Ora, lo so che questo è un post antipatico da leggere.
Ma antipatica è la cialtronissima proprietaria di questo blog, d'altronde.
E quindi deve sorprendere relativamente.
Però ecco, non ce la faccio.
Strabuzzo gli occhi.
E mi domando quale sia il motivo recondito.
Japanese Cotton Cheesecake, ok, traduciamolo.
E' che "cheesecake giapponese di cotone" onestamente mi fa saltare sulla sedia.
Ho guardato la pagina per quindici secondi buoni, avessi i primi segni di allucinazioni.
Dunque, non è obbligatorio tradurre i post dei blog italiani in inglese.
Non è obbligatorio tradurne i titoli.
Ma se lo si fa, abbiate pietà.
Non so se veramente si possa pensare al cotone come un qualcosa di commestibile.
Si mangiano gli insetti, arriveremo anche a quello.
Ma da qui a farci un cheesecake la strada è lunga.
Basta poco.
E se quel poco vi sembra già troppo, meglio lasciar perdere che scrivere castronerie degne di finire in un libro di errori ridicoli.
Pochissime ricerche, ad esempio, farebbero improvvisamente scoprire che Dubai non è la stessa cosa dell'Arabia Saudita ed eviterebbero di far pensare che non si è mai guardata una cartina geografica in tutta la vita.
Che l'Arabia Saudita non è in Africa.
Che il Medio Oriente non fa stato a sè.
Che Singapore e Cina sono due cose differenti.
Che cream non vuol dire crema ma panna.
Che una cup è una unità di misura ben precisa, e non qualunque tazza faccia bella mostra di sè dagli scaffali della cucina.
Potrei andare avanti all'infinito, ma lascio perdere che so di essere noiosa.
Tanto il periodo in cui si doveva essere tutti più buoni è finito da un pezzo, no? ;)
Immaginatevi una nuvola.
Un dolce morbidissimo, che si taglia in fette perfette, dal sapore delizioso e che si sposa bene con qualunque accompagnamento vi venga in mente. Una specie di cheesecake ma senza la base di biscotti con la consistenza quasi di un soufflè.
Divino. E non dico altro.
Ma seguite bene i passaggi e magari guardate il video originale linkato sotto: sono le ricette che sembrano semplici quelle che a volte hanno bisogno di più accortezze.
Colazione, merenda, festa...va bene per ogni occasione.
E per quel che riguarda il nome, Cotton Candy è il nome inglese dello zucchero filato. Una Cotton Cheesecake è un dolce con una consistenza tale da ricordare un batuffolo.
Chi prova? :D
JAPANESE COTTON CHEESECAKE
per una teglia da 22/23 cm
da TabiEats
250 g di formaggio cremoso tipo Philadelphia
50 g di burro
60 g di farina
20 g di amido di mais (maizena)
la punta di un cucchiaino di cremortartaro
la punta di un cucchiaino di sale
140 g di zucchero
6 uova
100 ml di latte
un cucchiaio di succo di limone
Mettere in una ciotola il burro a temperatura ambiente, il Philadelphia a temperatura ambiente ed il latte. Porre la ciotola su un'altra con dell'acqua in ebollizione (fare attenzione che l'acqua non tocchi la base della ciotola con gli ingredienti) e mescolare il tutto con una frusta finchè sarà perfettamente liscio.
Togliere la ciotola dal calore ed unire a farina, il sale e l'amido dopo averli setacciati, amalgamando con una frusta a mano. Unire quindi i tuorli e girare bene.
Montare gli albumi con il cremortartaro e sempre montando unire a poco a poco lo zucchero.
Quando saranno montati a neve ben ferma unirne un terzo al composto di uova e formaggio girando bene. Unire quindi il resto della meringa e amalgamare con delicatezza per non smontare il tutto.
Foderare lo stampo preparato con carta forno e versarvi l'impasto.
Accendere il forno a 160 gradi e mettervi una teglia che possa contenere quella della torta.
Mettervi il dolce quando il forno sarà arrivato a temperatura, ed unire tanta acqua bollente nella teglia grande in modo che quella del dolce sia immersa per circa due dita.
Il tempo di cottura indicato è di un'ora e dieci, ma nel mio forno c'è voluto meno, valutate con il vostro.
Farla raffreddare prima a temperatura ambiente e poi passare una notte in frigo ma tirarla fuori una ventina di minuti prima di servirla perchè non sia proprio gelata.
Servire con accompagnamento di una salsa di frutta...o tutto quello che vi viene in mente :)
NOTE
- il dolce non è difficile ma può richiedere un paio di volte prima che venga una nuvola delicata invece che un mattone. Rispettare i passaggi alla lettera è essenziale.
- se usate una teglia a cerniera foderatela molto bene esternamente con della carta alluminio per evitare che l'acqua del bagnomaria penetri rovinando irrimediabilmente tutto!
- si conserva benissimo diversi giorni in frigo.
In effetti l'aspetto è quello di una nuvola...celestiale direi
RispondiEliminaMorbidissimo o cotonissimo???? Ahahahah
RispondiEliminaDevo ammettere che chi inventa le ricette ha molta fantasia nel sceglierne i nomi più astrusi...probabilmente più strani e/o impegnati sono e più colpiscono l'attenzione dei lettori..."echilosà"????
