Pilaf di finocchi, gamberoni, pomodori e menta

mercoledì 11 gennaio 2017


Diana Henry è una vecchia conoscenza dello Starbooks, ed il suo libro sul pollo già passato per queste pagine rimane uno di quelli che fanno più avanti ed indietro tra la mensola e il piano di lavoro della mia cucina.
Già il suo approccio non era complicato, figuriamoci in un libro che si intitola "Simple"!
Massimi risultati e sapori con minimo sforzo, si potrebbe tradurre con un po' di libertà il sottotitolo.
Un po' di porca figura di vanpeltiana memoria, più che furbate da cialtrona tipiche di chi scrive.
Piatti semplici, ma di soddisfazione, dice.
E proviamo allora questa ricetta che mi è stato simpatica a prima vista dalla foto del libro, e alla seconda occhiata perchè le dosi sono esattamente per due.
Alla terza perchè si sporca una pentola e mezzo, oltre al tagliere, e si fa da sola in poco tempo.
Non ci sono ingredienti astrusi ma tutti ingredienti che ho già in dispensa, a parte i gamberoni.
Ma per quelli ci pensa il Mar Rosso a cui vivo a fianco...
This is everything I want from a cookbook, ha scritto Nigella Lawson a recensione del suddetto.
Ed io pure :)

INGREDIENTI
per due porzioni
110 g di riso basmati
mezzo finocchio
3 cucchiai di olio di oliva
mezza cipolla tritata
uno spicchio d'aglio tritato
un generoso pizzico di peperoncino secco
150 g di pomodori perini, tagliuzzati e privati dei semi (San Marzano per i fortunati)
100 ml di vermouth secco o vino bianco
175 ml di brodo vegetale, o di pesce o ancora di pollo
200 g di gamberoni, sgusciati e puliti dal filo intestinale
sale e pepe
2 cucchiai di prezzemolo e menta finemente tritati
50 g di feta sbriciolata
 
 Mettere il riso in un colino e sciacquarlo finchè l'acqua di risciacquo diventa limpida.
Dividere il mezzo finocchio in due, scartare le foglie più esterne e la parte centrale più dura. Tritare il resto.
Scaldare metà dell'olio in una pentola e unire finocchio e cipolla tritata cuocendo finchè saranno morbidi ma non coloriti. Aggiungere l'aglio tritato ed il peperoncino quindi cuocere un altro paio di minuti.
Aggiungere i pomodori e cuocere due ulteriori minuti.
Unire il riso e girare con delicatezza quindi versare il vermouth o il vino bianco e far bollire finchè il liquido si riduce della metà, quindi unire il brodo scelto, riportare a bollore ed abbassare il fuoco al minimo cuocendo per circa 20 minuti, dinchè il riso risulterà morbido e il liquido sarà stato assorbito.
Quando il riso è quasi a cottura scaldare l'olio rimasto in una padella e cuocere i gamberoni finchè diventano rosa, quindi condirli con sale e pepe.
Unire quindi al riso le erbe tritate ed i gamberoni sgranandolo con una forchetta .
Completare con la feta e servire subito.
 
 
 NOTE

- il piatto è semplicissimo e dettagliamente spiegato in ogni passaggio nella corretta sequenza temporale. Veramente a prova di ogni cuoca.

- i finocchi che trovo qui sono giganteschi e piuttosto coriacei, quindi scartare le foglie ed il cuore è essenziale. Con i finocchi italiani di solito non ho tanto scarto.

- la dose di liquidi mi sembrava scarsa ma mi sbagliavo. Temevo che non essendoci indicazioni di coprire la pentola del riso con un coperchio questi sarebbero evaporati molto velocemente quindi sono stata ben attenta davanti al fuoco. Mi sono dovuta ricredere, ho lasciato il calore al minimo (ho le piastre ad induzione) ed il riso ha cotto nel tempo indicato senza necessitare di altre aggiunte.

- il vermouth non ce l'ho e ho usato il vino bianco (ah, non dovrei avere nemmeno questo, già, ma voi non avete letto) che comunque è consigliato dall'autrice in sostituzione. Voi usate il vermouth però!

- non ero sicurissima del finocchio cotto insieme al riso: io l'adoro ma il mio augusto consorte lo odia! Ma essendo tritato molto fine regala un aroma particolare che si mischia con quello della cipolla e lui non ha detto nulla...

- unica perplessità il colore del riso: il mio è risultato appena rosato per la cottura insieme ai pomodori, nonostante li abbia privati di polpa e semi, quello della foto del libro è bianco candido. Magari il segreto per farlo rimanere così ci verrà spiegato un giorno...sperando che non sia che ha cotto il riso a parte per esigenze di foto ;)
- il risultato è un piatto pieno di freschezza nonostante vada servito caldo. Ma essendone avanzato un po' confermo che è buonissimo anche il giorno dopo a temperatura ambiente tipo insalata di riso (che non si offenda Diana Henry), anzi forse mi è piaciuto ancora di più. Ma può dipendere anche dal clima che qui al momento registra trenta gradi :)
 
 

3 commenti

  1. una delle tue solite adorabili ricette veloci magre con pochi ingredienti (la sezione "senza" è la mia preferita) e soprattutto che strizzano l'occhio a noialtre zitelle!

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  2. Ottimo veramente preso nota e... se non l'ho ancora fatto auguri buon anno. Un Abbraccio e buona serata.

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  3. Aspetto delizioso, corro a curiosare. :-D

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