Biscotti vegan alle mandorle, senza burro nè uova!

giovedì 13 ottobre 2016


Avete presente quei biscotti che quasi scoppiano in bocca al primo morso?
E lasciano solo la voglia di ripetere l'esperimento per vedere se riesce di nuovo.
Dev'essere quella che cuochi sapienti e raffinati definiscono un'esplosione di sapore.
Non io, quindi...
Di dolci così ne ho mangiati parecchi durante la permanenza in Nord Africa ma mai replicati fino ad oggi. Onestamente pensavo fossero strapieni di burro fino all'inverosimile invece nemmeno un grammo, è proprio tutto olio quello che luccica :)
La ricetta che già possedevo non prevede l'uso del lievito, e mi riservo di provarla in futuro per confronto. In realtà pare che questi biscotti siano originari dell'Andalusia e da lì abbiano viaggiato fino in Algeria e poi in tutto il Nord Africa.
Bernard Laurance spiega come abbia imparato a farli proprio durante uno dei suoi tanti viaggi, e li inserisce nella interessante sezione del suo libro dedicata, appunto, al Nord Africa e Medio Oriente.






INGREDIENTI
da Baklava to Tarte Tatin di Bernard Laurance
dose per almeno una cinquantina di biscotti abbastanza piccoli
 
65 g di mandorle tritate finemente
5,5 g di lievito per dolci
160 g di zucchero a velo
500 g di farina per torte
250 ml di olio di semi dal sapore più neutro possibile
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
cannella in polvere per la finitura

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Mescolare mandorle, lievito, farina, zucchero a velo e farina in una ciotola capiente. Cominciare a versare l'olio, poco alla volta, mescolando constantemente. A seconda della farina e della mandorle usate ne potrà servire poco più o poco meno della dose data.
In pratica si dovrà smetterne di aggiungerne appena il composto starà insieme se premuto tra le mani. Sarà poco uniforme all'inizio ma man mano che verrà aggiunto l'olio diventerà sempre più uniforme.
Quando il tutto starà insieme unire anche la vaniglia ed impastare un poco per incorporarlo.
Mettere una pallina di impasto nel palmo della mano e chiuderlo come se si fosse acchiappato un insetto (!). Tenendo la mano in questa posizione usare l'altra per roteare il pezzetto di impasto fino a dare una forma tondeggiante. Appiattire un lato ed appoggiare i biscotti sulla teglia preparata coperta con carta forno.
Spolverizzare i biscotti con poca cannella e cuocere  per circa 30 minuti, più o meno, finchè saranno leggermente coloriti e si saranno formate delle crepe.
Trasferirli con delicatezza su una griglia e far raffreddare.
Se tenuti in un contenitore ermetico si conservano anche un mese.

NOTE

- la ricetta è semplicissima e molto precisa. Ho usato tutto l'olio previsto meno appena un cucchiaio. Temevo la consistenza dell'impasto, ovvero che non stesse insieme come spesso capita con questo genere di biscotto invece è lavorabilissimo senza far impazzire.

- data la quantità l'olio deve essere necessariamente molto, molto delicato. Viene lasciata ampia scelta su quale usare ma ricordare che influenzerà di molto il risultato finale.

- la consistenza è divina. Avete presente mettersi in bocca qualcosa che esplode tutta insieme in un botto di sapore? Ecco, è quello che succede con questi biscotti. Friabilissimi, deliziosi, da non riuscire a staccarsene.

- la cottura va azzeccata a seconda del proprio forno, ed infatti i primi li ho cotti un po' troppo risultando bruciacchiati alla base. Le infornate successive sono andate meglio ma ho tenuto meno di trenta minuti,  facendo attenzione al fatto che in pratica poco dopo che appaiono le crepe sono pronti. Non toccare da caldi perchè sono fragili, come del resto raccomandato dall'autore.

- l'autore dice che la ricetta produce quindici biscotti, ma evidentemente il palmo della mia mano è più piccolo del suo e me ne sono venuti diversi di più. Nessuno se ne è lamentato, ovviamente.

- dal momento che non contengono latticini nè uova si conservano a lungo. Per verificarlo mi appello a qualche monaco tibetano dalla volontà di ferro tra i lettori, perchè qui sono arrivati al massimo al giorno dopo e solo perchè sono stati nascosti!

16 commenti

  1. Solo la descrizione mi fa venir voglia di mangiarli !!!! Mi dovrò sacrificare prima o poi :D sono bellissimi !!!

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  2. Che buoni Stefy!!! Vado a leggere la ricetta ❤️

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  3. che meraviglia!! da provare assolutamente :) grazie per condividere ricette sempre più belle! :) :)

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  4. Eh si, questa per la mia cognatina vegana sarà una bella sorpresa nella scatola di biscotti natalizi veg ;)

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  5. letto la ricetta ieri pomeriggio e fatti subitissimo!!! avevo poco olio quindi ho fatto una miscela di metà olio e metà acqua! Squisitissimi!!! e con un po' meno calorie (che non guasta mai! ;) )

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  6. Ciao, li ho fatti, i primi li ho bruciati perché li ho lasciati troppo. Gli altri sono cotti bene, il sapore é ottimo e giustamente l'olio deve essere veramente delicato. Un unico dubbio: siccome ho faticato a fare le palline, é corretto 500 g di farina? Forse ne basterebbe un po' meno. Che dici?

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    1. La dose è giusta, forse hai semplicemente una farina che assorbe più liquido:)

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  7. ciao tesoro, li proverò ho tante amiche vegane che mi chiedono dolcetti per il the....grazieeeeee

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  8. Ciao Stefania, grazie x questa ricetta, nella mia (personale )classifica hanno superato anche quelli alla maionese; ho appena finito l ultimo. ....vado subito a rifarli....grazie

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  9. Mi intrigano molto... e dopo aver letto che superano quelli alla maionese (che io adoro)... dovrò assolutamente provarli!!!
    Lara

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  10. Questi dolcetti si chiamano Ghribia; si possono fare anche senza le mandorle e sono comunque buonissimi.😍 Bisogna levarli dal forno quando sono ancora morbidi perché induriscono raffreddandosi. 😊 Per sapere se sono cotti, sollevatene uno e vedete se la base è diventata un po' scura. Se si dovessero formare delle crepe, non preoccupatevi, anzi significa che sono usciti alla perfezione!❤

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    1. I Ghribia qui da me sono differenti ;) ma in ogni caso li adoro! e grazie :)

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