Adoro questa torta! O meglio adoro l'idea che ho di questa torta. Al momento sono ancora nella fase del risultato "mattone". Proverò la tua e magari riuscirò a volare su una nuvola di cotone!
RispondiEliminaChe goduria *____* il tuo è proprio una nuvola
RispondiEliminaPer l'appunto l'ho assaggiato in Giappone e mi è sembrato così strano trovare un dolce del genere in un paese dove il concetto di dolce è totalmente differente. Però è davvero buonissima e goduriosa!
RispondiEliminaE' nella mia lista per il nuovo anno, devo assolutamente decidermi a farla!!!!
RispondiEliminal'acqua nella tortiera grande deve essere fredda quando metti la tortiera con l'impasto? scusami ma non ho capito questo passaggio..Mi intriga moltissimo e vorrei farla bene :-)
RispondiEliminaCalda! l'ho aggiunto nella ricetta, grazie per avermi fatto rendere conto dell'omissione :)
EliminaConosco questa cheesecake tesoro ed è veramente morbidissima e soffice e a volte ho letto anch'io la traduzione alla lettera di una ricetta dall'inglese...roba da brividi!!!Un abbraccio,Imma
RispondiEliminaNel vederla e dalle tue spiegazioni, mi è venuta voglia di provarla. Intanto la segno e se dovrò riuscire a prepararla, ti farò sapere, ha un aspetto favoloso ! Buon lunedì !
RispondiEliminaNel vederla e dalle tue spiegazioni, mi è venuta voglia di provarla. Intanto la segno e se dovrò riuscire a prepararla, ti farò sapere, ha un aspetto favoloso ! Buon lunedì !
RispondiEliminaChe spettacolo!
RispondiEliminaEcco questa passa nella lista dei desideri immediati malgrado il mio quinto mento dica che è ora di contenersi. Sto già pensando ad una variante...
Lo so, sono inaccontentabile, ma da un morto di fame che ti aspetti?! :)
Era tempo che non commentavo....ma farlo per una amica e per la sua grande dote del saper unire contenuti a leggerezza, savoir faire e sorrisi senza mai perdere di vista la concretezza in cucina è un piccolo piacere che devo ricordare di saper rinnovare.
Sono un pippone e non è un alibi, lo sono davvero per certe cose....
Ciao Stefania, come stai? Spero che questo nuovo anno sia per te e per chi ti è caro, un anno pieno di salute e di serenità! Ho sentito parlare della Japanese cotton cheesecake, ma non ho ancora avuto il piacere di assaggiarla. Dev'essere meravigliosamente golosa...da provare assolutamente...soprattutto per una "cheesecake lover" come me! Un abbraccio e buona settimana, Mary
RispondiEliminaMamma mia Stefy! !! Viene voglia di addentare lo schermo !
RispondiEliminaL'avevo vista tempo fa in rete ma mai provata. Ma è veramente giapponese? sembra così diversa dai dolci tradizionali giapponesi
RispondiEliminaLa conosco dai siti, mai fatta e mai tradotta se non come dici tu una nuvola, appunto.
RispondiEliminaTi è venuta proprio bene, sarei curiosa di assaggiarla.
Ecco io questo dolce l'ho fatto, attirata proprio dalle tante versioni trovate in rete. Ne avevo sentito tanto parlare, però il risultato mi ha un po' deluso. Non mi è venuto così soffice e con un forte sapore di uova. Leggendo il tuo post però e vedendo le tue foto mi sta venendo voglia di riprovare utilizzando la tua ricetta. Proverò!!
RispondiEliminaun abbraccio, Chiara
Deve essere deliziosa come non provarla!!!!
RispondiEliminaun abbraccio ^__^
Questa è una delle torte presenti nella mia to do list, mi ispira tantissimo e prima o poi la faccio sicuramente!
RispondiEliminaUn abbraccio
Il nome di questo dessert non va tradotto: detto così com'è suona tanto bene, è quasi musicale... il termine "cotton" già di per sé sa di morbido, soffice e delicato... è vero che corrisponde a questa meraviglia?
RispondiEliminaAppena la proverò ne sarò certa :)
Un bacio!
io l'ho già proivata tempo fa e che dire? a me piace da matti, è la mia consistenza preferita....come scritto sopra..solo per cotton vale la pena di provare ;)
RispondiEliminaNe sto sentendo parlare abbondantemente in questo ultimo periodo e ti assicuro che la curiosità è tanta....lo proverò....
RispondiEliminaUn bacione cara e buona serata
me la ricordo da uno dei primissimi MTC, quelli a cui ancora non osavo partecipare. mi aveva ispirato fin da subito, ma come a volte accade, poi è finita nel dimenticatoio.
RispondiEliminami fai subito venire la voglia di provarla.
però priima mi stamperò il post, per tenere bene a mente tutte le accortezze ed evitare il "mattone".
p.s. a me il post è piaciuto molto. dici che sono acida?