefania
Quelle jolie gourmandise!! Ça semble divin:) Bon mercredi ma belle;)xxx
RispondiEliminaEcco questa preparazione è proprio delle mie zone e ci credi se ti dico che io non l'ho mai preparato??? Il bonet lo mangio appena posso...forse è arrivato il momento giusto per farlo..
RispondiEliminaUn bacio fico&Uva
Il dolce di un tempo!:D
RispondiEliminaIo non l'ho mai provato a fare e il tuo dalle foto sembra davvero belllissimo!Appena mi capiterà l'occasione lo proverò.
A vedersi sembra così mobidoso e spugnoso!:O ho l'acquolina.
Mia nonna lo chiamava "bunet", che è la stessa cosa, ma la faceva sentire speciale, quella "u" sostitutiva.
RispondiEliminaFoto, ricetta e racconto sono una delizia di dolcezza e tenerezza: il "bunet"...un'invidia da paura!
Un bacio
ciao stefy! adoro le tue storie e come sempre anche le preparazioni! Questa rientra tra i miei dolci preferiti! bacioni :)
RispondiEliminaAraba sai che mi hai fatta quasi emozionare,mi sono rivista un pò in te con questo racconto e i pasticci da ragazzina,peccato che i miei non sempre riuscivano... non ho mai provato a fare questo bonet ma tu mi hai convinta,la salvo e metto in cantiere :-)
RispondiEliminaDonatella
mi è piaciuto tanto questo post, sia per la ricetta del buonissimo bonet, sia per la storia di famiglia.
RispondiEliminachissà com'era bellina la piccola araba felice cuochetta in erba!
Cara Arabafelice, il tuo bonet mi è piaciuto talmente tanto che ieri mattina l'ho preparato!
RispondiEliminaNe ho parlato qua: http://iulialampone.blogspot.com/2011/02/bonet-o-budino-al-cioccolato-e-amaretti.html
Era buonissimo grazie mille!
un bacione
@ Natalia: sei tanto, tanto gentile :-)
RispondiElimina@ Milen@: lungi da me :-)))
@ Chez Denci: infatti, il mio primo successo in cucina, ne fui così orgogliosa!
@ lucy: :-)
@ Alessandra: chissà se resisterebbero a questo clima, ma farei volentieri la prova!
@ Lydia: si, per un periodo, direi alla fine anni 80-primi 90 ne pubblicavano una a settimana...
@ Simo: davvero? mi fa piacere e grazie!
@ meggY: no no, in genere ero mooolto ubbidiente. E' stata l'eccezione che conferma la regola...:-)
@ Lory B: si, altro che solo un budino!!!!
@ alessandra (raravis): scusa, ma sto ridendo. Ho dovuto leggere due volte la parte del quarto piemontese, perchè alla prima, veloce e superficiale occhiata credevo stessi parlando di un pezzo di carne. Ho bisogno di una vacanza :-)
@ Diletta: e preparatelo, allora...:-)
@ Sar@: allora fammi sapere, in caso!
@ Fabiana: si, pensa che l'hanno annusato pure....le dune :-)
@ Lucy: pensa che lo stampo è giusto solo per combinazione, la signora lo faceva in uno completamente diverso...un bacio!
@ kristel: effettivamente neanche noi ;-)
@ Imma: detto da te, una maga dei dolci, ha doppiamente valore :-)
@ Your Noise: mille grazie :-)
@ L'economa domestica: un onore, per me :-)
@ Claudia: ma no, se l'ha fatto una ragazzina è fattibilissima da una ottima cuoca come te :-)
RispondiElimina@ Mirtilla: grazie, un onore!
@ Ramona: grazie per l'invito!
@ Mirtilla: grazie!
@ Silvia: bello leggere di altri ricordi che questo dolce suscita...
@ Elena: credimi, qui è un must!
@ giulia pignatelli: anche tu le collezionavi???
@ Cleare: mi piacerebbe vedere quello della tua mamma...
@ poverimabelliebuoni: mille grazie :-)
@ rossella: si, ma lunedì di che mese? :-)
@ ciciuzza: ma che piacere rileggerti, ciao! e grazie :-)
@ Cmdd: mi fa ridere il budino adatto a così svariate categorie! spero piacerà :-)
@ Gunther: mille grazie :-)
@ I VIAGGI DEL GOLOSO: mille grazie :-)
Che bel blog! ora ti seguo! Il bonet è un dolce che amo e ora che ho la ricetta proverò a farlo!! grazie mille
RispondiElimina@ elenuccia: allora non sono l'unica a possedere uno stampo...girovago :-)
RispondiElimina@ valeriosciall: e certo!
