Umm Ali'

giovedì 25 febbraio 2010


C'era una volta una donna di nome Umm Ali'.
Era la prima moglie di un potente sultano, nonche' madre del suo primo figlio maschio. In arabo, Umm Ali' vuol dire proprio "madre di Ali'", e l'usanza di sostituire il proprio nome con la questa dicitura e' sopravvissuta fino ad oggi.
Alla morte del sultano, Ali' era ancora piccolo, per cui Umm Ali' sarebbe diventata la reggente...ma la seconda moglie del sultano, piena di invidia, le comunico' che avrebbe fatto di tutto per metterle i bastoni tra le ruote. Ebbene, Umm Ali' corruppe le schiave della seconda moglie, convincendole ad uccidere la padrona.
Per festeggiare quindi la dipartita della rivale, Umm Ali' creo' questo dolce.

Secondo un'altra leggenda, un sultano, dopo aver a lungo vagato con la sua carovana nel deserto, si fermo' per ristorarsi in un piccolo villaggio.
Gli abitanti , poverissimi, chiamarono quindi Umm Ali', la piu' brava cuoca del villaggio, per cucinare qualcosa per il sultano affamato. Ma Umm Ali' era povera, ed in casa aveva solo del pane vecchio, del latte, qualche spezia e della frutta secca...ma combino' questi ingredienti in modo talmente delizioso che il sultano, ammirato, volle che il dolce fosse per sempre ricordato con il nome della sua creatrice, che porto' via con se' ...

A voi la scelta su quale leggenda prediligere, ma posso assicurarvi che e' il mio dolce arabo preferito, e' delizioso!
Oggi la versione moderna prevede la pasta sfoglia invece del pane secco, e la panna insieme al latte. Anche il tipo di frutta secca utilizzata puo' variare, in base ai vostri gusti...o quelli del vostro sultano ;-)

UMM ALI' (per una teglia quadrata da 20 cm )

600 ml di panna  fresca + 100 ml per la copertura
250 ml di latte
50 g di zucchero semolato
30 g di uvetta
40 g di mandorle non salate a filetti
30 g di pistacchi non salati tritati molto grossolanamente
150g di pasta sfoglia
vaniglia, o cannella, a vostra scelta

Cuocere la pasta sfoglia in forno molto caldo finche' sara' ben dorata. Spezzettarla quindi in maniera grossolana in una teglia appena unta con olio di semi, e ricoprire con l'uvetta e la frutta secca.

Portare quindi a bollore il latte con i 600 ml di panna, lo zucchero ed a scelta la vaniglia o la cannella.
Appena bolle, versare immediatamente sulla pasta sfoglia in teglia e far riposare il tutto cinque minuti.


Montare i 100 ml di panna rimanenti, e versarli a cucchiaiate sulla superficie del dolce.


Cuocere quindi in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 20 minuti. Servire caldissimo!
La consistenza deve essere quella di un pudding piu' o meno, non troppo solido, non troppo liquido.

NOTE:
- e' ottimo per riciclare avanzi di pasta sfoglia!
- non si puo' cuocere in anticipo, da freddo perde un po'...caldo e' semplicemente irresistibile.
- questa dose basta per 4 o 6 persone, e' un dolce ricco e bisognerebbe servirsene con moderazione...

77 commenti

  1. Preferisco la seconda versione della leggenda: meno sanguinaria e più simile a una favola da Le Mille e Una Notte (anche se, pure in quelle, il motivo per cui la principessa narrava favole era piuttosto sanguinario... va beh!).
    La ricetta, appena avrò un attimo, la proverò di certo per deliziare il palato del mio amato "sultano"!
    :-)

    RispondiElimina
  2. è interessantissima questa ricetta!! di solito i dolci arabi non mi piacciono li trovo troppo dolci, ma questo...bello bellO!

    RispondiElimina
  3. che bella storia tesoro e questo dolce nato povero è qualcosa di divino!!grazie per vercelo fatto conoscere!!baci imma

    RispondiElimina
  4. Io questa proprio NON la provo !!!! E non perché non mi piaccia la pasta sfoglia ..anzi; e non perché non mi piaccia la panna....anzi, e non perché non mi piaccia la consistenza del pudding...anzi.

    ma perché sono a dieta e, soprattutto, perché mi fido sulla parola !!!!!

    : )))))))))

    Baci !

