(Non) insalata di patate!

lunedì 15 novembre 2021

 

Insalate di patate ne abbiamo mangiate tutti, a bizzeffe.
Spero le vostre esperienze siano state migliori delle mie: per molti anni un vicinato americano DOC me ne ha propinato di ogni tipo e fattezza.
Con le patate troppo molli, o troppo dure. Annegate nella maionese, o in condimenti alternativi spacciati per il segreto di Fatima che irrimediabilmente trasformavano il tutto in una specie di zuppa.
Con o senza le uova, con o senza i sottaceti.
Con o senza piselli e carote.
Il piatto da saltare a piè pari appena avvistato ad ogni buffet o cena tra amici.
Così come la nostrana insalata russa che dell'americanissima insalata di patate è cugina di primo grado: mangiarle buone è un miraggio, e sembrano spesso più la scusa per far finire in una ciotola quello che altrimenti sarebbe volato nella spazzatura.
Accozzaglie di ingredienti e condimenti per arrivare, nella migliore delle ipotesi, ad un pastone senza sapore.
Poi arriva Big Y e il suo team.
Mette subito le mani avanti e dice che questa ricetta è la versione rimaneggiata di un grande classico un po' in disuso e sicuramente un po' old-fashion come l'insalata Olivieh (che è come si chiamerebbe realmente l'insalata russa).
Le patate si schiacciano, le uova si grattugiano, i sottaceto sono sopra e non dentro.
Sorpresa.
Qui veramente siamo oltre, come dice il titolo.
Non dico altro tranne che dovete, dovete provarla.
E mi sento abbastanza sicura nel dire che molti di voi, come me, la porteranno sulla tavola delle prossime feste ;)
 

 

 

BEYOND POTATO SALAD
da OTK Shlef Love, di Y.Ottolenghi

per 6 porzioni, servite come contorno

650 g di patate King Edward o comunque un tipo farinoso
5 uova grandi
80 g di maionese
220 g di yogurt greco
3 cucchiai e mezzo di succo di limone
105 ml di olio di oliva
30 g di cetriolini sott'aceto, affettati finemente
10 g di foglie di dragoncello spezzettate
10 g di erba cipollina tagliata a pezzi da un cm
1 cucchiaino e mezzo di semi di coriandolo leggermente pestati
3 quarti di cucchiaino di semi di nigella tostati
3 quarti di cucchiaino di semi di sesamo tostati
mezzo cucchiaino di peperoncino di Aleppo, o altro tipo
sale e pepe nero

 

Mettere le patate in una pentola coprendole con acqua in modo che siano sommerse di circa 4 cm. Aggiungere 2 cucchiaini di sale quindi portare a bollore  su fuoco medio/alto.
Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e continuare a cuocere per circa 25 minuti, o comunque finchè la patate potranno essere facilmente infilzate con una forchetta.
Scolarle e appena saranno maneggiabili sbucciarle e schiacciarle in modo grossolano in una ciotola.
Intanto cuocere le uova in acqua bollente per 8 minuti o comunque finchè sode.
Scolarle, pelarle e grattugiarle con una grattugia direttamente nella ciotola con le patate.

In una ciotola mescolare la maionese, lo yogurt, 2 cucchiai e mezzo di succo di limone, 2 cucchiai di olio, un cucchiaino di sale e una generosa macinata di pepe. Unire al composto di patate e uova e mescolare bene per amalgamare. Trasferire il tutto su un grande piatto da portata, allargandolo e creando un lieve avvallamento al centro.

Mescolare i cetriolini, le erbe, il restante succo di limone, 5 cucchiai di olio, mezzo cucchiaino di sale e una macinata di pepe. Versare a cucchiaiate sulle patate.

Mischiare i semi ed il peperoncino e spargere sulla superficie.
Servire a temperatura ambiente o freddo.

NOTE

- allora, questa ricetta non è buona. E' buonissima. Da mangiarsela a cucchiaiate tanto per provare se i condimenti sono giusti, nonostante già sappiate che lo sono. Finalmente faccio pace con insalate russe, di patate e company. Non avrò mai altra ricetta all'infuori di questa.

- le patate schiacciate e mescolate con le uova sono un connubio buonissimo che conosciamo tutti. Il condimento di maionese ma alleggerito con lo yogurt non la rende quel mattone indigeribile a cui siamo abituati. Il succo di limone in abbondanza rinfresca e sgrassa il tutto.

- erbe, spezie e sottaceti rimangono sulla superficie, evitando quindi di sparire ed essere fagocitati dal resto. Gli elementi rimangono perfettamente distinguibili, cosa che ho apprezzato moltissimo rispetto ai mix visti e rivisti che spesso fanno un effetto altalenante tra la pappa del cane e il blocco di cemento.

- si presenta benissimo, e va via in un attimo. Non ammazza il resto delle portate ma rimane un contorno con una sua propria personalità. L'augusto consorte, grande amande dell'insalata russa classica purchè sia fatta con la sola e unica ricetta tramandata da generazioni nella sua famiglia, ne ha assaggiato un cucchiaio piuttosto scettico. Dal cucchiaio a fare il bis il passo è stato molto breve.
Ve lo dico in tutte le lingue: provatela quanto prima, che ha anche il pregio di essere molto semplice.

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