@ Sonia: grazie!
@ Edith Pilaff: guarda, quel tocco di whisky ci sta divinamente!
@ Erica: :-)
@ Edda: grazie come sempre :-)
@ viola: grazie, viola, un bacione :-)
@ Passiflora: per me è preziosissima, puoi immaginare :-)
@ Patty: davvero può esistere qualcuno a cui non piace l'amaretto? comunque, nonostante la frullatura, anche qui rimane un qualcosa di rustico nella consistenza. Fammi sapere, se lo proverai :-)
@ ELy: due bambine disubbidienti, allora? ma con un fine che giustificava il mezzo...;-)
@ Stefania: vedi? le cose in comune aumentano!
@ Gio: non ti preoccupare ;-)
@ Saretta: e il fidanzato piemontese te lo prepara? ;-)
@ Dada: ma lo sai che anche la mia, di mamma, finchè l'ho avuta, mi chiedeva consigli su preparazioni e menu? :-)
Anch'io lo faccio oggi, sono giorni che aspetto di farlo e finalmente ho sottomano tutti gli ingredienti (e non meno importante: il tempo). Mi ispira da morire nonostante io detesti gli amaretti (non odiatemi)...e se proprio non dovesse piacermi, in famiglia li amano tutti quindi sono sicura che sarà un successone ugualmente :D
RispondiEliminaAntonella (una tua lettrice al primo commento)
@ Kitty's Kitchen: guarda, io amo molto rivisitare e sperimantare...ma con questo non oso :-)
RispondiElimina@ Bietolin@: grazie, allora spero te lo farai!
@ Aria in Cucina: l'alzatina è un regalo di mio marito, lo sto addestrando molto bene :-) spero di trovare il mascarpone ma non posso promettere...
@ jose manuel: :-)
@ ELel: veramente...no :-) ma mi fa piacere che tu mi legga volentieri.
@ Chiara: hai trovato come usarlo ( ed ho in serbo dell'altro...)
@ maria61m: grazie, un bacione!
@ Cristina: lo so, lo so...;-)
@ Cristina: si, ho scoperto che ci sono mille varianti...
@ Ziopiero: si, quello delle microspie...;-)
@ ranapazza65: mille grazie, mia cara :-)
@ Moki: ahahahahah ti ho beccato, eh? ;-)
@ Cinzia: ma no, non è un gran casino, fidati. E comunque vale la pena ;-)
@ lerocherhotel: mille grazie :-)
@ Gio: :-)
@ Francesca: grazie!
RispondiElimina@ katia: no, perchè il composto viene frullato. Mantiene comunque una texture leggermente rustica :-)
@ Chiara: la signora Pautasso esiste davvero???? :-)
@ Manuela: davvero? ma che bello, grazie!
@ Katia: infatti in genere non trovo nessuno che non lo gradisca...
@ Elga: wow, non ci avevo pensato :-)
@ Gambetto: sorry, ora ti tocca provarli tutti per par condicio altrimenti veniamo noi a rigarti la macchina :-))))
@ Chiara: altri ricordi in uno stampo...grazie!
@ Le pellegrine Artusi: grazie, ed aspetto il responso!
@ Mammazan: voto meritatissimo, credimi ;-)
@ Onde99: lo so, lo so...ti capisco :-)
@ Livia: ho controllato nel mio quadernetto con le ricette, e quella che menzioni non c'è, ma chissà se le ho prese proprio tutte...quanto a mamma, anche la mia in realtà era capacissima, se necessario.
@ luieleiincucina: ma devi assolutamente postarlo!!!
@ Nanninanni: ecco, fallo anche tu così Gambetto sarà definitivamente perso e dovrà passare la vita a sfornare bonet :-)
@ astrofiammante: assolutamente si. Ma sono di parte :-)
@ Luca e Sabrina: grazie, poi per san Valentino mi sembra proprio adatto ;-)
@ daniela:e tu hai fatto felice me a riferirmelo! baci a te e alla Microba!
@ Strawberryblonde: :-)
@ Zia Elle: e il budino di tua mamma non ce lo fai vedere? :-)
RispondiElimina@ Innamoratincucina: ci vivo, ci lavoro e...ci cucino :-)))
@ gloria cucè: e certo che aveva ragione, io riesco ancora a bruciarmi malamente adesso, figurati allora...
@ Nadji: merci :-)
@ Genny: mi sa che noi siamo da budino a prescindere dalla stagione :-)
@ sonia: grazie!
@ Lexibile: thanks, try it! I think you can find amaretti in Canada...
@ Fico e Uva: forse perchè ne hai in quantità? invece io se non me lo faccio non lo mangio...