    RispondiElimina
  5. Questa ricetta ha dell'incredibile, è così esotica, così affascinate. Ho apprezzato molto la tua intro, mi ha fatto incuriosire alquanto. Prometto che, appena finisco sta dieta ci provo! buonagiornata. felix

    RispondiElimina
  6. ma questo è un attento puro!!! troooopppo buono!!! bravissima!!!

    RispondiElimina
  7. bello e delizioso, pistacchi, mandorle, poi caldo deve essere buonissimo! mmmmmmmmmmm!

    RispondiElimina
  8. che storia affascinante!!
    questo è proprio un dolce dai sapori arabi!! :)

    RispondiElimina
  9. voto per la leggenda n°2... stefania, tu sei una garanzia quindi se dici che è irresistibile mi fido ciecamente. Al primo weekend utile lo faccio paro paro e ti mando le prove! Clap clap (applauso d'obbligo per la ricetta)

    RispondiElimina
  10. Io voto per la prima.... mi piace lo spargimento di sangue...
    ihihihihih

    E mi piace pure questo dolce...una delle prossime domeniche me lo faccio.
    Magari dimezzando le dosi, visto che va mangiato caldo e siamo solo in due.

    RispondiElimina
  11. preferisco la seconda :-))))) e questa ricetta è una meraviglia!!! tutta quella panna :-))) baci Ely

    RispondiElimina
  12. Avevo letto di questo dolce tipico arabo... bella la storia che lo accompagna!... mi piacerebbe farlo! dev'esser delizioso!

    RispondiElimina
  13. Anche io preferico la seconda versione,bellissimi i racconti,il dolce poi deve essere un libidine,grazie Stefania per parlarci di queste realta a noi sconosciute.

    RispondiElimina
  14. Anch'io preferisco la seconda versione, molto più romantica, ma il dolce.....delizioso!
    Eh bravi arabi! :)

    RispondiElimina
  15. uhmmmmm questa umm sapeva proprio il fatto suo, è strepitoso questo dolcetto voglio farlo assolutamente!

    RispondiElimina
  16. Stefania, ma che belle storie! Non le conoscevo, e a me piacciono entrambe!
    Tanto per cambiare, nemmeno il dolce conoscevo che mi sembra delizioso! Senti, ma se dovessi usare il pane secco, quanto ne dovrei prendere?..
    Un bacione!

    RispondiElimina
  17. Buono questo dolce arabo....mi piace...un bacio

    RispondiElimina
  18. @ Viviana B.: beh si, la prima storia e' un po' truculenta...ma diciamo che almeno ne e' uscito fuori qualcosa di buono :-)))

    @ Genny: hai ragione, questo esce un po' dai canoni dei dolci arabi piu' conossciuti, annegati in sciroppo di zucchero e rosa...ma per i quali vado matta comunque!

    @ dolci a ...gogo: grazie a te Imma, sempre tanto carina!

    @ Zucchero & Cannella: ma la dieta finira', prima o poi...;-)

    @ Giovanna: grazie!!!

    @ felix, but not the cat: grazie, sono affascinata anche io da storie e leggende, e mi piace ricercare l'origine dei piatti che cucino...prendono un altro sapore :-)

    @ Federica: beh, certo leggero non e', ma e' tanto buono...

    @ Acquolina: un vero conforto, credimi!

    @ Roberta: si, persino nel colore ricorda un po' le dune del deserto!

    @ Cristina: ma grazie! vedrai che buono...

    @ thea: finalmente un voto per la leggenda truculenta, che poi e' la piu' accreditata...spero mi farai sapere se ti piace, allora!

    @ ELy: si, un mare di panna :-P

    @ terry: mi fa piacere lo conoscessi, spero lo proverai...

    @ maria61m: grazie a te, cara, per avere la pazienza di leggere, piuttosto :-*

    @ Rita: guarda, sui dolci gli arabi non sono secondi a nessuno...

    @ sciopina: ti ringrazio tanto, a presto!

    @ Rossa di Sera: grazie! Allora, per il pane devi calcolarne piu' o meno la stessa quantita' della pasta sfoglia.
    Pero',per essere fedele all'originale, dovresti usare il pane arabo, quello per capirci che sembra una piadina, fatto diventare secco...un bacione a te!

    RispondiElimina
  19. @ Luciana: grazie mille di essere passata!

