Anno nuovo, casa nuova, cucina nuova.
Che vuol dire anche forno nuovo.
Dunque, ammetto che per un po' l'ho odiato: ne è uscito un pesce crudo, una pizza bruciata ed una meringa gialla proprio il giorno che volevo fare bella figura portando una delle Pavlove che di solito mi vengono bene.
Dopo aver dubitato delle mie già scarse capacità di cuoca ma confidando che non potevo aver disimparato a cucinare solo per un cambio di latitudine/longitudine, ho ripiegato su un difetto del suddetto e relativo tecnico che è venuto a controllarlo.
Non regge la temperatura minima, gli spiego.
E allora? Apri la porta del forno così scende subito.
Inutile spiegare al tizio che non sempre si possa, e mi ha guardato come una rompiscatole di prima categoria.
Risultato: forno nuovo.
Pare, e lo dico piano, che vada meglio ma come dico sempre con i forni bisogna farci amicizia e sapere che sono lenti, a concederla...
Messo alla prova quindi con questi biscotti direi che forse comincio a piacergli.
E lui a me.
Il segreto qui è osservare pedissequamente le indicazioni sulla dimensione dei biscotti, che vanno fatti veramente piccoli, e per la cottura quelle sul colore: ben dorati.
In caso contrario vi restano mollicci dentro.
Se invece li cuocete bene avete una specie di shortbread salato, che farà si mille briciole, ma sa il Cielo se valga la pena quel passaggio di aspirapolvere dopo averli mangiati che raccomanda anche l'autore...
BLUE CHEESE AND SESAME BISCUITS
per 20 pezzi circa
da Salt is Essential di Shaun Hill
da Salt is Essential di Shaun Hill
100 g di burro non salato a cubetti
100 g di formaggio tipo Gorgonzola, Roquefort, Stilton, sbriciolato
100 g di farina autolievitante
50 g di semi di sesamo
Nel robot da cucina mettere la farina e il burro freddo a pezzi. Far andare le lame con la funzione a scatti finchè il composto avrà l'aspetto di grosse briciole.
Unire quindi il formaggio a pezzi e far andare le lame per pochissimi secondi: quello che NON si vuole ottenere è una purea blu!
Rovesciare il composto sul piano di lavoro e lavorarlo brevemente a mano per incorporare meglio il formaggio, quindi avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo mezz'ora.
Se si può, prima della cottura passarlo un attimo in freezer.
Prelevare dall'impasto dei piccoli pezzi che andranno rotolati tra i palmi a formare delle palline.
Fatele piccole, massimo due centimetri e mezzo di diametro.
Passare quindi le palline nel sesamo in modo che le ricopra completamente e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10 minuti, o comunque finchè ben dorate e sode.
NOTE
- la ricetta è in apparenza facilissima, visto che fa tutto il robot da cucina e gli ingredienti sono pochi. D'altro canto il rischio di bruciare il burro lavorandolo troppo è sempre in agguato con questo genere di preparazione: attenersi ai pochi secondi indicati dalla ricetta è cruciale per la buona riuscita.
- viene specificato che il formaggio debba essere abbastanza sodo, quindi tenetelo in frigo fino al momento di usarlo. Per la farina autolievitante invece ormai si trova facilmente in ogni supermercato, ma in caso non l'aveste basta mescolare 250 g di farina con 2 cucchaini di baking powder (lievito per dolci in caso di ricette dolci, lievito per torte salate nel caso contrario: il baking powder che si trova all'estero è neutro)
- grazie al Cielo viene sottolineato di congelare brevemente l'impasto prima della cottura, ma onestamente ha più senso farlo a biscotti già formati.
- guardando anche la foto del libro mi sono resa conto che debbano venire proprio ben coloriti, e temevo che prendessero un retrogusto amaro: per fortuna non è successo ed immagino sia merito della cottura tutto sommato breve.
- la cottura deve appunto essere breve, e quindi i biscotti devono essere piccoli: facendone alcuni leggermente più grandi ho verificato che o cuocevano male all'interno oppure bruciavano leggermente all'esterno.
- il sapore è marcato, visto il formaggio che viene usato, anzi viene indicato come la ricetta sia un ottimo modo per riciclarne degli avanzi.
- deliziosi per un aperitivo o uno snack, della serie uno-tira-l'altro. Friabili come uno shortbread se cotti bene.
che bello che sei tornata!!!!!!
RispondiEliminabentornata Araba, dopo più di due mesi iniziavo ad essere preoccupata,,, :)
RispondiEliminanon si sa mai da quelle parti!
Ciao Stefania!!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Bentornata!!!
RispondiEliminaChe piacere aprire il blog e ritrovarti...
Buona giornata.
Claudia
Bentornata!
RispondiEliminaSe sei qui allora vuol dire che è andato tutto bene e di questo sono contentissima. Bellooo
Ciao Stefania,
RispondiEliminaben tornata!!!