@ Cranberry: ha proprio tutte le caratteristiche che descrivi :-)
@ Patrizia: si, so che viene chiamato anche così...un bacione!
@ Roberta: mille grazie :-)
@ ilcucchiaiodoro: nemmeno i miei sono sempre riusciti, credimi ;-)
@ iulia lampone: ti ho risposto da te :-)
@ giovanna: mille grazie e benvenuta :-)
@ Antonella: benvenuta anche a te! Beh, è molto...amarettoso, quindi chissà...ma speriamo nei tuoi familiari :-)
Fatto: buonissimoooooooooooooooo! E' incredibile: il sapore degli amaretti, che di solito mi ricorda un balsamo per capelli stucchevole, qui si controbilancia con quello del cioccolato e il risultato è sublime..senza parlare della soddisfazione nel mangiare un budino privo di colla di pesce *_* L'unico inconveniente è che pensando che lo stampo da un litro fosse piccolo ne ho usato uno un po' più grande e quindi è venuto bassino... ma pazienza, ho tagliato le fette più larghe :D
RispondiEliminaEcco una fotina dal cellulare: http://img638.imageshack.us/f/immag1529.jpg/
Grazie ancora per aver condiviso la ricetta!
Antonella
Antonella, mi fa ridere il pensiero amaretto=balsamo per capelli :-)))
RispondiEliminaSono contentissima che ti sia piaciuto, e da quel che ho visto in foto non e' nemmeno tanto basso, va benissimo!!!!
A presto e grazie di averlo provato!
Ciao,
RispondiEliminaho scoperto da poco il tuo blog e ... me ne sono innamorata!
Ho provato a fare alcune delle tue ricette e i risultati sono stati davvero buoni.
Bellissime le tue foto, ma anche la tua! (leggere ricette con il viso di una bella ragazza sorridente come te che occhieggia da un angolo del video, non è affatto male)
Ecco allora che, dopo tutti questi complimenti, mi permetto di farti un piccolo appunto su questa ricetta.
Mi era piaciuta l'idea di far addensare il latte prima di utilizzarlo e così l'ho provata. Però, per il mio gusto, questo budino manca un po' di personalità: è trooooppo dolce, il sapore del cioccolato praticamente non si sente (come già si poteva intuire dal colore del bunet delle tue foto che è decisamente molto chiaro) e gli aromi di wiskey e amaretti praticamente assenti, totalmente ricoperti dalla sovrabbondanza di zucchero. L'assenza del caramello sul fondo dello stampo, prima della cottura, non aiuta poi certo a contrastare la dolcezza eccessiva.
La consistenza del bunet è invece molto buona.
ti dò atto del fatto che non lo hai presentato esplicitamente come bunet piemontese, ma anche come generico budino al cioccolato il risultato finale non mi sembra eccelso.
Detto questo, però devo renderti atto del fatto che sai assolutamente come far appassionare alla lettura delle tue pagine e anche a provare le tue ricette!!! Le tue prefazioni sono decisamente invoglianti!!
Spero perdonerai questa piccola critica da una visitatrice che comunque ti ha scelta come home page alla sua navigazione quotidiana ;-) <3
Ciao
Licia
Benvenuta Licia, grazie di tutte le parole gentili, davvero.
RispondiEliminaQuanto a questo budino che dire, per me è una ricetta della mia infanzia, e a casa mia è sempre piaciuto moltissimo.
Ciò non toglie che...de gustibus, naturalmente! Tu pensa che addirittura ho saputo fosse una specie di bonet solo di recente, lungi da me pensare di aver ricreato l'originale!
Grazie per aver condiviso anche una critica, non è cosa comune ;-)
Ti abbraccio :-)
E questa l'ho fatta ieri :-)
RispondiEliminahttp://sapori-e-colori.blogspot.com/2012/02/budino-di-cioccolato-e-amaretti.html
Ieri finalmente ho fatto questo budino: sarà la colazione di questa settimana.
RispondiEliminaAmmetto, confesso: lo zucchero non ce l'ho messo. Erano già dolci gli amaretti, almeno quelli che ho trovato io.
Non l'ho ancora sformato ma ieri sera ci ho affondato il cucchiaino e ho dovuto trattenermi per finirlo a cucchiaiate, caldo com'era. Amo i dolci tiepidi!
Stefy, finalmente il post! http://lacucinadinuccia.blogspot.it/2015/11/bonet.html?m=1
RispondiEliminaEra una vita che volevo inserirlo perché uno dei primi tuoi dolci che ho provato e mai più abbandonato! ! Grazie!! :*