    RispondiElimina
  20. mi sono fermata a leggere le storielle. ma sei bravissima!!!! sul dolce, dapprima mi ha fatto pensare al baklava (si scrive così??) poi ho letto bene e.... come calorie ci siamo quasi :-) ma il tuo mi intriga parecchio! grazie dell'idea! ciao :-)

    RispondiElimina
  21. Io non ho provato alcun dolce arabo,questo ad essere sincera deve essere davvero una bontà,adoro questi sapori,bravissima a postarlo e grazie per avercelo fatto conoscere :p

    RispondiElimina
  22. Gran dessert! Bravo!
    Necessariamente farlo :-)

    Cordiali saluti,
    Tony

    RispondiElimina
  23. oddio...ma che bello questo post!
    Sia per la storia iniziale (ci affascinano sempre le leggende!!) sia per il dolce! è un trionfo di frutta secca!! noi che ne siamo dipendenti....è perfetto! ce ne metti da parte una fettina??!
    un bacione

    RispondiElimina
  24. mmmmmmm uvetta,mandorle e pistacchi su una base di pasta sfogia!peccaminoso!bellissimo anche il racconto!Ale

    RispondiElimina
  25. Bellissime le favole e ottimo il dolce, d provare di sicuro
    un abbraccio
    cristina

    RispondiElimina
  26. Ohmamma mia cosa vedo...goduria pura!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  27. Che meraviglia queste storie di tradizioni antiche. Ottimo questo dolce che mi ricorda proprio molto la cucina araba......la proverò di certo, deve essere squisita!

    RispondiElimina
  28. GRAZIE STEFANIA!Conoscevo questo dolce,e volevo provarlo da tempo.L'avevo adocchiato da tempo in un libro di Nigella,solo che dei libri non mi fido
    tantissimo,di te si.
    Un bacione!

    RispondiElimina
  29. Una storia splendida...un dolce povero ma reale allo stesso tempo...non lo conoscevo e devo dire che è una meraviglia!!! Ma come fai? hai sempre un'idea splendida da lasciare...bravissima!!!
    ciaoooo

    RispondiElimina
  30. ...bellisseme entrambre le leggende... e il tuo dolce stuzzica il mio palato... ottimo ^_^

    RispondiElimina
  31. Questo dolce è molto diverso da quello a cui sono abituata, ma intriga.. sarà per come l'hai raccontato.. la seconda leggenda è più per sognatori, mi piace di più! C'è sempre tanto da imparare da te! Un abbraccio buon we!

    RispondiElimina
  32. What a lovely two little legends we are having here to read! Beautiful! Are there any cooking books based on legends only by any chance?
    This dessert dish looks very modern and delicious compare with the old timer legend...but the sultan was happy and satisfied... :)))

    RispondiElimina
  33. Bellissimo il racconto Stefy!!!!
    Il dolce già segnato ;-)
    Baci Ale

    RispondiElimina
  34. j'ai déjà vu cette recette à la télé, elle parait excellente, savoureuse et très parfumée mais je ne connais pas son histoire, merci de nous l'avoir fait connaitre
    bonne journée

    RispondiElimina
  35. @ Babs: eh si, come calorie hai proprio ragione..grazie mille, come sempre :-)

    @ Nanny; grazie a te! fidati, e' molto buono e "tradizionale" nel sapore, nulla di strano come vedi...

    @ Tony: grazie a te!

    @ manuela e silvia: seeeeee...magari...questa e' una di quelle cose che qui non avanza :-)))

    @ alessandra: giusto, peccaminoso nella sua semplicita'!

    @ Cristina: grazie mille, e ricambio l'abbraccio!

    @ Simo: si si si...e' buono buono!!!

    @ Zia ELle: grazie!

    @ Edith Pilaff: beh, anche io con alcuni libri di ricette non sono stata fortunata, ma quelli di NIgella in genere sono attendibili...grazie, sei stata molto carina!

    @ Lady Cocca: ma figurati, non invento mica nulla...pure fortuna vivere qui e venire a conoscenza quindi della realta' che mi circonda :-)

    @ nanny: grazie, carissima!

    @ Vicky: eh si, la seconda e' un po' piu' romantica...ma il dolce buono in entrambi i casi :-)))

    @ Nina' recipes: I don't know many recipe books based on legends, or maybe only one called "alla tavola di Yasmina", telling about Sicilian food and the influence it got from the Arabs in the region.
    Thanks a lot!

    @ Ale: grazie, spero lo proverai!

    @ Fimere: thanks, I hope you will like it :-)

    RispondiElimina
  36. Piatto ricco mi ci ficco!!! ricco è ricco ma sembra così delizioso :) e poi a me piaccino molto i dolci al cucchiaio e la frutta secca. E qua direi che raggiungiamo il top.
    Carine le due leggende...a me piace di più la seconda perchè l'idea di fare un dolce prelibato da pochi semplici ingredienti mi ha sempre attirato!

    RispondiElimina
  37. qui essere moderati mi pare difficile! che bontà!

    RispondiElimina
  38. BEH CARA DIREI SENZA DUBBIO LA SECONDA :)
    MANGIARE STA MERAVIGLIA PENSANDO ALLA MORTE DI UNA CHE D'ALTRONDE ERA SOLO UNA RIVALE, POTREBBE ROVINARE TALE DELIZIA!

    RispondiElimina
  39. complimenti una ricetta molto interessante poco nota almeno per me

    RispondiElimina
  40. @ elenuccia: sembra una magia, vero? pochi ingredienti, ed esce fuori una delizia...fascino della cucina!

    @ Dodo': si "dovrebbe" essere moderati, non si "deve"...:-))))

    @ iana: beh, un'omicidio sulla coscenza potrebbe renderlo un po' indigesto, hai ragione!!!

    @ Gunther: grazie!...e benvenuto!

    RispondiElimina
  41. Stefania complimenti, un dolce molto interessante..la storia poi...brava!
    Due domande, ma la panna che usi è quella frescha e i pistacchi sono quelli salati o quelli di bronte? Grazie baci Maddy

    RispondiElimina
  42. Si, Maddy, la panna e' quella fresca da montare ed i pistacchi sono quelli non salati...ed in questo caso proprio di Bronte, dato che ne ho ancora un po' in dispensa.
    Aggiungo subito alla ricetta, grazie di avermelo fatto notare!

    RispondiElimina
  43. Sei bravissima complimenti sia per le ricette che per il blog, Max.

    RispondiElimina
  44. @ Max: oh mamma, grazie davvero e benvenuto anche a te!

    @ Nina: thanks, my dear!

    RispondiElimina
  45. L'ho vista tardi ma accipicchia che delizia!!!!
    Io la pasta sfoglia ce la comprerei apposta, altro che riciclo di avanzi. Voto per la seconda leggenda e sicuramente per la tortaaaa ^_^
    Un bacio, buona domenica

    RispondiElimina
  46. molto molto intressante! grazie della visita :))

    RispondiElimina
  47. @ Federica: un bacio a te, e grazie!

    @ Artemisia Comina: grazie a te :-)

    RispondiElimina
  48. Bella storia e bel dolce
    i dolci arabi a me piacciono tantissimo proprio per la presenza della sfoglia, mandorle miele pistacchi..la tua teglia deve essere proprio golosa!!

    RispondiElimina
  49. Ma che belle le tue storie, cara Arabafelice, e anche le ricette. Complimenti. Wella

    RispondiElimina
  50. Preferisco anch'io la seconda versione, e questa mescolanza di ingredienti sembra interessante. Perchè non provare?
    Delicato e bello il tuo blog! Buona giornata! Un ciao da Pagnottina! ;D

    RispondiElimina
  51. @ Wella: ma grazie...un bacione!

    @ Pagnottina: se lo provi...non potrai smettere di mangiarlo!!! A presto ;-)

    RispondiElimina
  52. Ma che dolce strepitoso e poi a me piacciono tutti o quasi i dolci arabi!!!

    RispondiElimina
  53. Grazie, Mammazan...allora spero passerai a vedere quelli che postero' prossimamente!

    RispondiElimina
  54. Bella questa storia!!! E splendida la ricetta.... !!! l'ho scoperto adesso questoi blog... ma... mmm.. mi sa che ricapitero' piu' spesso!!! :D

    RispondiElimina
  55. Grazie Kia, benvenuta ed a presto allora..e grazie!

    RispondiElimina
  56. conosco il dolce per averlo gustato diverse volte a Riyadh ed è uno dei miei preferiti ma, se i miei ricordi non mi ingannano, mancano gli anarcardi

    RispondiElimina
  57. @ santo ignazio: ah, un altro umm ali' addicted!
    Gli anaacardi sono pero' uan contaminazione piu' moderna, diciamo, non presente nella versione piu' antica della ricetta.
    Poi, oggigiorno, ognuno ci mette un po' quello che vuole...l'ultimo assaggiato a Jeddah aveva persino le gocce di cioccolato ;-)
    Ciao!

    RispondiElimina
  58. Bellissima ricetta e bellissima la prima leggenda. La voto: è realistica come la cattiveria del mondo!
    Quanto al dolce, molto frustrata: per i prossimi 4 mesi non avrò a disposizione nessun forno. Mi sa che orrore orrore proverò a farla col pane arabo che qui si trova e in una pentola tipo Petronilla sulla piastra a mia disposizione... in attesa di meglio. E'proprio il tipo di torta che mi piace! E' buffo: se ne trovano anche in Italia di varianti su questo tema, per riciclare gli avanzi, magari con creme di burro e zucchero, o ricotta, ma mai avrei pensato che fosse usata nei paesi arabi. Che bella scoperta.
    E le storie della Libia... non mi stancherei mai di sentirle.

    RispondiElimina
  59. @ Anonimo: non credo che ai tempi della leggenda esistessero i forni negli accampamenti nel deserto ;-) quindi chissà, magari ti verrà ancora più attinente alla versione originale.
    Grazie mille!!!

    RispondiElimina
  60. Osservazione filologicamente ineccepibile! Grazie.
    Livia

    RispondiElimina
  61. Grazie per il suggerimento Stefania. Eh sì, in effetti non credo che un'aggiunta ulteriore di burro toglierebbe sapore al tutto ;-)
    Livia

    RispondiElimina
  62. Livia, decisamente no. E non togliera' calorie... :-)

    RispondiElimina
  63. STREPITOSO!!!!!! Lo faccio, mi ispira da morire...ed è facilissimo!!! Graziegraziegrazie...un bacio!!!!

    RispondiElimina
  64. Grazie a te! E' semplicissimo ma sentirai che buono...

    RispondiElimina
  65. Che bbbbbuono! L'ho fatto in un baleno e in un baleno ce lo siamo mangiato scottandoci la lingua! Come si fa a laasciarlo...freddo non è più buono!!!! (Dimmi la verità: eventualmentesi potrebbe rimettere in forno per riscaldarlo? Se ci arrivasse...a domani!!!)

    RispondiElimina
  66. Ahahahah anche io mi ci brucio regolarmente :-)
    Certo che puoi scaldare quello che avanza, ma sara' un po' piu' compatto e meno cremoso di ora.
    Ciao e grazie :-)

    RispondiElimina
  67. Io è da anni ormai che ogni tanto vado in paesi arabi e ogni volta mi faccio di quelle mangiate di umm ali che non avete idea. Ad ogni ristorante, finito il pasto, ordino sempre l'umm ali. A me piace un casino, ma ho notato che nella mia famiglia sono l'unico a cui piace, a tutti gli altri fa quasi schifo. Bhooo. Dovrò provare a farlo anche io a casa, non sembra difficile!! :D

    RispondiElimina
  68. @ Trauma: no, non e' difficile. Ma anche io trovo molte persone che non lo gradiscono, in primis mio marito!

    RispondiElimina
  69. L'ho provato qualche giorno fa in Giordania dopo averlo guardato un attimo con sospetto; è semplicemente delizioso. Ho avuto la ricetta dal cuoco dell'hotel che giustamente diceva di aggiustare le dosi a seconda dei propri gusti, lui diceva che si puo' fare anche con il pane o addirittura le brioches. Quello che ho mangiato io era guarnito con granella di pistacchi ed una spolveratina di cannella. Grandioso!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti la versione della leggenda è solo con il pane vecchio, oggi ovviamente tutto è un po' più...raffinato :)

      Elimina
  70. MA CHE BELLA RICETTTIIINNAAAAAAA!!! :-)

    RispondiElimina
  71. Finalmente l'ho trovata. Ho mangiato il dolce della mamma di Alì ben 14 anni fa al Cairo e ne ero rimasta entusiasta. Grazie

    RispondiElimina
  72. Fantastico, grazie per aver saziato la mia "sete" di conoscenza ;-)

    RispondiElimina

I tuoi commenti mi fanno molto piacere! Ricordati che se lasci un commento acconsenti alla pubblicazione del link al tuo profilo Google. Consulta la Privacy policy prima di commentare. Grazie!

Arabafelice in cucina! © . Template by Berenica.